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La cognizione e la comunicazione
La mente è un tema psicologico? La risposta è no. La mente umana non è qualcosa che riguarda solo il cervello, ma l'interazione tra corpo, pratiche e cognizione. L'antropologia guarda alla mente attraverso un approccio ecologico, ossia guarda la mente attraverso la sua interazione con il contesto.
Jacob Von Uexkull, biologo tedesco, definisce il concetto di umwelt: ambiente come insieme delle caratteristiche territoriali a cui è sensibile un animale. Ci invita a vedere la cognizione come l'interazione tra corpo e ambiente. Propone ciò descrivendo l'azione della zecca. Questo esempio e concetto viene ripreso dal veronese Ronzon.
Nell'ambiente è attraverso la pratica che emerge la cognizione. Questa visione ci permette di capire la cognizione anche nell'essere umano. Il biologo e antropologo Bateson parla proprio di ecologia della mente: la
La mente è un insieme di parti in relazione con l'ambiente. Tim Ingold, antropologo.
- La percezione avviene grazie a un intreccio di mente e corpo;
- La percezione è azione: processo di estrazioni di invarianti, sapere pratico, creazione e rimodulazione di cornici di riferimento. → Questo approccio si oppone alla visione classica di stimolo percezione. Lev Vygotskij, psicologo
- Processi cognitivi elementari: astrazione, categorizzazione, induzione, deduzione.
- Sistemi cognitivi funzionali: prodotto del contesto culturale entro cui si attivano i primi.
- Stili cognitivi (il modo in cui mi rapporto al mondo): globale (dal tutto alle parti) vs articolato (dalle parti al tutto). Variano da gruppo a gruppo e coesistono a livello individuale.
La classificazione → Il reale è come un continuum su cui applichiamo delle classificazioni queste sono culturalmente condizionate.
Le classificazioni muovono spesso da prototipi: esercizio disegnare un albero (pdf)
Munari). Sono stati effettuati degli studi secondo cui in India l'albero prototipo è l'albicocco, in Iran il cipresso e nelle Hawaii l'albero sandalo. Un esempio di classificazione è puro e impuro. Ci studia soprattutto Mary Douglas nell'opera "Purezza e pericolo": secondo lei lo sporco è soltanto disordine e nel dare caccia allo sporco stiamo dando ordine al mondo. Classificando ciò che è puro e impuro ci permette di classificare e ordinare il mondo. Ciò porta l'uomo a stabilire delle differenze: es. tra gli animali carnivori ed erbivori. Gli animali puri (che possono essere mangiati) sono ruminanti, hanno il piede forcuto e l'unghia spaccata. Sono detti artiodattili. I ruminanti che non hanno questo tipo di zampa, rappresentano qualcosa che non si riesce a collocare. Si allontanano da un modello e vengono definiti come non commestibili. Da questo esempio notiamo come tutto dipende dal modo in cuiclassifichiamo il mondo, mentre le proprietà intrinseche della carne non c'entrano niente. Ciò che esce dalle categorie è anomalo. Un altro modo di classificare il reale è quello degli schemi, concetto più dinamico rispetto al prototipo.
Kant: lo schema definisce i confini di una determinata figura. Fabietti: "Lo schema è una cornice organizzata di oggetti e relazioni che deve essere riempita di dettagli concreti".
19Bazzani Laura Prof. Paolo Grassi A.S. 2022-2023
La comunicazione orale e scritta. La nostra cognizione è profondamente legata e condizionata dallo scritto. Oggi non esistono società che non conoscano l'esistenza della scrittura. Essa condiziona il nostro modo di comunicare oralmente interiorizzazione.
Culture a oralità ristretta (es. la nostra, basiamo la comunicazione sulla scrittura) vs culture a oralità primaria (es. Inca in Sudamerica).
Bourgois, "Cercando rispetto"
Tratta di uno dei classici dell'antropologia. Opera scritta in prima persona, cita un evento etnografico e lo interpreta (è un approccio che non troviamo in Malinowski). Descrive un gruppo di persone analfabete che vivono all'interno della città di New York. Per quanto riguarda l'oralità del gruppo, dobbiamo chiederci se è primaria o ristretta (tenendo conto del fatto che vivono comunque in una città molto sviluppata).
Un ragazzo viene preso in giro perché non sa leggere. Apparentemente non sembra una società primaria, perché comunque attraverso la stampa o le leggi, la scrittura è "imposta". Inoltre, il fatto che il ragazzo venga preso in giro significa che forse gli altri sanno leggere.
Non esiste una società che non conosca la scrittura, ma poi ci sono singoli gruppi/contesti/soggetti che possono o meno percepirla.
