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MINIMALE E MASSIMALE CONTRIBUTIVO

Minimale contributivo: la determinazione dell'importo dei contributi dovuti in riferimento all'ammontare della retribuzione, si stabilisce un minimale di retribuzione imponibile. La legge impone un importo che non deve essere inferiore all'importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi stipulati dalle OO.SS, più rappresentative sul piano nazionale. Pertanto, anche quando il datore di lavoro non aderisce alle OO.SS. stipulanti, è tenuto al rispetto dei trattamenti retributivi stabiliti dai contratti collettivi. Fine: combattere la contrattazione collettiva pirata (contrattazione collettiva pirata: il datore di lavoro non aderisce a nessuna organizzazione sindacale e riconosce ai lavoratori una contribuzione bassissima. Perciò attraverso il minimale contributivo si definisce l'importo minimo attraverso i contratti collettivi).

Massimale contributivo: Il massimale è il...

Limite di retribuzione oltre il quale i contributi non sono più dovuti. Esiste solo per i lavoratori che si sono iscritti per la prima volta all'INPS a partire dal 1° gennaio 1996.

RETRIBUZIONE IMPONIBILE

La retribuzione imponibile consente, infatti, di individuare quali dei compensi erogati al lavoratore compongano la base su cui applicare le aliquote da versare, a titolo di contribuzione, all'ente previdenziale.

LA TUTELA PER L'INVALIDITÀ E INABILITÀ A LAVORO

Si distinguono le prestazioni che hanno natura assistenziale e le prestazioni che hanno invece natura previdenziale.

Prestazione di natura assistenziale: invalidità civile

Prestazione di natura previdenziale:

INVALIDITÀ CIVILE

Sono prestazioni di natura assistenziale in quanto ricondotte al comma 1 dell'art. 38 - "Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza."

Il requisito minimo per la qualifica di invalido civile è di essere affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica ed intellettiva che riducono la capacità lavorativa della persona in misura non inferiore ad un terzo (superiore al 33%) o, se minori di 18 anni, che abbiano difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età.

Non sono riconosciuti come invalidi civili: gli invalidi di guerra, gli invalidi del lavoro, gli invalidi per servizio. Questi vengono riconosciuti tali a seguito di cause specifiche derivanti dalla guerra, dalla prestazione lavorativa (per i lavoratori privati) o di un servizio (per i dipendenti pubblici e le categorie assimilate).

Per poter ottenere la prestazione assistenziale, corrisposta per 13 mensilità (importo che varia di anno in anno), vi è un iter che prevede l'accertamento dell'invalidità civile.

Ciò vuol dire che al momento in cui il soggetto vuole fare richiesta della prestazione, deve avere tutti i requisiti. PENSIONE DI INABILITÀ: è una prestazione economica, erogata a domanda in favore ai soggetti ai quali è riconosciuta una inabilità lavorativa totale. Tra i requisiti c'è il riconoscimento dello stato di inabilità totale o permanente al 100%; età compresa tra i 18 e i 68. Il pagamento decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se risultano soddisfatti tutti i requisiti. La prestazione ammonta a 291 euro ed è composta di 13 mensilità. È stata elevata a una cifra che si aggira ai 650 euro se il soggetto presenta determinai requisiti, in quanto dal 2020 con la sentenza 152 c'era stata un ricorso da parte di una famiglia con una figlia paraplegica, ottenendo un incremento della pensione di inabilità. C'è stata quindi una legge che

Invalidi Civili

È stata introdotta una maggiorazione per gli invalidi civili totali, che permette di passare da 291 euro a 650 euro, con un incremento a milione, al fine di fornire un miglior sostegno economico.

Alla compiuta età di 67 anni, la pensione di inabilità si trasforma automaticamente in "assegno sociale sostitutivo dell'invalidità civile". L'assegno sociale sostitutivo non è soggetto al meccanismo di riduzione in base al reddito percepito, quindi viene sempre erogato nella sua interezza.

Invalidità al Lavoro

All'inizio, la definizione di invalidità pensionabile ha subito una profonda evoluzione, in quanto si parlava di "capacità di guadagno". Quindi, l'invalidità al lavoro era riferita alla riduzione della "capacità di guadagno".

