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INTRODUZIONE

Perché si studia diritto dell’ambiente?

Perché vi è l’esistenza di un diritto inerente ad una certa materia. Vale a dire di un insieme di norme giuridiche che disciplinano detta materia. Ciò accade quando tale MATERIA è considerata rilevante dall’ORDINAMENTO GIURIDICO. Un interesse NON RILEVANTE non viene intercettato / disciplinato dalle norme dell’ordinamento giuridico. Esistono interessi che, pur essendo considerati rilevanti dai consociati, non sono considerati allo stesso modo (e “degni” di essere disciplinati) dall’ordinamento giuridico (es appuntamento a cena).

FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Le finalità della disciplina per via normativa possono essere le più varie:

  1. PROMOZIONE (incentivare una determinata cosa) es: detrazioni fiscali per efficientamento energetico Si incentiva una determinata attività mediante diverse misure e strumenti Si disciplinano i comportamenti che i consociati devono attuare per poter ottenere il beneficio previsto dalle norme.
  2. TUTELA Predisporre misure e strumenti per tutelare il bene giuridico da aggressioni e/o minacce di vario tipo Diversi possono essere gli strumenti utilizzabili per “tutelare” un determinato bene.ATTIVITA’ PREVENTIVA per prevenire pericoli o danni mediante Imposizione di divieti: (es. divieto di superare certe soglie di emissioni) I DIVIETI, per essere EFFICACI (ed effettivi) devono essere accompagnati dalla previsione di sanzioni che puniscano la violazione del divieto. Se non viene prevista una sanzione (conseguenza negativa per il trasgressore) nessuno è incentivato a “non violare” le norme (perché tanto dalla violazione non scaturiscono conseguenze negative). Le sanzioni possono essere:
  3. di tipo amministrativo, erogate dalla pubblica amministrazione con lo scopo di incidere sull’impatto economico.
  4. A loro volta le sanzioni amministrative si suddividono in: 1. pecuniaria, somma di denaro 2. sospensione dell’uso o vendita ad esempio 3. penali, sono le più gravi in assoluto ed è a tutela dei beni giuridici più importanti, la vita e l’anti-corruzioni, (un uomo viene giudicato colpevole alla fine dei 3 gradi di giudizio).

FUNZIONI DELLA SANZIONE

E’ una funzione deterrente che può essere suddivisa in:

  • GENERAL PREVENTIVA, funzione deterrente nei confronti di tutti i consociati (punirne uno per educarne cento)
  • SPECIAL PREVENTIVA, funzione deterrente nei confronti dello specifico trasgressore

Altro strumento di tutela:

  • CONFORMAZIONE DEI COMPORTAMENTI DEI PRIVATI, non è un vero e proprio divieto, più che altro ha lo scopo di modellare i comportamenti privati mettendo delle condizioni. Perché ci sono delle cose che meritano di essere tutelate come (bar, sanità). Ad esempio le autorizzazioni.
  • TUTELA RISARCITORIA,
    • in forma specifica si ricostituisce la cosa o la situazione danneggiata, cercando di riportarla allo stato originale
    • per equivalente si obbliga il danneggiante a pagare una somma di denaro

Tutto questo è disciplinato da fonti del diritto.

FONTE

Strumenti di produzione del diritto, in particolare le norme giuridiche.

DEFINIZIONE DI FONTE “fatto o il fatto abilitato dall’ordinamento giuridico a produrre norme giuridiche, cioè a innovare l’ordinamento giuridico stesso”

(BIN - PITRUZZELLA)

NORME GIURIDICHE

Sono disposizioni precettive volte a regolare e disciplinare la vita ed una comunità, sotto diversi aspetti. Le norme giuridiche sono vincolanti, generali (in quanto si rivolgono ad un numero indeterminato ed

indeterminabile di destinatari, astratte (in quanto sono destinate ad applicarsi ad un numero indefinito di casi) ed innovative.

Chi stabilisce quali, fra i vari atti e fatti che vengono adottati o accadono quotidianamente, siano abilitati a produrre norme giuridiche in grado di innovare l’ordinamento giuridico è l’ordinamento giuridico stesso, cioè la Costituzione. Che è stata adottata all’esito di un

PROCESSO COSTITUENTE, dal 1924 ci sono le prime elezioni libere ed il 2 giugno 1946 REFERENDUM SULLA FORMA DI STATO MONARCHIA - REPUBBLICA

Elezione dei deputati dell'Assemblea Costituente da parte del popolo, a cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova Carta costituzionale repubblicana. È stato dunque il POPOLO (coi suoi consociati) a decidere di dotarsi di una forma di Stato repubblicana e di una Costituzione.

Art. 1 COST

«L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione»

Inoltre la forma di stato repubblicana è non modificabile.

Art. 139 Cost.

«La forma repubblicana non può essere oggettodi revisione costituzionale»

La Costituzione della repubblica italiana entra in vigore il 1 gennaio 1948.La Costituzione è la fonte di produzione di grado più elevato e disciplina tutte le altre fonti, se si va contro viene dichiarato incostituzionale.

