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ORCID
ORCID (acronimo di Open Researcher and Contributor ID) è un codice univoco che identifica i ricercatori a livello
internazionale. A differenza di altri codici identificativi, ORCID non è legato a soggetti commerciali o a iniziative disciplinari. È
invece un identificativo globalmente diffuso e interdisciplinare, che può essere utilizzato tanto dai ricercatori di area
bibliometrica quanto da quelli dell’area umanistica.
ORCID è in grado di fornire un identificativo unico e persistente per ogni ricercatore. L'identificatore ORCID fornisce un
identificatore digitale permanente che distingue un particolare ricercatore da ogni altro. Aumenta la visibilità degli articoli
accademici presso la comunità accademica.
Non importa quali modifiche vengono apportate, avrai sempre lo stesso ORCID, in modo che altri ricercatori possano
facilmente vedere i dettagli dei risultati della tua ricerca.
ORCID è gestito da un’organizzazione internazionale, interdisciplinare e no-profit, il cui scopo è quello di creare e mantenere
un registro di identificativi univoci e di collegare tali identificativi alle pubblicazioni e alle attività di ricerca di ciascun
ricercatore. L’organizzazione si avvale del supporto di una comunità che comprende: strutture di ricerca, editori, finanziatori,
associazioni professionali e altri attori interessati alle informazioni relative alla ricerca.
L’importanza di questa iniziativa è stata riconosciuta con una sponsorizzazione diretta da parte di molti soggetti che operano
nel mondo della ricerca: un elenco dettagliato è consultabile nella lista degli sponsor.
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Media e infosfera
L’infosfera è un ambiente nel quale viene eliminata la distinzione tra reale e virtuale, in cui analogico e digitale si fondono e si
rinforzano a vicenda. Nell’infosfera operano sia organismi biologici sia artefatti ingegnerizzati, e il confine tra processore e
processato si dissolve nello scopo finale dell’apporto di informazione, al quale partecipano tutti gli agenti, viventi e non.
La nostra vita ha iniziato a fondere le esperienze online e offline: un’esperienza virtuale può proseguire e avere concrete
ripercussioni nel mondo reale, e ciò che avviene online non è più o meno vero di ciò che avviene offline. I due tipi di realtà
sono ormai profondamente intrecciati, e se questa dicotomia mantiene ancora un minimo di significato è solo perché oggi la
nostra condizione di base è ancora offline e per connetterci dobbiamo utilizzare uno strumento come lo smartphone. A
breve, la nuova normalità sarà quella di essere sempre connessi alla rete.
Il termine è attribuito a Boulding che nel 1970 pubblica il volume Economics as a science e annovera l’infosfera tra altre sfere:
la sociosfera, la biosfera, l'idrosfera, la litosfera e l'atmosfera.
Secondo Boulding, l'infosfera consiste in input e output di conversazioni, libri, televisione, radio, discorsi, servizi religiosi,
lezioni e conferenze, consiste in informazioni ricevute dal mondo fisico mediante l'osservazione personale. È chiaramente un
segmento della sociosfera a sé stante, che tende a dominare gli altri segmenti. Possiamo dire che qualsiasi tipo di sviluppo è
essenzialmente un processo di apprendimento e che dipende principalmente da una rete di flussi di informazioni.
Il termine infosfera è stato poi ripreso, nei primi anni Duemila, da Luciano Floridi che lo ha definito come lo spazio semantico
costituito dalla totalità dei documenti, degli agenti e delle loro operazioni, dove per documenti si intende qualsiasi tipo di
dato, informazione e conoscenza:
▪ per agenti, intendiamo qualsiasi sistema in grado di interagire con un documento (una persona, un’organizzazione o
un robot software sul web);
▪ con operazioni, intendiamo qualsiasi tipo di azione e interazione che può essere eseguita da un agente e che può
essere presentata in un documento.
Floridi reinventa il termine e definisce l'infosfera come l'intero sistema di servizi e documenti, codificati in qualsiasi supporto
semiotico e fisico, i cui contenuti comprendono qualsiasi tipo di dato, informazione e conoscenza, senza limitazioni di
dimensioni, tipologia o struttura logica. Spaziamo quindi dai testi alfanumerici (ossia testi, comprensivi di lettere, numeri e
segni diacritici) e prodotti multimediali ai dati statistici, da film e ipertesti a intere banche di testi e raccolte di immagini, da
formule matematiche a suoni e videoclip.
Hegel sosteneva che ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale, e alludeva al fatto che ogni evento che si
manifesta nel mondo risponde a una legge razionale, e che ogni cosa risponde necessariamente alla struttura profondamente
logica del mondo.
Luciano Floridi gli fa eco rispondendo che ciò che è reale è informazionale e ciò che è informazionale è reale, poiché siamo
compenetrati dalla realtà informatica e l’essere connessi è diventato parte integrante della nostra quotidianità. Viviamo in
un’infosfera sempre più sincronizzata, delocalizzata e correlata.
La quarta rivoluzione. Come l'infosfera sta trasformando il mondo di Luciano Floridi
La realtà è in continuo mutamento, oggi più che mai, e per non rimanere passivi dinanzi a questo processo è necessario
adottare nuovi linguaggi e definizioni, come onlife o infosfera, e nuovi approcci capaci di conformarsi al mondo della Quarta
rivoluzione.
