COMPORTAMENTO
Lucifuga e notturna: se visibile di giorno → infestazione importante.
o Si muove lentamente rispetto alla Blattella germanica.
o Colonizza ambienti più freddi e umidi, completando così la “nicchia ecologica” lasciata dalle altre blatte
o (che preferiscono caldo e asciutto).
Oltre ai danni che arreca nutrendosi a spese di derrate alimentari, trasferisce a queste un disgustoso
o odore, causato dal secreto delle ghiandole repugnatorie. Inoltre può essere ospite intermedio di
Nematodi, di uova di Nematodi e di Cestodi, che passano inalterate attraverso l'intestino dell'insetto,
venendo emesse con le feci.
Periplaneta americana (L.) – Blatta rossa o “americana”
CARATTERISTICHE GENERALI
È la blatta di maggiori dimensioni tra le specie infestanti comuni.
Specie molto esigente in termini di temperatura e umidità → vive solo in ambienti caldi e umidi.
Spesso arriva con le merci di importazione (contenitori, semi di cacao, legname tropicale).
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
DIMENSIONI: adulto di circa 4 cm.
COLORE: giallastro-rossastro (ferrugineo).
ALI: molto sviluppate, più lunghe dell’addome a riposo → permette brevi voli o
planate, soprattutto in ambienti naturali (nelle foreste vola attivamente).
CORPO: appiattito e robusto, adattato a spostarsi in fessure e condotte.
ATTIVITÀ: prevalentemente notturna (lucifuga).
SVILUPPO: eterometabolo (incompleto: ooteca → neanide → adulto). Ha t sviluppo: circa 12 mesi a 30°C, ma
in ambienti più freddi o asciutti non riesce a completare il ciclo riproduttivo. Per questo motivo in Italia spesso
non si riproduce stabilmente: tende a sopravvivere solo in zone calde (fognature, coste, industrie). Adulti
vivono anche 2 anni.
HABITAT E COMPORTAMENTO: ormai cosmopolita, ma in Italia risulta localizzata, date le sue particolari
esigenze di umidità e T, solo nelle città portuali e in alcune industrie alimentari ove, giunta con materie prime,
ha trovato le condizioni idonee allo sviluppo (lungo le coste e in alcune industrie alimentari / in stabilimenti di
trasformazione del cacao o prodotti importati).
Predilige ambienti caldi, umidi e scuri, come: fognature (rifugio principale), sottosuoli di industrie
alimentari, zone costiere e tropicali, aree con accumulo di rifiuti organici.
In estate può essere osservata all’esterno, di notte, vicino a cumuli di spazzatura.
Se la temperatura ambientale diventa troppo alta (es. rifiuti al sole), tende a spostarsi altrove.
Elevata resistenza al digiuno.
MONITORAGGIO E CONTROLLO
MONITORAGGIO CONTINUO fondamentale in contesti alimentari:
Utilizzo di trappole adesive numerate, collocate in punti strategici (fessure, canaline, scarichi).
A ogni trappola deve corrispondere una scheda di raccolta dati (data, posizione, numero di individui).
Il monitoraggio deve essere costante durante tutto l’anno, anche in assenza di blatte visibili.
TRATTAMENTI INSETTICIDI:
Si eseguono solo se le trappole rilevano presenza attiva, per evitare inutili contaminazioni ambientali.
La prevenzione (pulizia, manutenzione e controllo umidità) è sempre prioritaria.
Ordine: PSOCOTTERI - FAMIGLIA: Liposcelidi
FAMIGLIA PRINCIPALE: Liposcelidae - NOMI COMUNI: Pidocchi dei libri, pidocchi della polvere
CARATTERISTICHE MOROFLOGICHE
DIMENSIONI: molto piccole (0,8 – 2 mm negli adulti) → spesso passano inosservati anche per
lunghi periodi, formando colonie numerosissime.
CORPO: molle, di colore chiaro o bruno-grigiastro, leggermente appiattito.
CAPO: libero, di forma trapezoidale (vista dorsale).
ANTENNE: lunghe, sottili, formate da numerosi segmenti (antennomeri).
