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COMPOSTI AROMATICI: ARENI
Danno reazioni di:
SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA (sear) non danno addizione come i chetoni.
Schema generale di un meccanismo di sear:
1) Generazione elettrofilo forte: necessita di un catalizzatore
2) Addizione elettrofila: l’elettrofilo rompa l’aromaticità e si addiziona a un carbonio e si
genera un carbocatione
3) Reazione di eliminazione: la base forte – (agisce da nucleofilo) va a interagire con gli H
e gli elettroni nel ciclo si muovono verso C+ formando il doppio legame e ristabilendo
l’aromaticità
Ne esistono di più tipi:
Nell’alogenazione il benzene reagisce con Cl2 o Br2 in presenza di un acido di lewis come FeCl3 e
FeBr3 per dare clorobenzene o bromobenzene:
Nella nitrazione il benzene reagisce con acido nitrico e acido solforico per dare nitrobenzene ed è
utile perché il gruppo nitro può essere ridotto a NH2:
Nella solfonazione reagisce con il triossido di zolfo in presenza di acido solforico per dare l’acido
benzensolfonico, questa è una reazione reversibile infatti se viene riscaldato in H3O+ ridà
l’aromatico (è l’unica reversibile):
Nell’alchinazione di friedel-craft un aromatico trattato con alogenuro alchilico e un acido di lewis (o
con un alcool o con un alchene e un acido protico o di lewis) dà un alchilbenzene
Questa reazione può dare problemi: i carbocationi danno shift per formare carbocationi più stabili e
inoltre l’alchilbenzene è molto reattivo quindi reagisce con un altro carbocatione oppure si legano
ad esso più catene alchiliche e non solo una. Per risolvere questi problemi si opta per fare un
acilazione e non un alchilazione.
ACILAZIONE DI FRIEDEL-CRAFT:
Successivamente si può trasformare il derivato acilico in alchilico:
Reattività e orientamento:
I gruppi OH e CH3 rendono l’anello più reattivo rispetto al benzene e orientano in orto e para sono
quindi gruppi attivanti orto para orientanti. Cl è invece un gruppo disattivante orto para orientante,
NO2 è un gruppo disattivante meta orientante. I gruppi orto para orientanti hanno un doppietto di
elettroni sull’atomo legato al’anello aromatico mentre i gruppi meta orientanti hanno una carica
positiva parziale o totale sull’atomo legato all’anello aromatico.
L’elettrofilo attacca nella posizione
che genera un intermedio più
stabile, più stabile è il carbocatione
minore sarà l’energia dello stato di
transizione da cui deriva, minore
sarà l’energia di attivazione e la
velocità della reaz. I gruppi elettron
donatori (gruppi R) stabilizzano il
carbocatione attivando l’anello
aromatico verso l’attacco elettrofilo e
rendono quindi la reazione più
stabile. I gruppi elettron attrattori
(tutti gli altri) destabilizzano il
carbocatione disattivandolo rendono
più lenta la reaz. Il gruppo più
attivante prevale nell’indirizzare la sostituzione e la posizione tra due gruppi meta è troppo
ingombrante per essere sostituita.
Le sostituzioni elettrofile aromatiche hanno delle limitazioni:
Gli anelli aromatici fortemente attivati (OH,NH2,OR,NHR,NR2) vengono polialogenati, per
- avere il prodotto monoalogenato si alogena senza catalizzatore
Reazioni di F—C non avvengono in presenza di NH2 perché questi si compleassa con
- AlCl3 disattivando l’anello
Alchilazioni di F—C con alogenuri alchilici porta alla polialchilazione perché il monoalchilato
- è più attivato del substrato
Un aromatico fortemente disattivato non da reazioni di friedel-craft, reagisce con acido di
- lewis e diventa disattivante: per ovviare a questo problema va protetto il gruppo NH2:
REAZIONI DI RIDUZIONE DELL’ANELLO BENZENICO: sono difficili perché perde aromaticità e
quindi stabilità
SOSTITUZIONE NUCLEOFILA AROMATICA (SNAR): prevede un meccanismo in due stadi detto
di addizione-eliminazione: il primo stadio (addizione) è lo stadio lento e determina la velocità della
reazione, qui il nucelofilo si addiziona con la formazione di un carbocatione stabilizzato per
risonanza e si perde quindi l’aromaticità. Nel secondo stadio (eliminazione), più veloce,
l’aromaticità viene ristabilita allontanando il gruppo uscente.
Otteniamo due prodotti perché la base può legare sia in orto che in para (OH attivante orto para
orientante)
Così OH funge da base, per farla comportare da elettrofilo dobbiamo avere un benzene sostituito
con un gruppo nitro in posizione orto o para rispetto all’alogeno, più gruppi nitro abbiamo meglio è
in quanto sono disattivanti e elettron attrattori quindi attraggono a se gli elettroni e porta una carica
positiva sul carbonio del C—Cl, più gruppi NO2 ci sono maggiore sarà la carica positiva (NO2 in
meta non va bene). È ibridato sp2 con un orbitale p vuoto per ricevere
elettroni dal nucleofilo e ora non c’è più la nuvola
elettronica intorno così OH si può legare
FENOLI: sono alcoli aromatici più acidi degli alcoli normali perché hanno una base coniugata più
stabile vista la risonanza.
OSSIDAZIONE A CHINONI: questa reazione vale per i fenoli e per i dioli, i chinoni sono
- sostanze cicliche con due gruppi carbossilici. La reazione contraria è una riduzione.
