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SISTEMI DI AUTOREGOLAZIONE AD ANTICIPAZIONE O A FEEDFORWARD: la
regolazione si attiva in previsione di una perturbazione imminente o possibile del
parametro biologico anticipandone l’effetto. In questo meccanismo i comandi di
correzione vengono applicati in anticipo prima di misurare gli effetti reali indotti dalla
pertu rbazione. Per poter attuare un meccanismo di autoregolazione di tipo
feedforward è necessario che il sistema di controllo su cui convergono le
informazioni raccolte dal sensore sia dotato di memoria: grazie ad essa, cioè grazie
all’informazione raccolta in base alle esperienze precedenti, può essere generata
una risposta in grado di prevenire gli effetti della perturbazione.
OMEOSTASI E PLASTICITA’: L’omeostasi non deve far pensare ad un principio di
staticità dell’organismo: al contrario, gli organismi si modificano in funzione delle
informazioni e degli stimoli che ricevono dall’ambiente in cui vivono. L’omeostasi
lascia spazio alla plasticità: questo termine richiama la proprietà di certi materiali
che si adattano alle deformazioni che gli vengono imposte, in contrapposizione ai
corpi dotati di elasticità che invece tornano allo stato iniziale non appena viene
rimossa la causa che li ha deformati. Quando compare un adattamento plastico, il
sistema coinvolto si allontana dall’omeostasi, o meglio la plasticità comporta la
ridefinizione di un nuovo set point per un dato parametro.
Esempi di plasticità degli organismi sono: la neuroplasticità, che può avere luogo a
differenti livelli; la competenza immunologica, che viene acquisita quando il sistema
immunitario impara a riconoscere un antigene con cui è venuto a contatto; la
resistenza agli alcolici, che compare con la sintesi di particolari enzimi epatici capaci
di metabolizzare l’etanolo…
Molecole della vita
LA FISIOLOGIA CELLULARE: La fisiologia cellulare indaga i meccanismi di funzionamento
e i processi vitali che hanno luogo a livello della singola cellula. Nella fisiologia cellulare la
comunicazione cellulare,lo scambio e trasferimento di informazione,energia e materia tra
l’ambiente interno delle cellule e il liquido extracellulare ricopre un ruolo di primo piano;
poiché questi scambi avvengono attraverso la membrana cellulare diventa chiaro che per la
fisiologia cellulare la membrana cellulare ricopre un ruolo fondamentale. Per affrontare la
fisiologia cellulare bisogna considerare prima i livelli di organizzazione biologica che
sottendono a livello di organizzazione cellulare.
GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA MATERIA VIVENTE: Dei 94 elementi naturali gli
esseri viventi ne usano un numero limitatissimo per costruire e far funzionare il proprio
organismo; questi elementi necessari per la vita vengono definiti “essenziali” e vengono
distinti in:
- elementi plastici(~98% della massa dell’organismo):partecipano alla costituzione
delle componenti strutturali del vivente; si distinguono in elementi plastici primari
(~96%) cioè H, O, C, N, e elementi plastici secondari, cioè S, P;
- elementi minerali (~2%): sono presenti per lo più in forma di sali inorganici disciolti e
dissociati in ioni
- oligoelementi (~0,01-0,001%): sono presenti solo in tracce, svolgono tuttavia funzioni
+ 2+ 2+ − 2+
fondamentali per cui sono spesso insostituibili; sono , , , , .
Perché la biologia si fonda su questi elementi? La presenza di questi elementi chimici nella
materia vivente non è una semplice conseguenza del caso. Essa è da ricondursi alle
particolari proprietà che rendono questi elementi insostituibili nei processi chimici che
caratterizzano la vita sulla Terra. Queste proprietà sono:
1. Facilità nel formare legami covalenti tra loro: un legame covalente si forma
quando due atomi condividono una o più coppie di elettroni per raggiungere una
configurazione elettronica stabile con il raggiungimento dell’ottetto sull’orbitale più
esterno. Un legame covalente è puro quando la nuvola elettronica è perfettamente
condivisa tra due atomi con la stessa elettronegatività.Gli elementi essenziali per la
vita hanno una configurazione elettronica dei loro orbitali che li rende adatti a formare
numerosi tipi di legame covalente tra loro formando un gran numero di composti
stabili.Il legame covalente garantisce la stabilità delle molecole perché è un legame
chimico forte che richiede grandi quantità di energia per essere rotto; alle
temperature a cui esiste la vita, i legami covalenti delle molecole biologiche sono
molto stabili. Forza e stabilità del legame covalente garantiscono anche stabilità della
struttura 3D della molecola: per una data coppia di elementi, la lunghezza del legame
è costante; per un dato atomo in una molecola in genere l’angolo di ogni suo legame
covalente relativamente agli altri legami è sempre lo stesso, indipendentemente dal
tipo di molecola che contiene l’atomo. L’orientazione spaziale dei legami covalenti
conferisce alle molecole la loro geometria tridimensionale e, a sua volta, la forma
delle molecole contribuisce a definire la funzione biologica. Allo stesso tempo, la
stabilità del legame covalente non impedisce che le molecole possano cambiare
forma: gli atomi infatti possono ruotare attorno ad un legame covalente. Questo è
importante per le macromolecole di interesse biologico; ad es. quando si formano
lunghe catene di atomi di carbonio, questi possono ruotare e disporsi in molti modi,
permettendo a queste macromolecole di modificare la propria struttura.
