Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 63
Appunti di economia politica Pag. 1 Appunti di economia politica Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 63.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia politica Pag. 61
1 su 63
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CT

p p CMeV

RT CMeT* q

∗ RMg RMe=p

⊓ q

Max. prof. ed elasticità della domanda in monopolio

Riprendiamo il problema di massimizzazione dei profitti in monopolio

⊓ = −

Possiamo scrivere RT esplicitando la relazione tra p e q in monopolio

= () ∙

Il RMg si può allora scrivere come:

1

= + ∙ ⟶ = U1 + ∙ V ⟶ = X1 + Y

Misura di quanto

p varia al variare Elasticità della domanda al prezzo

di q.

Visto che l’elasticità è sempre negativa, ne consideriamo il valore assoluto:

= [ ∙ [

Quindi: 1

= U1 − V

Ma cosa esprime l’elasticità della domanda?

L’elasticità esprime quanto la domanda risponde alle variazioni del prezzo.

= [ ∙ [= [ ∙ [= \ \

Una riduzione percentuale della quantità domandata, conseguenza di una variazione percentuale del prezzo.

ES. +40%

= [ [=4

−10%

La riduzione del prezzo del 10% causa un aumento del 40% della domanda, dunque diminuire il prezzo fa aumentare

i ricavi.

>

- (ELASTICA)

In percentuale q aumenta più di quanto si debba diminuire p. RT aumenta al diminuire di p (la domanda

risponde bene alla diminuzione di p);

<

- (ANELASTICA)

In percentuale q aumenta meno di quanto si debba diminuire p per farla aumentare. RT si riduce al

diminuire di p (la domanda risponde male alle riduzione di p).

1

= U1 − V

= 1 ⟶ = 0 > 1 ⟶ > 0 < 1 ⟶ < 0

=1

>1 <1 Domanda elastica

>1 Domanda anelastica

<1

=1

⟶ = 1 ⟶ > 1

Note:

- L’elasticità non è una caratteristica fissa di una curva di domanda;

- Valer per qualunque p e q;

- Varia al variare di q e p sulla stessa curva di domanda.

A cosa serve l’elasticità? Anche se non si conosce la curva di domanda, ma si hanno stime empiriche

dell’elasticità, si può condizionare la politica del prezzo.

In generale l’elasticità tenderà ad essere:

- Alta quanto più la domanda è piatta;

- Bassa quanto più la domanda è inclinata.

p q

L’elasticità è maggiore quando più la curva è inclinata.

Elasticità

L’elasticità può influenzare vari fattori, quali:

- Il numero di beni sostituti e il loro grado di sostituibilità;

- Quota del reddito spesa nel bene;

- Orizzonte temporale considerato.

Troviamo 2 casi particolari:

1. Domanda perfettamente elastica;

2. Domanda perfettamente anelastica.

p =0

P2 Per qualsiasi prezzo la

quantità domandata non

cambia

P1 q

L’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo

Rappresenta la variazione percentuale dell’offerta per una variazione percentuale del prezzo.

) L’elasticità dell’offerta al prezzo ha valore positivo. Sono determinanti dell’elasticità

dell’offerta:

)

= ∆ - Ampiezza dell’aumento dei costi a seguito dell’incremento di produzione;

- Orizzonte temporale considerato:

• Breve periodo;

• Lungo periodo.

L’elasticità della domanda rispetto al reddito

Rappresenta la variazione percentuale della domanda per una variazione percentuale del reddito.

+

+

=

* ∆

L’elasticità incrociata della domanda

Rappresenta la variazione percentuale della domanda di un bene per una variazione percentuale di un altro bene.

+"

∆ Sono determinanti:

+"

- Il grado di sostituibilità e complementarità tra i 2 beni:

= •

",! < 0 ⟶

∆ beni complementari;

!,"

! • > 0 ⟶

beni sostituti.

!,"

!

Confronto concorrenza perfetta – monopolio

Massimizzazione dei profitti

⟶ = ; ⟶ = ≠

In concorrenza perfetta In monopolio

(equilibrio di mercato) p CS = concorrenza perfetta

Perdita secca del monopolio

-

CMg=CMeV

,

= in monopolio

⊓ q

RMg RMe=p

- ,

- In concorrenza perfetta per servire un consumatore in più bisognerebbe produrre con un costo più elevato

del beneficio che tale consumatore trarrebbe dal consumo;

- In monopolio invece si potrebbe servire un consumatore in più, producendo un bene ad un costo inferiore al

beneficio che il consumatore potrebbe trarre.

In concorrenza perfetta abbiamo un prezzo più basso ed una quantità maggiore, quindi la concorrenza

perfetta è preferita dai consumatori.

Se passiamo dalla concorrenza perfetta al monopolio:

- Il surplus dei consumatori si riduce;

- Solo in parte a vantaggio del monopolista.

La concorrenza perfetta risulta preferibile anche dal punto di vista del sistema economico nel suo complesso.

