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I PROCESSI DI APPROVIGIONAMENTO
Cosa si può intendere con l'espressione "fattori della produzione"? Come possono essere classificati? Quali sono le caratteristiche delle diverse classi di fattori della produzione?
Per fattori della produzione si intende qualsiasi elemento in grado di fornire utilità per alimentare, insieme ad altri fattori, l'attività di produzione di beni e di servizi: per l'economia aziendale tra i requisiti necessari ad individuare un fattore produttivo sta l'onerosità, vale a dire il pagamento da parte dell'azienda di un prezzo per poterne ottenere la disponibilità.
I fattori produttivi possono essere classificati in due categorie: quelli generici, ovvero il denaro e i suoi sostituti (la moneta si può agevolmente convertire in beni e in servizi), e quelli specifici, ovvero i beni e i servizi che l'azienda impiega, combina, a volte trasforma in senso fisico-tecnico, al fine di
ottenerneprodotti o servizi di output. A loro volta, i fattori produttivi specifici possono essere classificati in base al numero di cicli produttivi cui partecipano (fattori a fecondità semplice/ripetuta) e in base alla materialità (fattori materiali/immateriali). I fattori a fecondità semplice partecipano ad un solo ciclo produttivo, a volte mantenendo, altre volte perdendo le loro caratteristiche fisico-tecniche (materie prime), mentre quelli a fecondità ripetuta partecipano a più cicli produttivi conservando le loro caratteristiche fisico-tecniche (macchinari); i fattori materiali sono tangibili (beni), mentre quelli immateriali sono intangibili (servizi, marchi, brevetti). Cosa si intende con l'espressione processi di approvvigionamento? Si descrivano le attività di area direzionale, di area amministrativa (gestione ordini a fornitori), di area tecnica (logistica in entrata) dei processi di approvvigionamento. Il processo di approvvigionamentoIl processo di approvvigionamento comprende l'insieme delle attività che vanno dalla definizione delle prospettive di acquisto di beni e servizi, al reperimento effettivo di essi, fino alla regolazione del rapporto amministrativo e finanziario con i fornitori. Il processo di approvvigionamento viene inteso come un momento di contatto e scambio tra l'azienda e l'ambiente esterno, generando quindi una variazione finanziaria, e viene registrato quindi dall'attività di contabilità generale. Questo processo si articola in 5 diverse fasi: le attività di area direzionale (bisogna individuare le fonti di approvvigionamento economicamente più convenienti e strategicamente più vicine agli obiettivi dell'azienda), la gestione degli ordini (emissione dell'ordine), la logistica in entrata (consegna da parte del fornitore del fattore produttivo all'interno dell'azienda), la gestione contabile (rappresentazione dell'operazione nel libro giornale e
nel libro mastro) e la gestione dei debiti edei pagamenti (fase del pagamento).Le attività di area direzionale consistono nella scelta dei prodotti da acquistaree nella selezione dei fornitori e dei rapporti che si necessita di tenere con essiin funzione del prodotto che l'azienda intende acquistare: essa è quindi unafase molto delicata del processo di approvvigionamento data la valenzastrategica che alcune materie prime possono avere per la realizzazione deiprodotti finiti, e la necessità che tali scelte siano coerenti con le politichegenerali poste in atto dall'azienda. Per attuare queste scelte il management siavvale di una tabella nota come "matrice dei materiali"divisa in quattro quadranti: ad ogni fornitore viene assegnata una posizioneall'interno della matrice in funzione dell'importanza del bene fornito all'azienda(elevata = impatta in maniera rilevante sulle caratteristiche del prodotto finito;modesta = quel benepuò essere sostituito con un altro senza che il cliente abbia nessun tipo di conseguenza) e in funzione della complessità del mercato di approvvigionamento (elevata = i fornitori sono pochi e le alternative di acquisto sono basse; modesta = sul mercato ci sono tantissimi fornitori). Se i beni hanno un'importanza molto bassa e i fornitori sono numericamente molto alti, l'azienda mette in atto una politica speculativa di contatti con i fornitori caratterizzata dalla ricerca dei prezzi più bassi sul mercato; se i beni hanno un'importanza strategica per l'azienda e sono di difficile reperibilità sul mercato, i fornitori devono essere trattati in maniera strategica senza nessun rischio di perderli; se i beni hanno una valenza strategica alta, ma sono facilmente reperibili sul mercato (i cosiddetti materiali con "effetto leva"), possono aumentare il profitto dell'azienda, mentre se i beni hanno una valenza strategica scarsa, ma sonoRari da reperire sul mercato (i cosiddetti materiali "colli di bottiglia"), i rapporti con i fornitori devono essere regolari perché la loro assenza non permette di far avanzare il processo di produzione. Inoltre, l'azienda seleziona sempre più fornitori (tra una rosa di fornitori competenti, competitivi, finanziariamente solidi e in grado di fornire beni e servizi tecnologicamente avanzati) per l'acquisto di uno stesso materiale o servizio, sia per ridurre il rischio di dipendenza da alcuni di essi, sia per riuscire meglio ad affrontare situazioni impreviste di indisponibilità del materiale acquistato.
