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ISTITUTI NON-PROFIT
Come mai esistono degli istituti non-profit? Accade che degli insiemi di persone giudicano
utile e doveroso che certi insiemi di persone dispongano di beni che gli istituti esistenti non
offrono nei modi ritenuti opportuni; le principali ragioni per le quali gli istituti non-profit si
originano sono:
la produzione privata di beni pubblici per soddisfare la domanda non coperta dallo
Stato
evitare che in situazioni di asimmetria informativa un’impresa possa attuare
comportamenti opportunistici
poter godere di vantaggi normativi che di regola gli Stati accordano a questi tipi di
istituti (vantaggi fiscali)
preferenza di una gestione diretta invece di chiedere i servizi ad un’impresa privata
(club esclusivi)
Per gli istituti non-profit le coordinazioni parziali sono riconducibili alle seguenti sottoclassi di
operazioni:
configurazione dell'assetto istituzionale: per chi progetta gli assetti istituzionali
degli istituti non-profit ci sono 2 finalità essenziali:
costruire e proteggere un’immagine di affidabilità all’istituto
o garantire elevati livelli di autonomia per le azioni dell’istituto
o
gestione: si differenzia in:
caratteristica: varia in base alla tipologia di istituto presa in considerazione
o nella maggior parte di questi istituti tali operazioni sono assimilabili a
quelle di un’impresa: si acquisiscono input, li si sottopone a
trasformazione tecnica e si cede quanto prodotto a clienti che pagano
contributi assimilabili a prezzi
in altri tipi accanto all’attività di produzione svolgono anche quella di
consumo in quanto i destinatari della produzione sono i membri stessi
(associazioni chiuse)
in altri casi ancora tale gestione è quasi di pura erogazione (enti di
beneficenza)
Un elemento essenziale consiste nella raccolta dei contributi, delle donazioni e
delle agevolazioni necessarie per coprire il disequilibrio tra i costi sostenuti e i
ricavi realizzati. Le principali forme di copertura di tale disequilibrio sono:
i contributi degli associati
il lavoro volontario fornito da associati e non associati
le donazioni di benefattori privati
condizioni favorevoli nel ricorso al capitale di prestito (tassi di interessi
bassi e tempi di rimborso lunghi)
Questa parte della gestione degli istituti non-profit è strettamente critica non
solo perché è indispensabile per assicurarne la vita duratura ma anche perché
essa di fatto determina in larga misura l'assetto istituzionale; infatti i soggetti
23 che conferiscono i maggiori volumi di contributi sono gli stessi che si sentiranno
in diritto e in dovere di indirizzare il governo dell'istituto.
finanziaria: in generale la capacità degli istituti non-profit di ricorrere al capitale
o di prestito è piuttosto limitata perché è limitata la capacità di garantire puntuali
rimborsi per importi significativi; qualora tale capacità si realizzi gli istituti non-
profit possono godere di condizioni particolarmente vantaggiose da parte di
finanziatori che di fatto, concedendo tali condizioni particolari, effettuano
donazioni all'istituto non-profit
patrimoniale: per la maggior parte di tali istituti questa gestione è del tutto
o trascurabile perché non si forma risparmio e di conseguenza non si hanno mezzi
da investire per ottenere redditi addizionali rispetto a quelli prodotti dalla
gestione caratteristica. Tuttavia in alcuni casi diventa centrale e per certi versi
considerabile come parte della gestione caratteristica; ciò accade quando
l'istituto al momento della sua fondazione, o in successive occasioni, riceve in
dotazione dei patrimoni
assicurativa: si svolge secondo modalità analoghe a quelle adottate dalle
o imprese
tributaria: è strettamente connessa alla gestione caratteristica poiché molti
o istituti non profit godono di vantaggi fiscali che di fatto sono contributi dello
Stato ad un'attività che si ritiene produca vantaggi significativi per la collettività
o per le sue parti rilevanti. Per molti aspetti la diffusa presenza di istituti non-
profit riduce le esigenze di intervento diretto dello Stato e quindi le agevolazioni
fiscali vanno a compensare costi che altrimenti lo Stato dovrebbe sostenere per
la propria presenza diretta
organizzazione: tali operazioni devono essere condotte in modo tale da realizzare
buoni risultati di efficienza basati anche su elevati livelli di motivazione delle persone
rilevazione: tali operazioni devono concorrere a rafforzare l’affidabilità dell’istituto
Le relazioni economiche tra le varie classi di istituti
Le aziende in quanto ordine economico di istituti sono tra loro legate da relazioni molteplici e
di varia natura, per questo l’economia aziendale si occupa sia delle aziende sia dell’ambiente
economico in cui esse operano; quest’ultimo è in larga misura definito dall’insieme delle
aziende con cui essa interagisce e delle relazioni che tra le stesse si instaurano. In particolare
le 3 principali categorie di relazioni che legano tra di loro i vari istituti sono:
relazioni di complementarietà: si sviluppano tra istituti (o aziende, in base all’analisi
che si sta facendo) come conseguenza della specializzazione economica
