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Trasformata di Laplace e equazioni differenziali
Equazione del II ordine:
Valore massimo della risposta
Differenza tra valore massimo e valore di regime
Risposte impulsive nel piano di Gauss poli dominanti
I nel piano di Gauss
sono i poli più vicini all’asse immaginario
perché hanno una dinamica più lenta.
Vincoli multipli nel piano di Gauss Vincolo
Tempo
Smorzamento
Pulsazione misto
di salita
vincolato
vincolata
Trasformata con poli complessi: equivalenza formale
Modello della funzione di trasferimento
Rappresentazione generale:
Poli: radici del denominatore che derivano dalla fattorizzazione del polinomio
Zeri: valori che sostituiti alla funzione di trasferimento mandano a 0 l’uscita del sistema dinamico. L’ingresso viene
assorbito dallo zero del sistema dinamico.
Piano di Gauss:
I poli a parte reale negativa sono poli instabili
Esiste un polo nell’ origine quindi il sistema è di tipo I
Gli zeri a parte reale positiva non influiscono sulla stabilità del sistema ma portano
a un processo dinamico rumoroso. Inizialmente la riposta è inversa e poi tende
al valore finale.
Modello dello spazio di stato
Stabilità asintotica: quando il tempo diverse, il sistema resta confinato a un valore che generalmente è nullo.
Stabilità non asintotica: il sistema si ferma in un punto o diverso da zero, ma finito.
Stabilità semplice: sistemi i cui poli sono nell’asse immaginario ma con molteplicità singola.
Instabilità: poli a parte reale positiva
Quarter car
Se si prende un veicolo, si considera il gruppo sospensione ruota: sistema che descrive la di amica di un potenziale
monociclo.
Massa sospesa: massa sospesa della macchina, grazie a una sospensione (molla e smorzatore)
La sospensione è collegata a una ruota —> massa non sospesa perché poggiata a terra
Considero una seconda molla che collega la massa non sospesa con l’asfalto (irregolare)
Le grandezze considerate sono:
• la posizione dell’asfalto • Posizione massa sospesa
• La posizione della massa non sospesa • Lunghezza molla a riposo
Voglio scrivere l’equazione della dinamica per scrivere la funzione di trasferimento.
Considero un sistema semplificato togliendo la molla che collega la ruota con l’asfalto.
Non considero più la pozione della ruota, ma solo della massa sospesa e dell’asfalto.
Scrivo il modello individuando gli ingressi e le uscite
Se aumenta il coefficiente di smorzamento,questo diventerà maggiore o uguale a 1, i poli complessi si spostano fino a
arrivare sull’asse reale, inizialmente uguale e poi distinti.
Forma di spazio di stato
Criterio di stabilità di Routh
Applicabile ai sistemi con polinomio caratteristico:
Condizione necessaria ma non sufficiente per la stabilità: tutti gli coefficienti del polinomio devono avere lo stesso
segno
Condizione necessaria e sufficiente per la stabilità asintotica: gli elementi della prima colonna della tabella di Routh
devono avere lo stesso segno
TEOREMA: tutti gli elementi della prima colonna devono essere positivi o nulli, se i coefficienti sono tutti positivi allora il
sistema è stabile. Se i coefficienti cambiano segna, il numero di radici instabili è pari al numero di cambi si segno e il
sistema è instabile.
Casi singolari:
• ogni riga che inizia con un numero h di zeri viene sommata con la riga da essa ottenuta traslando di h posizioni verso
sinistra la riga di origine e moltiplicando tutti i termini per
• se tutta una riga è nulla, è possibile trovare le frequenze critiche ai limiti della stabilità del sistema dinamico lineare
dall’equazione ausiliaria sostituendo
Risposta in frequenza (armonica)
Proprietà dei sistemi asintoticamente stabili e lineari
Applicato in ingresso un segnale sinusoidale , esaurito il transitorio l’uscita varia con la legge sinusoidale:
• la pulsazione di uscita è la stessa della pulsazione in ingresso ω
• l’ampiezza è la fase dell’uscita dipendono dalla pulsazione d’ingresso ω
Se il sistema è lineare e stazionario, a regime, l’uscita y(t) del sistema è ancora un segnale sinusoidale avente la stessa
frequenza ω del segnale in ingresso u(t). Il rapporto in termini di ampiezze fra i segnali (amplificazione dinamica) e lo
sfasamento variano al variare della frequenza ω del segnale di ingresso.
La risposta in frequenza di un sistema (di misura) consiste nell’indicazione di come l’amplificazione e lo sfasamento
variano al variare di ω.
• sistema attenuato: l’uscita ha un’ampiezza inferiore all’ampiezza di ingresso
• sistema amplificato: l’uscita ha un’ampiezza maggiore all’ampiezza di ingresso
Diagramma di Bode
Diagramma di modulo (ampiezza)
Diagramma di fase I diagrammi possono essere ottenuti sommando
i contributi i termini corrispondenti alle fanzine
elementari
Funzioni elementari
GUADAGNO COSTANTE
POLO NELL’ORIGINE
POLO REALE τ > 0 L’errore commesso con una rappresentazione asintotica del
diagramma di modulo è massimo nel punto di rottura e si riduce
simmetricamente rispetto a esso
Il diagramma delle ampiezze ha le seguenti proprietà:
il diagramma ha un massimo
• per
• per il diagramma interseca l’asse a destra del punto
• per il diagramma interseca l’asse a sinistra del punto
• per il diagramma non interseca l’asse delle ascisse ed è tutto al
di sotto della sua approssimazione asintotica.
