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Metodi di accertamento
Marco Costa
Dipartimento di Giurisprudenza
Laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza e della Prevenzione
Corso di Diritto tributario e metodi di accertamento
Parte prima
Nozioni di base
Diritto tributario - presupposto - rapporto tributario
1.1 - Diritto tributario
Il diritto tributario è una materia giuridica a tutti gli effetti e per questo la sua applicazione deve rispondere a criteri strettamente giuridici, tenendo conto della tutela del contribuente. Per questo motivo la Costituzione sancisce che il concorrimento alle pubbliche spese è strettamente legato alla capacità contributiva [art. 53, c. 1]. Il carattere giuridico del diritto tributario implica che l'ente impositore (generalmente lo Stato) debba rispettare il principio del rule of law, ovvero il principio costituzionale inglese con cui si fa riferimento alla pari dignità di ogni persona di fronte alla legge, tutelandola da qualsiasi forma di arbitrio che ne possa ledere i.
diritti fondamentali.Il diritto tributario è utilizzato anche per perseguire obiettivi che non hanno a che fare direttamente con il reperimento delle risorse finanziarie, quanto con la necessità di orientare il comportamento o di "educare" i contribuenti (tax nudge). Esempio: il sistema tributario prevede misure atte a indirizzare determinati comportamenti dei contribuenti al fine di realizzare obiettivi di interesse generale, per esempio gli incentivi fiscali per l'economia sostenibile, gli incentivi fiscali per l'assunzione dei giovani o i disincentivi fiscali per l'utilizzo della plastica (Plastic tax). I sistemi tributari moderni prevedono una lunga lista di incentivi fiscali, esenzioni, agevolazioni totali o parziali, tutti questi strumenti hanno due possibili origini: lo Stato prevede incentivi generati dall'insuccesso statale nel fornire determinati beni e servizi pubblici a specifici gruppi di persone oppure gli incentivi sono
attribuisce a tutti i contribuenti che promuovono, con le loro scelte private, obiettivi di interesse collettivo. Esempio: il super bonus prevede la possibilità di beneficiare di importanti incentivi fiscali da parte di chi investe nel miglioramento energetico di immobili. La ragione è quella di garantire un'edilizia più sostenibile, tuttavia il vantaggio maggiore è per chi investe cifre maggiori per immobili più grandi, mentre i proprietari o conduttori di modesti appartamenti ricevono un incentivo minore. 1.2 - Ripartizione delle pubbliche spese Tutti sono tenuti a concorrere alle pubbliche spese in ragione della loro capacità contributiva [art. 53, la Costituzione prevede che il diritto tributario serve al riparto delle pubbliche spese fra tutti, Cost., c. 1] i consociati e avuto riguardo delle possibilità di ciascuno; in nessun caso la Costituzione parla di cittadini o di residenti come unici soggetti passivi del rapporto tributario e questo.giustifica il fatto che anche gli stranieri, in alcuni casi, devono concorrere alle pubbliche spese versando i tributi all'erario. Esempio: uno straniero con cittadinanza cinese che è titolare del diritto di proprietà su un'abitazione in territorio italiano è tenuto al pagamento dell'Imposta Municipale Unica pur non abitando in Italia. Fin quando si tratta di applicare imposte a beni materiali posti in territorio italiano il problema del versamento dei tributi da parte dello straniero non si pone, tuttavia con l'avvento dell'e-commerce lo scenario è cambiato. Esempio: le società produttrici di autovetture, generalmente, operano con un sistema di distribuzione basato su una catena di concessionarie ubicate in territorio italiano che sono di proprietà di imprenditori privati e che vendono automobili con il marchio dell'azienda produttrice. La Tesla Inc. ha un sistema di distribuzione particolare che non si basa.Esclusivamente su concessionarie site in territorio italiano, 3bensì principalmente si avvale del commercio online (e-commerce). In questo caso la problematica rilevante per il diritto tributario si basa sul fatto che Tesla Inc. potrebbe non essere tenuta a versare le imposte in Italia, pur operandoci.
Comprendere se un determinato tributo deve colpire una certa attività è fondamentale per il diritto tributario, in quanto il gettito fiscale potrebbe aumentare o diminuire drasticamente.
Esempio: quando si versa l'abbonamento a Netflix lo si fa mediante metodi di pagamento elettronici che giungono direttamente alla sede americana della società. Il fatto che Netflix debba o meno versare i contributi in Italia è una questione importante: infatti, nel 2021 il servizio contava circa 4 milioni di abbonati, che moltiplicati per il prezzo medio di un abbonamento (€12,00) corrispondono a circa €48.000.000 di utile.