L'analfabetismo è un fattore di esclusione all'interno di una
situazioni e concetti astratti. Inoltre, la scrittura permette di conservare e trasmettere le conoscenze nel tempo, facilitando la diffusione e l'accesso alle informazioni. Tuttavia, l'oralità ha ancora un ruolo importante nella società contemporanea. Ad esempio, la tradizione degli storyteller o dei griot in Africa occidentale testimonia la persistenza di una cultura orale che tramanda storie, leggende e conoscenze attraverso la parola parlata. Anche nella musica folk, si possono trovare elementi di questa cultura orale, come ripetizioni e modelli di versi. In conclusione, l'oralità e la scrittura sono due modalità di pensiero differenti, ognuna con le proprie caratteristiche e potenzialità. Mentre la scrittura permette di accedere a un pensiero più ampio e riflessivo, l'oralità conserva e trasmette le conoscenze attraverso la parola parlata, mantenendo vive le tradizioni e la cultura di una società.alternative.Se la scrittura è considerata sacra queste possibilità vengono limitate.La parola orale è un evento che si accompagna a gestualità precise.Importante è la questione dei media, i quali producono cultura. Hanno aiutato l'uomo a sviluppare un'immaginazione specifica.Arjun Appadurai (antropologo indiano) sostiene che le persone grazie ai media hanno iniziato a pensarsi altrove. Quel tipo di immaginazione ha rappresentato una sorta di palestra per l'azione.
TEMPO E SPAZIO, INTUIZIONI A PRIORI UNIVERSALI
Il tempo indica la trasformazione; lo spazio ha a che fare con il nostro posizionamento nel mondo e con quello delle altre persone e degli altri oggetti.Queste intuizioni possono cambiare a seconda delle società a cui facciamo riferimento.Per esempio, parlando di tempo esistono diverse concezioni:
- Puntiforme: stabiliamo eventi importanti lungo una storia/successione temporale;
20Bazzani Laura Prof. Paolo Grassi A.S.
2022-2023• Lineare: tipica della società occidentale e del capitalismo (la cosiddetta freccia);• Ciclica.All'interno dei singoli gruppi possiamo trovare diverse concezioni: noi facciamo riferimento a quella lineare,ma anche a quella ciclica (es. stagioni). Le concezioni si possono infatti sovrapporre.La diversità culturale la possiamo trovare anche all'interno degli stessi gruppi.Anche nel caso dello spazio possiamo trovare diverse concezioni. È un tema molto studiato dall'antropologiae dalle scienze sociale in generale. Ci si interroga su come l'uomo costruisca relazioni in base al contesto chelo circonda.LinchLo spazio non è neutrale o oggettivo, ma si crea nell'interazione tra uomo e ambiente. 05/04/23Dossier esame• Prima parte: presentazione di se stessi, motivo per cui ho deciso di fare antropologia, perché ho scelto il corso, cosa mi èpiaciuto.• Seconda parte: osservazione partecipata:
Terza parte: intervista: la faremo in classe. Dovremo inserire nel dossier una parte dell'intervista (sbobinare solo alcuni pezzi, in totale due paginette).
Nota su materiale interattivo: due opzioni: o prendere dei materiali all'interno delle cartelle connettendoli rispetto a un tema che ci piace/interessa, oppure impostare una vera e propria etnografia (collego un'osservazione e un'intervista e materiali proponendo un'interpretazione). Es. mi interessa il linguaggio inclusivo, allora osservo una situazione specifica, ne parlo con un collega per capire il suo punto di vista, poi sviluppo un'interpretazione (rispondendo a un'ipotetica domanda iniziale) sfruttando anche i materiali offerti.
Tre pagine su una riflessione ragionata sul corso. Sfora massimo di mezza paginetta. Rispetta i limiti: non scrivere meno del previsto. Evidenziare i diversi paragrafi con i titoletti.
06/04/23
DIVERSITÀ E DISUGUAGLIANZA
Dai confini del sé alla rappresentazione dell’altro:
- Che cos’è l’identità?
- Come la percepiamo?
- Com’è possibile analizzarla da un punto di vista antropologico?
Identità: idea di appartenere a un sé collettivo e a un gruppo e di essere ciò che siamo. 21Bazzani Laura Prof. Paolo Grassi A.S. 2022-2023
Più siamo in contatto con l’alterità più costruiamo confini per definirci. Fabietti propone una definizione di identità: essa si costruisce nella relazione e in rapporto con altri gruppi.
Identità etnica
Fabietti scrive un libro “Identità etnica” in cui critica la “visione oggettiva” del concetto di etnia (= gruppo di persone, una lingua, una tradizione, un territorio).
Secondo lui, invece, l’identità etnica è una categoria culturale. È il sentimento di appartenenza a un
gruppo, ma anche una classificazione da parte di individui "altri". Definizione del sé e dell'altro collettivo che hanno radici in rapporti di forza tra gruppi coagulati attorno a interessi specifici. Si costruisce con auto ed etero rappresentazioni. È un ragionamento che si può fare sia con l'etnia, sia con altri tipi di identità. Un esempio riguarda i Beduini dell'Arabia Saudita. Loro definiscono sé stessi "arabi", mentre le persone che vivono in città li chiamano "beduini". I gruppi di arabi beduini chiamano se stessi arabi se entrano in relazione con le persone della città. Chiamano chi vive in città "sedentari". L'umanità non è fatta da gruppi coesi e divisi tra loro, ma da gruppi in relazione l'un con l'altro e grazie a questa relazione possono definire se stessi. Questa critica alla visione discontinua dell'umanità.
mostraproprio come tutte le culture sono frutto