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COENZIMI
È una molecola organica che lavora insieme a un enzima che lavora a
stretto contatto con un enzima per facilitare una vasta gamma di reazioni
chimiche. i coenzimi vengono sintetizzati a partire dai loro precursori, che
sono spesso vitamine.
Vitamine, sono micronutrienti essenziali per il nostro organismo. La
maggior parte delle vitamine deve essere introdotta con l’alimentazione
in quanto il nostro corpo non è in grado di di sintetizzarle.
Coenzimi notevoli NAD+ e FAD+H+
Sono enzimi che collaborano con enzimi della
categoria deidrogenasi, quindi sono impegnati
nel trasferimento di elettroni e protoni (+ e
H+)
Enzimi che catalizzano le Ox-redox
trasferiscono questi protoni ed elettroni a
questi coenzimi che si ridurranno
FAD: forma coenzimatica della vitamina
B2, accetta 2e- sono legati all’enzima da
legame covalente
NAD: forma coenzimatica della vitamina
B3, si riduce trasferendo su di se uno
ione idruro (= un H+ un e-) con
liberazione di uno ione H+
L’enzima si lega al coenzima in maniera
labile, con legami non covalenti,
consentendo al NADH + H+ di spostarsi nel mezzo e questo consente al
NAD+ tra le altre cose di raggiungere la fosforilazione ossidativa a livello
del mitocondrio dove si riossiderà.
La riossidazione mitocondriale del NADH necessita O2 e fornisce molta
energia, è un processo esoergonico che viene utilizzato dalla cellula per
produrre ATP
2[NADH + H+] + 02 = NAD+ + H2O
Metabolismo
È l’insieme tutti i processi di
trasformazioni chimici che
avvengono all’ interno di un
organismo
Queste trasformazioni possono
essere processi CATABOLICI o
ANABOLICI
CATABOLISMO: partendo da
molecole complesse (come
lipidi, carboidrati, proteine) si
ottengono molecole più
semplici, CO2, H20, Urea.
Sono processi (almeno in
parte) ossidativi (- H)
Sono processi che portano alla
formazione di energia
ANABOLISMO: partendo da
molecole semplici si ottengono
biomolecole più complesse
Sono processi riduttivi (+H)
Sono processi che hanno un costo
energetico
Nei meccanismi degradativi abbiamo
una convergenza verso alcuni
metaboliti in primis Acetil-CoA e le vie
biosintetiche usano intermedi comuni
per generare molte vie biosintetiche
dando poi origine a composti molto
diversi
Le vie metaboliche sono compartimentalizzate (es: la fosforilazione
ossidativa avviene nel mitocondrio).
Sono contrapposte (es: quando funziona la biosintesi del glicogeno non
funzionerà il catabolismo dello stesso)
La compartimentalizzazione comporta anche una spesa, in termini
energetici e quindi di ATP in quanto alcuni intermedi che dovranno essere
spostati attraverso delle membrane consumano ATP
FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA
Avviene all’interno del mitocondrio:
Per poter avvenire servono 4 particolari
complessi proteici immersi nella membrana
interna. Queste grosse proteine trasportano
elettroni e protoni che serviranno poi a
produrre ATP
All’interno della membrana a interna,
nella matrice mitocondriale avvengono
le reazioni ossidative, cataboliche grazie ad
enzimi degradativi che forniscono a NAD e
FAD gli elettroni che strappano al substrato
La membrana interna è molto
selettivamente permeabile, il passaggio
dentro fuori è sempre mediato da un
trasportatore. Sulla membrana interna NAD
e FAD si ossidano ed e- e H+ vengono
trasportati dai complessi proteici per poi
trovare il suo accettore finale, l O2 e
formare acqua e fornire nel contempo molta
energia che la cellula immagazzina nei
legami P dell ATP
CATENA DI TRASPORTO DEGLI ELETTRONI
Primo complesso: NADH deidrogenasi:
In questo complesso il NADH + H+ si ossida, gli elettroni vengono
spostati al fino a trovare
il co-enzima Q che gli permette di spostarsi all’interno della membrana,
verso il complesso 3.
L’ossidazione del NADH e il passaggio di elettroni attraverso il complesso
rilascia energia che permette alla sua pompa protonica di pompare 4 H+
nello spazio intermembrana
Secondo complesso: succinato deidrogenasi:
Questo complesso proteico è un enzima del ciclo di Krebs e contiene un
FAD, non attraversa la membrana ma sta solo sul lato interno, dove
avviene appunto il ciclo di Krebs, quando ossida il succinato porta nel FAD
due è- che poi verranno trasportati, come per il primo complesso al co-
enzima Q per andare al complesso 3
Questo complesso non pompa H+, gli ioni idrogeno che si liberano
quando il FADH2 si ossida lo fanno nella matrice
Terzo complesso: Citocromo bc1
IL coenzima Q trasferisce gli elettroni a questo complesso che, dopo vari
passaggi darà gli elettroni, uno alla volta ad una proteina, il citocromo C
che porterà questi elettroni al complesso 4 muovendosi nello spazio inter-
membrana.
Il passaggio di 2 elettroni (derivanti da NAD o FAD) in questo complesso
permettono alla sua pompa protonica di pompare 4 H+ nello spazio
intermembrana
Quarto complesso: Citocromo ossidasi
Gli elettroni forniti dal citocromo c vengono trasferiti di nuovo verso la
matrice dove troverà H+ e O2 e formerà acqua metabolica.
Il passaggio finale di questi 2 elettroni in questo complesso permette alla
pompa protonica di pompare 2 H+ nello spazio Intermembrana
Questo processo spontaneo sposta
10 protoni per ogni NAD che si
ossida sul complesso 1 e 6 protoni
per ogni FAD che si ossida sul
complesso 2
Questo accumulo di protoni nello
spazio intermembrana genera un
gradiente protonico importante.
