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STATUS LIBERTATIS

condizione dell’individuo all’interno del rapporto che c’è tra l’individuo e la Civitas, per

quanto riguarda la sua condizione di libero o schiavo. C’è una distinzione tra ingenui (nati

liberi) e liberti (divenuti liberi tramite le manomissioni).

Le manomissioni possono essere civili o pretorie.

Civili= producono effetti secondo il diritto civile e dunque concedono libertà e cittadinanza.

Il numero delle manomissioni con il tempo aumenta a dismisura, questo fa sì che diminuisca

la manodopera, inoltre spesso si danneggia lo schiavo perché non era in grado di

mantenersi.

Sotto Augusto due leggi=

-Lex Fufia Canina del 2 a.C—> si riferisce alla manomissione testamentaria e introduce un

rapporto tra numero schiavi appartenente al testatore e la parte che il testatore poteva

manomettere, fissando il numero massimo di quanti potevano essere manomessi.

-Lex Aelia Sentia del 4 d.C.—> molto più complessa della prima, prevede una serie di

differenti disposizioni, per esempio il divieto di manomettere schiavi dalla condotta turpe, per

evitare che lo schiavo con atteggiamenti turpi potesse recare ancora più danni da libero.

Nel periodo pre classico accanto alle manomissioni civili furono create altre manomissioni

che creavano però effetti diversi dalle prime: manomissione pretorie.

-manomissione pretorie che producono effetti secondo il diritto pretorio= efficacia

etico-morale, non giuridica. Si chiamano così perché il pretore (magistrato che amministra

la giustizia a Roma e che va a tutelare la condizione giuridica di alcuni soggetti) tutelava la

libertà di fatto concessa allo schaivo.

Manumissio Inter amicos—> rendi uno schiavo libero davanti ai tuoi amici che sono

testimoni della libertà dello schiavo.

Manumissio per epistulam—> rendi uno schiavo libero attraverso una lettere inviata a un

terzo

Manumissio per mensam—> a Roma gli schiavi non potevano mangiare con i liberi, il

padrone invitava lo schiavo a cena e questo lo rendeva libero

Lex iunia Norbana= conferiva lo status di latini iuniani ai liberti manomessi in via informale

e pertanto sanciva il principio di latinità fittizia.

Vendicatio in Servitutem= annullare la manomissione pretoria, il padrone può agire perche

lo schiavo ritorni in schiavitù.

revoca in servitù (denegatio actionis)

Il pretore applica la denegatio actionis (atio= azione si riferisce al processo), il padrone può

agire perché lo schiavo ritorni nella condizione di schiavitù, il pretore però deve valutare se

l’azione inventata dall’attore, è praticabile o meno. Può anche rifiutare l’azione e può

delegare l’azione, rifiutando la denegatio.

Le tre manomissioni sopra citate avevano effetti diversi dalle manomissioni civili, esse

concedono la libertà, ma non la cittadinanza, erano dei liberi di seconda specie, non erano

cittadini romani ma semplicemente uomini liberi.

Nel 19 d.C con la Lex iunia Norbana si ottiene che questi manomessi avessero un certo

grado di libertà e anche lo status civitatis proprio dei Latini Coloniarii. Essi sono quei latini

che abitavano nelle colonie, i romani concedono loro lo Ius Commercii e lo Ius Connubii.

Non erano cives romani ma veniva riconosciuto loro il Commercium, quindi la possibilità di

usare quei negozi giuridici propri del Ius Civile, cioè, in ambito commerciale, potevano usare

la Mancipatio (atto per acquistare le proprietà di determinate Res).

Ius Connubi= potevano sposarsi con i cittadini romani

Ius Migrandi= possibilità di trasferirsi a Roma

Essi sono associati agli antichi abitanti del Lazio a cui i romani concedono una certa libertà e

determinati diritti.

I Latini Iuniani vengono equiparati ai Latini Coloniarii, viene concessa loro una limitata

condizione giuridica, liberi ma non pienamente cittadini romani.

Non viene riconosciuta loro la possibilità di fare testamento. Si dice infatti che i latini iuniani

vivono da liberi e muoiono come schiavi, non avendo testamento una volta morti i loro beni

tornano al vecchio padrone.

L’attività del pretore che creava lo Ius Honorarium per colmare le lacune del diritto civile,

tutte le azioni che il pretore fa vanno ad incrementare il diritto dal punto di vista processuale

e sostanziale perché rifiutando l’azione dal punto di vista processuale si va a tutelare la

condizione dello schiavo manomesso secondo atti di affrancamento diversi da quelli dello

Ius Civile.

Il diritto processuale a Roma precede il diritto sostanziale, questo perché esistono

determinate situazioni giuridiche solo se vi sono le azioni che le tutelano. Questa era

un’impostazione di metodo che potrebbe o meno rispondere al vero. L’attività del pretore va

ad incidere attraverso determinati interventi anche sul diritto sostanziale.

Nel mondo romano il sistema processuale andrà ad incidere sull’esistenza o meno di

posizioni giuridiche relative al diritto sostanziale, il nostro è un procedimento inverso.

Gaio distingue liberi e schiavi, poi i liberi li divide in ingenui e liberti.

