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NEUROTRASMETTITORI UTILIZZATI DALLA PARTE AFFERENTE VISCERALE
Sono soprattutto il glutammato (aminoacido a basso peso molecolare), la somatostatina, la sostanza P, l'ATP ecc..
ORGANIZZAZIONE MORFO FUNZIONALE DEL SISTEMA NERVOSO ENTERICO (SNE)
Sarà diversa da quella del simpatico e parasimpatico. Controlla il sistema gastrointestinale. Il SNE non ha un neurone che si trova nel sistema nervoso centrale. Ha tutte le componenti che gli servono per andare a svolgere la sua azione di controllo delle viscere nella parete del tratto gastrointestinale (dall'esofago alla regione anale), nel tratto biliare e nel parenchima pancreatico e per questo viene chiamato "piccolo cervello". Neurone sensitivo, interneurone e neurone effettore sono tutti localizzati in strutture definite plessi gangliali che si trovano nella parete del tratto gastrointestinale. Principalmente ci sono due plessi gangliali che si interessano del controllo del tratto gastrointestinale:
- PLESSO DI AUERBACH O...
MIENTERICO: controlla la motilità gastrointestinale e si trova a livello della tonaca muscolare (costituita da uno strato muscolare longitudinale esterno e uno circolare interno).
2. PLESSO DI MEISSNER O SOTTOMUCOSO: si trova nella tonaca sottomucosa e regola le funzioni di secrezione e di assorbimento qui svolte.
Plessi gangliali minori sono localizzati anche in altre zone del tratto gastrointestinale.
Vi sono anche PLESSI NON GANGLIALI: ovvero formati solo da fibre, da assoni, dove non c'è un corpo cellulare. Sono distribuiti nel tratto gastrointestinale e anche nei vasi che arrivano al tratto gastrointestinale.
Il SNE è indipendente dal SNC nel senso che tutto quello che gli serve per svolgere la sua funzione di controllo ce l'ha a livello dell'organo che deve innervare. Ma vediamo che viene modulato da fibre che provengono dal simpatico (che ha neuroni pregangliali del sistema nervoso centrale) e parasimpatico.
La regolazione del sistema nervoso autonomo è diversa per il parasimpatico. I neuroni effettori enterici vengono contattati sinapticamente e modulati dagli assoni postgangliali simpatici. I neuroni effettori enterici vengono invece contattati dagli assoni pregangliali parasimpatici. In questo caso, i neuroni enterici fungono da neuroni postgangliali parasimpatici e sono loro che vanno ad innervare il target. Questi neuroni hanno quindi una duplice identità: sono sia enterici che neuroni postgangliali parasimpatici.
I neuroni enterici sono molti e vediamo che il raggiungimento da parte di questi neuroni simpatici e parasimpatici è ristretto solo ad alcuni. Il sistema nervoso enterico è quindi indipendente, ma riceve fibre simpatiche e parasimpatiche che hanno a monte dei neuroni pregangliali che sono nel sistema nervoso centrale.
I neurotrasmettitori utilizzati dal sistema nervoso enterico sono principalmente l'acetilcolina, ma vi sono anche serotonina, ATP, sostanza P, ecc.
Tutte le sezioni del sistema nervoso autonomo:
SIMPATICA, PARASIMPATICA ED ENTERICA, OPERANO UN CONTROLLO DELLE FUNZIONI VISCERALI ATTRAVERSO ARCHI RIFLESSI. SONO AZIONI RIFLESSE QUELLE ALLA BASE DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO.
I riflessi possiamo distinguerli in:
RIFLESSI LUNGHI O ESTRINSECI - sono quelli mediati dalla sezione simpatica e parasimpatica. Sono estrinseci in quanto vanno al di fuori dell'organo da innervare e arrivano fino al sistema nervoso centrale (midollo spinale e tronco dell'encefalo). Questi circuiti neurali sono alla base di riflessi estrinseci.
RIFLESSI INTRINSECI O BREVI - sono quelli mediati dalla sezione enterica. Sono intrinseci in quanto la struttura di controllo del tratto gastrointestinale risiede a livello dell'organo che innerva, e per questo sono anche più veloci. I circuiti neuronali della sezione enterica sono quindi alla base di riflessi intrinseci.
La sezione simpatica e parasimpatica vanno ad innervare per lo più gli stessi visceri del nostro organismo producendo
però effetti che sono opposti. Grazie a questi effetti opposti è possibile il mantenimento dell'omeostasidel nostro organismo. Il sistema enterico interviene solo a livello del sistema gastrointestinale e non a livello deglialtri visceri.
FUNZIONAMENTO INTEGRATO DEL SIMPATICO E PARASIMPATICO A LIVELLO DEI VISCERI:
- OCCHIO: regolano il diametro pupillare e la convessità del cristallino.
- DIAMETRO PUPILLARE: Innervano i muscoli che sono deputati alla regolazione del diametro pupillare.
Due muscoli intervengono nel mantenimento del diametro: lo sfintere dell'iride, innervato dalla sezione parasimpatica, e il dilatatore dell'iride, innervato dalla sezione simpatica. I due muscoli vengono contratti quando il contributo dell'uno piuttosto che dell'altro aumenta.
Il muscolo sfintere dell'iride che si contrae determina un restringimento del diametro pupillare.
Il muscolo dilatatore dell'iride che si contrae determina un aumento del
Il diametro pupillare è regolato da due muscoli: lo sfintere dell'iride, che provoca la sua diminuzione, e il muscolo dilatatore dell'iride, che provoca la sua dilatazione.
