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TESSUTI E ORGANI

Inizialmente si pensava che l’unità morfologica funzionale dell’organismo fossero i tessuti ma con l’avvento della

microscopia si scoprì che i tessuti sono formati da cellule. Furono identificati circa 20 tessuti ma i veri e propri tessuti

sono solo 4: tessuto epiteliale, nervoso, muscolare e connettivo (mesenchimale); all’interno di queste macrocategorie

si trovano tanti tessuti differenti. I diversi tipi di tessuti derivano dal differenziamento embrionale: con la

fecondazione sperma e cellula uovo si uniscono, si forma lo zigote che va avanti nel suo sviluppo embrionale e si

hanno una serie di mitosi. A un certo punto, le cellule si spostano dando origine a diverse strutture dell’embrione

differenziandosi in cellule muscolari, cellule nervose, cellule connettive e cellule epiteliali. Questo avviene perché le

cellule hanno al loro interno un programma genetico specifico e grazie ad esso si andranno ad accendere o spegnere

alcuni geni. L’accensione e lo spegnimento di specifici geni determinano l’istodifferenziamento. Per formare un certo

tipo di tessuto le cellule devono essere tutte interconnesse tra loro a formare un foglietto (tessuti epiteliali), in altre

tipologie di tessuti le cellule sono immerse all’interno di un’abbondante matrice extracellulare (tessuti connettivi),

altre cellule hanno delle connessioni con dei prolungamenti molto lunghi (tessuto nervoso). I tessuti sono gruppi di

cellule con morfologia simile che svolgono determinate funzioni. Gli organi sono associazioni di tessuti diversi in

strutture morfologicamente identificabili per svolgere una o più funzioni specializzate. I sistemi sono associazioni di

organi con origine comune e analogie strutturali per svolgere una determinata funzione. Gli apparati sono

associazioni di organi che molto spesso non hanno un’origine comune. Il tessuto nervoso è tipico nel cervello, il

tessuto muscolare scheletrico è tipico nei muscoli, il tessuto muscolare liscio è tipico delle viscere, il tessuto

muscolare cardiaco tipico del cuore, il tessuto epiteliale è prevalentemente presente sulla parte esterna del corpo o

riempie le cavità, i tessuti connettivi sono di riempimento e di sostegno. Il tessuto epiteliale è prevalentemente

presente sulla parte esterna del corpo ed è costituito da uno o più strati di cellule unite tra loro da giunzioni cellulari

a formare un foglietto continuo. Tutti questi tessuti hanno origine dallo sviluppo embrionale: tessuti si iniziano a

differenziare a partire da foglietti embrionali. Quando sperma e cellula uovo si fondono si forma uno zigote (una

cellula); poi si passa a uno strato di morula (ammasso di

cellule pieno) fino alla blastula (ammasso di cellule cavo) e

infine si passa alla gastrula in cui si formano i tre foglietti

embrionali (ectoderma, mesoderma ed endoderma). Tutti i

foglietti possono formare gli epiteli, dall’ectoderma si forma il

tessuto nervoso e dal mesoderma si forma il tessuto

muscolare e connettivo.

Tessuto epiteliale: diviso in base alle funzioni che svolgono: epiteli di rivestimento, epiteli ghiandolari esocrini

(portano all’esterno il secreto) ed endocrini (pancreas e apofisi che liberano ormoni), gli epiteli sensoriali, e gli epiteli

particolari (unghie e capelli).

Tessuto connettivo: è un tessuto di riempimento che da sostegno e supporto ad altri tessuti. Sono presenti poche

cellule e sono fibroblasti, macrofagi o altre cellule migratrici che non originano direttamente dal tessuto connettivo

ma durante lo sviluppo o in certe condizioni fisiologiche vengono richiamate da altri distretti e vanno nel tessuto

connettivo (cellule del sistema immunitario). La matrice extracellulare è molto abbondante ed è formata da

collagene, fibre elastiche, fibre reticolari. Il tessuto connettivo ha una funzione di riempimento, deposito e trofico

(tessuto adiposo), da resistenza a trazioni e compressioni. Un’altra funzione è quella della difesa immunitaria e

funzioni endocrine (produzioni di ormoni). Il tessuto connettivo si divide in tessuto connettivo propriamente detto,

cartilagine, osso, sangue, tessuto ematopoietico.

Tessuto nervoso: costituito da cellule nervose altamente specializzate (dendriti, assoni, sinapsi, neurotrasmettitori) e

cellule gliali che svolgono il ruolo di supporto strutturale (mielina) e trofico.

Tessuto muscolare: distinto in striato scheletrico, associato all’apparato locomotore (permette il movimento) tramite

tendini e ossa, è costituito da fibre muscolari (sincizi di cellule); striato cardiaco formato da cellule distinte associate

da giunzioni con una bandeggiatura; liscio formato da cellule distinte senza bandeggiatura, riveste le pareti degli

organi cavi e vasi sanguigni. 1

TESSUTO EPITELIALE

Il tessuto epiteliale è formato da uno (monostratificato) o più strati (pluristratificato) di cellule unite da giunzioni a

formare un foglietto continuo; ricopre l’esterno dell’organismo e le cavità interne. I tessuti epiteliali sono di solito

appoggiati sopra a un tessuto connettivo ed è separato da esso da una lamina basale. Il tessuto epiteliale non è

vascolarizzato e riceve il nutrimento tramite la diffusione dal tessuto connettivo sottostante. Gli epiteli hanno diverse

funzioni: protezione dei tessuti sottostanti da abrasioni e traumi, assorbimento di sostanze (rene e intestino);