C’è però anche un aspetto positivo nel monopolio, infatti quest’ultimo consente al produttore di accumulare risorse

utilizzabili per investimenti, rendendo quindi il produttore più efficiente. Tutto ciò andrebbe anche a vantaggio del

consumatore.

Oligopolio

Le caratteristiche dell’oligopolio sono:

- Presenza di poche imprese tra cui c’è interdipendenza strategica;

- Barriera all’entrata.

Possiamo inoltre distinguere 2 tipi diversi di oligopolio:

1. Oligopolio collusivo: essendoci poche imprese, queste ultime si mettono d’accordo e si comportano come

un’unica impresa;

2. Oligopolio non collusivo: l’incentivo a deviare da un accordo implicito prevale.

Oligopolio collusivo

® Collusione

- Le imprese scelgono di produrre tutte insieme la quantità che massimizza la somma dei loro profitti;

- Si dividono poi il mercato in quote assegnando a ciascuno una certa quantità da produrre.

® Deviazione unilaterale della collusione (uno non si fida dell’altro)

L’impresa 1 massimizza i profitti ipotizzando che l’impresa 2 sia fedele all’accordo.

® Deviazione bilaterale della collusione (nessuno si fida dell’altro)

Ciascuna impresa massimizza i profitti avendo solo una congettura su ciò che farà l’impresa rivale.

Oligopolio collusivo vs Oligopolio non collusivo NC C IMPRESA 2

NC 7,1 7,1 9 6

IMPRESA 1 C 6 9 8 8

Sia per l’impresa 1 che per l’impresa 2 conviene scegliere un oligopolio non collusivo sempre.

- Ciascuna impresa ha un incentivo a deviare l’accordo collusivo (SEMPRE);

- Se l’interazione tra le imprese avviene una sola volta, allora la collusione non è un equilibrio.

® Se il gioco viene ripetuto?

- L’oligopolio viene giocato nei periodi t = 1,2,3…;

- All’inizio di ogni periodo ciascuna impresa sa cosa ha fatto nel periodo precedente;

Immaginiamo che le imprese seguano questa strategia:

- Scegliere C se nel periodo precedente si è colluso;

- Scegliere per 2 periodi NC se nel periodo precedente c’è stata una deviazione;

- Tornare a C finito il periodo di punizione.

NOTIAMO BENE

Deviare consente di guadagnare 9 invece di 8 (+1), ma costringe a 7,11 invece di 8 per i 2 periodi successivi (-1,777).

La struttura del gioco ripetuta consente alle imprese di sostenere la collusione, quindi l’assetto C non è poi

così irrealistico. Chi punisce guadagna di meno, ma se guadagnasse C allora sarebbe ancora meno.

Confronto oligopolio – monopolio

Dal punto di vista del benessere sociale:

- L’oligopolio C è equivalente al monopolio

"∗ !∗ - ∗ -

+ = =

- L’oligopolio NC è preferibile del monopolio

"∗∗∗ !∗∗∗ "∗ !∗ - ∗∗∗ -

+ > + = <

Confronto oligopolio – concorrenza perfetta

Dal punto di vista del benessere sociale la concorrenza perfetta è sempre preferibile:

- Sia all’oligopolio C "∗ !∗

∗ - ./ - ./

= > = + = <

- Sia all’oligopolio NC "∗∗∗ !∗∗∗

∗∗∗ ./ ./

> = + <

Ottica di lungo periodo

Quando passiamo da un’ottica di breve ad una di lungo periodo abbiamo:

1. Effetti sul comportamento di mercato delle imprese;

2. Effetti struttura dei costi.

B.P. e L.P.: comportamento di mercato

- Nel B.P. il prezzo determina allocazioni sulla curva di offerta;

- Nel L.P. abbiamo spostamenti della curva d’offerta conseguenti ad entrate e uscite d’imprese.

Per parlare delle entrate e delle uscite delle imprese dal mercato dobbiamo parlare di:

® Prezzo di esclusione < <

*01 *01

- L.P.: se deve ancora acquisire i fattori fissi l’impresa non produce (non entra);

- B.P.: se ha già conseguito i CF l’impresa produce.

=

*01 '2

® Prezzo di eliminazione

< ⟶ l’impresa non produce sia nel L.P. che nel B.P.

-./ =

*01 '3

Possiamo dire quindi che:

< <

- , in questo caso chi è fuori può entrare, chi è dentro rimane;

'3 '2

< <

- , in questo caso chi è fuori non entra, chi è dentro rimane nel B.P. ed esce nel L.P.

'3 '2

In particolare, nel L.P. la condizione di equilibrio prevede che:

= =

'2 *01

L.P.: struttura dei costi

La funzione di produzione nel lungo periodo è: = (, )

Nel lungo periodo tutti gli input (L e K) sono variabili. Se prendiamo un livello di produzione :

*

= (, )

4

È possibile rappresentare la funzione di produzione nel piano (L, K) attraverso curve di livello dette isoquanti,

su cui si trovano le combinazioni di input che permettono di ottenere

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
63 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviodl2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Merzoni Guido.