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Il Drago

Il drago è una figura trasversale, che appare in diverse culture. Qui è serpente, ma sia il serpente che il drago fanno parte della stessa realtà. Il serpente viene spesso utilizzato come insegna delle navi, in quanto questo serpe-serpente-drago ha la connotazione di forza e aggressività. È un animale allungato, al quale successivamente sono uniti altri elementi (ali, zampe, fuoco), che a volte può avere delle zampe (a volte quattro, a volte due), a volte no (e in questo caso striscia, oppure strisciano sopra la terra). Può essere legato alla terra, all'aria (se ha le ali), al fuoco (se sputa fuoco), e all'acqua (vive vicino alla fonte, e quindi impedisce la popolazione ad accedere ha l'acqua. All'eroe viene affidato il compito di sconfiggerlo per ripristinare l'ordine nella società). È un animale fantastico che piano piano si arricchisce di dettagli (inizialmente il demonio è visto come serpente).

Successivamente vengono lui forniti altri dettagli: vi è un processo di demonizzazione del serpente per convincere la popolazione che è elemento negativo). Spesso si incontra un eroe semi-mitico che sconfigge un animale del genere che minacciava l'ordine della società. Il diavolo può essere percepito come elemento di caos che minaccia la società.

52 - Più avanti viene definito "draca" con un prestito dal latino. Il serpente è talmente ambivalente che può essere inserito in racconti con finalità diverse. Abbiamo anche il serpente legato al tesoro, e qui lo vediamo soprattutto nella scena finale del Beowulf.

Il drago è una figura che compare in varie culture, molto spesso abbiamo la divinità o l'eroe che deve sconfiggere il drago, che, legato agli elementi della natura, è considerato elemento di minaccia. Rappresenta il caos, e quindi chi lo uccide assume fama e importanza, e rimette ordine.

Il serpente riunisce questi elementi. È un animale fantastico, che può essere rappresentato in vario modo. Non sappiamo se abbia o meno le zampe (definito come serpe, serpente o drago). Nella letteratura latina ci sono degli elementi che ricordano l'esistenza dell'idea del drago anche nella cultura cristiana, come Isidoro di Siviglia (vescovo tra V e VI secolo), che indica il drago come il più grande di tutti i serpenti, riducendolo ad una mera grandezza, senza attribuire lui altri elementi. Anche nelle Meraviglie d'Oriente vi è sempre indicata la grandezza dei serpenti. L'Apocalisse della Bibbia piano piano introduce nell'immagine del drago/dragone con tante caratteristiche, come le 7 teste, le 10 corna, collegato all'antico serpente, uno degli altri testi che dimostrano come nel tempo il serpente della Genesi, una volta mero serpente, viene associato al demonio. È una interpretazione successiva. San Giorgio abbiamo anche il

drago nella agiografia, che racconta le vite dei santi, come . Nella sua storia entra l'idea che esistano i draghi, che possono essere sconfitti per le finalità della religione cristiana. Vi è Santa Maria d'Antiopa anche la storia di , a cui appare in carcere il demonio sotto forma di drago, che lo vuole inghiottire, ma con il crocifisso riesce a sopravvivere aprendo il ventre del drago. Nella letteratura anglosassone ci sono vari riferimenti alla presenza di draghi. Anziano, Beowulf si ritrova a compiere il terzo scontro (tre numero importante), che si realizza senza l'aiuto comitatus dei compagni. Anziano, il si fa meno presente, e nello scontro con il drago lo abbandonano. Lui va armato dal drago in quanto deve proteggersi dal fuoco. Beowulf riesce a ferire il drago, però viene ferito mortalmente. Lui muore, il tesoro viene recuperato, Beowulf lo ammira, e successivamente Beowulf viene bruciato e il tesoro viene arso con lui, e viene seppellito. Tutti

Desiderano il tesoro, ma una volta che lo hanno, lo bruciano. Saga dei Volsunghi.

Il tesoro viene raccontato dettagliatamente nella Vero Uccisore del Drago, che è il Storia di Igurdr.

Sigurdr nasce con il padre che è morto e la madre ha invece sposato un altro uomo, e viene allevato da un fabbro, Reginn. Egli aveva altri due fratelli, Fafmir (fratello avido ed egoista) e Otr (fratello generoso e altruista). Reginn è il tutore, che racconta la storia a Sigurdr con discorso diretto.

C'era una volta un nano chiamato Andvari. Odino, Loki e Hönir sono un'altra triade divina.

Se ti hanno ucciso un parente, tu puoi o vendicarti uccidendoli, oppure chiedendo un riscatto.

Il tesoro è maledetto, in quanto estorto dal suo originale proprietario, e quindi il proprietario lo maledice. Reginn uccide il padre, e si impossessa (anche lui con un atto di violenza) del tesoro, e Fafnir, rimasto solo, si vuole tenere il tesoro.