Se ξ < 0.3 occorre evidenziare bene il picco di risonanza.
Al contrario il caso di ξ =1 rappresenta il caso limite di due poli reali.
Calcolo del picco di risonanza
Calcolo della fase
RITARDO PURO
Diagramma di Nyquist
Rappresentazione in forma polare della risposta in frequenza associata alla funzione di trasferimento di un sistema lineare.
È graduato in funzione della pulsazione ω.
Se una funzione di trasferimento G(s) è data in forma fattorizzata, la corrispondente funzione di
risposta armonica è:
Scompongo il numero complesso G(jω) nella parte reale e nella parte immaginaria, valutando le
coppie di valori {Re(G(jω)),Im(G(jω))} al variare della pulsazione ω. Il luogo delle radici permette l’analisi grafico
Luogo delle radici visuale della variazione dei poli in catena
chiusa al variare di uno o più parametri
(eventualmente introdotti da un controllore)
Gli zeri di una funzione di trasferimento che rappresenta il sistema
dinamico lineare e stazionario sono invarianti del sistema rispetto alla chiusura dell’anello.
Il numero di radici a ciclo chiuso è uguale al numero di poli della funzione a ciclo aperto
• il numero di rami del luogo è pari al numero di poli, al variare di K
• Il luogo parte, per K=0, dai poli a ciclo aperto
• Il luogo evolve sino a terminare, per K= , degli zeri a ciclo aperto al finito o all’infinito
Tutto l’asse reale appartiene al luogo delle radici. Se K>0 il luogo lascia alla
propria destra un numero dispari di punti critici sull’asse.
Per la condizione di fase
• se K > 0, appartengono al luogo tutti i punto dell’asse reale che lasciano alla propria destra un numero dispari di
singolarità
• se K < 0, appartengono al luogo tutti i punti dell’asse reale che lasciano alla propria destra un numero pari di singolarità
Il luogo delle radici è simmetrico rispetto all’asse reale Le frecce escono dai poli ed
entrano negli zeri, indicando
cioè la variazione del
guadagno dal valore zero,
sino ad arrivare al valore
Regola generale: il luogo delle radici ha rami che non si sovrappongono mai, al massimo si incrociano in punti singolari,
detti punti multipli
I rami uscenti (o entranti) in poli (o zeri) di molteplicità > 1 divideranno il piano complesso in parti ancora equiangole e
simmetriche rispetto all’asse reale.
Il centro degli asintoti si trova nel baricentro individuato da poli e zeri:
Caso di 2 poli e 1 zero al finito
Il luogo delle radici è una circonferenza centrata nello zero
Trasformata Z
La Z trasformata viene usata per trattare in modo formale i sistemi a dati campionati (segnale tempo discreto)
La Z trasformata è definita in una regione del piano complesso z detta dominio di
convergenza: insieme dei punti z per i quali la serie converge.
f(t) converse per un valore complesso —> la serie converge in tutta la
regione del piano complesso definita dalla condizione
Raggio di convergenza: estremo inferiore ρ* dell’insieme dei valori ρ per cui la
Z trasformata esiste (cioè la serie converge)
Funzioni elementari
IMPULSO UNITARIO
GRADINO UNITARIO
POTENZA
ESPONENZIALE
SENO
Proprietà della Z trasformata
Linearità: la Z trasformata è un operatore lineare
Cambiamento di scala: moltiplicazione per
Traslazione nel tempo:
Differenziazione complessa:
Teorema del valore iniziale
Teorema del valore finale
Trasformata di funzione periodica
Sono infinite le ricostruzioni della funzione continua di origine a partire dalla successione
dei campioni. I campioni corrispondo esattamente al modulo del segnale continuo negli
istanti campionati. La Z trasformata permette una ricostruzione univoca della successione
estratta dal segnale origine negli istanti di campionamento —> teorema di Shannon
Dato un segnale f(t) il cui spettro ha banda limitata B,si può ricostruire completamente il segnale a partire da un suo
campionamento solo se la frequenza di campionamento è
Metodi per antitrasformare una funzione X(z):
• scomposizione in fratti semplici
Poli con molteplicità maggiore di 1
Corrispondenza tra piano complesso s e piano complesso z
I punti del piano s a parte reale negativa σ < 0 sono in corrispondenza con i punti del piano z all’interno del cerchio unitario
I punti sull’asse immaginario σ = 0 vengono mappati sul cerchio unitario
I punti a parte reale positiva σ > 0 vengono mappati all’esterno del cerchio unitario
Punti del piano s la cui pulsazione differisce di un multiplo intero della pulsazione di campionamento vengono
trasformati nello stesso punto del piano z. Quindi la relazione non è
biunivoca e ogni punto del piano z corrisponde a infiniti punti del piano s.
C’è analogia nella stabilità tra il semipiano a parte reale negativa nel caso
tempo continuo e l’interno del cerchio unitario nel caso tempo discreto.
È possibile suddividere il piano s in strisce orizzontali di ampiezza tali
che ogni striscia sia in corrispondenza biunivoca c