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Le principali tendenze del mercato del lavoro e la loro spiegazione

Nel corso del XX secolo tutte le nazioni industrializzate hanno registrato una crescita sostanziale dei salari reali medi, a cosa può essere dovuto?

- Alla crescita della produttività grazie al progresso tecnologico e all'ampliamento dello stock di capitale. Un miglioramento della produttività fa aumentare i salari reali.

Dall'inizio degli anni 70 tuttavia il tasso di crescita dei salari reali medi è rallentato. Ciò è principalmente dovuto al rallentamento della produttività.

Crescita della disuguaglianza salariale:

Gli ultimi decenni hanno portato ad un aumento sostanziale della disuguaglianza salariale, ovvero c'è una tendenza significativa nei mercati del lavoro è la crescente disparità nei livelli salariali.

Due fattori alla base del divario:

- La globalizzazione;

- I mutamenti.

tecnologici.es.per spiegare il fenomeno della globalizzazione guardiamo 2 settori e 2 paesi diversi -> industria tessile e industria software. L'economia domestica è più efficiente nel settore del software, producono a prezzi più bassi, mentre l'economia straniera è più efficiente nell'industria tessile. Viene fatto un accordo di libero scambio -> esportazioni e importazioni secondo il loro vantaggio comparato. > se l'estero ci chiede software la domanda aumenta e quindi il prezzo relativo si alza, l'equilibrio si sposta verso destra; > nel settore del tessile succede il contrario, i consumatori prendono i prodotti tessili dall'estero -> benessere consumatori perché pagano meno. Il tessile domestico se i consumatori comprano all'estero avrà delle ripercussioni negative -> la domanda scende e quindi anche il prezzo relativo. -> le variazioni della domanda di prodotti si traducono invariazioni delladomanda di lavoro (per le variazioni dei prezzi relativi). Quindi la GLOBALIZZAZIONE ha degli effetti sui salari e politica economica:
  • L'apertura agli scambi internazionali ha fatto aumentare i salari dell'industria del software e ha fatto diminuire quelli dell'industria perdente;
  • Disuguaglianza salariale, peggiora situazione dei meno qualificati
Il mercato del lavoro può adeguarsi (nel lungo periodo) attraverso la mobilità dei lavoratori:
  • Movimento dei lavoratori tra posti di lavoro, aziende e industrie diverse
Lo Stato può intervenire con l'erogazione di sussidi durante la fase di transizione (riqualificazione):
  • Se non è possibile: indennità, pagata con tasse dei 'vincenti'
  • Maggiore efficienza per scambi: torta più grande
MUTAMENTI TECNOLOGICI:
  • Effetti simili a quelli della globalizzazione
  • Le nuove tecnologie avvantaggiano i lavoratori specializzati, accrescendo la loro

produttività rispetto a quella dei lavoratori non specializzati. Rimedi (progresso tecnologico necessario per la crescita del tenore di vita):

  • mobilità dei lavoratori;
  • sussidi dello stato durante le fasi di transizione.

MERCOLEDÌ 19 APRILE 2023

LA DISOCCUPAZIONE

Possiamo definire disoccupati gli individui che non hanno un lavoro ma che lo cercano.

Il tasso di disoccupazione si calcola attraverso il rapporto tra disoccupati e la forza lavoro quindi le persone che partecipano al mercato del lavoro. Forza lavoro = occupati + disoccupati.

Inattivi: non lavorano e non cercano.

Cosa determina la disoccupazione?

- il mercato del lavoro: In economia risulta utile suddividere il fenomeno della disoccupazione in tre categorie:

  • disoccupazione frizionale;
  • disoccupazione strutturale;
  • disoccupazione ciclica.

I tipi di disoccupazione relativi ai costi:

- disoccupazione frizionale: disoccupazione fisiologica/a breve termine dovuta al tempo necessario agli individui per

testo lavorativo. Queste istituzioni possono essere leggi sul lavoro, contratti collettivi, sindacati, politiche attive del lavoro, ecc. Tuttavia, queste istituzioni possono anche creare delle imperfezioni nel mercato del lavoro, che possono influenzare negativamente l'occupazione e la disoccupazione. Ad esempio, le leggi sul lavoro che rendono difficile licenziare i dipendenti possono disincentivare le imprese ad assumere nuovi lavoratori, poiché sanno che sarà difficile sbarazzarsi di loro in caso di necessità. Allo stesso modo, i contratti collettivi che fissano salari minimi elevati possono rendere difficile per le imprese assumere nuovi lavoratori a causa dei costi elevati. Inoltre, la presenza di sindacati forti può portare a una maggiore rigidità del mercato del lavoro, poiché i sindacati possono negoziare condizioni di lavoro rigide che possono essere difficili da modificare. Questo può rendere difficile per le imprese adattarsi alle mutevoli condizioni economiche e può portare a una maggiore disoccupazione. Infine, le politiche attive del lavoro, se non ben progettate, possono creare delle distorsioni nel mercato del lavoro. Ad esempio, se le politiche di formazione professionale non sono mirate alle esigenze del mercato del lavoro, possono creare una discrepanza tra le competenze dei lavoratori e le richieste delle imprese, portando a una disoccupazione strutturale. In conclusione, le imperfezioni del mercato del lavoro possono essere causate da una serie di fattori, tra cui leggi sul lavoro, contratti collettivi, sindacati e politiche attive del lavoro. È importante che queste istituzioni siano progettate in modo da favorire l'occupazione e ridurre la disoccupazione, tenendo conto delle esigenze delle imprese e dei lavoratori.mercato del lavoro:
  • Legislazione sul salario minimo;
  • Sindacati;
  • Assicurazione contro la disoccupazione;
  • Altri regolamenti statali.