Fafnir, senza nulla, prova rancore nei confronti di Reginn. Si trasferisce in un luogo isolato, tenendo con sé tutto il tesoro. Si trasforma quindi in un drago, risultato della trasformazione di un uomo malvagio, che vive in un luogo desolato, in cui giace sopra al proprio tesoro. Reginn diventa fabbro, fa due spade che però si rompono, e gli porta i frammenti del padre, e chiede a lui di forgiare la spada dalle sue frammenti. Viene creata la terza spada, con cui Sigurdr ha la missione di uccidere Fafnir. Si mettono a cavallo, partono per andare in questo luogo isolato in cui era solito strisciare quando andava a bere (i draghi vivono spesso vicino all'acqua, sono d'intralcio). Si insiste anche sulla grandezza del serpente (nel testo si fa riferimento ad un drago alto 15 metri). L'uccisione del drago vuol dire essere più coraggiosi degli altri e quindi guadagnare la fama.consapevolezza che solo chi ha coraggio può ottenere grandi risultati.

fine inizia un certame di sapienza.

Il drago possiede una sapienza, ha una conoscenza, e quindi uccidere il drago permette di impossessarsi di una sapienza diversa che il drago fa sua.

Fafnir muore, e Reginn rimane, volendo uccidere Sigurdr per non dividere il suo tesoro.

Maledizione sul tesoro.

La prima sezione, Andvara-gul, racconta un incidente si verifica ad Odino, Loki e Hœnir. Vicino alla cascata di Andvari, Loki uccide una lontra che in realtà è Ótr figlio di Hreidmar. I figli di Hreidmar, Fafnir e Reginn, fanno prigioniere le tre divinità e chiedono un riscatto per la morte del fratello, ovvero che la pelle della lontra siariempita e ricoperta d'oro, in modo che nessuno dei peli sia più visibile. Loki va dalla dea Rán. Lei gli presta la sua rete, attraverso la quale Loki cattura il nano Andvari. Il nano riacquista la sua libertà vendendo tutto il suo oro a Loki, ad eccezione di un piccolo anello d'oro che vuole tenere.

per sé; Loki lo scopre e pretende l'anello. Andvarilo restituisce maledicendolo. Al ritorno di Loki, Odino vede l'anello e lo ruba. La pelle della lontra viene riempita e ricoperta con il tesoro di Andvari ma un pelo rimane visibile. Odino lo copre con l'anello. Sigrlinn sposa il re di un altro paese, e Sigurd viene inviato dal fabbro Reginn, figlio di Hreidmar. Questo racconta al suo figlio adottivo la storia dell'oro di Andvari, e come il suo fratello Fafnir ha ucciso Hreidmar e ha cacciato via Reginn in modo da tenersi il tesoro. Reginn convince Sigurd a uccidere Fafnir, che si è trasformato in drago. Il fabbro riforgia la spada Gramr appartenuta al padre di Sigurd e gli dona il cavallo Grani. Sigurd uccide Fafnir, che prima di morire lo avverte della maledizione che grava sul suo tesoro, ma Sigurd non se ne cura. Regin chiede a Sigurd di arrostire il cuore del drago. Mentre cucina Sigurd si brucia il pollice, e mettendosi la mano in bocca assaggia.inavvertitamente il sangue del drago e acquista la capacità di capire il verso delle bestie e il canto degli uccelli. Gli animali lo mettono indirettamente in guardia sul tradimento di Regin e Sigurd lo uccide. Il giovane mette il tesoro di Fafnir sul dorso di Grani e se ne va. - Racconti (quelli di parenti contro parenti) che le narrazioni (come le saghe) piano piano si estendono incarnando problemi che ci sono nella vita quotidiana di chi legge. Sigurdr è giovane, deve dimostrare il suo coraggio e la sua bravura, e quindi questo evento è una prova di iniziazione per accedere all'età adulta. Reginn gli dice di uccidere questo grande mostro (inizialmente non descritto con tale grandezza), dandogli però un consiglio sbagliato, in quanto il suo consiglio avrebbe portato la morte dell'eroe. Odino è l'aiutante, che dice lui di scavare altre fosse per permettere al sangue di scorrere, e far Sigurdr permettere dunque a di salvarsi.

drago dimostra la propria saggezza.Capitolo XIX Fafnir

Maledizione del tesoro su chi lo possiede da parte di prima di dormire.Burgundi

Nella tradizione tedesca, il tesoro maledetto porta alla strage di tutti i (tesoroo seppellito nel Reno).Avidità che accompagna il desiderio di possedere il tesoro.

Reginn Sigurdr- non si accontenta di questo tesoro, e quindi cerca più volte di uccidere (che entranell’età adulta, ma dovrà affrontare anche altro). Inizialmente complimenta l’eroe, masuccessivamente capisce di dover trovare un modo per acquisire l’intero tesoro.

Lo accusa di aver ucciso il proprio fratello, Frafnir. Quindi richiede lao vendetta. (Ripetizione che ricorda la dimensione orale)

Il merito secondo lui è della spada che Beginn ha forgiato.

- Il narratore continua a sottolineare elementi importanti, come quello della fama.

Sigurdr- toglie il cuore al drago.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
57 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/15 Filologia germanica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher meowbinie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia germanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Cammarota Maria Grazia.