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I FATTORI DI VITA, IMPULSO, SVILUPPO (V.I.S.):
1. Risorse umane
Capacità, abilità umane delle persone che collaborano nell’attività dell’azienda. Il valore del fattore
umano in un’azienda è fondamentale perché l’azienda viene gestita nel tempo grazie al contributo del
fattore umano. Si tratta di capacità che devono trovare un’armonizzazione in relazione agli obiettivi
perseguiti. Competenza del fattore umano è comprendere le esigenze del consumatore. Il valore del
fattore umano si può calcolare indirettamente dai risultati ottenuti dall’azienda.
2. Capitali
Ricchezza allocata nell’azienda, che proviene sia da ricchezza allocata dal proprietario o dai soci,
denominata capitale proprio o di rischio, che da ricchezza immessa da terzi a titolo di finanziamento
a breve (se entro un anno) e a medio lungo termine. I soci per primi devono mettere capitale in azienda
(prima dotazione di ricchezza).
3. Fattori organizzativi 55
Riguardano l’organizzazione nei suoi vari aspetti coinvolgenti la veste legale dell’azienda (società di
capitali o di persone), la capacità dell’impresa di programmare la gestione, la natura delle fonti del
capitale investito, la natura degli investimenti, ecc…
4. Fattori ambientali e congiunturali
Questa classe individua l’ambiente esterno al sistema aziendale, riconducibile ai mercati con i quali
l’impresa opera, allo stato delle Istituzioni e al progresso tecnologico. Tre tipi di mercato.
Politica economica generale, politica fiscale (es. esistono incentivi fiscali per chi opera interventi
edilizi), disponibilità di fonti energetiche, vie di comunicazione. Studiare i mercati, lo stato delle
istituzioni e l’andamento del processo tecnologico.
L’impresa si pone quindi come una combinazione di capitale e lavoro (ricchezza e risorse umane), che insieme ai
fattori organizzativi e ambientali delineano l’impresa come una coordinazione, grandezza economica.
Zappa aveva definito l’azienda come una coordinazione economica in atto, in un continuo divenire, istituita e retta per
il raggiungimento dei bisogni umani, una coordinazione di operazioni economiche, di cui l’uomo e la ricchezza sono
elementi vitali.
Tra fattori di vita e impulso e sviluppo e il sistema delle equazioni che rappresenta le condizioni oggettive di
composizione e funzionamento del sistema esiste un rapporto di causa-effetto. La disponibilità dei fattori che noi
abbiamo visto favorisce il raggiungimento delle condizioni di equilibrio. D’altra parte, l’andamento del sistema
rappresentato dalle condizioni d’equilibrio incide anche sui fattori di vita impulso (ad esempio l’andamento incide sul
fattore umano). Quindi c’è una relazione biunivoca.
L’azienda va da t0 a tn, ma noi per esigenze conoscitivo spezziamo l’andamento in piccoli periodi amministrativi
(tipicamente l’anno).
Equazioni fondamentali: Riguardano il sistema nel suo complesso ed esprimono la convenienza e la possibilità di
mantenere in vita l’azienda nel tempo. Sono fondamentali l’equazione economica, l’equilibrio economico e
l’equilibrio tra fonti e impieghi. Esse cambiano dal breve al lungo periodo.
Equazioni particolari: Riguardano la verifica di condizioni particolari che sono strumentali alla verifica delle
condizioni fondamentali. Tra esse abbiamo equilibrio monetario (tra entrate e uscite), equazione di cassa e
equazione del capitale liquido. Hanno la stessa struttura in breve e lungo periodo.
18/11
LEZIONE 14: EQUILIBRIO LP: CONDIZIONI, EQUAZIONE ECONOMICA E FABBISOGNO FINANZIARIO TOTALE CON
ESEMPI
Il modello di condizioni di equilibrio di Lungo Periodo si compone di 4 equazioni: equazione economica e del
fabbisogno finanziario totale e equazione del capitale liquido e equazione di cassa.
Oggi ci occuperemo dell’equazione economica e di quella del fabbisogno finanziario totale.
Per comprendere la struttura dell’equazioni, indicheremo le condizioni di equilibrio di Lungo Periodo.
Le condizioni di equilibrio di Lungo Periodo: ipotesi.
Quando parliamo di lungo periodo il riferimento è all’intera vita aziendale (da t0 a tn). Quindi consideriamo tutte le
operazioni che l’azienda svolge in questo periodo. 56
Le ipotesi sottostanti al modello delle condizioni di equilibrio applicato al lungo periodo sono (ricordiamoci che
all’inizio non abbiamo rimanenze iniziali perché l’azienda è appena nata):
- Tutto ciò che ho acquistato è stato consumato, quindi non abbiamo rimanenze finali di fattori della
produzione; tutto ciò che ho prodotto è stato venduto; quindi, non avremo rimanenze finali di semilavorati o
prodotti finiti.
- I fattori produttivi durevoli hanno valore residuo pari a 0. Se in t0 l’azienda ha acquistato un immobile o un
impianto (F x p), arrivati in tn anche i fattori produttivi durevoli sono interamente consumati, quindi non
avremo il processo di ammortamento qui. Abbiamo visto come i V.I.S
influenzano le condizioni di vita
dell’azienda.
Consideriamo l’equazione economica
di lungo periodo e l’equazione del
fabbisogno finanziario totale.
