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ORDINI ED EFFETTI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO
ANALISI INTERNA DI IMPRESA
1) Selezione di una strategia che trae vantaggio dalle principali risorse di un'impresa e sia coerente col sistema di
valori dell’impresa.
2) Pieno utilizzo delle risorse e gestione efficiente.
3) Sviluppo delle risorse (riproduzione, accumulo e incremento continuo di risorse).
PIANIFICAZIONE STRATEGICA
È la procedura che esprime in maniera formale l’orientamento strategico dell’impresa.
- Formula gli obbiettivi futuri di medio-lungo termine
- Valuta le condizioni interne e del contesto competitivo
- Valuta le azioni da attuare per raggiungere gli obbiettivi (che tengono conto delle condizioni interne e del
contesto competitivo)
- Formula le unità organizzative coinvolte, le connessioni tra queste unità e le modalità di allocazione delle risorse
- Delinea le condizioni necessarie a livello competitivo per implementare in modo efficacie le azioni strategiche.
La pianificazione d’impresa rappresenta la piattaforma per assumere decisioni operative e valutarne poi la loro
efficacia. LE FUNZIONI E GLI EFFETTI DELLA PIANIFICAZIONE
Essa assolve in generale 6 funzioni:
- Facilita l’analisi e la comprensione razionale di questioni che hanno rilevanza strategica, fornendo il quadro utile
per prendere decisioni. Crea le condizioni affinché le decisioni strategiche siano prese in modo efficace.
- Determina un metodo di azione: costituisce una modalità di analisi, valutazione, decisione e controllo, che può
essere utilizzata nella gestione di problemi aziendali
- Stimola l’integrazione tra le varie componenti del sistema aziendale: indica in modo specifico gli obbiettivi e la
linea d’azione che l’impresa persegue nel medio-lungo termine. Offre un punto di riferimento per i diversi attori
che operano nel sistema impresa e svolge la funzione di integrazione interna per consolidare una gestione
coerente con i diversi problemi aziendali
- Facilita il manifestarsi dell’orientamento strategico di medio-lungo periodo a livello strategico e promuove
l’identificazione delle aree di business, degli obbiettivi e delle modalità di integrazione
- Rappresenta uno strumento di comunicazione che permette di comunicare in modo organico, tra più livelli
aziendali, gli obbiettivi che si hanno nel medio termine. Permette di comunicare le linee di azione strategica, le
priorità degli investimenti e le misure organizzative
- Rappresenta uno strumento di controllo strategico: verifica la misura in cui gli orientamenti strategici sono
attuati e fornisce criteri per correggere eventuali scostamenti da questi orientamenti strategici
NATURA E LIVELLI DELLA PIANIFICAZIONE
L’attività di pianificazione è molto complessa e produce un piano che è funzione della dimensione dell’impresa e
delle sue attività. I contenuti del piano si trovano nelle dinamiche competitive del settore.
Il processo di pianificazione ha natura iterattiva: le decisioni sono progressivamente affinate nel tempo, sulla base
dei risultati realizzati, dell’esperienza maturata, dei cambiamenti del sistema e di altri fattori ambientali rilevanti.
L’impatto della pianificazione strategica sulle performance dipende da quanto questa pianificazione rafforza la
flessibilità dell'impresa.
Possiamo individuare diversi tipi di flessibilità:
- Strategica: capacità di modificare in maniera rapida il mix di prodotti e servizi offerti, il target del mercato, le
modalità di creazione di valore e la capacità produttiva
- Finanziaria: capacità di ottenere velocemente le risorse finanziarie in relazione al manifestarsi dei fabbisogni
- Organizzativa: capacità di modificare rapidamente la struttura organizzativa secondo le esigenze della strategia
competitiva e della crescita
- Tecnologica: capacità di acquisire rapidamente e utilizzare in modo efficace le tecnologie più vantaggiose per
attuare la strategia competitiva dato il contesto
Il processo di pianificazione si articola in relazione al livello organizzativo e agli stadi del processo.
I livelli organizzativi coinvolti nella pianificazione sono tre:
la direzione centrale
o la direzione di divisione
o la direzione di funzione a livello centrale
o
Le fasi essenziali del processo sono 4:
- analisi interna e delle condizioni del contesto
- formulazione dell’orientamento strategico (obbiettivi, strategie, risorse, indicatori di performance,
responsabilità)
- indicazioni del programma delle azioni
- predisposizione delle azioni per implementarle e il controllo del piano
L’approccio più razionale alla pianificazione strategica risulta un po’ inefficacie perché ha dei limiti:
orientamento top down: piano strategico elaborato dai vertici aziendali e poi viene trasmesso ai vari attori
o coinvolti. Essendo però deciso ai vertici si perdono i benefici che potrebbero nascere dal decentramento
strategico e quindi dalla flessibilità
dettaglio: la non sufficiente attenzione agli aspetti e all’implementazione (aspetti successivi a quelli decisionali)
o incertezza: il processo è basato solo su una previsione nel breve termine, prevedendo anche il contesto
o ambientale, ma ogni previsione ha un limite dovuto all’incertezza
Questi limiti sono particolarmente forti in quelle strutture organizzative complesse: multi-business o multi localizzate
In passato si pensava che la pianificazione strategica costituisse lo strumento per definire una strategia e attuarla.
