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I
lpensieroumanoriconosceduemomentiprincipali,ilmomentoermeneutico,checostruisce
modelli razionali e che si riferisce al contesto, ed il momento semantico, che invece
costituisceformeuniversalidelsignificareesibasasultestoinsensostretto.Iduemomenti
siintreccianocontinuamenteedanalizzandoladialetticatramomentosemanticoemomento
ermeneutico(tratestoecontesto)sipuòordinareildiscorsosecondotredirettrici:
➢
letteralismodeduttivo→secondoilqualeladisposizionehaunsolosignificatoela
norma va solo applicata attraverso il metodo deduttivo ovvero per mezzo di un
sillogismo(formalismo);
➢
contestualismo moderato → per questa corrente di pensiero i simboli sono
importanti ed utili a comprendere il significato del testo ma il contesto risulta
indispensabilecomecriteriodiselezionedeimolteplicisignificatiletterali;
➢
contestualismoradicale→secondoilqualeisimbolinonhannoalcunaimportanza
macontasoltantoilcontestoalfinedell’interpretazione(scetticismo).
1.13-Ilsignificatodeltesto
L’art.12delledisposizionipreliminariimponeall’interpretedifarepaleseilsensodellalegge
attraverso un triplice criterio: dalla sistematica testuale
, ossia dal significato letterale del
testo; dallasistematicaco-testuale
,ovverodallaconnessionedelleparoleconglialtritesti
utilizzabiliperrisolvereilcaso;edallasistematicacontestuale
,chiamataancheteleologiae
chepersegueloscopodellalegge.
S
ebbeneancorainvigore,sipensachel’art.12dellepreleggiabbiacessatodiesserevalido
con l’introduzionedellaCostituzionecomeleggefondamentaledelloStato,perquestooggi
si tende ad eseguire il contrario rispetto al procedimento da esso previsto e sono stati
formulatiquattrometodiinterpretativi:
1. analogiaiuris
2. analogialegis
3. intenzionedellegislatore
4. significatopropriodelleparoledelladisposizione
L’applicazione della fattispecie implica due momenti logicamente ordinabili, ovvero la
fissazionedeldominiodisussunzioneelafissazionedeldominiodiassimilazione;quiviene
in rilievo il concetto di logica fuzzy o induttiva o probabilistica. La logica probabilistica
concepisce un grado maggiore o minore di verità che si separa quindi dalla logica del
10
r
agionamentodeduttivo,secondoilqualeun’affermazionepuòesseresoloveraosolofalsa
senzapossibilitàintermedie.
G
li analitici più radicali postulano una lineachemuovedalcodicetestualeeco-testualedi
significazione, secondo questa corrente di pensiero il significato si raggiungerebbe
attraverso un processo lineare, gli ermeneutici moderati invece ritengono che esista un
circolo e che il senso della norma si può ricavare per mezzo di un processo circolare
applicandoinsiemecodificazionesemanticaecongruenzateleologica.
1
.14-Ilgiudizio
Per esprimere un giudizio il giurista deve cercare di dividere idealmenteilsuopensieroin
quattrofasi:
1. la fase nomologica in cui il giurista stabilisce la norma da applicare, ovvero la
fattispecieedilrelativoeffettochesipuòapplicareinundeterminatocaso,inquesto
casononsicercatantoiltestonormativodaapplicarecomesifacevauntempo,ma
ilprincipioedilsignificatodaapplicarealcaso.
2. la fase ontologica o probatoria, volta ad accertare l’esistenza giuridica del fatto,
necessitàdellaricostruzionedellostessoesifondasullalogicadellapresunzionenel
dirittocivileedegliindizineldirittopenale,ovverofattinoticheriportanoadunfatto
ignoto;
3. il giudizio tautologico o classificatorio che prevede la classificazione del fatto
all’internodellafattispeciericercatainprecedenza;
4. il giudizio normativo
, infine, prevede l’applicazione dell’effetto della disposizione,
ovverodell’apodosi.
O
ggiilruolodeiprincipiincidemoltonellalogicadelgiudizio,nonostantevièlanecessitàdi
basarsi sul testo normativo per formulare un giudizio, è altrettanto importante ricavaredei
principi generali ed utilizzare i principi fondamentali del nostro ordinamento per trarre una
conclusione.[VedicasoRiggsvsPalmer,1889]
1
.15-Ilragionamentogiuridico
Ilragionamentogiuridicopresentavariefasi,ancheseilgiuristanelmomentoincuiragiona
lo fa in maniera unica: si inizia con il ragionamento interpretativo che conferisce un
significato alla norma, si prosegue con il ragionamento argomentativo che associa una
giustificazione alla scelta del giurista per quanto riguarda l’interpretazione, e infine si
procede con l’applicazione della fattispecie dipendente ovvero dell’effetto; questi passaggi
necessitanodiunaseriediinferenzelogichecerteoprobabilistiche.
La logica certa è il sillogismo applicativo, cioè quel discorso logico in cui non serve
argomentare perché la soluzione è già implicita nella premessa maggiore. Il paradossodi
Hartsostieneche“lalogicaènelcuoredeldirittoeppureneèaimargini”,malalogicanon
sta solo ai margini, come qualcuno ritiene,perchéinrealtàlalogicaèusataquandoicasi
sonosemplicienoncontestabili,maancheinquellidifficili,unavoltachesièdecisoilcaso
siapplicaunsillogismo.Unavoltafissatelepremessesiapplicaunsillogismo.
L
adeduzionealtrononècheun’unionedipiùenunciaticheprendonoilnomedipremesse,
dai quali deriva necessariamente un ultimo enunciato che prende il nome di conclusione,
questo processoporta,sesonostaterispettatetutteleregolepreviste,adunaconclusione
semprevera.Nelladeduzionequindileformulazionisonodellapuraforma“seAalloradeve
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e
ssere B” e sono prive di indicidifrequenzaoprobabilità,inquestomodovièlacertezza
deduttivadellaconclusioneenonvièbisognodiargomentare.
Q
uestoragionamentocedetuttaviailpostoairagionamentidellaquotidianitàinquantonon
puòessereimmediatamenteapplicatoallequestionicomplicatechecaratterizzanolarealtà
deifatti,inparticolarerisultapiùsemplicel&