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=I
-a B-a
-c
analogamente ƒ (x) è una funzione continua su un intervallo chiuso [a,b] quindi esiste finito
1
n +
il numero M per cui limitatezze
l'uniforme
he
in rispetto
derivate
delle derivazione
di
lazdice
*
consideriamo l'ipotesi che il numero M non dipenda dall'ordine n della derivata, ovvero che esiste
un unico maggiorante che limita le derivate di ƒ di ogni rodine; si esclude il caso che il
maggiorante della derivata prima sia minore di quello della derivata seconda, ecc. Si deve avere
che per ogni valore di n intero non negativo
dalla (19) si deduce ovvero il polinomio di interpolazione converge uniformemente alla funzione ƒ
WM
L
I =1f(x)-Pm()/
0
-> qualunque sia la distribuzione dei punti di interpolazione x , i=0,…,n
i
!
1)
(n M
+ di
esempio in cui M dipende da n Rouge
funzione
-
↳
be funzione definitatze [-1 FAI=
1]
ricoundere -ex
si
.
consideranc punti dave equidistanti
I
intera peritive
(i/n) distante
puntixi
i In
=- 1+2
X
in in
: 0 me newe
= can
, .... .
,
fépari f(
f(x) x)
: = -
se si calcola il polinomio di interpolazione p (x) di grado n passante per i punti (x ,ƒ(x )),
n i i
i=0,…,n, si osserva che, al crescere di n, quindi all'aumentare del grado del polinomio
ovvero all'infittirsi dei punti xi, l'errore di interpolazione cresce in valore assoluto.
Questo è dovuto al fatto che il termine M che limita in modulo la derivata (n+1)-esima
della funzione aumenta man mano che n cresce, cioè M dipende da n. funzione
in conse
Pr 10 mero
comm Pn COMM 20
= =
ci chiediamo se esiste una distribuzione di punti che renda l'errore di interpolazione in modulo
in (19) più piccolo possibile.
le(x) Iw(l
si cerca una distribuzione di punti di interpolazione x , i=0,…,n, che minimizzi
i
questo è possibile se prendo i punti x sono gli zeri di un particolare polinomio, detto polinomio
i
di Chebyshev. Con questa distribuzione di punti si ha la convergenza uniforme del polinomio
di interpolazione alla funzione al crescere di n.
10
S 20
M
M =
m = =
policana Chebycher
di
interpolazione il
di secondo
muti mei
con quell'inclinas
vete abbie
che
si
ivuole grande
h prenti
qui
pen
pause
- S
40
Interpolazione con dati sulle derivate: formula di Hermite ·
. 41 e
I
To )
p'(x z
=
1
siano dati n+1 punti (di osservazione) x , x , …, x (punti di interpolazione) con x <x <…<x ,
,
0 1 n 0 1 n
in corrispondenza dei quali sono dati due insiemi di valori y , y , …, y e z , z , …, z . Si vuole
0 1 n 0 1 n
determinare un polinomio di grado al più 2n+1 tale che 4
You "derinate di ess"
2
si vuole calcolare un polinomio di grado 2n+1 tale che passi per i punti (x ,y ) e che nei punti x
i i i
abbia la retta tangente con inclinazione pari a z si hanno quindi 2n+2 condizioni e possiamo
i;
determinare un polinomio di grado 2n+1 descritto da 2n+2 coefficienti α , α , …, α .
0 1 2n+1
Scriviamo il polinomio p (x) come combinazione lineare dei monomi 1, x, …, x nei
1
24 +
2n+1
coefficienti visti prima, ovvero
la derivata di p (x) ha espressione
2n+1
e i
condfici E
⑮ B
S
condizio di
pi(Xi) zi
= incognite
im
2m+2 eq antr
.
cerchiamo delle funzioni "elementari" l. indip. per p (x) in modo tale che il sistema determinato
2n+1
dalle 2n+2 condizioni ammetta un'unica soluzione e sia di facile risoluzione.
Scriviamo il polinomio p (x) come combinazione lineare dei polinomi h (x), h (x), …, h (x) e
2n+1 0 1 n
-
h (x), h (x), …, h (x)
-
- 0 1 n
-
dove h (x) e h (x) sono i polinomi di Hermite e si definiscono a partire dai polinomi l (x) di
j j j
Lagrange, per j=0,…,n, -
grada z n +1
Se
l,(x)
noiché = 0
K M
J = ....,
,
scrivendo il polinomio p (x) come combinazione lineare dei polinomi di Hermite, si può scrivere:
2n+1
il polinomio di interpolazione con la formula di Hermite si scrive zmkn(x)
zoo(x) z(x)
=Yoko + yhn() Yuhu(x)
+ + + +
+ +
... ...
esempio d'avere
supponiamo X2 tangenti
X X3
Xo ,
,
. mute y-concavità
-
~
-
p(xd) Yo ⑧
=
p(x ) Ze
=
, do I
p'(X2) zz
= . s
z
grado
pi(3) We
= /manudor
I 3 genere
↓
P3(Xd) x8
2x
co C1Xo 2 40
+
+
= = Fastellet
+ , (e) risibile
facilmente
p(X) ?