trasporto e permeabilità selettiva attraverso i vari strati dell’epitelio (intra e inter-cellula); secrezione di ormoni,

enzimi digestivi, muco; funzione sensoriale come nelle papille gustative, retina dell’occhio. Gli epiteli sono formati da

cellule poliedriche e polarizzate strettamente unite tra loro che interagiscono tramite le giunzioni. Si dice che la

cellula ha una polarità perché la superficie apicale (o libera) differisce funzionalmente e morfologicamente dalla

superficie basale (o laterale). Le cellule epiteliali possono presentare diverse specializzazioni che sono distinte in:

complessi di giunzione, specializzazioni della superficie apicale, specializzazioni della superficie basale. Sulla parte

apicale sono presenti ciglia e microvilli, sulla parte laterale sono presenti delle giunzioni cellula-cellula e sulla parte

basale sono presenti delle introflessioni della membrana che rappresentano il labirinto basale. Nelle cellule dei

tessuti epiteliali è presente un’organizzazione particolare del citoscheletro. Molti epiteli sono soggetti a forti stress

meccanici e presentano un citoscheletro caratteristico formato da microtubuli, microfilamenti e filamenti intermedi (i

più abbondanti). I microtubuli determinano la forma

della cellula e costituiscono le vie di trasporto per le

microvescicole. I filamenti di actina si trovano in

genere nello strato corticale del citoplasma o

localizzati a livello della trama terminale;

permettono alla cellula di contrarsi, cambiare forma

o di creare i microvilli. La trama terminale è una fitta

rete di microfilamenti localizzati subito sotto la

membrana plasmatica apicale.

1. Superficie apicale

a. Microvilli (formano un orletto a spazzola inspessito). Osservando la struttura al

microscopio elettronico si nota che, oltre alle estroflessioni digitiformi della membrana

plasmatica (microvilli), è presente una trama intrecciata di polisaccaridi di membrana

che costituiscono il glicocalice. Nella membrana plasmatica dei microvilli è sempre

presente una forte attività ATPasica indice di fenomeni di trasporto attivo. I microvilli

sono percorsi longitudinalmente da microfilamenti che continuano nel citoplasma

della cellula connettendosi alla base con la trama terminale. Ingrandendo ancora la struttura si vedono

trenta/quaranta filamenti di actina che decorrono parallelamente tra loro formando un fascio. Una proteina

caratteristica, la villina, stimola la formazione e crescita dei microvilli e insieme alla fimbrina ne organizza e stabilizza

il fascio di microfilamenti.

b. Stereociglia: sono particolari microvilli molto lunghi ed irregolari e sono definite

cellule a pennacchio dato che hanno un gruppo di microvilli centrali lunghi fino a 30

µm; presenti nell’epididimo e dotto deferente.

c. Ciglia vibratili: delle estroflessioni della membrana che presentano al loro interno i microtubuli stabilizzati secondo

una struttura di 9 coppie di microtubuli periferici e una coppia centrale. Le coppie di microtubuli esterni si

connettono con quelle adiacenti tramite la dineina e la nexina. Le ciglia vibratili

esercitano un movimento a frusta determinato dalla curvatura dell’assonema.

Questo avviene grazie alla dineina che fa scorrere le coppie di microtubuli e alla

nexina che forma dei ponti tra le coppie di microtubuli e fanno sì che i microtubuli

si pieghino. Le ciglia vibratili sono tipiche delle vie respiratorie (eliminare particelle

respirate) e vie genitali femminili (spingono cellula uovo dalla tuba verso utero).

d. Crosta: costituisce la superficie apicale libera della cellula cupuliforme dell’epitelio di transizione o polimorfo della

vescica, dell’uretere e del bacinetto renale. È caratterizzata dalla presenza di numerose pieghe della membrana

plasmatica e di molte vescicole lenticolari. Quando l'organo è vuoto la membrana plasmatica apicale è invaginata in

una serie di pieghe e vescicole discoidali, quando si riempie le vescicole si saldano e integrano con la membrana

plasmatica permettendo un aumento di estensione; la crosta è una riserva di membrana plasmatica. 2

2. Superficie basale

a. Membrana basale: è caratterizzata da delle sinuosità che aumentano gli scambi e la

resistenza. Le cellule dello strato basale degli epiteli si ancorano al tessuto connettivo

sottostante con una membrana basale. I nutritivi derivano dal tessuto connettivo e

aumentando la superficie gli scambi sono più efficaci.

b. Labirinto basale: è costituito da una serie di introflessioni della superficie basale della

membrana plasmatica. Queste introflessioni sono molto sviluppate negli epiteli con funzioni di

riassorbimento (tubuli renali e dotti salivari). Le lamine basali sono formate da due componenti

secrete dalla cellula: lamina lucida e lamina densa. Un terzo strato è formato da fibre reticolari

del tessuto connettivo che si uniscono alla lamina basale; unendosi tra loro, lamina basale e

lamina reticolare, permettono la connessione tra tessuto epiteliale e connettivo. Questo

permette agli epiteli di essere saldamente ancorati al tessuto connettivo sottostante, di poter

fare scambi nutritizi e di avere una certa polarità. Il citoscheletro conferisce alla cellula una

certa forma, posiziona il nucleo e concorre nella formazione di alcune delle specializzazioni

apicali delle cellule epiteliali.

c. Giunzioni cellulari: possono essere occludenti, comunicanti, aderenti (desmosomi ed emidesmosomi), contatti

focali. Le giunzioni sono più o meno abbondanti in base alle caratteristiche degli epiteli e dei diversi tessuti.

La classificazione de

Dettagli
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A.A. 2023-2024
44 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pulsinelli31 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Olivotto Ike.