Lo sfintere dell'iride è un muscolo circolare, le cui fibrocellule sono disposte in modo circolare. Quando si contrae, il diametro pupillare si restringe.
Il muscolo dilatatore dell'iride, invece, ha le sue fibrocellule disposte in senso radiale. Quando si contrae, il diametro pupillare aumenta.
Questo meccanismo serve a controllare la quantità di luce che raggiunge la retina. Il riflesso alla luce determina un aumento del contributo parasimpatico, che a sua volta provoca una diminuzione del diametro pupillare, in modo che il fascio luminoso che raggiunge la retina sia ridotto.
La convessità del cristallino è mantenuta dal muscolo ciliare, che è innervato.
È un muscolo quasi esclusivamente innervato dalla sezione parasimpatica, l’innervazione di questo muscolo da parte del simpatico è marginale. Il muscolo ciliare è circolare.
La variazione della convessità del cristallino ci permette di vedere in modo ottimale da lontano e da vicino, la convessità cambia a seconda che il nostro sguardo sia rivolto ad un oggetto vicino o ad uno lontano.
Il muscolo ciliare si trova esternamente al cristallino e intorno ai legamenti che tendono a mantenere piatto il cristallino. Quando i legamenti si contraggono aumentano la tensione sul cristallino il quale tende a diventare più convesso permettendoci così la visione da vicino. Con l’avanzare dell’età diminuisce la plasticità del cristallino, di conseguenza la sua convessità e che quindi porta a delle anomalie visive.
-SISTEMA CARDIOVASCOLARE: è territorio di innervazione sia del sistema nervoso simpatico che del
Il sistema nervoso parasimpatico. Cuore e sistema circolatorio sono le due componenti del sistema cardiovascolare. Il CUORE è maggiormente innervato dal sistema simpatico e meno innervato dal parasimpatico. Il sistema simpatico promuove l'attività cardiaca mentre il parasimpatico la diminuisce (influiscono su frequenza cardiaca, eccitabilità, conduzione del segnale elettrico, contrattilità).
Il SISTEMA CIRCOLATORIO è quasi esclusivamente innervato dal sistema nervoso autonomo simpatico. La tonaca muscolare dei vasi è innervata dal simpatico che promuove la contrazione o il rilassamento delle pareti. Il parasimpatico è limitato ad alcuni distretti circolatori e nella maggior parte dei casi queste influenze sono indirette. Nelle arteriole, che sono i vasi più importanti nel regolare la quantità di sangue che va ai capillari e nel regolare la pressione arteriosa, vi è una potente tonaca muscolare innervata dal simpatico.
Quando la scarica di potenziali d'azione che raggiungono le fibrocellule muscolari della tonaca muscolare delle arteriole aumenta, si può avere una contrazione tale da occludere quasi del tutto il volume dell'arteriola, deviando così il sangue ad altri distretti in cui vi è maggior bisogno di sangue (es. risposta combatti o fuggi). SISTEMA DIGERENTE: collaborazione del simpatico, parasimpatico e dell'enterico nella digestione e assorbimento dei principi nutritivi. Il sistema nervoso enterico va a costituire l'innervazione detta intrinseca in quanto intrinseca al tratto gastrointestinale nel quale risiede interamente. Mentre il simpatico e parasimpatico rappresentano l'innervazione estrinseca che quindi viene dall'esterno: hanno infatti una componente che risiede al sistema nervoso centrale (neuroni pregangliali) e una componente periferica che si occupa dell'innervazione del territorio (neuroni postgangliali). I neuroni effettoridel sistema nervoso enterico a volte coincidono con i neuroni postgangliali parasimpatici, altre volte sono modulati dalle fibre postgangliali simpatiche. SISTEMA RESPIRATORIO: l'azione del simpatico e parasimpatico qui produce rispettivamente effetti opposti ma anche effetti analoghi e si esplica a livello dei muscoli bronchiali e delle ghiandole bronchiali. FUNZIONI METABOLICHE: il simpatico si interessa di andare a promuovere le funzioni metaboliche di quegli organi che sono più coinvolti nell'espletare tali funzioni come fegato, adipociti e rene. L'innervazione simpatica stimola le vie metaboliche che si occupano dei principi nutritivi: gluconeogenesi, glicogenolisi, lipolisi, liberazione della renina che a sua volta stimola la produzione dell'angiotensina. CONTROLLO DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO: Il sistema nervoso autonomo è un sistema indipendente dal sistema nervoso somatico, ma con esso interagisce. Inoltre, il sistema nervoso autonomoè un sistema che può funzionare da solo, ma fisiologicamente risente dell’influenza di una regione dell’encefalo o meglio diencefalo che si chiama IPOTALAMO. L’ipotalamo controlla la funzione del sistema nervoso simpatico e parasimpatico aumentandone o diminuendone la capacità.
L’ipotalamo orchestra tutte le funzioni del sistema nervoso autonomo, del sistema endocrino, del sistema cognitivo in quanto riceve impulsi dall’esterno e dall’interno del nostro organismo, li integra e produce delle risposte. Per eseguire queste risposte si serve di sistemi effettori che mettano in atto queste risposte e uno di questi è il sistema nervoso autonomo. Quindi l’ipotalamo si avvale del sistema nervoso autonomo per poter produrre delle risposte.
Tra le REGIONI DELL’ENCEFALO, oltre all’ipotalamo, vediamo anche l’amigdala che è importante dal punto di vista del controllo delle emozioni e vediamo anche la corteccia.
La corteccia celebrale è la parte più evoluta del cervello e controlla le funzioni che normalmente sono più istintive e che negli esseri inferiori infatti sono meno controllate. Ecco perché gli animali sono più istintivi.