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la CURVA DI OFFERTA DI BREVE PERIODO
dell’impresa. Essa mostra quanto l’impresa desidera
produrre, per ogni livello di prezzo.
Domande
1. Secondo la teoria marginalista-neoclassica,
l'impresa ha l'obiettivo di
a. massimizzare le vendite
b. massimizzare i profitti
c. massimizzare gli investimenti
d. nessuna delle precedenti
2. La cosiddetta “rendita (o surplus) del produttore” è prodotta da
a. scarsità di terre
b. eccesso di domanda
c. meccanismo di mercato
d. nessuna delle precedenti
3. Il concetto di concorrenza perfetta si basa sull’ipotesi di
a. Piena informazione
b. Omogeneità dei prodotti
c. Flessibilità dei prezzi
d. Tutte le risposte date
4. In equilibrio di lungo periodo di concorrenza perfetta, l'impresa
a. eguaglia il costo marginale con il prezzo
b. eguaglia il costo marginale con il ricavo marginale
c. eguaglia il costo marginale con il costo medio
d. tutte le precedenti
5. Nel caso dell’impresa in concorrenza perfetta, la curva di costo medio
a. prima decresce e poi cresce
b. prima cresce poi decresce
c. incrocia la curva di costo marginale due volte
d. nessuna delle precedenti
6. il punto di equilibrio dell'impresa di concorrenza perfetta è individuato da
a. l'uguaglianza tra prezzo e costo totale
b. l'uguaglianza tra prezzo e costo medio
c. l'uguaglianza tra prezzo e costo marginale→ come è spiegato il comportamento dell’impresa
d. tutte le precedenti
7. in regime di concorrenza perfetta il prezzo coincide con
a. il ricavo marginale
b. i costi di produzione
c. i ricavi totali
d. i costi totali
1)b, 2)c,3)d,4)d,5)a,6)c,7)a 26
Alessandro Artuso
Equilibrio dell’impresa in monopolio
Il monopolio: caratteristiche
Una sola grande impresa ad offrire quel prodotto/servizio
È protetto da barriere all’entrata, non c’è differenza tra breve e lungo periodo
La curva di domanda del mercato è anche la sua curva di domanda
È un “price maker” (ma sempre considerando la curva di domanda, ossia la disponibilità
economica del consumatore e alla possibilità che scelga un marchio più economicamente
conveniente.
a differenza della concorrenza perfetta, RMA è sempre al di sotto di/inferiore a RME=P,
P>RMA=CMA
Cause della formazione del monopolio possono essere:
Legali:
→ Brevetti
o Concessioni di licenze governative
o
Economiche
→ Controllo esclusivo di un input fondamentale
o Economia di scala
o Economia di rete (avere un'unica impresa permette di avere un grande numero di
o clientela(gestore telefonico) e quindi dei vantaggi economici)
I profitti sono massimi nel punto in cui CMA=RMA. Il volume ottimo di produzione è Q1
venduto al prezzo P1.
Per Q1, RME>CME e l’impresa ottiene extra-profitti
(area grigia).
Confronto tra Concorrenza perfetta e monopolio
In equilibrio di concorrenza perfetta, il surplus dei
consumatori è pari a AP1E.
In monopolio ai consumatori rimane un surplus
pari a AP3E.
Genera una perdita di benessere o surplus sociale pari al triangolo mancante. 27
Alessandro Artuso Il confronto concorrenza perfetta monopolio
implica che in monopolio si ha:
- prezzo più alto
- minore quantità scambiata
- minore surplus (o rendita) per i
consumatori
Ma i consumatori sono sempre svantaggiati?
▪ bisogna verificare se il monopolista ha la
stessa struttura di costo delle imprese
concorrenziali
▪ potrebbe essere che egli sfrutti economie
di scala
▪ potrebbe essere che operi con impianti multipli
▪ potrebbe essere che realizzi un’efficace discriminazione del prezzo
Domande
1. Nel caso dell’impresa in monopolio, la curva del ricavo marginale:
a. coincide con la curva del prezzo
b. prima cresce poi decresce
c. incrocia la curva di costo marginale due volte
d. nessuna delle precedenti
2. Perdita secca di monopolio si intende:
a. perdita di benessere sociale dovuta alla presenza di un monopolio
b. perdita di benessere sociale dovuta alla presenza di un mercato concorrenziale
c. lo squilibrio sul mercato monopolistico
d. lo squilibrio sul mercato concorrenziale
3. Nel perseguire l'obiettivo di massimizzazione del profitto, secondo la teoria neoclassica
il monopolista
a. eguaglia il costo marginale al prezzo
b. eguaglia il costo marginale al ricavo medio
c. eguaglia il costo marginale al ricavo marginale
d. tutte le precedenti
4. In presenza di economie di scala, l'impresa:
a. vede aumentare i costi medi all'aumentare della produzione
b. vede aumentare i ricavi medi all'aumentare della produzione
c. vede diminuire i costi medi all'aumentare della produzione
d. vede diminuire i ricavi medi all'aumentare della produzione
1)d, 2)a,3)c,4)c 28
Alessandro Artuso
Altre forme di mercato
Concorrenza monopolistica
Molte imprese che offrono prodotti che sono stretti sostituti l’uno dell’altro Ogni impresa ha un
limitato grado di potere decisionale sul prezzo. Caratteristiche:
- molte imprese
- modeste barriere all’entrata
- differenziazione del prodotto
Dunque l’impresa fronteggia una curva di domanda inclinata negativamente, nella sua nicchia di
mercato. Il fatto che altre imprese possano entrare nel settore implica l’erosione degli extraprofitti
del breve periodo.