I liberti possono essere:

-cittadini romani= perché sono stati manomessi secondo le manomissioni civili

-latini iuniani= non viene loro riconosciuta la civitas romana, ma la latinitas (quindi Ius

Commercii ecc…)

sono chiamati Latini luniani; Latini perché sono assimilati ai Latini coloniarii; luniani perché

hanno acquistato la libertà in forza della legge lunia, dato che un tempo si riteneva che

fossero schiavi. 23. La legge lunia non permette loro di fare il proprio testamento né di

acquistare per testamento altrui né di essere designati tutori tramite testamento

-dediticii= si chiamano stranieri dediticii, coloro che combatterono contro il popolo romano,

furono vinti e si arresero. Per noi non è una figura nuova. I dediticii non possono acquistare

per testamento, non possono fare testamento, la loro condizione è la peggiore secondo

Gaio perché non viene concessa loro la cittadinanza né attraverso la legge, né attraverso la

costituzione imperiale. Si trovano in uno stato di incertezza giuridica.

Coloro che sono nel novero dei deditici non possono in nessun modo acquistare per

testamento, non più di qualsivoglia straniero; perché, anzi, neppure loro, secondo l'opinione

prevalente, possono fare testamento. 26. La peggior specie di libertà spetta così a quanti

sono nel novero dei deditici; e nessuna legge o senatoconsulto o costituzione imperiale dà

loro accesso alla cittadinanza.

STATUS CIVITATIS

Comporta una serie di diritti per coloro che godono della civitas romana.

Attraverso questo il cittadino esercita:

-Commercium= diritto al commercio

-Conubium= diritto al matrimonio

-Ius suffragii= diritto di voto

-Ius honorum= diritto di partecipare cursus honorum

-Provocatio ad populum= diritto di appellarsi al popolo

La cittadinanza romana con lo status libertatis si acquista alla nascita. Nell’ambito di

un’unione solo coloro che nascono da un matrimonio iustum acquistano da una

cittadinanza romana, chi nasce fuori dal matrimonio può farlo ma deve seguire vie differenti.

Affinché la prole acquisti lo status di cittadino era necessario che il marito della madre

avesse la cittadinanza romana al momento del concepimento perché il padre poteva morire

però se il bambino era stato concepito, allora si seguiva la cittadinanza romana del padre,

indipendentemente dalla cittadinanza della madre.

I figli nati da un’unione che non rientrava nel matrimonio iustum, allora il bambino segue lo

status giuridico della madre, indipendentemente da quello del padre.

La cittadinanza si acquisisce per nascita, ma ci possono essere delle concessioni da parte

dello stato, concessione che può riguardare sia singoli individui che intere comunità.

-cittadinanza piena= con divisione dei diritti politici (cittadinanza Optimo Iure, hai anche i

diritti poltici )

-cittadinanza latina= latinitas, comporta Ius Commercii e Ius Connubii. La latinitas non

includeva diritti politici, non potevano votare, rivestire cariche che facevano parte dello Ius

Honorarium.

Peregrini= non hanno nulla a che fare con la civitas romana, sono stranieri. A volte

venivano loro concessi lo Ius Connubii e lo Ius Commercii e lo Ius Latii che erano dei diritti

concessi in origine agli alleati latini. Questi alleati latini scompaiono con la Bellum Sociale, al

termine della quale si concede la cittadinanza romana a quasi tutta la penisola fino a Reggio

Calabria nell’89.

-Latini veteres= coloro che avevano stretto antichissime alleanze con i romani

-Latini coloniarii= color che abitavano le colonie recentemente fondate dai romani

Municipi= città alleate, ci sono gli statuti municipali (concessi da Roma), i municipi sono

città che avevano un proprio statuto, già esistevano, ma si alleano o vengono conquistate

dai romani e viene concesso loro un diritto particolare, vengono a costituirsi gli statuti

municipali che tengono conto anche dei diritti locali.

STATUS FAMILAE

Terza condizione giuridica, la condizione giuridica dei membri di una famiglia. I romani con il

termine famiglia intendevano sia il complesso dei beni patrimoniali del de cuius (colui che fa

il testamento) , tutti quegli oggetti di successione, sia una comunità di persone legate da

determinati vincoli che possono essere sia di sangue che di diritto.

Una comunità di persone legate da tali vincoli che dipendono tutti da un Paterfamilias. In

questo caso viene detto Familia proprio Iure dicta che la distingue dalla Familia Comune

Iure formata da individui che furono in origine tutti in potestate di un Paterfamilias deceduto.

Questo è un concetto più ampio di famiglia che va a comprendere quei soggetti che alla

morte del padre diventano Sui Iuris, nel caso della donne essa diventa soggetta a tutela, nel

caso degli uomini diventano Patres familiari ossia padri delle proprie famiglie, di famiglie

proprio Iure.

Gaio procede per divisioni, fa una divisione all’interno di uno status familiae.

All’interno di una famiglia esistono due soggetti:

-Persone Iuris sunt= ovvero di proprio diritto, hanno la capacità di condurre i propri affari

es: paterfamilias

-Persone Alieni Iuris= soggetti sottoposti al pater familias, come i figli i potestate del

paterfamilias e gli schiavi

È Iuris il paterfamilias perché indipendente.

Alcuni soggetti Alieni Iuris possono trovarsi in 3 diverse situazioni giuridiche, il paterfamilias

esercita sud di loro Potestas, Manus, Mancipium. Sono 3 categorie diverse di potere che si

esercitano sui sottoposti.

1)Potestas= i servi ne sono soggetti rispetto ai padroni, i figli nati da un matrimonio Iustum

anche. Il paterfami

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
121 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alice.olivero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Rossello Carlo.