ALI: due paia, membranose; le anteriori più sviluppate delle posteriori → in molte specie ridotte o assenti
(forme attere, tipiche dei Liposcelidi).
ZAMPE: snelle, femori posteriori leggermente triangolari; adatte a muoversi rapidamente in spazi ristretti.
APPARATO BOCCALE: masticatore, adatto a raschiare superfici e nutrirsi di detriti o miceli fungini.
SVILUPPO: eterometabolo (incompleto) → uovo → neanide → adulto.
Riproduzione: per anfigonia o partenogenesi (in molte specie).
Ciclo vitale: rapido in condizioni di umidità elevata (70–90%) e temperatura mite (20–25 °C).
ALIMENTAZIONE
Si nutrono di detriti organici (vegetali o animali), muffe, lieviti, residui amidacei e cellulosa.
A volte si nutrono si miceli fungini.
In ambienti alimentari possono attaccare: farine, cereali, paste alimentari, imballaggi di carta e
cartone, libri, materiali cartacei e imbottiture.
HABITAT E COMPORTAMENTO
Habitat naturale: sottobosco, sotto cortecce, tra foglie secche o detriti.
Habitat antropico: → ambienti chiusi, umidi e scarsamente aerati, come:
Magazzini alimentari, silos, dispense; Imballaggi in cartone o cellulosa provenienti da magazzini um
Biblioteche e archivi (su carta e colla); Pareti, pavimenti o scaffali umidi con presenza di muffe.
DANNI:
Contaminazione indiretta di alimenti e materiali di imballaggio.
Erosione superficiale di carta, farine o derivati (danni economici e qualitativi).
Indicatore ambientale: la presenza segnala conservazione in ambienti umidi o scarsa ventilazione.
Possono fungere da vettori meccanici di microrganismi patogeni (funghi, batteri).
Rischi per la salute: talvolta causa di dermatiti allergiche o reazioni da contatto in operatori o
manipolatori di alimenti.
PREVENZIONE E CONTROLLO
Mantenere umidità < 50% nei magazzini e locali di stoccaggio.
Aerazione costante e buona ventilazione.
Pulizia frequente di scaffali, pavimenti e materiali in cartone o carta.
Controllare farine, cereali e paste prima della lavorazione o confezionamento.
Eliminare materiale contaminato o ammuffito.
In caso di infestazione: asciugare i locali, aumentare la temperatura (> 30 °C) e, se necessario, trattare
con insetticidi mirati a basso residuo.
FAMIGLIA: Liposcelidi
Più frequenti negli ambienti con alta umidità.
Privati di ali, corpo appiattito, colore chiaro o marrone-grigiastro. forma triangolare dei femori delle
zampe posteriori.
Veloci, si rifugiano spesso in imballaggi di cartone o in libri antichi di cellulosa. I più comuni negli ambienti
di produzione stoccaggio degli alimenti
Possono causare allergie da contatto.
Ordine: ORTOTTERI (CAVALLETTE / GRILLI)
SPECIE DI INTERESSE IGIENICO:
Gryllomorpha dalmatina (Ocskay)
Acheta domestica (L.) — Grillo del focolare
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE:
DIMENSIONI: variabili (da 1 a 2,5 cm circa).
COLORE: brunastro o grigio.
CORPO: allungato e robusto.
APPARATO BOCCALE: masticatore, mandibole robuste per rosicchiare materiali vegetali o organici.
ZAMPE POSTERIORI: saltatrici, molto sviluppate, tipiche dell’ordine.
ALI: spesso ridotte o assenti in Gryllomorpha; ben sviluppate in Acheta domestica.
ANTENNE: lunghe e filiformi.
SVILUPPO: eterometabolo (incompleto) → uovo → neanide → adulto.
RIPRODUZIONE: ovipari: uova deposte isolatamente nei tessuti vegetali oppure in ooteche (cannelli).
DURATA CICLO: una generazione all’anno, è strettamente dipendente dall'umidità e T ambientale.
