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PRINCIPLES

principles principi UNIDROIT

= chiamati o > sono un’attendibile fonte di conoscenza

della nuova lex mercatoria quindi possono riguardare il contratto in generale

> sotto il profilo della sostanza la nuova lex mercatoria è data da regole del comune

che attengono al commercio internazionale, che no si trovano all’ultimo gradino delle

fonti ma al primo gradino in ambito transnazionale

Le convenzioni di diritto sostanziale sono poche e riguardano solo le specifiche materie

sulle quali c’è una disciplina convenzionale e non hanno quindi valenza generale >

nelle materie no regolate dalla convenzione no ci sono norme di carattere

transnazionale che possono regolare quel particolare rapporto quindi ci si deve

riportare alla risoluzione del conflitto secondo il diritto internazionale privato che rende

possibile applicare anche al di fuori dello stato un determinato diritto nazionale

La convenzione di Vienna riguarda quei contratti di circolazione di beni mobili; non

riguarda né tutti i tipi di contratti relativi alla circolazione dei beni, né riguarda altre

tipologie di contratto. In questi casi, mancando una convenzione di tipo internazionale,

non ci sono norme di carattere internazionale che possono applicarsi a quel contratto.

Ecco che allora acquista senso che i principles permettono una circolazione più ampia

delle norme della convenzione di Vienna.

I principles sono regole che attengono al contratto internazionale come contratto in

generale, che possono valere in linea di principio per qualsiasi tipo di contratto.

Possiamo avere una conferma anche che i principi UNIDROIT costituiscano

un’attendibile fonte di conoscenza della nuova lex mercatoria anche considerando che

nelle diverse edizioni che si sono succedute nel tempo (1994, 2004, 2010, 2016) sono

casi rarissimi i casi in cui da un’edizione a un’altra, la stessa norma che già esisteva

nella prima edizione sia stata cambiata. Il legislatore statuale quando interviene con

diverse leggi sullo stesso tema, pone spesso regole che contraddicono la regola

precedente. Anche questo è il dettato del positivismo del legislatore statale.

La nuova lex mercatoria è costituita, come fonte del diritto, da regole consuetudinarie

che sono regole che in genere non modificano il proprio contenuto in modo semplice,

perché uno degli elementi della consuetudine è un comportamento uniforme e

generalizzato (che non muta facilmente); quindi le consuetudini cambiano molto meno

nel corso del tempo di quello che invece può evidenziare la mutevolezza delle leggi

emanate dai legislatori nazionali.

Le regole sostanziali tra la prima e l’ultima edizione dei principles non sono cambiate;

la differenza attiene solo all’ampiezza della disciplina relativa al contratto

internazionale. L’edizione del 2004, rispetto all’edizione precedente, ha dettato una

disciplina anche in temi relativi al contratto internazionale che non erano stati oggetto

di considerazione di UNIDROIT nella prima edizione. L’edizione del 2010 ha allargato

l’ambito della disciplina dei principles guardando alle norme che concernono il

contratto invalido per contrarietà a norme imperative (contratto illecito o il contratto

che concerne i più gravi casi di invalidità, nullità). L’ultima edizione dei principles,

quella del 2016, contiene una disciplina più specifica per quello che riguarda i contratti

di durata, che prima erano regolati soltanto da un minor numero di regole.

I principles sono espressione di una associazione privata, che è UNIDROIT che è data

da studiosi del diritto contrattuale transnazionale, professori di diritto dei contratti,

avvocati che si occupano di contratti internazionali, magistrati che operano in materia

di diritto privato e sono esperti di contratti transnazionali.

La parte che introduce i principles è il preambolo, che indica le finalità perseguite dai

principi ed è proprio attraverso la sua lettura che troviamo conferma sul modo con cui

oggi circolano i diversi modelli di disciplina.

Poi si trova il Capitolo 1 “Disposizioni generali”, che contiene alcune disposizioni di

carattere generale che si applicano, in linea di principio, sempre per qualsiasi

contratto di carattere transnazionale.

> come sono composti i principles? Sono composti da un preambolo + da una

disciplina contenuta nelle specifiche parti del contratto > ultima edizione contiene

molte + norme x ciascun capitolo rispetto all’edizione precedente e ha accresciuto i

casi in cui contratti contengano disposizioni che abbiano efficacia nei confronti dei

terzi “i presenti principi enunciano

Nel preambolo soni indicate le finalità dei principles:

regole generali in materia di contratti internazionali”

> questo elenco (lungo) non è comunque tassativo, è solo un elenco esemplificativo

La disciplina dei principles NO individua una tipologia di contratto internazionale; NO

indica che cosa si intende x contratto internazionale e viceversa, la Convenzione

Vienna ci dice che cos’è il contratto internazionale. I principles NO adottano alcuna

regola che ci dà in positivo un determinato concetto di internazionalità e questa scelta

fu voluta proprio perché non dando in positivo attraverso una regola un significato

specifico a ciò che deve essere presente x aversi nel caso di specie un contratto

internazionale, permette l’applicabilità + ampia possibile dei principles stessi > questo

è diverso rispetto alla convenzione Vienne: si individua un ambito oggettivo di che

cosa si deve ritenere come contratto internazionale > nei principi è stata una scelta

voluta x permettere di applicare la disciplina di cui ai principles, ogni qualvolta rispetto

ad un dato ordinamento nazionale ci sia un elemento di estraneità di un contratto

interessato a quel dato ordinamento. Possiamo dire che nel contratto internazionale si

esclude la disciplina dei principles rispetto al contratto interessato, quando no ci sia

nessun elemento di estraneità con l’ordinamento nazionale, si tratta di un contratto

puramente domestico.

Nel delimitare l’ambito oggettivo di applicazione dei principles, la stessa norma del

preambolo, in realtà, parla di contratti commerciali internazionali.

In alcuni ordinamenti il diritto privato, quindi anche il diritto contrattuale, è diviso tra

diritto privato che regola il contratto fra parti private, e diritto che regola quella figura

di contratto fra imprese. Il riferimento che operano i principles ai contratti commerciali

non intende far rivivere questa ripartizione fra atti che abbiano natura privata e atti

che abbiano una natura commerciale, ma vuole soltanto riferirsi ai contratti che sono i

contratti in genere, esclusi solo i contratti fra un’impresa e un consumatore. Quindi se

in un rapporto transnazionale il contratto è internazionale perché le parti del contratto

sono un professionista e un consumatore, i principi UNIDROIT non si possono

applicare.

Il riferimento che fanno i principi e i contratti internazionali commerciali è un

riferimento volto ad escludere dalla disciplina dei principles solo i contratti con i

consumatori. Questo è anche evidente per un’altra considerazione: la disciplina

consumeristica è impositiva/imperativa, impone ai professionisti determinati obblighi

> QUINDI: le norme dei principles, proprio perché sono espressione di consuetudini

transazionali, non hanno carattere impositivo, ma sono norme di carattere dispositivo.

Se per lo più le norme contenute nei principles hanno carattere dispositivo, è anche

vero che i principles accolgono come eccezione la regola che richiede che ogni parte

agisca in conformità alla buona fede nel commercio internazionale: principio di buona

fede. Questo principio è inderogabile (qualunque sia la disciplina cui si applicano i

principi) e di carattere imperativo. Inoltre, questo principio è contenuto nella parte

generale e riceve sempre applicazione.

1. “Principles possono essere applicati quando le parti hanno convenuto che il loro

contratto sia da essi disciplinato” > significa che i principles possono essere scelti

espressamente dalle parti come legge regolatrice del loro contratto transnazionale: le

parti, anziché scegliere un determinato diritto nazionale come legge regolatrice di quel

contratto transnazionale, scelgono i principi. Quando le parti scelgono di rinviare ai

principles come legge regolatrice di quel contratto transazionale, ad esempio a titolo

esclusivo, è opportuno che inseriscano nel contratto una clausola compromissoria

(clausola in materia di contratto in generale, in riferimento all’articolo 1341 secondo

comma tra le clausole vessatorie previste dal cc). La clausola compromissoria è quella

clausola che definisce qualsiasi controversia che possa sorgere in riferimento a quel

contratto, anziché all’autorità giudiziaria nazionale, ad un collegio arbitrale.

“Possono applicarsi quando le parti hanno convenuto che il loro contratto sia

2.

regolato dai principi generali del diritto, dalla lex mercatoria o simili” > i principi sono

un’attendibile fonte di conoscenza della lex mercatoria, che sono norme

consuetudinarie espressione della business community; sono confluite nei principi

come regole che rappresentano l’attendibile fonte di conoscenza di quelle regole >

essi sono un’attendibile fonte di conoscenza delle consuetudini che danno luogo ai

principi generali del contratto

“I Principi possono applicarsi quando le parti no hanno scelto il diritto applicabile al

3.

loro contratto”

“I Principles possono essere impiegati x interpretare o integrare gli strumenti di

4.

diritto internazionale uniforme”

“I Principles possono essere usati anche x interpretazione o integrazione del diritto

5.

nazionale applicabile” “I Principles possono servire come modello x legislatori

6.

nazionali e internazionali”

Le disposizioni generali dei principles

Le disposizioni di rango generale si applicano qualsiasi sia il valore dalle parti attribuito

ai principles, qualora le parti richiamino i principles > il modo che le parti hanno di

richiamarli può essere molteplice; infatti, le parti possono stabilire espressamente che

essi si applicano quale legge regolatrice del loro contratto transnazionale. Sempre nel

preambolo, le parti possono scegliere di applicarli per determinate materie (es.

hardship), mentre per altre materie, la legge regolatrice sia una determinata legge

nazionale. Anche quando le parti hanno scelto che i principi di applichino solo per

determinate questioni del contratto o per l’intero contratto, si applicheranno le

disposizioni di carattere generale.

Le par

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Publisher
A.A. 2022-2023
68 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiara470 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dei contratti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Zorzi Nadia.