Per quarta rivoluzione industriale si intende la crescente compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico. È una somma
dei progressi in intelligenza artificiale (IA), robotica, Internet delle Cose (IoT), stampa 3D, ingegneria genetica, computer
quantistici e altre tecnologie.
In La quarta rivoluzione, l’informazione viene assunta da Floridi come la base per definire il reale in ogni sua manifestazione,
le cose e gli stessi uomini. Per segnalare la designazione adottata, quarta rivoluzione, Floridi richiama le prime tre, secondo
quanto a suo tempo aveva stabilito Sigmund Freud:
1. la prima è stata la rivoluzione copernicana, in cui ci siamo accorti che la terra non è più al centro del cosmo;
2. la seconda è stata l’evoluzione delle specie di Charles Darwin, che capì che, come gli altri animali, l’uomo è un
prodotto del processo evolutivo; 49
3. la terza è stata la rivoluzione freudiana, caratterizzata dalla scoperta dell’inconscio da parte della psicoanalisi, in cui ci
siamo resi conto che i nostri processi cognitivi possono essere sia complessi che opachi, al di là della nostra
conoscenza cosciente.
Per somiglianza ci si poteva forse porre su una linea maggiormente scientifica e tecnica e in rapporto con le rivoluzioni
industriali; tuttavia si può accettare anche questa successione ricordando che la quarta inizia con Alan Turing e la sua
macchina. Con l’informazione (la scrittura) è nata la storia e l’uomo ha dato inizio ad un modo nuovo di vivere.
La quarta rivoluzione attualmente in corso, secondo Floridi, è appunto la rivoluzione Turingiana, che si basa sull'idea che
stiamo diventando consapevoli di essere organismi informativamente incarnati, che sono reciprocamente connessi e
incorporati in un ambiente informativo, l'infosfera, che condividiamo con agenti naturali e artificiali simili a noi per molti
aspetti.
Nel 1950, Turing pubblica nella rivista Mind l’articolo Computing machinery and intelligence, dove parla del test di Turing: in
base alla convinzione diffusa che si possa realizzare un’intelligenza artificiale solo se si arriva a capire il funzionamento di
quella umana, elabora un test per mettere a confronto il pensiero umano e quello artificiale.
L’articolo di Turing è considerato da Floridi il punto di sintesi di questa rivoluzione culturale.
Lunghezza d’onda dell’informazione
La dimensione temporale nella comunicazione, oltre che come successione (comunicazione sincrona, asincrona) può essere
analizzata anche come frequenza.
La comunicazione tra le persone può essere in modalità sincrona, cioè in tempo reale e quindi in presenza on line, oppure in
modalità asincrona, ossia in tempo differito e prevalentemente off-line o una combinazione delle due.
Nella comunicazione sincrona, i partecipanti interagiscono nello stesso momento in cui ha luogo la comunicazione, mentre
nella comunicazione asincrona questa interazione non è immediata e può avvenire in diversi momenti.
Si ha quindi comunicazione sincrona quando due o più interlocutori sono collegati contemporaneamente. I mezzi più idonei
per questa modalità comunicativa sono la comunicazione di persona e al telefono. La comunicazione asincrona non richiede il
collegamento contemporaneo degli interlocutori alla rete di comunicazione.
I messaggi possono essere letti e scritti offline e successivamente, previo collegamento, ricevuti e inviati.
La comunicazione pubblica attraversa tre fasi fondamentali:
1. produzione,
2. diffusione,
3. consumo.
Ogni fase presenta una propria frequenza:
la velocità di creazione, ossia quanto tempo serve per la produzione del testo;
la frequenza di circolazione, cioè il ritmo di pubblicazione;
la lunghezza d’onda del consumo, per esprimere per quanto tempo il testo resta in vigore prima di essere sostituito
(refreshing) da successivi nuovi testi prodotti dalla stessa fonte.
Le news giornalistiche sono caratterizzate in generale da alta frequenza di produzione e di circolazione e corta lunghezza
d’onda, nel senso che possono essere rapidamente sostituite da notizie più aggiornate (sebbene una volta pubblicati, i testi di
notizie continuino ad esistere anche dopo la scadenza della loro validità). All’estremo opposto, un’iscrizione su un
monumento pubblico è destinata a rimanere leggibile per un periodo molto lungo.
Se consideriamo la frequenza, intesa come misura di quanto spesso l’informazione viene diffusa e ripetuta in un determinato
intervallo di tempo, abbiamo un’alta frequenza per quanto riguarda:
l’informazione finanziaria, indici di borsa → parliamo di istante e secondo;
▪ notiziari di aggiornamento continuo, televideo → questione di minuti;
▪ notiziari radiofonici e televisivi (telegiornale, giornale radio) → aggiornamento ogni ora;
▪ quotidiani a stampa ‐online → ogni giorno;
▪ settimanali e rotocalchi, a stampa e online → aggiornamento ogni settimana.
▪ 50
Parliamo di media frequenza per quanto riguarda:
▪ riviste mensili → pubblicazione mensile;
▪ periodici scientifici → pubblicazione trimestrale;
▪ libri, film, serie tv → pubblicazione annuale.
Infine, abbiamo aggiornamenti con bassa frequenza per:
▪ lette