COMPORTAMENTO E HABITAT
o Specie lucifughe e notturne.
o In autunno, gli adulti cercano rifugi caldi e asciutti per lo svernamento:
o Crepe nei muri, anfratti, dietro impianti elettrici, sotto mobili o bancali.
o Magazzini, locali di deposito o cucine con accesso verso l’esterno.
o Ambienti tipici: zone con bancali in legno, magazzini alimentari aperti, spazi poco illuminati e con
accumulo di materiali.
o Non rappresentano una infestazione tipica delle cucine o dei magazzini alimentari, ma la loro presenza
indica insetti provenienti dall’esterno (ambienti agricoli, giardini, cortili).
RISCHI E RILEVANZA IN RISTORAZIONE:
Non infestanti diretti degli alimenti → presenza accidentale o occasionale.
Possono contaminare indirettamente gli alimenti con detriti o escreti.
Possono veicolare microrganismi patogeni (tramite contatto con superfici sporche o terriccio).
La loro presenza indica vie di accesso aperte o gestione inadeguata degli spazi esterni.
PREVENZIONE E CONTROLLO IN RISTORAZIONE
Controllare e sigillare fessure, crepe e anfratti nei locali.
Rimuovere bancali in legno o materiali accatastati all’aperto.
Evitare l’accumulo di umidità e mantenere ambienti asciutti e ben illuminati.
Installare zanzariere, guarnizioni e barriere fisiche per impedire l’ingresso dall’esterno.
Pulizia e ispezione periodica dei magazzini, soprattutto in autunno.
Ordine: DITTERI (mosche, zanzare ecc.)
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE:
ALI: un solo paio sviluppato (mesotoraciche); le ali posteriori (metatoraciche) sono trasformate in
bilanceri, organi di equilibrio durante il volo.
LARVE: apode, vivono in acqua, sotto terra, dentro piante o animali, o in sostanze putrescenti.
APPARATO BOCCALE:
adulto: lambente-succhiante; il labbro inferiore convoglia liquidi verso il canale alimentare.
larvale: dilaniante (uncini per nutrirsi e muoversi); non vere mascelle.
SVILUPPO: olometabolo = Uovo → Larva → Pupario → Adulto
UOVA: deposto su substrati morbidi (p.es. feci, materiale organico), protetto dalla disidratazione.
LARVA: apode, senza zampe, apparato boccale a uncini (dilaniante), nutrimento su materiale organico o
tessuti.
PUPARIO: ultima spoglia larvale; protegge la pupa da umidità e danni ali; permette spostamenti e rifugio.
ADULTO: un paio di ali membranose, ottimo volatore; sviluppo rapido in estate se le condizioni ambientali
sono favorevoli.
ALIMENTAZIONE ADULTA: principalmente glicifaga (succhi, liquidi zuccherini).
COMPORTAMENTO:
o Le larve possono essere saprofaghe, parassite o predatrici, a seconda della specie.
o Alcune specie possono causare miasi se ingerite o penetrate nei tessuti.
o Gli adulti spesso cercano liquidi zuccherini o sostanze organiche.
o La presenza nelle aree di preparazione alimentare è indice di scarsa protezione dai vettori volanti.
RILEVANZA: come Blattoidei e Formicidi, non tollerati in ambienti di ristorazione: sono vettori di microrganismi
(batteri, virus, ecc.). La presenza indica accessi non protetti (finestre senza zanzariere, porte aperte, fessure).
RISCHI PER LA RISTORAZIONE E MAGAZZINI:
Trasmissione indiretta di patogeni da superfici contaminate a cibi.
Contaminazione di derrate alimentari tramite contatto o deposizione di uova.
Presenza di escrementi o larve che possono contaminare i cibi.
La loro presenza segnala vulnerabilità nella barriera fisica degli accessi (porte, fines
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Appunti Contaminazione Biotica degli alimenti e degli ambienti
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Report esercitazioni Contaminazione biotica degli alimenti e degli ambienti
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Test di preparazione all'esame scritto di Contaminazione biotica degli alimenti e degli ambienti
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Appunti modulo Contaminazione biotica