Nella membrana interna è presente un
ultimo complesso:
Quinto complesso: ATP Sintetasi
È una macrostruttura di membrana formata da varie catene proteiche che
possiamo distinguere in due parti, la parte F0 e quella F1.
F0 è quella integrata alla membrana cellulare e forma un canale in cui
passano gli ioni H+, visto che il gradiente protonico è molto elevato
questo passaggio può generare una energia molto grande, che la proteina
utilizza per il movimento di una parte della proteina.
F1 è quella parte del complesso che non si muove ma che accoglie i siti
catalitici per la produzione di ATP.
Una sezione della unità F1 ci mostra che i
tre siti catalitici compiono la stessa azione
ma in momenti diversi, in ogni F1 avremo
sempre un sito che lega ADP e il gruppo
fosfato, uno con l’ATP che si è appena
formato e uno in cui si è appena staccato.
Questo grazie alla forza meccanica che la
parte mobile della proteina atp sintasi
genera sulla parte fissa
Ogni 3 H+ che entrano nella cellula da
ATP sintasi La rotazione di 120° di una
parte della molecola genere per forza
meccanica delle riconfigurazioni in F2 che
forzano, nel sito in cui c’era ADP e il
gruppo Pi la sintesi di ATP, nel sito in cui
c’era ATP, la sua fuoriuscita e in quello che
era vuoto l’immissione di ADP+ Pi
Abbiamo detto che la membrana interna è
impermeabile senza trasportatori, vale anche
per l’ADP e l’ATP. Avremo quindi una proteina di
membrana di tipo antiporto (entra ADP esce ATP)
Nella membrana interna devono essere presenti
anche i gruppi fosfato e infatti abbiamo un altra
proteina di membrana trasportatrice, questa
volta di tipo simporto per questa funzione, il
simporto sarà appunto con il gruppo fosfato e un
H+ che dallo spazio intermembrana andranno
verso la matrice
Quindi tendendo presente tutti questi fattori possiamo dire che per
rigenerare un ADP in ATP servirà il passaggio di 4H+ attraverso la
membrana interna, 3 nella ATP sintasi e uno nel canale simporto del Pi
Quindi per ogni ossidazione di NAD si spostano 10 protoni nello spazio
intermembrana il che ci porta, per i passaggi sopracitati, a dire che: [10/4
] per ogni NAD si formano 2,5 ATP
Per il FAD la resa è minore, trasportando solo 6 H+ genera solo [6/4] 1,5
ATP ad ogni ossidazione
Il processo di regolazione della fosforilazione ossidativa è basata sulla
carica energetica cellulare (se l’ATP↓ la velocità di trasporto e la
fosforilazione ossidativa si intensifica e viceversa)
METABOLISMO DEL GLUCOSIO:
GLICOLILSI
Il glucosio è un substrato energetico utilizzato da tutte le cellule ed entra
nel citosol tramite trasportatori di membrana del glucosio ( il glucosio è
una molecola polare e non potrebbe attraversare la membrana cellulare
apolare )
Questi trasportatori hanno due
conformazioni una aperta all’esterno
e ricettiva allo zucchero, e una
introflessa che ha l’apertura verso la
cellula.
La glicolisi avviene all’interno del
citosol ed è una catena di 10 reazioni
(catalizzate dai rispettivi enzimi), la
maggior parte di queste reazioni ha
un ΔG molto vicino allo 0 per cui sono
reazioni reversibili, ma c’è una tappa
con ΔG molto negativa, l’ultima, che
trasforma il Fosfoenolpiruvato in
Piruvato che rende la catena di
reazioni irreversibile, ci sono inoltre
alcune reazioni che, pur essendo reversibili, se percorse in senso inverso
sono mediate da enzimi diversi.
La glicolisi, in sintesi, è la trasformazione di una molecola di Glucosio a
due molecole di Piruvato. E tutte le cellule del nostro organismo fanno
glicolisi.
In condizioni aerobiche e in presenza di mitocondri il piruvato viene
convertito ad acetil CoA ed entra nel Ciclo di Krebs nella matrice
mitocondriale dove verrò ossidato totalmente per t ridurre tanti NAD e
FAD che verranno poi ossidati per alimentare la fosforilazione ossidativa.
In condizioni anaerobiche, o in alcuni tipi di tessuti, quindi se abbiamo
una carenza di ossigeno, indispensabile per riossidare tutto il NADH e il
FADH2; in questi casi il piruvato viene convertito in lattato con il
vantaggio che il NADH viene riossidato a NAD+ anche nel caso di cellule
dove il mitocondrio è assente
Le molecole di ATP prodotte in glicolisi non vengono prodotte da ATP
sintasi ma da altri meccanismi, I protoni di NADH invece riescono ad
entrare nel mitocondrio mediate da altre molecole
Nella fase di investimento energetico il glucosio si trasforma in fruttosio
ed acquisisce due gruppi fosfato in posizioni 1 e 6. Quindi la molecole
viene scissa in due diverse molecole da tre atomi di C ciascuno; la
molecola che va avanti nella glicolisi è la gliceraldeide 3-P ma anche
l’idrossiacetone fosfato diventa per isomerizzazione un gliceraldeide 3-P,
quindi da questo punto in poi i guadagni saranno considerati x2 in quanto
possiamo dire che ogni glucosio a questo punto ci fornisce 2 gliceraldeide
3-p.
Questa reazione, non reversibile è regolata allostericamente da ATP e
AMP e il 2-