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REDDITO MEDIO E ORDINARIO E RENDITA CATASTALE.
C’è una categoria di redditi particolari che hanno una regolamentazione speciale: sono, nell’ambito
del reddito prodotto, i redditi che derivano dagli IMMOBILI. Si potrebbero utilizzare gli stessi
criteri del reddito impresa o del reddito capitale: per vedere quando guadagna il proprietario di una
casa guardo quando incassa i canoni di locazione. Esiste una disciplina che si chiama estimo: per i
rendimenti degli immobili stima il reddito medio e ordinario → invece che accertare anno per
anno quanto si è guadagnato, fondandosi sulla ciclicità e la ragionevole prevedibilità dei cicli fa la
normalizzazione ovvero sia considerando le caratteristiche di un terreno riesce a calcolarti la
media del guadagno su tutti gli anni ipotizzando uno sfruttamento normale. Il risultato è che il
contadino paga la stessa imposta tutti gli anni.
→ reddito medio perché fa la media tar gli anni buoni e gli anni cattivi
→ reddito ordinario perché ipotizza un uso normale
Questo crea un grosso interrogativo: si crea un problema di effettiva capacità contributiva. La Corte
costituzionale aveva detto che la capacità contributiva deve essere effettiva; la effettività è della
capacità contributiva e non del reddito tratto dalla capacità contributiva; la potenzialità di produrre
200 o 400 è di tutti.
Questo meccanismo dell’estimo fa si che escano dal mercato coloro che non sono in grado di
coltivare e di produrre, c’è una selezione verso l’alto.
Secondo alcuni, il sistema fiscale dell’agricoltura è alla base del fatto che l’agricoltura nel
lombardo-veneto è molto efficiente, non lo è stato quando non c’era ancora il sistema catastale.
Conclusione corretta sul criterio di imputazione sul reddito fondiario: non c’è da stabilire quanto
hai guadagnato effettivamente perché è già tutto stabilito prima, è un reddito medio ordinario che si
chiama RENDITA CATASTALE che è attribuita sul solo fatto che possiedi un immobile.
Nel catasto (in cui sono indicate le rendite catastali e descritti i beni; NON è il registro dei valori
degli immobili perché il valore riguarda il patrimonio), indica la rendita ossia quanto potresti
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guadagnare mediamente comportandoti in maniera diligente, INDICA UN REDDITO (probabile
nel quiz).
IL RISARCIMENTO DEL DANNO è TASSABILE?
Premessa maggiore: il reddito è un guadagno.
Premessa minore: il risarcimento del danno è il ristoro di aver perso qualcosa.
Il risarcimento del danno è tassabile?
Danno emergente → è una perdita quindi non è tassabile.
Lucro cessante → è un mancato guadagno quindi, essendoci il risarcimento, si configura come un
guadagno perché sostituisce un guadagno quindi è tassabile.
Rapporto tra INTERESSE / REDDITO
Esistono 3 tipi di interesse:
1. interesse come corrispettivo di una prestazione in denaro, interesse tipico corrisposto quando
si ricevono soldi, ad esempio, per stipulazione di un contratto di mutuo; chi presta i soldi riceve
il denaro con una maggiorazione quindi con gli interessi → è un guadagno per il prestatore e
specificamente è REDDITO CAPITALE (1 una delle 2 forme tipiche di remunerazione di
capitale)
Per chi paga l’interesse cos’è? Dal lato passivo, tecnicamente è un costo; qui distinguiamo tra
2. interesse moratorio: ossia l’interesse da ritardo nell’adempimento di una prestazione
pecuniaria e una forma di risarcimento del danno quindi per gli interessi moratori valgono le
regole predette
3. interesse per dilazione di pagamento: sono gli interessi che vengono pattuiti su un prezzo
(pattuizione accessoria) che regola convenzionalmente l’ipotesi del ritardo della dilazione del
pagamento (ci mettiamo d’accordo perché se paghi dopo il prezzo aumenta); secondo una
regola tributaria, questi interessi che si pattuiscono per il pagamento in ritardo e che sono
accessori al prezzo, fiscalmente hanno la stessa natura del prezzo (ossia la voce principale). Per
cui se, ad esempio, la dilazione è fatta da un imprenditore che vende trapani per il pagamento
dopo un certo termine dei sui trapani, i corrispettivi dei trapani sono ricavi e l’interesse per
dilazione di pagamento dei trapani è un pezzo in più.
CATEGORIE DI REDDITO:
1) REDDITO FONDIARIO → derivano dagli immobili
2) REDDITO DI CAPITALE → dipendono da investimenti di capitale
3) REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE → dipendono dal lavoro
4) REDDITI DI LAVORO AUTONOMO → dipendono dal lavoro
5) REDDITI DI IMPRESA → dipendono dalla combinazione di reddito e capitale
6) REDDITO DIVERSO → deriva da, ad esempio, le vincite alla lotteria
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Questa è la struttura della dichiarazione dei redditi. Ci sono 6 quadri per le 6 categorie di reddito. La
normativa che disciplina le imposte sui redditi (T.U. sulle imposte sui redditi) è fatta così: 6 titoli,
uno per ciascuna categoria di reddito.
