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Estratto del documento

PROVA SCRITTA

  1. TEST A SCELTA MULTIPLA (7/30) (APRILE MAGGIO) Può esser fatto in precedenza
  2. ESERCIZIO (12/30)
  3. ESERCIZIO (12/30)
  • PROVA ORALE (15/30) -> semplificato verbalizzazione
  • Si discute la prova scritta
  • Slide di riferimento -> Test di autoverifica simili ai test
  • ESONERO fra udibilità solo per la prima prova scritta estrufa
  • Chi frequenta (Primi di maggio) Dopo Pasqua

C'è un libro di testo -> fa riferimento alle slide

GIOVEDÌ FINISCO ALLA 9.15 O 9.30

AUTOMAZIONE

  • CONTROLLO, ATTUAZIONE, MISURA
  • PARADIGMA/ALGORITMO

=> ricavare un modello matematico per risolvere il problema del controllo

Linguaggio comune per descrivere il problema di controllo

AUTOMATICA => mantenere un comportamento desiderato senza l'intervento dell'uomo

  • => Feedback => misura => attuatore => SISTEMA IN FEEDBACK

PROBLEMA DEL CONTROLLO

Determinare il valore da attribuire alla variabile di controllo per in modo tale che l'andamento della variabile controllata risulti sufficientemente prossimo a quello desiderato e assicurare che il valore delle variabili indipendenti entro certi limiti.

M = modello

= variabili di controllo = variabili incoste

= effetto = variabile di riferimento

elementi fondamentali:

  • sistema, processo, impianto sotto-controllo mai estrarre un modello matematico (es. differenziale)
  • modello matematico + sistemi dinamici
  • variabili indipendenti o di ingresso: variabili di controllo e incerte
  • variabili dipendenti, o di uscita: variabili controllate e manovrabili
  • variabili di riferimento

segnali di ingresso = grandezze legate al sistema esterno e le grandezze

(T = effetto legato alla potenza non forno ad esempio)

variabili su cui direttamente posso agire

segnali di uscita = variabili che sono modificate dalle grandezze di ingresso

segnali di ingresso

  • variabili su cui posso agire (sistema di condizionamento)
  • variabili su cui NON posso agire (sole, il pot. persone che sciano) ∉ tramite una sonda

variabili di controllo

variabili incerte

variabili di riferimento = sono il mio target, le grandezze obbiettivo del sistema

serve per confrontare le variabili di uscita e agisco a secondo di questo riferimento

CONTROLLORE AUTOMATICO

qm = ingressi manovrabili

qr = ingressi non manovrabili

yd = effetto

è importante definire le variabili di ingresso e gli effetti

C = danno C c’è

LEGGE DI CONTROLLO = impianto come dove onca overento

il controllore deve agire a le variabile di riferimento yr che può essere diversa da yd

yo può essere anche un segnale che viene nel tempo

informa al controllore degli ingressi manovrabili modificandone il carico ma anche le prestazione

il controllo in catena aperta

dimostrazione:

d[c(t)]

[c(t)]

= [-1[-cc[-c[c[-l[-c[i - c(x - c)](r)]]]

= d(t)]

→ modello del mio sistema

x = Ax + Bu (forma completa), A,b = matrici

→ Lega l'ingresso con lo stato

y = x1({{REDACTED}}/{{{REDACTED}}// - i)u(t)

→ quando uniamo lo stato

ESEMPIO

β = coeff. di attrito

modello quasi scritto

vedando non ed conoscerele condizioni state

. u(t)

energia cinetica di attrio

energia elastica (potenziale)

lo stato state

y → sistema daremos alle 3-grandi caratteri del Corvo

SISTEMI DINAMICI → CLASSI

SISTEMA MECCANICO in 3D

potenziali e velocità

Se avesi un corpo rigido → 3 gradi di euler e 3 scalotrati creatore

Esempio: condensatore

C

y(t) = u(t); i(t) = 1/C i(t)

S = stato ↔ x(t) = ∫−∞ti(c)dc, quanta carica si è accumulata

↦ rappresentazione globale I/u

1 ty(t) = ── ∫ i(c)dc ↔ u(t) = 1/C ∫ i(c)dc C -∞→ rappresentazione locale I/u

u(t); a(u(t) = i(t) = c

y(t) = ∫ i(c) ↔ s(t) = c t 1 ∫ ψ(x,u,t)dc→ rappresentazione globale I/S/Ux(t)=x0 + μ 0 -∞

φ = mappa di transiente globale dello stato

Proprietà di linearità: l'integrale è un osservatore lineare

Proprietà di tempo-invarianza

x(u)y(t) = ────── + C ∫ μ(c)dc ↔ s(t) = C C→ rappresentazione locale I/S/Ux(t) (μ(u(t)) = i(t) (uso puntatore

Esempio: nastro trasportatore

μ(t-τ) ──────

y(t)

  • V = velocità del nastro
  • L = lunghezza del nastro
  • T = L/V = ritardo

μ(t) = portata in ingresso al tempo t

y(t) = portata in uscita al termine del nastro al tempo t

y(t) = μ(t-τ) = GLOBUS I/U y(t) = F(μcau,t)

Sistema dinamico causale x0 = merma distribuita sul nastro primo di 0

I/S/U ↔ y(t)=ψ(0,t,x0,μ[0,t]) funzione elm. describe come è distribuito la merma sul nastro del tempo -τ a 0. Ovvero come μ(t) distribuisce sul nastro da -τ a 0

x(t) = μ[t-τ,t]

Y(s) = -2s+1/s(s+4)2(s+2) + 5s+3/(s+4)(s+2)

quando μ(t) = 0 si ha 2 anticipatrici: s1 = -1, s2 = -2 → 2 esponenziali e-t ed e2t

≠ 0 → converge a 0 → l'effetto λrappo alla condizione iniziale

∞ dono a c → l'effetto λretto all'ingresso c'è un termine costante s2 = -2, 0 ed e2t

condizioni Δ cos

→ soluzione omogenea → t e-t

→ dono al seer alvo tema di volo finale limt → ∞ y(t) = lims → 0 sY(s) = 1/2

→ ciò → aldato domia dal tempo al limite costante → 112/1(t)

Antitrasformata di Laplace

Data F(s) /0 f(t), F(s) = razionale fretta perché NON ci sono rimedi nel tempo

F(s) = Q(s)/i=1n (s-Pi)

- n-radici reali e distinte (molteplicate m=1)

f(t) = Σi=1n ki ePit · 1(t)

Ks = lims → Pi F(s) - formula di Heaviside

- n-radici reali e molteplicità mi

f(t) = Σi=1n Σj=1mi Kis tj-1ePit

  • (t)
  • Esempio

    F(s) = 4s/(s+2)(s+1)2 = Vns/s+1 + Vnos/(s+1)2 + K3/(S+2)

    3copia di radici compleane e coniugate pi, pi*

    F(s) = ∑

    Ks = |p|1 polanome naturelle (>0)

    Kik = Re [pi-Jw F(s)] W=wi

    1(t) = ΣKie |pi log

    =2wi |Eus

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2023-2024
    72 pagine
    SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/04 Automatica

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 7111305 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di automatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Basso Michele.