vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La violazione delle norme e le sanzioni disciplinari
La violazione di queste norme può provocare sanzioni disciplinari, nel caso in cui la condotta abbia reso dannosa la continuazione della sua professione. Nella carta dei doveri del giornalista (1993) si stabiliscono delle norme di autoregolamentazione, si garantisce l'anonimato del minore coinvolto in fatti di cronaca e si evita la pubblicazione di elementi che portino alla sua identificazione come foto o informazioni personali, anche se spesso si ha una violazione della vita privata.
La verità dell'informazione
Un'informazione vera e corretta è necessaria nelle democrazie ed è un bene primario per la società. Secondo Bettetini un'informazione falsa non è un cibo scadente, ma è un veleno e l'informazione dev'essere obiettiva. Un altro autore, Colloca, parla di tre doveri del giornalista: il rispetto della persona, l'indipendenza dallo Stato e dagli editori e la verità delle informazioni.
Questi tre doveri possono anche entrare in conflitto, ma il giornalista deve rispettarli tutti ed afferma che indipendenza e verità non entrano in contrasto, ma si rafforzano a vicenda. Il contrasto si verifica tra verità e rispetto della persona perché a volte informazioni possono ledere la dignità della persona. Questo fenomeno prende il nome di paranomia.
Informazione scientifica: il giornalista scientifico deve rispettare i 3 doveri fondamentali, ma deve avere doveri aggiuntivi: conoscere il metodo scientifico per esporre correttamente una teoria, riconoscere l'incertezza della ricerca scientifica ed avere una solida preparazione di base.
Un mezzo di comunicazione è la televisione. Popper ha una concezione liberale e distingue società aperte e chiuse, quindi libero scambio e repressione delle idee- esempio Atene e Sparta. L'elemento fondamentale è l'educazione perché consente di mantenere la violenza al di sotto.
della soglia di pericolo, perché quando viene superata la sopravvivenza della società è minacciata e quindi può essere distrutta. La violenza è il veleno, l'educazione è l'antidoto. Nelle società chiuse lo stato è tutto e la libertà serve per evitare abusi del potere dello stato, ma c'è anche bisogno dello stato per limitare gli abusi della libertà. L'autore riflette sulla televisione concentrandosi sugli effetti della tv sui minori. Per Popper la televisione educa perché si rivolge a un numero enorme di persone; ma non è consapevole di avere questo ruolo e per questo è una cattiva maestra (visione pessimista perché è orientata al male). L'audience impone di introdurre nuovi programmi e secondo Popper questi sono sempre peggiori, perché l'obiettivo è far crescere il livello di educazione dei cittadini. La soluzione di Popper èconferire una "patente per la televisione", per educare il sistema televisivo e controllarlo come i medici vengono controllati da organizzazioni (parallelo televisione e sanità). Questa patente può essere ritirata quando contrasta con i principi etici, perché l'obiettivo è rendere consapevole chi è coinvolto in processi educativi di massa. Condry definisce la televisione come una ladra di tempo perché quando i bambini la guardano tralasciano cose più importanti per il loro sviluppo come lettura e giochi. Il contenuto dei programmi influenza i bambini perché è dalla tv che traggono informazioni sul mondo e non sono in grado di comprendere cosa sia vero o falso. È definita anche come una serva infedele a cui i minori vengono lasciati da genitori impegnati, il cui compito è raccontare favole moderne e diseducative. Sartori riprende la diseducazione della televisione di Popper. Pensa che la tv produca unametamorfosi dell'uomo che da homo sapiens diventa homo vivens. Parla di videobambini che diventano videoadultimodificati. Quando si parla di verità della televisione non ci si riferisce alla verità universale delle scienze ma alla verosimiglianza. Questa si ritrova nella tv verità in cui si presentano episodi tratti dalla vita vera; ma in realtà i fatti sono inventati e ci sono degli attori; mentre il pubblico è un giudice del caso. Alcuni esempi sono i reality show, che presentano una porzione di realtà ma che hanno alla base una finzione perché gli attori recitano e questo provoca una distorsione tra realtà e finzione. Dove il mezzo di comunicazione si presenta più vero, si possono nascondere fonti di manipolazione del pubblico e della realtà. Secondo Grasso la televisione può essere vista come una buona maestra in determinati casi, come nelle serie televisive statunitensi perché coinvolgono il pubblico.raggiungendo gli stessi livelli qualitativi dei capolavori del cinema o della letteratura, potendo anche anticipare la realtà (esempio Zelensky che interpreta il presidente dell'Ucraina nel film). Le idee di Popper diventano una preoccupazione per la politica, perché il presidente Clinton afferma che i bambini americani erano nutriti da violenza nella tv, con pesanti conseguenze sulla società. Si cerca quindi di limitare determinati contenuti che possano creare turbamenti nei minori, ad esempio con fasce orarie o indicazioni con bollini di colore. La violenza nei mass media Si contrappongono due tendenze per vedere la violenza nei mass