Oligopolio
Mercato con pochi produttori, consapevolezza che le azioni di ogni concorrente (ad esempio la
scelta del prezzo) hanno effetto su tutti gli altri.
Un oligopolio può essere caratterizzato da collusione o da competizione tra le imprese:
➢ →
Collusione accordo implicito tra le imprese per evitare o limitare la concorrenza
reciproca
➢ Cartello→ accordo formale tra le imprese finalizzato a evitare o limitare la concorrenza,
esempio: OPEC.
In questa forma di mercato si manifesta la possibilità della curva di domanda ad angolo.
L’impresa osserva il proprio prezzo ed il proprio livello di output, ma deve prevedere quale sarà la
reazione dei concorrenti a qualsiasi variazione del prezzo. La miglior strategia sarà dunque quella di
mantenere il prezzo a P0, anche di variazioni dei costi marg. Infatti sono possibili due scenari:
1. L’impresa si aspetta che una propria riduzione del prezzo sarà imitata anche dai concorrenti,
a seguito di una riduzione del prezzo, la domanda sarà inelastica.
2. I concorrenti non reagiranno invece ad eventuali aumenti del prezzo, allora la domanda sarà
relativamente elastica per prezzi sopra P0.
1. 2.
CAPITOLO 5
La sistematizzazione neoclassica, pt.1
Elementi centrali dell’analisi neoclassica
“Box of tools” di Alfred Marshall
Il concetto di equilibrio particolare di mercato e relativa rappresentazione grafica, con
metodo del cœteris paribus (a parità di condizioni)
Il concetto di elasticità della domanda rispetto al prezzo
29
Alessandro Artuso
Surplus o rendita del consumatore: la differenza tra il valore totale che i consumatori
attribuiscono a tutte le unità consumate (cioè il prezzo che sarebbero disposti a pagare) e il
prezzo che debbono pagare effettivamente stabilito dal gioco di mercato.
Surplus o rendita del produttore: la differenza tra il prezzo a cui alcuni produttori sarebbero
disposti a vendere un determinato bene ed il prezzo a cui effettivamente lo vendono stabilito
dal gioco di mercato.
Analisi dell’offerta e dell’impresa
Analisi periodale dell’offerta con suddivisione in breve medio lungo periodo
Il concetto di economie di scala di produzione
Il metodo marshalliano
Tentativo di conciliare l’analisi marginalista con l’eredità dei classici. Analizzando in dettaglio il
funzionamento del mercato di un singolo bene, e si è concentrato su quello che è definito
l’equilibrio economico parziale: equilibrio che viene stabilito in relazione ad un solo unico
particolare mercato, isolato dagli altri mercati, attraverso la clausola del cœteris paribus (a parità di
condizioni). Domanda e offerta hanno entrambi un ruolo importante nel determinare il valore di una
merce (“come le lame di una forbice” utilizzata per tagliare un foglio di carta). Il loro peso varia
però in base alla dimensione temporale considerata. Questo metodo afferma lo stesso Marshall che
presenta molti limiti e rappresenta solo la realtà in modo approssimale.
L’equilibrio generale e il mercato walrasiano
Riprendendo Leon Walras, l’equilibrio viene definito generale perché esso prevede l’equilibrio
simultaneo di tutti i mercati(indipendenti tra loro) componenti il sistema economico considerato.
Le caratteristiche del mercato:
❖ Ciascun individuo agisce mosso dall’interesse personale, i consumatori cercano di ottenere
la massima utilità. Gli imprenditori cercano di conseguire il massimo profitto. Ciò li porta
ad entrare in rapporti di scambio.
❖ Ciascun individuo è a conoscenza di tutte le informazioni economiche necessarie per poter
fare le proprie scelte economiche.
❖ Individui price-taker
❖ Il comportamento individuale dei consumatori (domanda) e dei produttori (offerta)
(sintetizzato nelle diverse equazioni) determina il prezzo e la quantità scambiata in ogni
mercato per ogni bene e servizio.
❖ Comportamento atomistico, ossia gli individui entrano in contatto solo attraverso il
mercato
❖ La domanda e l’offerta in ogni mercato di ciascun individuo è così piccola che nessuna
decisione può influenzare prezzi o opportunità
L’esame Walras avviene sul mercato della borsa dove vi è la figura del banditore(diffonde le
informazioni sul mercato). Il banditore verifica se in corrispondenza dei prezzi annunciati vi è
equilibrio tra domanda e offerta: quando vi è un eccesso di domanda di un bene o di un servizio il
banditore fa salire il prezzo di quel bene o servizio; quando vi è eccesso di offerta di un bene o di un
servizio il banditore fa scendere il prezzo di quel bene o servizio. Mentre è in corso il processo di
trasmissione reciproca di informazioni tra mercato e agenti (meccanismo di tâtonnement ) non
avviene alcuna transazione. Le trasmissioni avvengono solo quando l’equilibrio è stato
raggiunto. Siamo davvero lontani quindi dall’idea liberale di laissez faire. 30
Alessandro Artuso
Vilfredo Pareto
Abbandona la teoria dell’utilità cardinale (ovvero considerata come grandezza misurabile come era
sia in Walras che in Marshall) e vi sostituisce quella di utilità ordinale ma soprattutto sviluppa il
concetto di ottim