2. Gli atomi degli elementi essenziali sono relativamente piccoli: atomi più piccoli
formano legami covalenti più forti; le molecole che ne risultano sono generalmente
più stabili e più adatte a costituire le strutture fondamentali di un organismo
(l’elemento più grande è il cesio).
3. Gli atomi degli elementi essenziali di formano un’ampia varietà di
configurazioni molecolari: ciò è dovuto al fatto che la chimica del sistema vivente è
una chimica organica nel senso di una chimica basata sull’atomo del carbonio C,
considerato il più versatile tra gli elementi chimici. Gli atomi di C possono formare
legami covalenti semplici, doppi e tripli: gli atomi di C possono formare catene
carboniose lineari, cicliche e poli-cicliche. Inoltre possono formare molecole che. pur
essendo formate dagli stessi atomi, presentano struttura diversa e quindi funzione
diversa. Gli atomi degli elementi essenziali si combinano tra loro a formare
un’enorme varietà di molecole fondamentali per la vita: queste molecole
comprendono acqua, lipidi, proteine, glucidi, acidi nucleici.
L’ACQUA: è la molecola fondamentale per la vita, perché allo stato liquido costituisce la
condizione ambientale più idonea per lo svolgimento delle reazioni biochimiche che
sostengono la vita.La variabilità del contenuto di tra gli individui è principalmente
2
funzione della quantità di tessuto adiposo: il contenuto di del tessuto adiposo è
2
inferiore a quella di altri tessuti; quantità maggiori di tessuto adiposo riducono la frazione di
nel corpo rispetto al peso totale. La % d’ nel corpo varia anche con l’età. Dal punto
2 2
di vista funzionale, il corpo presenta 2 compartimenti di liquidi corporei: il liquido
extracellulare (LEC) all’esterno delle cellule che può essere suddiviso ulteriormente in
plasma (liquido nei vasi) e liquido interstiziale (liquido attorno alle cellule); il liquido
intracellulare (LIC) all’interno delle cellule. I due compartimenti sono separati tra loro dalla
membrana cellulare.
L’ corporea totale (42L) è distribuita tra i due compartimenti principali:
2
- il compartimento del LIC è lo scomparto più grande e contiene ~⅔ dell’ corporea
2
totale (28L, 40% del peso corporeo);
- il compartimento del LEC contiene circa ⅓ dell’ corporea totale (14L) (20% del
2
peso corporeo). Il LEC è ulteriormente suddiviso in liquido interstiziale e plasma, in
alcune condizioni patologiche, liquido aggiuntivo può accumularsi in quello che viene
definito un terzo spazio, che viene considerato parte del LEC. La molecola di ha
2
una struttura speciale che conferisce proprietà chimiche uniche; è costituita da 2H
legati dall’atomo di O tramite un legame covalente polare. Dal punto di vista sterico,
la struttura molecolare è assimilabile ad un tetraedro, con l’atomo di O al centro, due
atomi di H ai due dei vertici e due doppietti elettronici non condivisi. Poiché
+ −
l’elettronegatività dell’O è molto maggiore di quella dell’ , O attrae a sé gli . La
− +
molecola di quindi presenta una parziale carica su O e una parziale carica
δ δ
2
su H. Pertanto, la molecola di è una molecola polare che si comporta come un
2
dipolo elettrico in grado di formare legami ad idrogeno; queste caratteristiche
chimiche spiegano alcune delle peculiari caratteristiche dell’ . In elettrostatica, un
2
dipolo elettrico è un sistema composto da due cariche elettriche uguali e di segno
opposto e separate da una distanza costante nel tempo. Immerso in un campo
elettrico, i dipoli elettrici si orientano tutti secondo i poli del campo elettrico.
Il momento dipolare è la misura della polarità di una molecola: la struttura asimmetrica della
molecola d’acqua ha un momento di dipolo diverso da 0 il cui valore è 1.85D (Debye).
L’essere un dipolo elettrico attribuisce proprietà chimico-fisiche particolari alla molecola di
; inoltre l’essere un dipolo elettrico definisce le capacità solventi dell’ per le diverse
2 2
sostanze. L’ ha ottime proprietà solventi per i sali che dissocia in ioni. In soluzione
2
acquosa, gli ioni (ma anche tutte le molecole idrosolubili) sono sempre avvolti da un guscio
idrico chiamato alone di solvatazione. L’ ha buone proprietà solventi per molecole
2
organiche polari (zuccheri, alcoli); l’ non riesce a dissociare queste molecole in ioni,
2
perché sono formate da legami covalenti polari, ma le circonda interagendo con le cariche
parziali della molecola e formando aloni di solvatazione.
L’ ha scarse proprietà solventi per molecole organiche apolari (oli, grasse); l’ non
2 2
riesce a d