media: la violenza ha un valore catartico, cioè di purificazione e quindi positivo; oppure ha un valore mimetico, cioè di imitazione e con effetti negativi perché si viene esposti a molta violenza che può portare ad effetti mimetici diretti (si imita direttamente il comportamento violento) oeffetti mimetici indiretti (subentra una desensibilizzazione alla violenza). Questo è favorito dal fatto che la rappresentazione di atti violenti in televisione è più alta di quanto avvenga nella realtà e Bettetini afferma che la violenza nei media non è solo il veicolare dei contenuti, ma è la stessa comunicazione eccessiva che si presenta violenta nella forma. Nelle democrazie la limitazione del potere deve valere per tutti i poteri, anche per i mezzi di comunicazione, che devono essere consapevoli della loro pericolosità. Pubblicità e Internet La televisione svolge un ruolo di divulgazione culturale, che cambia con l'avvento delle emittenti private perché nasce la televisione commerciale con i generi di informazione ed intrattenimento (definita da Eco-neotelevisione). Eco studia la comunicazione pubblicitaria, in particolare le tecniche della pubblicità nell'opera "Ciò che non sappiamo della".Il concetto di "pubblicità televisiva" è stato introdotto nel 1968, in cui si afferma che le tecniche di persuasione non possono essere eliminate dalla società e che si possono avere due atteggiamenti verso i mezzi di comunicazione: apocalittici (con un giudizio negativo e catastrofico) o integrati (che li considerano parte del sistema e li vedono positivamente). L'autore afferma che non bisogna essere né apocalittici né integrati, ma stare nel mezzo e l'obiettivo è indagare ciò che non si conosce, richiamando le dottrine di Vladimir Propp, che scoprì che tutte le fiabe russe raccontavano la stessa storia perché avevano la stessa struttura. Questo concetto vale anche per la pubblicità, perché il pubblicitario vuole che si generi un ricordo di una storia che già si conosce, associandola al prodotto che si vuole pubblicizzare per generare una coazione all'acquisto del prodotto.
Schema della comunicazione pubblicitaria: si vuole persuadere le persone al consumo del prodotto.
La comunicazione deve essere onesta, veritiera e corretta; dimostrando la veridicità dei dati, perché consumare sarà legittimo distinguendo beni necessari e superflui; ma questa distinzione crea problemi perché i beni si evolvono ed ognuno ha diverse concezioni di necessario e non necessario (Bettetini- etica del giusto consumo). Non è però accettabile dal punto di vista etico il consumismo, perché è un consumo eccessivo e scorretto dei beni materiali che porta all'esasperazione del soggetto (avere è più importante di essere- Fromm, secondo il quale l'essere deve prevalere sull'avere). La felicità individuale dipende così dal consumo del prodotto. Pasolini è un autore contro il consumismo, che afferma che i valori morali vengono abbandonati a favore del piacere materiale e del consumo. Questo porta a 2 proposte estreme: abolire la scuola media perché è fonte di diseducazione e.abolire la televisione che è ancora più diseducativa della scuola perché presenta dei modelli. Mancuso, nella sua opera "Il bisogno di pensare" affronta il tema del desiderio. L'uomo non è mai soddisfatto perché, ottenuta una cosa, ne desidera subito un'altra, riempiendo le case di oggetti superflui. Si potrebbe non avere desideri (buddismo - desiderio come fonte dei mali); ma il desiderio è il motore della vita perché porta le cose più belle come arte e amore. La soluzione è quindi orientare il desiderio in modo sano. Una distorsione della pubblicità è che spinge una persona ad acquistare un bene che però è sproporzionato rispetto alla sua condizione socio-economica. Gli individui mettono a rischio beni per loro necessari a discapito di altri proposti dalla pubblicità. La soluzione è attuare, con la pubblicità, una spinta dolce ai consumi. UnAltro problema legato alla pubblicità è la rappresentazione del corpo femminile, mentre un valore positivo è la pubblicità sociale: riguarda beni importanti che non sono economici, come solidarietà o ambiente.
L'uso di Internet è regolato dal codice normativo del 2003 per la tutela dei minori ed invita a un uso corretto della rete, con sanzioni per chi non le rispetta. La rete è un modo di comunicazione ma con problemi come la frammentazione comunicativa perché continuando a cliccare chi si connette sposta il suo interesse su altri oggetti. Allo stesso tempo ha dei vantaggi perché permette di svolgere ricerche, ottenere e condividere notizie.
Negroponte sostiene che la rete ha un valore positivo, nonostante abbia contenuti inadeguati e dannosi e abitua a ragionamenti associativi e non deduttivi. Riduce la socializzazione reale potenziando quella sociale, ma il rischio è che subentri un'alienazione del soggetto.
ernet e alle sue applicazioni). Inoltre, Internet offre infinite possibilità di apprendimento e di condivisione di informazioni, ma allo stesso tempo può essere un luogo in cui si diffondono notizie false e contenuti dannosi. È importante utilizzare Internet in modo consapevole e responsabile, facendo attenzione a proteggere la propria privacy e a verificare la veridicità delle informazioni.