relazioni di partecipazione: le persone che fanno parte di un istituto e
contemporaneamente partecipano anche ad altri istituti (es. i membri di una famiglia
possono lavorare in un’impresa e partecipare quindi anche a quella tipologia di istituto);
in ciascuna azienda convergono insiemi di interessi (non solo di tipo economico)
provenienti da persone che sono membri di altre aziende
relazioni di scambio: trasferimento di uno o più beni economici (prestazione) in cambio
del trasferimento di altri beni economici (controprestazione), lo scambio è quindi legato
a un’idea di equilibrio; tali relazioni si differenziano in base al bene economico ricevuto
in cambio:
scambio in natura (baratto)
o scambio monetario: è quello usato tipicamente; ogni scambio monetario è
o qualificato da alcuni elementi che lo distinguono dagli altri (condizioni di
cambio):
prezzo unitario
quantità
qualità
tempi e luoghi di consegna
24 modalità di regolamento: riguarda la controprestazione e può essere di 3
tipi diversi:
immediato: il trasferimento dei mezzi monetari a regolamento dello
scambio avviene contemporaneamente al trasferimento dei beni
economici oggetto della relazione
differito (o posticipato): il trasferimento dei mezzi monetari a
regolamento dello scambio avviene in seguito al trasferimento dei
credito
beni economici oggetto della relazione, si creano così un e
debito
un da regolamento
anticipato
Gli scambi si attuano tra aziende, non tra singole persone, dunque per valutare
correttamente il significato di ciascuno scambio occorre far riferimento ai contesti
aziendali; le condizioni definite per ciascuno scambio risentono inoltre delle condizioni
di mercato in cui si origina.
In un’azienda tutti i valori che esprimono strumenti di regolamento degli scambi
valori numerari,
assumono l’attributo numerario e sono dunque denominati mentre
valori non
quelli che non ineriscono a strumenti di regolamento sono denominati
numerari.
Le relazioni interaziendali si manifestano soprattutto sottoforma di:
prestazioni di lavoro di membri di famiglie presso altre aziende e corrispondenti flussi di
rimunerazione
flussi di capitale risparmio da una tipologia di azienda all’altra
cessioni di beni privati dalle aziende di produzione alle altre tipologie di aziende
donazioni a favore delle aziende non-profit
flussi di capitale di prestito dalle aziende di produzione (aziende di credito) alle altre
tipologie di aziende
erogazioni di beni pubblici dalle aziende composte pubbliche e corrispondenti
pagamenti di tributi L’assetto istituzionale
L’istituto è visto come un insieme di soggetti che offrono contributi e che ricevono ricompense
portatori di
o traggono benefici; nel loro insieme tali soggetti compongono la categoria dei
interessi.
Per la vita duratura di ogni istituto è essenziale un governo unitario, in particolare deve
esserlo in due aspetti:
i contributi di tutti i soggetti devono essere combinati ed organizzati secondo un
disegno unitario che assicuri la complementarietà delle risorse e quindi l'efficace
perseguimento del bene comune
ad uno ed un solo organo deve essere attribuita alla responsabilità delle decisioni
ultime; si tratta di realizzare il principio dell'unità del comando che dà chiarezza alle
linee di comando
Per realizzare un'efficace governo di istituto occorre operare tre insiemi di scelte contestuali:
decidere a quali insiemi di soggetti assegnare il diritto e dovere di governare; si
soggetto d’istituto
denomini l'insieme delle persone alle quali si assegna il diritto-
dovere di governare, direttamente o mediante proprio rappresentanti, un istituto
esplicitare a quali finalità ed obiettivi debba ispirarsi l'azione del soggetto di istituto
ossia quali sono i fini istituzionali, o interessi istituzionali
configurare gli organi e i meccanismi di governo che consentano un'efficace azione dei
strutture di governo
soggetti deputati a governare; si denomini l'insieme degli organi
attraverso i quali si esercita il governo dell'istituto
25
L’assetto istituzionale è definito come la configurazione dei portatori di interessi nei confronti
dell'istituto, dei contributi che tali soggetti forniscono all'azienda, delle ricompense e dei
benefici che ottengono, del soggetto di istituto, dei fini istituzionali e delle strutture di governo
che regolano le correlazioni tra i portatori di interessi, i contributi e le ricompense
combinandoli in un equilibrio dinamico di lungo periodo. Quindi, per analizzare gli assetti
istituzionali si deve prima di tutto individuare i portatori di interessi e rappresentare i rapporti
che essi instaurano con l’istituto.
Il sistema degli interessi convergenti
In base all’azienda presa in considerazione ci sono differenti classi di soggetti che offrono
contributi alle imprese e che ottengono ricompense.
IMPRESE
Nel caso delle imprese le principale classi di soggetti che hanno degli interessi nei suoi
confronti sono:
i prestatori di lavoro: soggetti che conferisco il loro lavoro qualificabile in termini di:
tempo dedicato all’impresa
o competenze possedute
o impegno ed energia
o imprenditorialità e creatività
o risultati conseguiti
o
In cambio si aspettano nell'impresa: