Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 59
Appunti di Diritto agrario Pag. 1 Appunti di Diritto agrario Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto agrario Pag. 56
1 su 59
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PAC.Responsabilità tra imprenditori della filiera alimentare, produttori e commercianti dei prodotti agricoli

La responsabilità tra imprenditori della filiera alimentare, produttori e commercianti dei prodotti agricoli è regolata dalle norme contrattuali e legali di provenienza europea. L'articolo 62 del decreto legislativo 1/2012, modificato, si riferisce ai contratti agroindustriali della filiera e obbliga al rispetto di determinati comportamenti. Inoltre, obbliga chi potrebbe abusare della posizione dominante al rispetto di regole come la stipulazione in forma scritta e la nullità di clausole eccessivamente onerose.

La responsabilità nei confronti dei consumatori finali del prodotto è disciplinata dal regolamento 178/2002 sulla sicurezza alimentare. I consumatori hanno il diritto di acquistare prodotti sicuri. Inoltre, il produttore ha una responsabilità oggettiva e deve osservare norme ispirate al principio di precauzione, che impone al produttore di ritirare dal mercato un prodotto potenzialmente dannoso.

Infine, vi è la responsabilità nei confronti della pubblica amministrazione con riferimento ai diritti riguardanti i beni immateriali dell'azienda.

corresponsabilità con lo Stato verso l’UE in caso di violazione di regole di politica comune di contingentamento (quote latte) o di regole alla cui osservanza sono subordinati il diritto di reimpianto o la percezione dei pagamenti diretti.

PAC 2020 slittata al 2021 causa Covid. 7/05 Reg. 178/2002. sicurezza alimentare.

Tema sulla riconosciuta come diritto fondamentale che si realizza avendo a disposizione un accesso economico e sico ad una alimentazione sana e nutriente.

Sicurezza alimentare in senso quantitativo: risolvere il problema della fame e dell'asperequazione alimentare; senso qualitativo: soddisfare le esigenze di commercializzazione dei prodotti e di un tutela della salute.

Rischio alimentare collegato all’ingestione nel tempo di prodotti OGM, Novel food, chemi non costo, vengono immessi nel mercato a in virtù delle modalità di produzioni che abbattono i costi.

L’Italia non consente la produzione di OGM sul territorio nazionale (moratoria), altri

paesi come l'America latina, destinano ad una grandissima massa di consumatori, consentono la produzione di OGM. La politica Italiana guarda alla qualità dei prodotti piuttosto che alla quantità di immissione nel mercato, ciò in maniera più garantista della sicurezza alimentare.

La contaminazione alimentare tra prodotti OGM e altri prodotti, anche BIO, non è esclusa perché non esistono regole che garantiscono la loro coesistenza di tipo pubblicistico, bensì regole a date a relazioni privatistiche tra imprenditori, responsabili anche nei confronti dei consumatori.

I Novel food, cibi di nuova concezione e produzione che provengono da altre parti del mondo, immessi nel mercato europeo dopo che l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), organismo che si occupa della sicurezza alimentare in Europa, abbia certificato non le possibili conseguenze in seguito all'ingestione da parte di europei, ma

Le conseguenze che ha avuto nell'alimentazione di cittadini non europei (e.g. insetti), attestandone la bontà e sicurezza relativamente a tali cittadini. Si potrà procedere all'inibizione di tali prodotti solo dopo la certificazione di conseguenze che riguardano il territorio europeo.

Sicurezza alimentare vs libera circolazione dei beni (che spesso prevale sulla prima con riguardo a prodotti non europei). Le istituzioni europee hanno atteggiamento equidistante su tali assolute, con riguardo a prodotti non tradizionali esteri.

Reg. 178/2002 introduce una serie di regole di organizzazione, relazione, responsabilità del consumatore, consumatore finale di un prodotto. Definizione garantita da tale disciplina: alimento che non utilizza lo stesso nell'ambito di una operazione o attività di impresa del settore alimentare. La nozione è settoriale rispetto alla nozione generale del consumatore, persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività svolta.

Consumatore nalepotrebbe quindi anche essere diverso dalla persona sica. La giurisprudenza ha messo afuoco la natura di parte economicamente debole del consumatore, protetto nei confrontiinteresse attivo,del professionista. Soggetto portatore di secondo al Corte di Giustizia nel1997, legittimato a pretendere dagli imprenditori comportamenti conformi alla disciplinadella sicurezza alimentare, secondo linee che hanno trovato eco in Cassazione.Tale disciplina pone regole di responsabilità.impresa alimentare,De nizione art. 3 n.2, concorre alla de nizione del consumatore aini dell’applicazione della disciplina: è impresa alimentare, un soggetto pubblico oprivato, con o senza scopo di lucro, che svolge una attività connessa a una delle fasi diproduzione, trasformazione, distribuzione di alimenti, fasi di importazione,immagazzinamento , trasporto, vendita, erogazione incluse. Tutti i soggetti che fannoparte della liera dal momento della produzione al momento della

Immissione sul mercato, tutti responsabili sulla sicurezza alimentare. L'imprenditore agricolo è quindi soggetto a tale disciplina. Il reg. segnala che l'igiene dei prodotti alimentari debba essere garantito in tutte le fasi della filiera. L'impresa alimentare, al cui interno vi sono gli imprenditori agricoli, è obbligata al rispetto del reg. anche ai fini di accesso alle agevolazioni (Direttiva del 2013).

Organizzazione: Le imprese alimentari sono tenute ad applicare le peculiarità di cui agli artt. 14 a 21 del regolamento, regole di controllo della qualità, già elaborate su base volontaria, diventano cogenti, nella misura in cui in caso di violazione sorge responsabilità degli imprenditori nei confronti dei consumatori e della p.a. (che controlla ed eroga sanzioni amministrative).

Rintracciabilità dei prodotti per poter risalire al soggetto che eventualmente ha violato le regole e principio di precauzione, tra regole dell'agire.

E incertezza scientifica, obbliga l'imprenditore a far suo il rischio della pericolosità del prodotto, anche in seguito ad una verifica successiva alla sua fase di lavorazione. Le regole di prevenzione si applicano a tutti i soggetti della filiera.

Art.17 spetta agli operatori del settore alimentare e dei mangimi garantire che questi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività, in tutte le fasi, e verificare il soddisfacimento di tali disposizioni.

Metodo HACCP (sistema di analisi dei pericoli e punti di controllo critico), gestione dei punti critici dell'attività aziendale, attraverso l'adozione di modalità e prassi idonee e la predisposizione e aggiornamento della documentazione aziendale ai fini dell'intracciabilità (nonché ai fini generali di sicurezza alimentare); intracciabilità applicabile immediatamente alla carne bovina dopo la

puzza. Tracciabilità eliera. Tema dell’obbligo delle scritture contabili. relazione, Principio di precauzione fa da ponte con le regole di regole di informazione delconsumatore La dottrina ha a ermato che le regole investono anche il momento successivoall’immissione nel mercato; regime giuridico delle informazioni, che costituiscefondamento di responsabilità dell’impresa e di autoresponsabilità del consumatore. Art.16, regole di informazione, pubblicazione e etichettatura in forza delle quali glinon inducano inoperatori alimentari sono tenuti a pratiche legali di informazione cheerrore riguardo la natura, qualità, caratteristiche, origine, metodo di produzionedell’alimento, che tutelino da pubblicità ingannevole i consumatori in merito ai prodottialimentari; le info devono essere precise chiare e comprensibili. già Regole di relazione anche relative al monitoraggio e al ritiro di prodotti immessi. Art. 19, monitoraggio;Art.

20, richiamo dei prodotti nel caso in cui l'alimento non si trova più sotto il controllo immediato dell'operatore alimentare: applicazione del principio di precauzione che va oltre il momento dell'immissione sul mercato e al rispetto delle regole relative alla produzione.

Evitare che il rischio si trasformi in pericolo e questo in danno, da cui scatta la responsabilità.

Regole di oggettiva, ex art. 21, per danno da prodotto difettoso, insicuro, comporta il risarcimento di tali danni subiti dal consumatore a causa dell'imprenditore alimentare violante la disciplina.

Responsabilità del produttore, assorbita dal codice del consumo (dlgs 206/2005, Titolo II, artt. 114 a 127), ai sensi della Direttiva 374/85, attuata con d.p.r 224/88, modi cata nel 1999 [modif. che prese coscienza della possibilità di un prodotto naturale di essere insicuro, prodotti che prima escludevano la responsabilità]; contiene delle esimenti ex

  1. art.118 (cause che esonerano da responsabilità, che non si configura quindi come assoluta):
    1. responsabilità oggettiva- se il produttore non ha immesso il prodotto sul mercato;
    2. difetto del prodotto dovuto alla conformità del prodotto a norme imperative o provvedimenti vincolanti, lett. d, con riguardo al caso della mucca pazza, l'alimentazione del bestiame era autorizzata, sebbene comportò danno alla salute;
    3. se lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche al momento dell'immissione del prodotto non permetteva di considerarlo difettoso, lett. e, c.d. rischio da sviluppo;
    4. produttore-fornitore di una parte componente di una materia prima se il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui è stata incorporata la parte di materia prima o alla conformità di questa alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata;
  2. Vi sono differenti termini prescrizionali e c'è una regola di decadenza non
previste dalledisposizioni in tema di responsabilità civile.]Non danno piena tutela ai consumatori, per cui con riguardo al produttore si dovrebbeimmaginare una regola che escluda innanzitutto una delle esimenti, l'esimente relativa allo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche al momento di immissione del prodotto, che viene considerata dagli art. 19 e 20 reg. del 2002, (monitoraggio e ritiro).dopoe.g. in caso di prodotti chimici previsti da norma imperativa, che si scopre esseredannosi, l'imprenditore non risponde dei danni cagionati, perché in termini di risarcimentola responsabilità si ferma al momento dell'immissione del prodotto. Impensabile il nonlegame giuridico tra norme del reg. 2002 e quelle in materia di responsabilità delproduttore; coerenza vorrebbe che le esimenti previste dalle lett. d ed e, non dovrebberorelazionetrovar
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
59 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/03 Diritto agrario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Emanuele.1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto agrario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Pisciotta Giuseppina.