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Estratto del documento

LINFOCITI

➔​ Hanno nucleo sferico e citoplasma ridotto, divisi in:

-​ Linfociti B:

Sono propri di un immunità adattiva,

producono immunoglobuline (anticorpi) e

costituiscono quella che viene chiamata

immunità umorale. Vengono prodotti nella

forma matura nel midollo osseo e presentano

immunoglobuline della serie D che funzionano

come dei recettori → riescono a riconoscere

solamente un determinato tipo di antigene

(come i linfociti T).

Il marker di superficie caratteristico è il CD19 =

co-recettore.

I linfociti B possono riconoscere sia antigeni

liberi , sia presenti sulla superficie dell’agente

patogeno. In seguito al contatto con l’antigene

vengono attivati, proliferano e differenziano in:

→ Plasmacellule:

Producono anticorpi che, legandosi

all’antigene, ne facilitano l’eliminazione da

parte dei fagociti oppure inattivano le tossine

batteriche o impediscono ai virus di entrare

nelle cellule.

→ Cellule della memoria:

Non mediano risposte immunitarie immediate,

ma permangono nell’organismo e, a un

successivo contatto con lo stesso antigene,

diventano più velocemente cellule effettrici

producendo una risposta anticorpale più

robusta ed efficace (i vaccini funzionano in

questo modo)

-​ Linfociti T:

Sono propri di un immunità adattiva e spesso

definiti come cellula-mediata, perché ha

bisogno dell’attivazione da parte delle cellule

che presentano l’antigene ma alcune categorie

vanno anche ad attaccare direttamente

21

l’agente patogeno. Presentano una produzione

proteiche data dalle citochine. A livello della

membrana plasmatica un recettore in grado di

riconoscere le proteine presentanti l’antigene

del complesso maggiore di istocompatibilità

(cellule presentanti l'antigene → APC).

In particolare, le APC fagocitano i

microrganismi invasori o i loro prodotti

migrano attraverso la Linfa in un organo

linfoide secondario dove attivano i linfociti T.

Come già ricordato per le cellule B,

l’attivazione porta a proliferazione e a

formazione di cellule effettrici e cellule della

memoria.

→ Abbiamo 3 tipi di linfociti:

-​ Citotossici:

Vanno ad eliminare gli agenti patogeni,

le cellule che possono essere infettate

dai virus o le cellule tumorali. Questa

azione citotossica viene espletata in due

modi:

a.​ Indurre un processo di apoptosi

della cellula che deve essere

eliminata.

b.​ Utilizzo della Perforina che va a

localizzarsi sulla membrana della

cellula da eliminare e determina la

comparsa di canali, e a seguito di

ciò il linfocita t libera degli enzimi

che si inseriscono all’interno della

cellula (granzimi)

-​ Helper:

Modulano la risposta immunitaria (la

potenziano) attraverso la produzione di

citochine che sono diverse in base alla

tipologia di linfocita helper:

a.​ T 1:

h

Vengono attivati e potenziati i

linfociti citotossici

b.​ T 2:

h

Vengono attivati e stimolati i

linfociti di tipo B

-​ Regolatori/suppressor:

Modulano la risposta immunitaria in

senso negativo, producono citochine e

vanno ad inibire sia la risposta

citotossica sia quella mediata dai

linfociti B.

22

Vengono attivati quando la risposta

immunitaria deve essere spenta e

determinano l'apoptosi delle popolazioni

linfocitarie perché non più necessarie.

-​ Cellule natural killer:

Sono dei linfociti di grandi dimensioni e

intervengono nelle risposte immunitarie

innate, vanno ad eliminare agenti patogeni e

cellule tumorali.

Questa eliminazione avviene in modo simile ai

linfociti T-citotossici ma il riconoscimento non

è specifico, rispondono soprattutto in base al

fatto che riconoscono cellule infette o non

presentanti l’antigene di classe I. Se l’antigene

non è espresso o sono presenti poche

molecole si attivano e mettono in campo

l’effetto citotossico, si ha quindi una difesa

endogena.

Le cellule tumorali però presentano

meccanismi di immunoevasione e vanno a

bloccare il riconoscimento che porterebbe alla

loro eliminazione , questo perché espongono a

livello della membrana cellulare delle proteine

transmembrana che bloccano l’attivazione. Ad

esempio il PDL (ligando di morte programmata)

si lega ad un recettore, presente o sul

patogeno o sul linfocita, e blocca l’attività

citotossica.Per prevenire questo si può

effettuare un blocco utilizzando anticorpi che

si vanno a legare o alla cellula tumorale o al

recettore del linfocita potendo così eliminare

la cellula tumorale. Si tratta quindi di un

approccio immunoterapico.

Al microscopio sia ottico che elettronico è difficile identificare il linfocita

(non attivato) T o B, da un punto di vista morfologico il linfocita T è

uguale a B.

Posso distinguerli una volta che vengono attivati e prendono il nome di

CELLULE EFFETTRICI. In particolare, il linfocita B effettore ha la

presenza di un reticolo endoplasmatico rugoso molto esteso mentre il

Linfocita T non ha questa estensione del reticolo.

Per distinguerli ulteriormente si vanno ad identificare delle proteine che

sono caratteristiche per ciascuna tipologia cellulare → proteine

indicate con la sigla CD10-19-1-2…

I linfociti vengono prodotti negli organi linfoidi principali ovvero il

midollo osseo e il timo. A partire o da cellule staminali pluripotenti

(midollo osseo) o progenitori (timo) e vengono poi immesse nel torrente

circolatorio e i vasi sanguigni in cui i linfociti si localizzano negli organi

linfoidi secondari o periferici. Negli organi secondari (linfonodi e milza),

i linfociti aspettano l’arrivo dell’antigene in grado di attivarli.

