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I MONOSACCARIDI HANNO CENTRI ASIMMETRICI
– quindi sono presenti in natura in forme isomeriche otticamente attive
Tutti hanno un centro chirale tranne il diidrossi-acetone.
• enantiomeri = diversi isomeri ottici
• in generale, una molecola con n centri chirali può avere 2 stereoisomeri (quindi la gliceraldeide ha 1 C chirale
n
e 2 stereoisomeri).
1
LE PROIEZIONI DI FISCHER (formule proiettive)
• sono usate per rappresentare la struttura tridimensionale di uno zucchero su un piano
• i legami orizzontali si proiettano verso chi legge al di fuori del piano
• i legami verticali si proiettano sono orientate verso il basso oltre il piano del foglio, allontanandosi da
chi legge 69
GLI ENANTIOMERI DELLA GLICERALDEIDE 2 stereoisomeri di gliceraldeide. La D-
gliceraldeide è quella che ha l’OH a destra, la
L-gliceraldeide ha l’OH a sinistra. Per tutti i
monosaccaridi si osserva il C chirale più
lontano dal gruppo carbonilico (in questo caso
è 1): quelli che hanno il C con una
configurazione riconducibile alla D-
gliceraldeide sono isomeri D. Quelli
riconducibili alla L-gliceraldeide sono isomeri
L.
Isomeri D e Isomeri L
• carbonio di riferimento = il centro chirale più lontano dal carbonio carbonilico
• due gruppi di stereoisomeri: – isomeri D = in corrispondenza del carbonio di riferimento stessa configurazione
della D-gliceraldeide
• ossidrile a destra (destro) nella formula di proiezione – isomeri L = in corrispondenza del carbonio di
riferimento stessa configurazione della L-gliceraldeide
• ossidrile a sinistra (levo) nella formula di proiezione.
D-aldosi
Gli atomi di C vengono numerati partendo dall’estremità più vicina all’atomo di C carbonilico; i C in rosso sono
centri chirali
D-mannosio e D-glucosio sono gli unici che si distinguono solo per il C2, e si definiscono epimeri in C2
D-galattosio e D-glucosio epimeri in C4
Da sapere: quelli con rettangolo nero sul nome
D-chetosi 70
I monosaccaridi hanno struttura ciclica
• in soluzione acquosa, gli aldotetrosi e tutti gli altri monosaccaridi con 5 o più atomi di C assumono una forma
ciclica – si forma un legame covalente tra il gruppo carbonilico e l’ossigeno di un gruppo ossidrilico.
Formazione di emiacetali e di emichetali
In soluzione acquosa ed ai valori di pH cellulari i monosaccaridi come il glucosio o il fruttosio ciclizzano
spontaneamente grazie alla reazione intramolecolare tra un loro gruppo alcolico ed il gruppo aldeidico (nel
glucosio) o chetonico (nel fruttosio). OH al i sotto del piano della molecola= alfa-D-
glucosio 71
Configurazioni stereoisomeriche α e β
• la reazione con la molecola di alcool crea un
altro centro chirale a livello dell’atomo di C (C
carbonilico)
• si possono avere due configurazioni: α e β
• anomeri = forme isomeriche di monosaccaridi
che differiscono sull’atomo di C emiacetalico o
emichetalico
• carbonio anomerico = l’atomo di carbonio
anomerico
• mutarotazione = la interconversione tra i due
anomeri
Ciclizzazione del fruttosio
PIRANOSI E FURANOSI
• piranosi = composti ad anello
a sei atomi – si formano
quando l’OH al C5 reagisce
con il gruppo aldeidico al C1
• furanosi = composti ad anello a cinque atomi – si formano quando il
gruppo ossidrilico al C5 reagisce con il gruppo chetonico al C2
• Le strutture cicliche degli zuccheri vengono rappresentate dalle
formule prospettiche di Haworth anzichè le proiezioni di Fischer. I legami
rivolti verso chi legge sono disegnati con tratti più spessi.
Formule prospettiche di Haworth
rappresentazioni più accurate rispetto alle proiezioni di Fischer (utilizzate
per le strutture lineari). – l’anello a sei atomi di C è inclinato in modo da
rendere il piano quasi perpendicolare a quello della pagina – i legami più
vicini al lettore sono più spessi.
Come convertire la proiezione di Fischer di un esosio lineare in forma D
in una formula prospettica di Haworth 72
step 1: disegnare l’anello a 6 membri (5 atomi di C e 1 O nella
parte pià alta a destra)
step 2: numerare i C in senso orario cominciando dal carbonio
anomerico
step 3: posizionare gli OH -se nella proiezione di Fischer un OH è
a destra, posizionarlo in basso rispetto all’atomo di C a cui è
legato (al disotto del piano dell’anello). L’OH posizionato a sin
sarà in alto
step 4: posizionare il gruppo CH2OH terminale proiettandolo
verso l’alto nell’anantiomero D (come in figura)
step 5: posizionare l’OH legato al C anomerico -per la struttura β dalla stessa parte dell’anello del C-6. -per la
struttura α dalla parte opposta del C-6
(come in figura)
DERIVATI DEGLI ESOSI
Sostituenti nei monosaccaridi:
OH sostituito in C-2 (es. NH2 per originare
aminozuccheri)
Un atomo di C viene ossidato a gruppo
carbossilico
• acidi aldonici = si formano in seguito ad ossidazione del C carbonilico degli aldosi; gli acidi aldonici sono
denominati anteponendo la parola «acido» alla radice del nome originale dell’aldosio seguito dal suffisso –
onico, per es. acido D-gluconico
• acidi uronici = si formano in seguito ad ossidazione al C-6; gli acidi uronici sono denominati aggiungendo alla
parola acido il suffisso -uronico alla radice del nome dell’aldosio originale, per es. acido D-glucuronico
• entrambi formano esteri intramolecolari stabili chiamati lattoni
Formazione di un lattone
Formazione del D-glucono-δ-lattone: formazione di un legame estere tra il gruppo carbossilico sul C-1 e il
gruppo ossidrilico sul C-5 (carbonio δ) del Dgluconato 73
Derivati fosforilati
• nella sintesi e nel metabolismo degli zuccheri in molti casi
gli intermedi sono fosforilati (la condensazione dell’acido
fosforico con un OH genera un estere fosfato, es. glucosio-6
fosfato-> rimane nella cellula, modalità per non farlo uscire)
• stabili a pH neutro e presentano una carica negativa.