Per ciascuna categoria di redditi le norme saranno così costruite: 2 problemi
→ come riconosco la categoria di reddito? DEFINIZIONE
→ come si misura? REGOLA SUL PRESUPPOSTO + REGOLA PER DETERMINARE LA
BASE IMPONIBILE
Un ipotetico soggetto deve considerate i guadagni che gli sono entrati, confronta i guadagni e
capisce se rientrano nelle categorie, capisce per ciascuna categoria come misurare il reddito,
compila ogni casella, somma tutti guadagni inseriti nelle varie categorie = reddito complessivo
lordo
- “complessivo” → somma di tutti i redditi
- “lordo” → il legislatore vuole sottolineare che non è ancora la base imponibile quindi il reddito
complessivo lordo può essere ancora tassato per arrivare al reddito complessivo netto: cosa
possono sottrarre al reddito complessivo lordo? l’onere deducibile: sono valori che possono
essere sottratti al reddito complessivo lordo per determinare la base imponibile ossia il reddito
complessivo netto; sono spese diverse da quelle che sono servite per guadagnare (esempio:
l’avvocato consuma della corrente elettrica) MA sono spese che possono essere scalate dalla base
imponibile: l’ordinamento, in un’ottica di utilità sociale, incentiva queste spese poiché ritenute
meritevoli da scalare dall’importo sui quali verranno pagati i tributi (esempio: erogazioni di
beneficienza). Sottraendo l’onere deducibile si ottiene il reddito complessivo netto e quindi la
base imponibile su cui calcolare le aliquote.
Imposta lorda: è l’imposta che non è ancora quella che viene versata: si può tener conto, ad
esempio,
• di un’imposta pagata all’estero.
• le detrazioni per carichi di famiglia
• eventuali crediti
• gli acconti → se è già stato pagato qualcosa prima, non te lo ripago
Il legislatore riconosce l’utilità di determinate spese (bonus biciclette).
Infine, si arriva all’imposta netta → versamento in banca con l’F24.
Onere deducibile o deduzione: sottrazione a monte dell’imposta quindi si deduce dal reddito
≠ il minuendo è diverso
Detrazione: sottrazione dall’imposta
In comune: sono tutte e due sottrazioni (sottraendo della sottrazione).
Esempio: evoluzione del trattamento delle spese mediche.
Le spese mediche possono essere considerate ai fini dell’imposta e quindi sono imposte personali.
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In passato, le spese mediche (100) erano deducibili (spese sottratte dal reddito) → creava una
distorsione:
→ la spesa medica di 100 sostenuta da un soggetto che guadagnava 300 gli facevi uno sconto del
30%;
→ la spesa medica di 100 sostenuta da un soggetto che guadagnava 200 sconto del 20%
→ la spesa medica di 100 sostenuta da un soggetto che guadagnava 100 aveva uno sconto del 10%
Sconto di più, a parità di spesa medica, chi è più ricco; ecco perché, per evitare questa
disuguaglianza si è introdotto un correttivo: trasformazione della spesa medica da deduzione a
detrazione → calcolata l’imposta si fa la detrazione per una percentuale della spesa medica.
Questa è la struttura di fondo dell’imposta sul reddito. Questo meccanismo si applica a tutti i
redditi? “dovrebbe” almeno si realizza la progressività. Questa base imponibile che dovrebbe
comprendere tutti i redditi, nel corso del tempo, ha perso dei pezzi: aumentano sempre di più alcuni
guadagni che sfuggono alla somma complessiva del reddito complessivo netto.
Caso del guadagno del calciatore vs uguale guadagno a titolo di TFR
La necessità di scriminare è attuata sottraendo quel reddito dal reddito complessivo netto: come si
fa? Si applica una aliquota diversa e separata, in questo caso si applica la tassazione separata: è la
tassazione di alcuni redditi all’interno della dichiarazione dei redditi ma fuori dal reddito
complessivo netto, con un’aliquota a parte (un esempio è il TFR).
REDDITO FONDIARIO.
Ipotesi di reddito derivante da una fonte produttiva costituita da un bene che in questo caso è un
bene immobile, è il bene che si trae da immobili situati nello stato.
Di regola, salvo eccezioni (una eccezione: caso del canone di locazione del 5% superiore alla
rendita catastale torna tassabile il reddito effettivo), i redditi fondiari sono tassati con un criterio
diverso da quello di tutti gli altri (quiz): sono tassati catastalmente → conta la rendita catastale
ossia il reddito medio e ordinario ossia ciò che una persona normale può guadagnare da
quell’immobile.
Per il reddito fondiario non c’è il problema di imputazione al periodo: è automatico.
Localizzazione del reddito: per definizione il catasto è un registro che riguarda gli immobili situati
in Italia e il reddito fondiario riguarda solo immobili catastali.
Il reddito fondiario si articola in 2 sottotipi: “sono redditi fondiari”
1) reddito dei terreni → è il reddito tratto dagli immobili ad uso agricolo che sono
principalmente ma non esclusivamente terreni (es. stalli, fienili…). È tassato, di regola,
col criterio catastale entro alcuni limiti. Il reddito dei terreni si compone di 2 parti:
- Reddito dominicale → parte di reddito che corrisponde all’essere proprietario
- Reddito agrario → parte di reddito che deriva dallo sfruttamento
Normalmente spettano alla stessa persona (proprietario). Eccezione: se il proprietario o
usufruttuario concede in affitto il terreno a un affittuario
→ il proprietario o l’usufruttuario è tassato per il reddito dominicale
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→ l’affittuario è tassato per il reddito