Queste due equazioni rappresentano le condizioni fondamentali: prima di dar vita all’azienda l’imprenditore si deve
porre due domande fondamentali:
- Conviene economicamente dar vita all’azienda? (convenienza economica) – EQUAZIONE ECONOMICA (L.P.)
- Quanti mezzi servono per dar vita all’impresa? (possibilità finanziaria), calcoliamo il fabbisogno finanziario e
ci chiediamo se abbiamo ciò che serve per sostenerlo. EQUAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO TOTALE
F.F.T. (L.P.)
Per tradurre convenienza finanziaria e possibilità finanziaria ci vengono in aiuto le equazioni.
- L’equazione economica indica la convenienza ad intraprendere l’attività economica che deve consentire
all’imprenditore di realizzare un profitto puro α che remuneri il rischio d’impresa, dopo aver remunerato
attraverso i ricavi qxp, tutti i fattori fxp, inclusi i costi figurativi (interesse di computo sul capitale apportato
dai soci, stipendio direzionale, se i soci prestano a loro attività all’interno dell’azienda e non ricevono una
remunerazione, dobbiamo tenere conto di questo costo perché se il socio svolgesse un’attività analoga in
un’azienda in ci non è titolare, riceverebbe uno stipendio). Il puro profitto alfa è la grandezza che rimane
all’imprenditore dopo aver remunerato tutti i fattori. Alfa remunera il rischio imprenditoriale. Se alfa è
maggiore di 0, esiste la convenienza economica per dar vita ad un’azienda.
- L’equazione del fabbisogno finanziario totale consente di determinare il fabbisogno finanziario legato ai
programmi di produzione e di vendita dell’impresa, ossia il capitale minimo necessario per intraprendere
l’attività tenendo conto della velocità di circolazione vi dei fattori produttivi. L’azienda conta di poter
realizzare un determinato volume delle vendite e per realizzare il volume di prodotti finiti che genereranno
quel volume di ricavi, l’azienda necessita di tutta una serie di fattori della produzione. Nel quantificare il
fabbisogno finanziario dobbiamo considerare la velocità di circolazione dei fattori della produzione. 57
Calcolato in modo corretto il fabbisogno finanziario e tenuto conto del fondo cassa minimo, il secondo
membro dell’equazione è la quantificazione dei capitali necessari.
EQUAZIONE ECONOMICA nel primo membro abbiamo la sommatoria dei costi + alfa puro profitto,
nel secondo membro la sommatoria dei ricavi.
La prima sommatoria (da t0 a tn) ci dice qual è l’arco di tempo che analizziamo; quindi, la sommatoria del tempo ci
dice che consideriamo tutte le operazioni che l’azienda svolge in quel periodo.
La seconda sommatoria fa riferimento ai fattori della produzione (fi x pi) quindi la sommatoria con i che va da 1 a z (è
un indice dei fattori della produzione). Di ogni fattore della produzione c’è il suo prezzo d’acquisto. Troviamo anche
gli oneri figurativi.
K beni sono quanti beni prodotti e finiti vende l’azienda. K va da 1 a L.
Quando indichiamo p, indichiamo prezzi di
scambio. Quando moltiplichiamo la quantità per
il prezzo, quantifichiamo il costo dei fattori della
produzione. Q è la quantità dei beni e dei servizi
prodotti; se al numero q moltiplichiamo p
(prezzo unitario di vendita) abbiamo il ricavo.
Se positivo, alfa remunera il rischio d’impresa ed
esiste la convenienza economica per dare vita
all’impresa.
Ricordiamo che per i fattori durevoli a fine periodo essi vengono completamente consumati. La differenza tra R
(reddito di puro periodo) e alfa è che alfa è più piccolo perché include nei costi anche gli oneri figurativi. Con R
consideriamo solo i fattori della produzione il cui costo è prezzo di scambio.
Sì, è economicamente conveniente dar vita all’azienda. 58
Il secondo membro non cambia. Nella sezione dei
costi, invece si disaggregano i costi derivanti da prezzi
di scambio dai costi figurativi.
In questo caso alfa diventa negativo.
EQUAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO TOTALE La velocità di circolazione, quindi, è un
numero. Quindi è quante volte
l’investimento nella materia prima
ritorna attraverso i ricavi. in pratica devo
finanziare solo la prima volta, perché poi
saranno i ricavi di vendita a finanziare
l’acquisto successivo.
Per costruire l’equazione del Fabbisogno Finanziario Totale dell’impresa è necessario quantificare la velocità di
circolazione dei fattori della produzione (vi).
La velocità di circolazione dei fattori della produzione indica:
- Numero di volte in cui l’investimento nei fattori ritorna attraverso i ricavi in un determinato periodo di
tempo. Oppure
- Quante volte si rende necessario l’investimento in relazione ai programmi di produzione e di vendita.
Vi è dato da un rapporto di tempi: 59
Tempo di riferimento è l’intero periodo preso in
considerazione.
Per i fattori durevoli il tempo di riferimento è sempre uguale
al tempo di ritorno.
ESEMPIO:
Considerando la possibilità di istituire un’impresa, i soci ipotizzano la seguente operatività nel periodo t0 –t3 (3
anni):
- Acquisto di un macchinario per 9.000
- Acquisto di un impianto per 5.000
- Acquisto di forza lavoro per 1.500
- Acquisto di materie prime per 6.000
- Acquisto di servizi per 900
Sapendo che il tempo di ritorno dei fattori è
- 12 mesi per la forza lavoro
- 6 mesi per le materie prime
- 12 mesi per i servizi
e che i soci metteranno un FC min di 200, calcol