La Costituzione non fornisce dei limiti.
risarcisce il costo dell'utilizzo dei beni pubblici; ➢ entrate tributarie → denaro che lo Stato acquisisce attraverso il pagamento dei tributi da parte dei soggetti che hanno l'obbligo di contribuire al finanziamento delle spese pubbliche; ➢ entrate patrimoniali → denaro che lo Stato acquisisce attraverso la gestione dei propri beni patrimoniali, come ad esempio l'affitto di immobili di proprietà statale. Il diritto tributario regola le modalità di pagamento dei tributi e stabilisce i soggetti tenuti a versarli. In generale, sono obbligati a pagare i tributi all'erario italiano i soggetti che hanno sede o agiscono fisicamente in Italia. Tuttavia, ci sono casi in cui soggetti che operano in territorio nazionale non sono obbligati a pagarli se non agiscono fisicamente sullo stesso. Lo Stato si impegna a mantenere l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e favorevoli del ciclo economico. Per finanziare il proprio funzionamento, lo Stato può ricorrere a diverse fonti di finanziamento, tra cui le entrate proprie, le entrate tributarie e le entrate patrimoniali. Le entrate proprie dello Stato derivano dalla disponibilità di beni di sua proprietà, come ad esempio il pagamento delle concessioni demaniali su porzioni di spiaggia. In questo caso, il privato non versa alcun tributo allo Stato, ma risarcisce il costo dell'utilizzo dei beni pubblici. Le entrate tributarie, invece, sono costituite dal denaro che lo Stato acquisisce attraverso il pagamento dei tributi da parte dei soggetti obbligati a contribuire al finanziamento delle spese pubbliche. Infine, le entrate patrimoniali sono costituite dal denaro che lo Stato acquisisce attraverso la gestione dei propri beni patrimoniali, come ad esempio l'affitto di immobili di proprietà statale.paga un canone;
imposte → denaro che deriva dall’azione dello Stato che impone ai cittadini privati di versare all’erario una determinata somma a fronte di servizi pubblici non indirizzati direttamente al cittadino che paga (es. le imposte versate per il funzionamento del S.S.N. o delle forze dell’ordine).
titoli di Stato
1.3 - Imposizione fiscale: potere e consensualità
La tassazione è la manifestazione del potere sovrano dello Stato nell’epoca moderna, essa si basa infatti sul principio del superiorem non recognoscens, il quale sancisce che lo Stato non è sottoposto ad alcun potere superiore. In assenza di sovranità non ci potrebbero essere imposte, il rapporto tributario è profondamente diverso dal rapporto di diritto privato: in quest’ultimo caso il soggetto si obbliga (in genere) solo in funzione di una sua precisa volontà, mentre nel rapporto tributario lo Stato impone un comportamento senza che ci debba
essere il consenso del soggetto obbligato. Nel caso della tassazione, quindi, lo Stato agisce in veste di autorità in un rapporto di diritto pubblico in cui il contribuente è in uno stato di soggezione rispetto al potere dell'erario.
La Costituzione prevede che nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge, questa disposizione è generata dal fatto che l'imposizione senza consenso crea fratture all'interno dello Stato e che un'imposizione irragionevole causa ribellioni (es. rivoluzione americana e guerra d'indipendenza per la tassa sul tè). Il fatto che debba essere esclusivamente la legge a determinare le imposte risponde alla necessità di trovare una base consensuale dei cittadini all'imposizione, che si realizza mediante il voto favorevole dei loro rappresentanti in Parlamento.
La tassazione moderna è ispirata da regole giuridiche in quanto si fonda
socio-economico;➢ equità distributiva → capacità di ridurre le disuguaglianze di reddito e di ricchezza;➢ efficienza economica → capacità di minimizzare gli effetti distorsivi sull'economia. Inoltre, il concetto di giusta imposta tiene conto anche del principio di capacità contributiva, secondo il quale chi ha maggiori capacità economiche dovrebbe contribuire in misura maggiore rispetto a chi ha minori capacità. È importante sottolineare che il concetto di giusta imposta può variare a seconda del contesto socio-economico e delle esigenze del sistema fiscale di un paese.economico ed alla diversa politica fiscale in modo che il sistema fiscale possa essere cambiato e adattato facilmente in raccordo con il sistema economico, e con la mutevolezza della politica fiscale del Governo;
responsabilità politica (nel senso che l'imposta deve essere trasparente e deve riflettere le preferenze dei contribuenti);
correttezza nell'applicazione dell'imposta e la limitazione dei costi di riscossione → la tassazione ha un impatto rilevante sulle decisioni e azioni degli imprenditori, per questo non è corretto assumere scelte economicamente rilevanti sapendo che certe attività non comportano alcun pagamento e che lo Stato chieda una nuova o diversa imposta successivamente all'esecuzione di tali prestazioni. Emerge quindi una sorta di principio dell'affidamento, che deve essere in ogni caso tutelato;
efficienza economica intesa come "neutralità fiscale" (vedi sotto).
Efficienza fiscale e
neutralità fiscale
Un modo di presentare il concetto di efficienza è quello che passa attraverso il concetto di neutralità fiscale.
L'economista inglese e premio Nobel Ronald Coase (1910-2013) ha teorizzato il c.d. teorema di Coase, che si basa sulla considerazione per cui, partendo dal presupposto che gli individui liberi orientano i loro comportamenti in funzione delle loro priorità con l'obiettivo di migliorare il loro benessere complessivo e dunque la loro felicità, ogni intervento statale che obbliga gli individui a cambiare priorità crea distorsioni e conseguentemente altera il livello del benessere e di felicità.
Tuttavia, non tutti condividono questa analisi. Alcuni studiosi considerano, infatti, che lo scenario ante tributum non sia soddisfacente per analizzare le effettive priorità dei consociati.
Le imposte atte a modificare e reprimere i comportamenti indesiderati sono dette imposte pigouviane.