23

Immunofenotipizzazione (stabilire la % di globuli bianchi all’interno del

sangue). All’interno dell’organismo sono presenti mediante Formula

Leucocitaria per il:

○​ 40-75% neutrofili

○​ 1-6% eosinofili

○​ 0-1% basofili

○​ 2-8% monociti

○​ 20-50% linfociti

Sono cellule coinvolte nelle risposte immunitarie:

➢​ ○​ Innate - Aspecifiche:

Sono le prime risposte di difesa dell’organismo, possono ad

esempio essere delle barriere fisiche (lipidiche-proteiche)

che impediscono in prima battuta l’entrata dell’agente

patogeno (tessuto epiteliale di rivestimento). All’interno di

questa categoria troviamo le proteine del complemento e

tutta una serie di cellule che sono in grado di fagocitare.

È un immunità aspecifica perché non si riconosce il

patogeno in modo specifico ma in modo collettivo grazie

alla presenza di molecole caratteristiche di varie tipologie

di agenti patogeni. Queste molecole vengono indicate con

l’acronimo PAMP (profili molecolari associati ai patogeni),

possono essere di vario tipo che si presentano in una vasta

gamma di agenti patogeni. Viene indotta a livello dei

tessuti, ovvero nei punti in cui è entrato l’agente patogeno

e si ha l’infezione.

○​ Adattative - Specifiche:

Sono risposte efficaci, avvengono in fase successiva a

quella innata e hanno una maggiore durata nel tempo.

Gli attori di queste risposte sono i linfociti B e T che

vengono attivati in modo molto specifico riconoscendo

determinati antigeni a seconda del patogeno. Non viene

attivata a livello dei tessuti ma, negli organi linfoidi

secondari o periferici, quali i LINFONODI al cui interno i

linfociti si localizzano e aspettano di essere selezionati da

un determinato tipo di antigene. Essendo specifica rimane

una memoria immunologica tale per cui se a seguito di una

seconda infezione le mie cellule linfocitarie sono più rapide

e numerose, rispetto ad una prima esposizione,

nell’eliminare il patogeno.

IMMUNOGLOBULINE:

➢​ I linfociti B producono immunoglobuline (anticorpi) costituite da 2

catene polipeptidiche leggere e due catene polipeptidiche

pesanti che si assemblano tra di loro. Entrambe presentano una

regione costante (amminoacidi che non cambiano la sequenza) e

una regione variabile che determina la specificità dell’anticorpo e

dell’immunoglobulina.

Abbiamo varie tipologie di immunoglobuline che differiscono per

la tipologia delle catene pesanti:

○​ IgD: 24

Localizzate sulla membrana dei linfociti B e fungono da

recettore (legano l’antigene e attivano il linfocita).

○​ IgM:

Prodotte nella risposta primaria all’antigene

○​ IgG:

Successive alle IgM, sono preponderanti nella risposta

secondaria e sono le proteine più presenti nel plasma.

○​ IgA:

Presenti nelle secrezioni (saliva e ghiandole)

○​ IgE:

Prodotte a risposta di infezione di parassiti e allergeni

Le immunoglobuline e gli anticorpi funzionano in tre modi diversi:

○​ Vanno a formare un rivestimento sulla superficie

dell’agente patogeno, e ne facilita la rimozione da parte

delle cellule dell’immunità innata (macrofagi), queste infatti

riconoscono sull’anticorpo una determinata regione.

○​ Legare l’antigene (virus. o tossine) e il legame impedisce

l'entrata nella cellula → anticorpi neutralizzanti.

○​ Legame antigene-anticorpo facilita il riconoscimento e

l’attivazione da parte delle proteine del complemento.

Piastrine:

➢​ Sono piccoli corpuscoli anucleati prodotti dal midollo osseo,

derivano da una cellula voluminosa che viene chiamata

megacariocita (che si frammenta, ecco perchè le piastrine

vengono definite anche frammenti cellulari).

Le piastrine sono i primi elementi che accorrono quando si ha la

lesione di un vaso, in particolare vanno ad ancorarsi alle fibre

collagene e si aggregano tra di loro. Questo agglomerato

compatto prende il nome di Trombo Bianco, ciò fa sì che le

piastrine riversino nell’ambiente esterno il contenuto dei granuli.

All’interno di questi granuli, troviamo quello che può essere

definito come un piccolo tesoro si tratta infatti di fattori che

attivano la prima proteina di coagulazione (successivo effetto a

cascata); liberano poi una grandissima gamma di fattori che

inducono la rigenerazione del tessuto e diminuiscono

l’infiammazione. Alla fine di questa cascata, il fibrinogeno

(solubile) viene trasformato nella fibrina (insolubile) e che forma

una rete a livello della lesione denominata come Trombo Rosso.

Le piastrine possono rappresentare quindi un agente

terapeutico facile da ottenere e soprattutto endogeno. Questo

sta alla base di quello che viene chiamato PLASMA ARRICCHITO

DI PIASTRINE, utilizzato per stimolare i processi di rigenerazione

endogena ap

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Publisher
A.A. 2023-2024
43 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadina0426 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Conconi Maria Teresa.