Le attività di area amministrativa (la fase di gestione degli ordini effettuati dagli uffici amministrativi) consistono nel gestire gli ordini in funzione del fabbisogno futuro dell'azienda: per fare ciò si ricorre a un documento noto come "distinta base" dove sono registrati gli elementi che l'azienda deve comprare.
Per realizzare un determinato prodotto e i consumi unitari di ogni elemento. Dopo la definizione dei fabbisogni, si controllano le disponibilità in magazzino, vengono scelti i fornitori, si emette l'ordine e infine si ricevono le materie e i servizi corrispondenti, per quantità e qualità, a quelli ordinati.
La logistica in entrata include le attività che vanno dal ricevimento delle materie, al carico delle stesse in magazzino, ai trasferimenti interni, allo scarico finale in produzione.
Come può essere determinato il valore delle rimanenze di beni?
Per determinare il valore delle rimanenze di beni il legislatore, sempre seguendo il principio della competenza economica, permette all'azienda di scegliere tra quattro possibili varianti: il metodo della specifica individuazione degli articoli, il metodo LIFO (last in, first out), il metodo FIFO (first in, first out) e il metodo del costo medio semplice o ponderato.
Nel primo caso, vengono applicati gli
successivi. I risconti attivi vengono iscritti tra le attività dello stato patrimoniale. I ratei passivi, invece, sono un ricavo sospeso (valori di rettifica con l'obiettivo di rispettare la competenza economica) e corrispondono a quote di ricavi che hanno avuto manifestazione finanziaria nell'esercizio in chiusura, ma sono di competenza anche dell'esercizio o degli esercizi successivi. I ratei passivi vengono iscritti tra i passivi dello stato patrimoniale.intende l'insieme delle attività svolte per vendere un prodotto o un servizio. Questi processi includono diverse fasi, come la ricerca di potenziali clienti, la promozione del prodotto, la negoziazione delle condizioni di vendita, la gestione degli ordini e la consegna dei prodotti. Le attività coinvolte nei processi di vendita possono variare a seconda del settore e del tipo di prodotto o servizio offerto. Ad esempio, nel settore al dettaglio, i processi di vendita possono includere l'allestimento dei punti vendita, la gestione degli stock, l'assistenza ai clienti e la gestione dei pagamenti. Nel settore dei servizi, i processi di vendita possono comprendere la pianificazione e l'esecuzione di progetti, la gestione dei contratti e la fornitura di supporto tecnico. L'obiettivo dei processi di vendita è quello di generare ricavi per l'azienda, acquisendo nuovi clienti e mantenendo quelli esistenti. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale avere una strategia di vendita ben definita, che includa la segmentazione del mercato, l'identificazione dei clienti target, la definizione delle politiche di prezzo e la gestione delle relazioni con i clienti. In sintesi, i processi di vendita sono l'insieme delle attività svolte per vendere un prodotto o un servizio, che includono la ricerca di clienti, la promozione, la negoziazione, la gestione degli ordini e la consegna.attività di area logistica (gestione del trasporto e della distribuzione dei prodotti), nelle attività di area marketing (sviluppo di strategie di promozione e comunicazione, analisi del mercato e dei bisogni dei clienti) e nelle attività di area vendite (negoziazione e stipula dei contratti, gestione dei rapporti con i clienti, recupero dei crediti). Questo processo di commercializzazione è fondamentale per l'azienda, in quanto consente di generare ricavi e profitti, mantenere e ampliare la clientela, e garantire la continuità e la crescita dell'attività.attività di area tecnico-commerciale (prelievo dei prodotti dal magazzino, predisposizione dei prodotti e dei documenti per la spedizione, consegna dei prodotti, fornitura dei servizi post-vendita) e nelle attività di area finanziaria (rilevazione del ricavo di vendita, dei crediti verso clienti, gestione ed incasso del credito stesso). Quali sono i possibili orientamenti aziendali al mercato? I possibili orientamenti aziendali al mercato, che derivano dalla pianificazione delle vendite, sono quattro: orientamento al prodotto, orientamento alla vendita, orientamento al mercato e orientamento al marketing. Questi quattro orientamenti vengono assunti guardando a due variabili, la complessità del mercato di sbocco (misurata dal grado di attenzione del cliente verso le caratteristiche del prodotto finito) e la rilevanza della funzione commerciale. Le imprese orientate al prodotto cercano di lavorare il più possibile nel dare al prodotto delle caratteristiche per favorire le attività di area tecnico-commerciale. Le imprese orientate alla vendita si concentrano sulla promozione e sulla vendita dei prodotti, mettendo in secondo piano le attività di area tecnico-commerciale. Le imprese orientate al mercato cercano di adattare i prodotti alle esigenze dei clienti, mettendo in primo piano le attività di area tecnico-commerciale. Le imprese orientate al marketing cercano di creare valore per i clienti attraverso una combinazione di attività di area tecnico-commerciale e di area finanziaria.vendite e l'attività svo