I mercati del lavoro sono pesantemente regolamentati: queste "imperfezioni" possono fungere come ostacoli alla piena occupazione -> disoccupazione strutturale.

Legislazione sul salario minimo: Il salario è definito troppo basso, quindi viene creato un salario minimo. Maggior numero di lavoratori disposti a lavorare. L'analisi della domanda e dell'offerta evidenzia che l'unico effetto di queste norme è di innalzare il tasso di disoccupazione.

Perché è visto con favore negli ambienti politici? C'è inefficienza economica, molti sarebbero disposti a lavorare ad un salario basso ma non possono farlo. Questa legislazione però viene vista a favore perché:

  • Si creano due classi di lavoratori: chi è abbastanza fortunato da trovare un impiego al salario minimo, e

chi rimane escluso dal mercato del lavoro;

  • Si evitano abusi da parte delle imprese.

I sindacati:

Organizzazioni che per conto dei lavoratori, conducono le negoziazioni con idatori di lavoro (contrattazioni collettive).

  • Su questioni quali le retribuzioni, le regole per l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, l'orario e le condizioni di lavoro, ecc..- il sindacato riesce a far sì che i datori di lavoro accettino un salario superiore a quello di equilibrio;
  • effetti simili a quelli che seguono all'introduzione di un salario minimo.

Assicurazione contro la disoccupazione:

Erogazione di trasferimenti da parte dello Stato a favore dei disoccupati (sussidi di disoccupazione)

  • vantaggio dal punto di vista sociale ma può disincentivare le persone a impegnarsi nella ricerca di un lavoro;
  • se sussidi cospicui e duraturi:
  • offerta di lavoro ↓, occupati ↓, disoccupati ↑

Rispetto agli Stati Uniti, i Paesi dell'Europa

Occidentale hanno sofferto tassi di disoccupazione persistentemente più elevati durante gran parte degli ultimi quattro decenni.

Mercato del lavoro storicamente più regolamentato in Europa, cioè meno flessibile:

  • In Europa occidentale (ad eccezione della Gran Bretagna) sono molto più presenti e potenti rispetto agli Stati Uniti;
  • I paesi europei in genere presentano indennità di disoccupazione molto più alte dei paesi anglosassoni;
  • I salari minimi storicamente più alti in Europa;
  • Licenziamento meno flessibile in Europa, ecc ...

Recentemente -> politiche strutturali di deregolamentazione del mercato del lavoro in diversi paesi europei.

MERCOLEDÌ 26 APRILE 2023

Cap 22: fluttuazioni economiche di breve periodo

Le fluttuazioni economiche caratterizzano le economie industriali di mercato almeno da fine 1700. Argomento a cui viene data una grande attenzione nei mass media e negli elettori, serve per calcolare quanto bene ha

operato un governo. Caratterizzano una specie di termometro del sistema economico -> l’economia a volte si “scalda” e a volte si “raffredda”. “Il lungo periodo è una guida fuorviante ai problemi di attualità. Nel lungo periodo siamo tutti morti. Gli economisti si attribuiscono un compito troppo facile e troppo inutile se, in momenti tempestosi, possono dirci soltanto che, quando l’uragano sarà lontano, l’oceano tornerà tranquillo”. - Keynes

RECESSIONE: periodo nel quale l’economia cresce in un tasso molto inferiore rispetto alla media; L’economia in genere cresce, quando avviene una battuta d’arresto o una diminuzione del PIL siamo in una situazione di recessione. Quando ci troviamo in una situazione di recessione molto grave viene chiamata depressione.

ESPANSIONE: periodo in cui l’economia cresce ad un tasso superiore alla media, quando l’espansione è particolarmente forte o

prolungata viene chiamata boom.peak: massimo
through: minimo
ciclo economico: quanto ci vuole a passare da un max ad un altro max o da un altro min -> recessione o espansione.

ALCUNE TENDENZE DELLE FLUTTUAZIONI ECONOMICHE DI BREVE PERIODO:
> le fluttuazioni economiche sono irregolari per durata, occorrenza e gravità;
> le espansioni o recessioni non sono limitate ad alcuni settori o regioni, ma colpiscono l'intero sistema economico;
> durante le recessioni ed espansioni l'andamento del PIL viene condiviso anche dalla spesa per consumi e investimento;
> recessioni severe in grandi economie mondiali influenzano altre economie mondiali. Tassi di crescita del PIL reale, spese per consumo reali, spese per investimento reali negli Stati Uniti (barre grigie verticali identificano le recessioni da NBER).

DISOCCUPAZIONE: indicatore chiave delle fluttuazioni economiche di breve termine, il tasso di disoccupazione cresce significativamente durante le recessioni, e recupera Formattazione del testo

(più lentamente) nelle fasi di espansione.

I GAP DI PRODUZIONE -> una recessione di grandi dimensioni è caratterizzata da uno scostamento significativo del PIL rispetto alla norma o ai livelli tendenziali.

PIL reale pro capite negli USA: fluttuazioni intorno a cosa? Il PIL aumenta con l’aumento della produzione.

Produzione potenziale, Y* (o produzione di piena occupazione o PIL potenziale): è la quantità di produzione che l'economia può produrre quando utilizza le sue risorse, per esempio il capitale e il lavoro, a livelli normali. Y* cresce nel tempo in base a capit

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A.A. 2022-2023
123 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Leticiazrh di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Pellegrino Giovanni.