• impediscono la diffusione dello zucchero al di fuori della
cellula. Presente in
molte glicoproteine e glicolipidi localizzati sulla superficie delle
cellule degli animali. Genera siti di riconoscimento per altre
cellule e molecole extracellulari
ZUCCHERI RIDUCENTI
Il glucosio e altri monosaccaridi (che possono formare aldeidi) sono zuccheri riducenti → possono essere
ossidati da blandi ossidanti (ioni ferrico e rameico) in condizioni alcaline. Il gruppo carbonilico viene ossidato
da aldeide a gruppo carbossilico, Cu2+ si riduce a Cu+ , che forma un caratteristico precipitato rosso mattone.
Questa reazione:
➢ avviene solo se il gruppo aldeidico è libero→ gli aldosi ciclici sono in equilibrio con le loro forme lineari che
possiedono gruppi aldeidici liberi;
➢ definisce gli zuccheri riducenti (es. il glucosio, galattosio, mannosio, ribosio e la gliceraldeide);
➢ è la base chimica della reazione di Fehling, dosaggio semi-quantitativo utilizzato per molti anni per valutare
[glucosio] nel sangue e nelle urine per la diagnosi del diabete. 74
Reazione di Fehling
Una goccia di sangue viene aggiunta ad un supporto contenente l’enzima glucosio ossidasi che catalizza la
seguente reazione:
Una perossidasi catalizza la reazione dell’H2O2 con un composto incolore producendo un composto colorato.
Una singola misurazione non riflette necessariamente la media giornaliera della concentrazione del glucosio
ematico (Valutazione del suo effetto su Hb).
GHB, Glycated HemogloBin
• Reazioni lente non enzimatiche tra il glucosio ed i gruppi amminici dell’Hb (Val amminoterminale e gli
amminogruppi di Lys) • I livelli di GHB riflettono i valori medi della concentrazione del glucosio nell’arco
dell’emivita dell’eritrocita (~120 giorni)
INTEGRARE
OMOPOLISACCARIDI E ETEROPOLISACCARIDI
➢ Utilizzati come riserva di unità
monomeriche (glicogeno e amido)
➢ Elementi strutturali nelle pareti delle cellule
vegetali e nell’esoscheletro degli animali
(cellulosa e chitina)
Le masse dei polisaccaridi non sono ben definite,
dipendono dagli enzimi che li costruiscono, senza uno
stampo, senza un programma ben definito
(differentemente dalle proteine).
OMOPOLISACCARIDI
• Polisaccaridi di riserva (- Fortemente idratati (gli OH formano legami H con H2O)) 75
Piante→ Amido (amilosio e amilopectina)
Abbondante nei tuberi e nei semi
-amilosio=lunghe catene lineari non ramificate di
residui di D-glucosio legati da legami α1→4
-amilopectina=residui di D-glucosio legati da legami
α1→4 e ramificazioni (ogni 24-30 residui) dovute a
legami α1→6 (c anomerico in posizione 1 legame
glicosilico con un C in posizione 6 del secondo
residuo)
Animali-> Glicogeno=polimero di residui di D-
glucosio legati da legami α1→4 e ramificazioni (ogni 8-12 residui-> altamente ramificata) dovute a legami α1→6
GLICOGENO
• Molto più ramificato, utile per la glicogenolisi
➢ Il glicogeno del fegato (fino al 7% del peso umido dell’organo): riserva di glucosio per l’intero organismo
(omeostasi glicemica)
➢ Il glicogeno del muscolo: utilizzato dal muscolo stesso per sostenere l’energia di contrazione
Nero= residui di D-glucosio
Fucsia= redisui di D-glucosio non riducenti
Verdi= quello che dà origine alla ramificazione. 76
IL GLICOGENO NEL FEGATO
➔
L’enzima glucosio 6-fosfatasi è presente solo nella
membrana del reticolo endoplasmatico liscio. Il glicogeno si accumula
sotto forma di granuli associati al reticolo endoplasmatico liscio ed
in seguito alla sua degradazione si libera glucosio 6-P che però non
riesce ad attraversare la membrana.
L’immagazzinamento di glucosio come polimeri di
glicogeno evita l’eccessiva osmolarità
• Gli epatociti contengono un quantitativo di glicogeno
equivalente ad una concentrazione di glucosio 0.4 M
• Il glicogeno, insolubile, ha una concentrazione pari a 0.01 µM e contribuisce molto poco all’osmolarità
del citosol
• Una concentrazione pari a 0.4 M di glucosio aumenterebbe l’osmolarità citosolica – richiamo di acqua e
rigonfiamento della cellula, che poi scoppia.
CELLULOSA
• Fibra resistente e insolubile in H2O
• Si trova nelle pareti delle cellule vegetali (es. steli, tronchi, e parti legnose delle piante)
• Omo-polisaccaride lineare del β-D-glucosio (fino a 15000 residui uniti da legami glicosidici β-1,4)
Differenza con glicogeno= legami glicosidici non sono alfa 1-4, ma sono beta 1-4
➢La ➢Le
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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