21 2x2x 323x
= + Ze
+ = ·
pi3(X) 3x3x2
2x2x2 zz
2
= + +
1 =
p"3(xz) 2xn 623xz W3
= + = CAPITOLO 20
APPROSSIMAZIONE AI MINIMI QUADRATI
Polinomio di miglior approssimazione, metodo dei minimi quadrati
siano assegnati m+1 punti di osservazione distinti x , x , …, x assegnati all'intervallo [a,b]
0 1 m
dell'asse reale con x <x <…<x e in corrispondenza di essi, siano assegnate m+1 osservazioni
0 1 m
y , y , …, y
0 1 m 20
es m = 20
m = bello mm)
più
In 1
= - ,
per m grande il polinomio tende
a oscillare molto, fa schifo
il polinomio di interpolazione non descrive bene il fenomeno fisico
A
allora, assegnati m+1 punti di osservazione distinti, x , i=0,…,m, e m+1 relative osservazioni
i
y ,i=0,…,m, non adoperiamo necessariamente le condizioni di passaggio per i punti (x ,y ), ma
i i i
cerchiamo un polinomio di grado n, p (x), con n<m (meglio se n<<m), tale che nei punti x ,
n i
approssimi le osservazioni y :
i interpole prato (Xxial
il
-maleEr= pul
s
denotati con gli m+1 scarti, in generale, abbiamo
che ε ≠0 per i=0,…,m. Se per qualche punto (x ,y ). Poiché n<m, in generale il polinomio p (x)
i k k n
non interpola tutti gli m+1 punti (x ,y ).
i i funzioni I
elementari
sia lin
polinomio
il di i=a
camb i Di(x) m
. .....
,
.
.
si vogliono determinare i coefficienti α , α , …, α in modo tale che p (x) approssimi in x le
0 1 n n i
osservazioni y .
i
Un criterio per calcolare i coefficienti α , α , …, α è qeullo di rendere minima la somma S degli
0 1 n
scarti al quadrato criterio
altro (Eil-simmimizze
min il rispetto
max .....
max Co
um : <M
02
(20 ~)
.....
lo scarto ε ha espressione
i
tale polinomio p (x) si chiama polinomio di miglior approssimazione.
n
il calcolo dei suoi coefficienti si effettua mediante la minimizzazione della somma degli scarti al
quadrato
principio dei minimi quadrati o metodo dei minimi quadrati
i c m
= ..... E B
(x) ( 1)
x +
- ti l.ipeniza
E hezango manime niccome .....
m
=
dove I I
↳Er Er [e In
E : ....
richiedere che la somma degli scarti al quadrato sia minima è come cullel
richiedere che la norma Euclidea al quadrato del vettore ε sia minima:
per calcolare il calcolo dei coeff con il principio dei minimi quadrati
implica la risoluzione del seguente problema dei minimi quadrati
⑰ il vettore α che lo risolve è la soluzione dei minimi quadrati
il problema ai minimi quadrati può essere risolto mediante la fattorizzazione QR per sistemi
*
sovradeterminati oppure, mediante la risoluzione del sistema lineare equivalenti
-
·
#
dove la matrice E E è simmetrica e def. pos. in quanto E ha rango massimo.
e q=E
EE dielementi
Ha
poniamoH= l
can
q
= n
? o
5 = ....,
,
elementi
di
e
g
risolvibile con l'algoritmo di Cholesky I
H a
-
scegliendo elementari
funzion he
1 si
came
cason = s ex :
,
Polinomi ortogonali "nel discreto"
un altro metodo di risolvere con l'algoritmo di Cholensky è quello di scegliere un opportuno
insieme di funzioni elementari φ (x), i=0,…,n che, con i valori assegnati x , x , …, x , permetta
i 0 1 m
di ottenere una matrice H semplice.
Si scelgono le funzioni l. indip. φ (x), i=0,…,n, in modo che, con i valori assegnati x ,
i i
i=0,…,m, si abbia h =0 per j≠l, ovvero
jl
la soluzione vale
Heq
per il pelinomio di miglior approssimazione boh
è
->
questa scelta è possibile se le funzioni φ (x), i=0,…,n sono i polinomi ortogonali nel discreto
i
rispetto i punti assegnati x , i=0,…,m, ovvero se vale
i
i polinomi ortogonali nel discreto soddisfano la seguente relazione definiti da
dove ge
n-1
0 neuo
per =
j ..... :
,
con esempio del calcolo del polinomio di migliore approssimazione utilizzando i polinomi
ortogonali nel discreto mi calcol la
(2 (2
( - parabole
1) uniglion
0)
dati i punti Po ( P
3 h) Pz di
Pr a) appassimazione
2 = =
= = -
, ,
,
,
, , ,
fazurlaziconive punti
polimoniostogenei nel discreto
be
utilizzando aspetto Sche
cantuiscano 5 =1x3=
: =-2
xo 2
ni ai x x2 =
= -
,
, .
,
la simmetrie dei prutix rispetto 0 fr
xf0 0
:
~ = =
a -
22 x
P2(x)
⑭
As x0-1
21x
· +
= +
CAPITOLO 21
CALCOLO APPROSSIMATIVO
DI DERIVATE E INTEGRALI
Differenze finite per la derivata prima e seconda
differenza finita in avanti b)
b])
[ =2 xothe[a
If cowhco
f(x) (Ta
f(x) xoth)
FxE(xo
ciane e xo
econ
e ,
, ,
.
,
la formula di Taylor per la funzione ƒ(x), considerando i punti x e x +h, si scrive
0 0
Xath)
St(Xo
con , h(prima
dell'ordine
termini d ordivel
*I differenta
le finita
dice
eseudo de
si
di in
approssimazione o
errore
- ,
,
differente da ordine
avauti primo
è
finta avanti
in
differenza finita all'indietro
el
If FxE(xo-h xoxothe[a
canho
xo) b)
(x)
supponiance con
e e
i ,
la formula di Taylor per ƒ(x), considerando i punti x e x –h, si scrive come:
0 0 0(h)
di approssimazione
erroze i
Seko-hixale
com I
differenza finite all