È stata criticata perché può spiegare la realtà riducendone la complessità, ma non può determinare la realtà stessa.
È quindi funzionale a determinare e ad attuare una strategia ma non genera la decisione strategica.
• Strategic thinking: orientato al processo nel lungo termine. È molto adattabile e coinvolge tutti i livelli
• Strategic planning: orientato al prodotto nel breve termine. È molto lineare e coinvolge solo i senior
STRATEGIC THINKING
Metodo di elaborazione della strategia basato sull’interazione tra gli attori aziendali. Esso favorisce la messa in
discussione dei fattori più consolidati
Favorisce l’adozione di innovazioni strategiche, organizzative. Grazie all’implementazione di questo metodo, si riesce
ad uscire dalla routine delle varie azioni.
Lo strategic thinking offre alcune regole di comportamento per l’elaborazione della strategia:
- Strategia duale: il progetto strategico viene sviluppato su due piani temporali (sia nel lungo che nel breve
termine). Definisce il percorso per raggiungere gli obbiettivi di lungo termine ma allo stesso tempo gestisce le
problematiche nel processo di breve termine.
- Fissa le invarianti: fa molta chiarezza sugli aspetti fondamentali del proprio modello di business (elementi
caratterizzanti che non variano)
- Bilancia diverse esigenze: il processo deve essere coerente e deve valorizzare le risorse disponibili, cogliere le
opportunità e comprendere le minacce
- Sviluppa una prospettiva sistemica: delineare il ruolo dell’impresa nel sistema in cui è inserita e capire come si
connette con altri attori di quel sistema
- Bilancia centralizzazione ed autonomia: nelle grandi organizzazioni (e soprattutto quelle che operano in aree
geografiche diverse), bisogna trovare un equilibrio tra l’autonomia delle singole unità operative e il
mantenimento di un indirizzo stabilito dalla direzione centrale.
SCENARIO PLANNING
Lo scenario planning serve per rafforzare la diffusione dello strategic thinking nel sistema impresa.
Chermack lo definisce come un processo di elaborazione di diverse alternative plausibili e che vengono basate su
delle analisi del contesto futuro.
È un processo che ha lo scopo di migliorare i meccanismi per assumere delle decisioni strategiche.
Consente di avere una visione delle alternative di scenari futuri sui quali basiamo la strategia.
Dello scenario futuro vogliamo conoscere tutti gli elementi rispetto ai quali l’impresa può definire il suo percorso
strategico (gli attori chiave, i loro comportamenti, gli eventi più significativi).
Si costituisce un insieme di scenari che fanno riferimento ad aspetti rilevanti, ognuno dei quali mostra uno scenario
futuro possibile, in cui l’impresa potrebbe trovarsi.
Questi scenari sono usati come punto di riferimento nel processo di elaborazione della strategia.
Favorisce la combinazione di diversi punti di vista e permette di valutare le competenze chiave di cui si dispone
rispetto ai futuri mondi possibili. Lo scenario planning ci permette di definire una
matrice considerando quale direzione potrà prendere
un fenomeno (incerto).
1. Recessione, negativo. Bisogna trovare delle
soluzioni che minimizzano i costi e migliorano
l’economia
2. L’economia sta crescendo. Ci sono più risorse
finanziarie ed aumenta anche la competizione, di
conseguenza si può iniziare a sviluppare un
prodotto unico con una quota di mercato stabile
3. Il peggiore. Recessione dal punto di vista sia
economico, sia tecnologico; impossibilità di
investire in tecnologie progressive. Le imprese
faticano a sopravvivere e tagliano i costi
4. Regressione tecnologica. L’economia è stabile
ma c’è una difficoltà nell’innovare dal punto di
vista tecnologico.
EVOLUZIONE DELLA PIANIFICAZIONE D’IMPRESA
Possiamo schematizzare l’evoluzione della pianificazione in 4 fasi:
- Attività di budgeting: è lo strumento di controllo dell’andamento gestionale di breve termine. La pianificazione è
limitata alla predisposizione del budget (previsione di un anno), ed è basata sui risultati del periodo precedente
- Pianificazione di lungo termine: si amplia l’orizzonte temporale oltre l’anno, si estendono le previsioni
aggiungendo variabili quantitative (quota di mercato che l’impresa intende raggiungere, capacità produttiva,
numero dei dipendenti). La pianificazione di queste variabili è basata sulle azioni compiute in passato,
considerando anche eventuali cambiamenti avvenuti nel frattempo
- Pianificazione strategica: l’ambiente diventa il riferimento principale e si determina quel percorso strategico che
permette all’impresa di posizionarsi nel miglior modo possibile in quel contesto aziendale. Si supera l’ipotesi di
prevedibilità dell’ambiente competitivo per definire un percorso strategico che abbia un orizzonte temporale di
lungo termine, per raggiungere tutti gli obbiettivi di stabilità.
- Management strategico: introduce quei meccanismi per rafforzare la coerenza tra la strategia che è stata
pianificata e le azioni operative che devono essere attuate. La pianificazione si integra con le altre componenti
del sistema impresa. Vengono evidenziati 3 sistemi con cui la piani