Tuttavia, la capacità di guadagno è una nozione molto elastica in assenza di...

idoneia valutare quale peso veramente vanno ad esercitare le caratteristiche dell'ambiente socioeconomiche. Quindi se si deve andare a considerare l'invalidità facendo riferimento alle concrete possibilità di guadagno del lavoratore, si fa una valutazione di tipo soggettiva. La funzione originaria dell'istituto era stata snaturata fino a diventare una generica tutela della disoccupazione, proprio perché era sbagliato il riferimento alla capacità di guadagno. Con la legge 222/1984 prevede due eventi diversi che danno luogo a prestazioni previdenziali diverse (prima c'era solo la pensione di invalidità, reversibile ai superstiti):
  1. La legge considera "invalido" il soggetto protetto la cui "capacità di lavoro", in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di difetto fisico o mentale a meno di un terzo. Con la conseguenza che è esclusa

Ogni influenza sulla invalidità delle condizioni ambientali socioeconomiche. Si fa riferimento all'ariduzione della capacità di lavoro che riguarda occupazioni confacente alle proprie attitudini.

ASSEGNO ORDINARIO DI INVALIDITÀ: È una prestazione economica, erogata a domanda a favore dei lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, iscritti ad alcuni fondi. L'assegno ordinario di invalidità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se risultano soddisfatti tutti i requisiti. Diversamente alla pensione di invalidità, non è reversibile ai superstiti ed ha validità triennale, ma se permane lo stato di invalidità, può essere confermato su domanda presentata dall'interessato entro la data di scadenza, per periodi della stessa durata. Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l'assegno di invalidità è confermato automaticamente, salva la possibilità di una revisione.

L'assegno ordinario di invalidità può essere trasformato in pensione di vecchiaia e i requisiti sono: la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo a causa di infermità o difetto fisico o mentale; si devono avere almeno 5 anni di contributi, di cui 3 anni nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda (mentre come requisito nella precedente disposizione, bastava solo un anno di contribuzione). L'importo dell'assegno subisce una riduzione del 25% se il reddito da lavoro è superiore a 4 volte il trattamento minimo annuo INPS (esempio: ci sono pensioni molto basse nel nostro ordinamento. Nel 2022 il trattamento minimo annuo INPS è di 524. Il trattamento minimo annuo INPS prevede che se una persona ha una pensione di circa 400 euro ti viene riconosciuta l'integrazione al minimo, ossia i 524 euro. Ciò però prevede una soglia minima di reddito pari a 16.000; moltiplicando 524 per le 13.

mensilità si ottiene quasi 7.000 e se si ha un reddito da lavoro che supera i 24.000 euro, l'assegno subirà una riduzione del 25% e del 50% se supera 5 volte la soglia minima).

2. La legge considera "inabile", il soggetto protetto che a causa di infermità o difetto fisico o mentale si trovi nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

PENSIONE DI INABILITÀ: È una prestazione economica, erogata a domanda, a favore dei lavoratori. La pensione di inabilità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se risultano soddisfatti tutti i requisiti. La pensione di inabilità può essere soggetta a revisione. Tra i requisiti vi è l'assoluto e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetto fisico o mentale; si deve avere un periodo di contribuzione di

5 anni, di cui tre anni nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda; per percepire la pensione di inabilità si deve rinunciare agli altri trattamenti sostituivi della retribuzione (come ad esempio la NASPI).

REVISIONE ASSEGNO DI INVALIDITÀ E PENSIONE DI INABILITÀ: l'INPS dice che ti devi presentare per verificare lo stato di salute e verificare se è migliorato o se si è aggravato. Accertamento che diventa obbligatorio quando risulta che il titolare dell'assegno di invalidità abbia goduto, nell'anno precedente, di un reddito da lavoro subordinato o da lavoro autonomo o professionale superiore a tre volte i trattamenti minimi di pensione. Quindi può accadere che, qualora il soggetto stia meglio, il trattamento liquidato può essere revocato, o sospeso se l'interessato si rifiuta, senza giustificato motivo, di sottostare agli accertamenti sanitari necessari. E qualora venga accertato un recupero.

soltanto parziale la pensione di inabilità viene revocata e viene riconosciuto il diritto all'assegno di invalidità e viceversa. ▪ TUTELA PREVIDENZIALE PER I SUPERSTITI Nell'art.38 comma 2, tra gli eventi menzionati non c'è il caso della "morte dell'assicurato". Quindi anche la morte dell'assicurato o del pensionato viene riconosciuta perché fa venir meno per i superstiti una fonte di reddito, su cui anche i superstiti facevano affidamento per la loro sopravvivenza. L'ordinamento riconosce quindi ai superstiti un diritto iure proprio (=diritto acquisito a seguito della morte di una persona) ad una prestazione, seppure in ragione dei requisiti di anzianità contributiva o di diritti riferiti al soggetto che ha determinato la nascita della fattispecie previdenziale o pensionistica. Qui si dovrà vedere quando è morto il soggetto e quali requisiti della contribuzione assicurativa prendeva. Dunque in

Il caso in cui l'evento protetto è la morte dell'assicurato o del pensionato. Nella prima ipotesi (morte dell'assicurato) viene erogata la pensione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
73 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher V96.Federico di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della sicurezza sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Battisti Anna Maria.