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X- XT X--
e =
. ...,
, ,
sia A una matrice simmetrica di elementi reali, di ordine n con autovalori λ , j=1, …, n; si
j
nominano gli autovalori in modo che sia
Allora per ogni vettore x di elementi reali e non tutti nulli, vale
=
dimostrazione
I QDQ
A =
poiché A è simmetrica, esiste una matrice ortogonale Q tale che
dove Λ è la matrice diagonale avente sugli elementi diagonali gli autovalori di A e Q è la matrice
che ha per colonne gli autovettori di A.
#
- *
Posto y=Q x, si ha y y=x QQ y=x x e
* . . .
L'altra maggiorazione λ x x≤x Ax si prova in
I ↑
n
- - -æ
modo analogo
se una matrice A è simmetrica e ammette autovalori positivi allora è definita positiva
questo
A e def
mostrato A
Siccome A def
X Xi
prime n simm sim
=
pos >0
: o : =n
con pos
. . .
.
dimontzazi
a c
denotiamo con λ , λ , …, λ gli autovalori della matrice A, con λ ≥ λ ≥ … ≥ λ ; per il risultato
1 2 n 1 2 n
sulle matrici simmetriche appena dimostrato si ottiene perché 8
-
e dunque x Ax>0 per ogni x non nullo
#
- >
-
in modo analogo si dimostra che,
se una matrice A è simmetrica e ammette autovalori negativi allora è definita negativa
per una matrice simmetrica A di elementi reali, il rapporto A
Aut
è detto quoziente di Rayleigh
il quoziente di Rayleigh ha senso solo per le matrici simmetriche
⑱ Ast=
As simmetrice
parte A (A(A)
As=
d
A As+Aa ,
= An=-A=
Ac [A-AY
con autisimmetrice A
d .
IT As
ITAx As
IT (AstAal== =
= AT
I(A I(I
T Ax I(=
1 TA) (AE))
+ T(AE)
=x =
=
- 0
- =
-
=
Autovalori di matrici e radici di polinomi
dato un polinomio di cui vogliamo calcolare le radici, si definisce matrice compagna del
polinomio o matrice di Frobenius, una matrice compagna che abbia come polinomio
caratteristico il polinomio assegnato.
complesso
auche
si consideri il seguente polinomio monico di grado n
di coefficienti q , q , …, q reali
1 2 n-1
definiamo la matrice di Frobenius di ordine n
associata al polinomio Q (z) nel modo seguente
n lungs le rige
prine
calcolando det(F–λΙ) mediante Laplace, si ottiene: e
esempio le aizadici
z-6z
(z)
Q
dato
Sie Z 3
1 zz
z 2
1z-6
+ e
raue
= = =
=
> .
( S
I
F det
be (F-1I)
asociate calcolianc
matrice Frabenire
d
univiana = e
:
-2) 1
( (di) st
det( 111
&
det (6-1) -2) 6 det
(F-1I) det + 6
+
=
-> + -
= +
-
il polinomio (-1)PQb()
di
caratteristico Freincide
cioe can
,
Cerchi di Gerschgorin e localizzazione di autovalori
sia A una matrice n x n di elementi a reali o complessi e si definiscono i seguenti cerchi K nel
ij i
piano complesso, detti cerchi di Gerschgorin, di centro a e raggio r
ii i
dove
esempio autovalore a
I
I Lautaalari
- -
↑ lagine
frautiere
mille
-I cerchio
I -
3 he
siccome
-2 comprende
C 1 un o
N -
-
data -I
ov autovelare
S A singolare
willo
pre prä
un essere essere
· -
-
-
2 3
- singolare
incluse
I
3' ' * se l'origine
man e van
-
-
-
Teorem di Gerschgeziu
gli autovalori λ , λ , …, λ , di A appartengono tutti all'unione dei cerchi K , i=1, …, n
1 2 n i
corollario
se gli n cerchi di Gerschgorin K formano s unioni disgiunte, denotate M , M , …, M , allora
i 1 2 s
ciascuna di queste unioni conterrà tanti autovalori di A quanti sono i cerchi che la compongono
se la matrice A è a coefficienti reali e simmetrica, i suoi autovalori sono reali e i cerchi di
⑧ Gerschgorin si riducono ad intervalli dell'asse reale
dal teorema di Gerschgorin si nota che se una matrice è strettamente diagonale
⑧ dominante per righe, allora nessun cerchio di Gerschgorin include l'origine degli assi del
piano complesso. Quindi una matrice strettamente diagonale dominante per righe ha
tutti i suoi autovalori diversi da zero e dunque è non singolare.
se A è una matrice strettamente diagonale dominante per colonne allora la matrice A
⑧
lo è per righe e, poiché A e A hanno gli stessi autovalori, abbiamo ce A è non singolare
B)
( (B) autovalore
XA) di A
é
vou
+ + CAPITOLO 16 calcolo autadori
di
-
METODO DELLE POTENZE
E METODO QR ITERATIVO
Convergenza di successioni di vettori e matrici
si definisce la convergenza di una successione di vettori una successione di matrici sulla base della
definizione di convergenza di una successione numerica.