OSSIDAZIONE IN POSIZIONE BENZILICA: la posizione benzilica corrisponde al carbonio
- (sp3) legato al benzene il quale si può ossidare ad
acido benzoico. Questa reazione avviene solo se è
presente almeno un idrogeno in posizione benzilica.
REATTIVITA’ ALOGENURI ALCHILICI
R—X uniti da legame debole, X è ad alta affinità elettronica ed è un buon gruppo uscente. R è un
elettrofilo e può essere attaccato da un nucleofilo e dare sostituzione nucleofila oppure essere
attaccato da un nucleofilo che agisce come base e dare quindi beta eliminazione.
1. SOSTITUZIONE NUCLEOFILA: reazione in cui il nucleofilo sostituisce X nel legame col
carbonio. Ne esistono di due tipi:
SN1: la rottura del legame C—X avviene prima che inizi la formazione del legame C—Nu ed è
quindi una reazione a due stadi. Queste reazioni avvengono raramente con carboni sp2 e mai con
sp ma avviene con alogenuri terziari con gruppi R ingombranti
SN2: la rottura del legame C—X e la formazione del legame C—Nu avvengono nello stesso
momento ed è quindi una reazione ad uno stadio e si dice concertata. Velocità di reazione
V=K[OH-][R—X] quindi è del secondo ordine ecco perché SN2. Perché questo avvenga i gruppi
legati a C non devono essere ingombranti sennò OH non riesce a passa per legarsi per questo
funziona solo con alogenuri metilici e primari.
Se abbiamo alogenuri secondari la scelta se seguire SN1 o SN2 diventa difficile
SN2:
Cosa succede se il carbonio è chirale (ha 4 sostituenti diversi)? Il centro chirale inverte la sua
configurazione assoluta
SN1:
In questo caso è un alogenuro alchilico terziario quindi OH- non riesce ad attaccare il carbonio
fungendo quindi da nucleofilo ma funge da base che può entrare dalla stessa parte o dalla parte
opposta di dove è uscito il gruppo uscente quindi otteniamo un racemo, cioè una miscela di
composti con configurazione assoluta del centro chirale (quando si lega dalla parte opposta di
dove esce il gruppo uscente si inverte la configurazione). In questo caso è una cinetica di primo
ordine e la velocità di reazione dipende solo dalla concentrazione di un solo reagente: V=K[R—X].
Le basi deboli sono buoni gruppi uscenti
Solventi:
Solventi protici: hanno legame tra idrogeno e gruppo elettronegativo, sono molto polari e
- fanno legame ad idrogeno. Questi solventi interagiscono con gli ioni abbassando l’energia
dei carbocationi e la reazione è più facile su SN1, sulla SN2 non avviene nulla perché non
ci sono ioni. Stabilizzano carbocationi e favoriscono SN1. Un esempio è l’acqua o il
metanolo.
Solventi aprotici: hanno un momento di dipolo ma non un legame diretto tra l’idrogeno e un
- atomo elettronegativo e non danno legame ad idrogeno. Questo solventi destabilizzano il
nucleofilo rendendolo più nucleofilo favorendo quindi SN2 (anche i moderatamente
polari), al contrario se uso i protici interagiscono solvatando il nucleofilo e lo rendono meno
disponibile per reagire. Un esempio è l’acetonitrile il DMF e il DMSO.
Gestendo il solvente in cui far avvenire la reazione possiamo indirizzarla verso SN1 o SN2
Nucleofilo: specie che fornisce elettroni per fare legami e può essere
Anioni: sono più reattivi perché perdono più facilmente la carica negativa, sono più reattivi
- che ha la carica negativa su un atomo elettronegativo (Br,I-,CN-,N3-) e meno reattivi chi da
risonanza
Specie neutre: non sono buoni elettrofili
-
I-<Br-<Cl-<F- nell’aprotico qui viene favorito lo ione nudo quindi in questo caso F- è più piccolo
e reagisce meglio con il carbponio ibridato sp3 nella piramide nell’SN2
F-<Cl-<Br-<I- nei protici qui ione solvatato quindi in questo caso F- essendo più piccolo viene
solvatato del tutto e reso meno disponibile per reagire con R—X
(Slide e quaderno per esempi)
2. BETA ELIMINAZIONE: alogenuro alchilico alchene
Se ho due idrogeni diversi in due carboni beta la reazione di eliminazione è regioselettiva e si
forma i doppi legami più sostituiti perché più stabili (regola di Saytzeff).
Esistono due tipi di eliminazione: E1 e E2
E1: in questo meccanismo la velocità dipende solo dalla concentrazione di R—X e avviene per
alogenuri terziari con carbocationi stabili
R—X
carbocatione + base alchene
Il primo stadio è veloce e il secondo è lento. Anche nell’SN1 il primo stadio è veloce quindi è
difficile guida la reazione se far avvenire l’eliminazione di primo ordine o la sostituzione di primo
ordine. Posso guidare la reazione tra eliminazione e sostituzione agendo sulla temperatura:
SN2: G- R—X aumento T deltaG non cambia e neanche K
G—R X- qui deltaS=0 quindi se
E2: G- CH—C—X quindi se aumento T diminuisce deltaG e
GH + C=C X- quin deltaS>0
aumenta K quindi se scaldo favorisco la reazione di eliminazione!
E2: qui il meccanismo è concertato e la velocità dipende dalla concentrazione di R—X e di B-:
Per avvenire le reazioni di E2 è necessario che l’idrogeno e l’alogeno si trovino in posizione
anticoplanare cioè sullo stesso piano ma in parti opposte, questa posizione determina poi la