FONTI PRIMARIE

  • Leggi
  • atti aventi forza di legge

FONTI SECONDARIE

  1. Fonti regolamentari

COSTITUZIONE

(contempla e disciplina)

le FONTI PRIMARIE

che regolano

le FONTI SECONDARIE

FONTI-FATTO, non sono scritte in atto ma consuetudini vincolanti, si collocano nell’ultimo gradino delle fonti.Sono costituite da due elementi:

  1. DIUTURNITAScomportamento sociale ripetuto nel tempo (fan tutti così!)
  2. OPINIO JURIS SEU NECESSITATISconvinzione, radicata nei consociati, che le consuetudini siano giuridicamente vincolanti

Ammissibile e legittime solo se:

  1. conformi alla legge e dalla stessa richiamate
  2. relative a ambiti e/o materie non regolate da fonti-atto (leggi o regolamenti)
  3. Non sono ammissibili (in quanto illegittime) le consuetudini contrastanti con le fonti atto

LE FONTI ATTO

Le norme giuridiche possono essere prodotte da ATTI GIURIDICI (FONTI-ATTO)

  • COSTITUZIONE/CARTE COSTITUZIONALIpossono essere votate

adottate, concesse da un sovrano. 1848 – Primavera dei popoli MOTI RIVOLUZIONARI in tutta Europa.I primi moti si verificheranno nel regno delle Due Sicilie, e a seguito di essi il 29 gennaio Ferdinando II di Borbone dovette concedere una Costituzione. Seguirono quindi episodi simili in Toscana e nel regno di Savoia; qui, l'8 febbraio, Carlo Alberto concesse uno statuto di stampo liberale( simile alla costituzione di adesso ma non proprio).Le carte costituzionali possono inoltre essere:

CRITERI PER LA RISOLUZIONE DELLE ANTINOMIE

Cosa accade quando due fonti sono in contrasto?

4 criteri:

  1. gerarchico, la fonte "superiore" prevale su quella "inferiore"
  2. della competenza, la Costituzione riserva la disciplina di un determinato settore ad una particolare fonte
  3. cronologico. Fonti di pari grado: quella successiva abroga quella precedente
  4. di specialità, comporta l'applicazione della norma speciale e non di quella generale, anche se successiva (quest'ultima)

RUDIMENTI DEL DIRITTO PRIVATO

Mentre il DIRITTO PUBBLICO disciplina l'ORGANIZZAZIONE DELLO STATO e degli altri enti pubblici, regola la loro azione ed impone ai privati i comportamenti cui sono tenuti per rispettare la vita associata, il DIRITTO PRIVATO disciplina le RELAZIONI INTERINDIVIDUALI. I rapporti INTERPRIVATI sono situazioni tra soggetti che si trovano allo stesso livello, quindi non si viene a trovare in situazioni di soggezione di fronte al potere pubblico. La disciplina è data dal CODICE CIVILE emanato con il regio decreto legge 16 marzo 1942 (alcune cose sono ancora vigenti altre sono cambiate).

SOGGETTI DEL DIRITTO PRIVATO

  • ENTI GIURIDICI: alla categoria enti riconduciamo:
    • società
    • associazioni, soggetti con un unico scopo
    • fondazioni, patrimonio con uno scopo
    • comitati
  • PERSONE FISICHE

CAPACITA' GIURIDICA E CAPACITA' DI AGIRE

  • GIURIDICA: Idoneità ad essere titolari di situazioni giuridiche soggettive. La capacità giuridica, nel nostro ordinamento, compete non solo alle persone fisiche ma anche gli enti (associazioni, fondazioni, ecc. attraverso dei contratti con i dipendenti). L'uomo acquista la capacità giuridica con la NASCITA (art. 1, comma 1) Con l'acquisto – automatico e necessario – dei diritti della personalità (diritto alla vita, all'integrità fisica, ecc.) La capacità giuridica si perde con la morte (art. 4 e 456 c.c.). Il codice e le leggi speciali prevedono però specifiche "incapacità". Ecco perché la legge richiede, affinché possa compiere personalmente ed autonomamente ATTI DI AMMINISTRAZIONE DEI PROPRI INTERESSI che il soggetto abbia la:
  • AGIRE: capacità di disporre di questi diritti si acquista ai 18 anni. La capacità di agire PRESUPPONE la capacità giuridica ma non coincide con essa In una logica di PROTEZIONE l'ordinamento pone limitazioni alla capacità di agire con i seguenti istituti:
    1. minore età
    2. infermità di giudiziale; sei fuori di testa
    3. amministrazione di sostegno
    4. emancipazione, 16 anni
    5. inabilitazione (è perverso o violento, è una situazione temporanea
    6. interdizione giudiziale

Interdizione giudiziale può essere domanda al Tribunale allorché alcoolismo, droga, generi condizioni a cui si aggiungono seguenti presupposti:

  1. incapaci di agire in difesa di suoi interessi
  2. proposta di un impossibile ad essere superato (es. figli, persone incapaci di difendere i propri interessi)
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
40 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Noemi_V di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'ambiente e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Savo Amodio Francesco.