una successione di vettori {x }, k=0,1,…, di n componenti converge ad un vettore x* e si scrive
k
* =>
(
er=
se le successioni numeriche definite da ogni componente die vettori x della successione di vettori,
k
-
⑦ >
convergono alle rispettive componenti del vettore x*, cioè se
-
(k) #
dove con x si indica la i-esima componente di x e con x la i-esima componente di x*.
i k i
E ->
ed è equivalente a
e quindi, la convergenza di una successione di vettori si può equivalentemente definire nel modo seguente.
una successione di vettori {x } è convergente ad un vettore x* se e solo se per ogni norma di
k
* -
vettori vale
per una successione di vettori {x } si può definire una successione di Cauchy
k
una successione di vettori {x } si dice successione di Cauchy se per ogni numero positivo ε,
k
--
esiste un numero positivo k (che dipende da ε) tale che, per ogni norma di vettori vale
Ik=K(2)/Franue
<0
[Xr} vale
Cauchy IlXp-InIk
di Fr
accessione se
· ,
,
lo stesso vale per le successioni di vettori:
una successione di vettori è convergente se e solo se è una successione di Cauchy
una successione di matrici {A }, k=0,1,…, di n x n elementi converge ad una matrice A e si scrive
->
k
*
se le successioni numeriche definite da ogni elemento della matrice A della successione di matrici,
k
convergono ai rispettivi elementi della matrice A, cioè se
- (3)
(k)
dove con a si indica l'elemento di riga i e colonna j della matrice A e con a il corrispondente
-
ij k ij
elemento di A
->
la definizione (3) è equivalente a
e dunque, la convergenza di una successione di matrici si può equivalentemente definire nel modo seguente
una successione di matrici {A } è convergente ad una matrice A se e solo se per ogni norma di
=>
k
matrici vale
Metodo delle potenze per il calcolo dell'autovalore di modulo massimo
metodo delle potenze:
metodo iterativo per il calcolo dell'autovalore di modulo massimo di un matrice A di ordine n
sotto le ipotesi che la matrice abbia autovettori linearmente indipendenti (ovvero sia
diagonalizzabile) e che i suoi autovalori λ , λ , …, λ siano nominati in modo tale che
1 2 n
allora, a partire da un vettore arbitrario v di norma uguale ad 1, genera una successione di
0
-
vettori {v } convergente all'autovettore x associato all'autovalore λ e, una successione di scalari
k 1 1
>
- -
{β } convergente all'autovalore di modulo massimo λ .
k 1
11
dunque, assegnato v arbitrario, con v =1 (dove la norma è una qualsiasi norma di vettore), il
Il
0 0
*
metodo delle potenze calcola un vettore u come il prodotto
1
- Il
11
e definisce il vettore v di norma uguale a 1 ( v =1)
1 1
- -IIIl
il metodo poi, calcola il vettore u da u =Av e definisce il vettore v con v =1
2 2 1 2 2
-
in generale, alla k-esima iterazione si ha
Il
Il
e definisce il vettore v con v =1
k k
_
>
si dimostra che
dimostrazione = E
si prova che ·
infatti si ha
e allora da ratieve
cui
implica
essendo per ipotesi la matrice diagonalizzabile, gli autovettori x , x , …, x sono linearmente
1 2 n
- - -
indipendenti, ogni vettore si può scrivere come combinazione lineare di x , x , …, x . Anche il vettore
1 2 n
- -
u
v si scrive come combinazione lineare degli autovettori:
0
- si suppone α ≠0. La scelta arbitraria di v , in generale assicura
1 0
ì
che v abbia componente non nulla rispetto a x
0 1
- ->
dalla definizione di autovalore e autovettore possiamo scrivere 3 Ti
raiche 2
⑮ e
raccogliendo λ si ottiene
1 e
-so
D
allora abbiamo che, *
antetzt dutüku wo
+ 40
...
Er Illanetazzt Ente all
...
la velocità di convergenza della successione {v } è governata dal rapporto |λ |/|λ |, infatti è
k 2 1
quello che tende a zero meno rapidamente rispetto agli altri rapporti |λ |/|λ |
j 1
esempio *
· piübento
10-6 X2=
Xs 999999
preso = , * velace
(
10-6 pi
Xz
Xs ?
1
preso =
= ·
,
delle {}
successione all'autovalore modula
di massima
auvergenze & Tr
K -
- Illall
la A
relazione
considera Bx v
Ex
si - = k 1
- -
-
poiché la successione {v } converge all'autovettore x /(± x ), per la definizione di autovalore e
Il
Il
k 1 1
-
-
-
autovettore, si deve avere che la successione {β } converge all'autovettore λ associato
κ 1
all'autovettore x /(± x ) per k che tende a infinito,
Il
11
1 1
- _ ⑰
nel metodo delle potenze, dalla definizione di si ha
AEk- (7)
Mx=
vie
↑
1 =41|a
I
de
riparte
esplicitare -
Br 7
+
I 1 -
per x
=
, ,
Bk ?
la Izk-Il
Euclider ha definizione
-VI-kn-
applicando be verber
che di
ei Wr-
per
manue s e
e vanne
: ,
VI
Br =
· k
- e
=Ar ↑
dove z è un vettore qualsiasi non ortogonale ad x (x z≠0)
implica auche Br
A 1 1
= - - -
il valore β converge all'autovalore λ con la stessa velocit&agra