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CLASSIFICAZIONE DEL MONDO CIRCOSTANTE
Si parte dalla realtà esterna colta oggettivamente come prodotto dei principi
d’organizzazione del soggetto che la classifica (carattere culturale delle classificazione).
È un gioco d'equilibrio, come per esempio i cibi caldi e freddi giostrati fra “periodi caldi e
freddi” (salute/malattia): i cibi caldi non verranno mangiati in un periodo di vita reputato
“freddo” e viceversa.
Equilibrio organico termico salute
→
Comprensione delle strutture
Levi-Strauss TRIANGOLO CULINARIO
→
3 condizioni del cibo:
a. Crudi: di natura
b. Cotti: trasformazione culturale agisce la cultura
→
c. Putridi: trasformazione naturale, corretto procedimento
Cucinare
Solo l’essere umano sa cucinare, quindi è un’attività prettamente umana, il rapporto
crudo-cotto ha una connotazione natura-cultura, invece il fuoco ha un richiamo
mitologico, dato che consente la modifica ed il controllo dei processi naturali.
Momento di non ritorno
- non si è umani se non si sa cucinare
- cucina = civiltà domestico vs selvaggio
⇒
- contestare civiltà = ?
- pratiche ascetiche: nutrirsi solo del selvaggio/restringere i propri bisogni
- diversi contesti = diverse connotazioni
Pratiche sociali
- abitudini - comportamento alimentare
- mercato (produzione-circolazione-distribuzione-consumo)
- marketing 6
INTERDIZIONI ALIMENTARI
Dalla religione al piatto
Islam: carne halal
Ebraismo: carne kosher
- Requisiti da rispettare durante i processi di macellazione e produzione
- Più salutare e pulita
- L’uccisione dell’animale provoca meno dolore allo stesso
- Il macellaio deve essere credente e praticante
- La carne alla fine del processo non presenta sangue
Carne halal-kosher: è un alimento lecito, adeguato e può stare sulle tavole dei
musulmani/ebrei osservanti, perché le materie prime sono controllate da autorità
religiose di competenza. Queste carni sono riconoscibili grazie a loghi o bolli
identificativi.
Per la certificazione kosher, la figura addetta è un ispettore di religione ebraica
altamente istruito e autorizzato dal rabbinato centrale d’Israele, che intende tutte le fasi
di preparazione. Lo stesso genere d’ispettore vale per i musulmani, autorizzato però dalle
comunità musulmane.
Turismo halal
Il turismo musulmano è in crescita e stima un incremento fino a 300 milioni di turisti nel
2026. Infatti sempre più strutture si stanno attrezzando per poter accogliere questa
comunità, che richiede un’offerta specifica e speciali accortezze, fra le quali l’assenza di
alcol sia come bevanda che all’interno di cosmetici, la conoscenza dell’arabo e la presenza
del Corano nelle stanze delle strutture.
Kosher
La carne kosher in particolare consente solo ruminanti dallo zoccolo diviso, quindi no
maiale, invece in generale rigetta la lepre ed il coniglio, molluschi e crostacei. Esclude le
lumache, serpenti e la presenza di sangue nelle carni, tantomeno la compresenza di carne
e latticini nello stesso piatto.
Queste regole sono imposte dai testi sacri e sono dettate anche da ragioni storiche e
d’identità.
IDENTITÀ e CIBO
Vanno distinti prima di tutto sesso e genere, che sono due cose diverse, diversamente da
come erroneamente si presuppone.
Genere= è una costruzione culturale, NON universale, ma viene appresa
Sesso= è biologico, e si riferisco all’organo riproduttivo e gli altri aspetti che
differenziano maschio e femmina
Tutte le culture partono dal concetto biologico di sesso e costruiscono poi i generi e i
ruoli sociali. 7
Ruoli
I ruoli tra maschio e femmina cambiano fra popolazioni, eccone alcuni esempi
ARAPESH: il ruolo del maschio è di denotazione femminile, ovvero ricoprono il
● ruolo che occidentalmente appartiene alla donna
MUNDUGUMOR: il padre è una figura autorevole, distaccata e violenta verso il figlio
● (modulo simil-occidentale)
TCHAMBULI: la donna ricopre un ruolo dominante, ciò che in occidente è di
● appartenenza maschile
Il genere presenta differenze socio-culturalmente costruite tra i due sessi, con rapporti
che si instaurano fra comportamenti distinti-appropriati.
Oltre le dicotomie
Il cervello di per sé necessita di categorizzare per genere i contenuti che riceve, ed i
pregiudizi hanno un ruolo fondamentale in questo lavoro di etichettamento.
Non sono fenomeni di natura biologica comune, ma derivanti dalle costruzioni sociali,
ovvero gli habitus e i modelli culturali pre assimilati.
CIBO E GENERE
Uomo e donna non sempre mangiano le stesse cose, allo stesso modo o nello stesso
- posto, per motivi talvolta religiosi o sociali
- Questa differenza talvolta è dettata da determinanti fisiche/fisiologiche
(fabbisogni diversi)
- Dimensione simbolica (status-religione-ceto-lavoro…): costruzione-riproduzione
delle differenze di genere
Tendenza universale - Predominanza modello maschile
- genere femminile subordinato
⇓
ATTUATO ANCHE NELLE PRATICHE ALIMENTARI
(esempio: la donna cucina per l’uomo)
Il cibo marca la differenza e costruisce, con il ruolo di dispositivo, l’identità di
genere
Il ruolo della donna culturalmente
- Vino-alcol non collegati alla donna (nell’antica Roma vino + donna = pena di morte)
- Le “devianti”, ovvero coloro che non rientrano negli schemi possono permettersi di
aggirare i modelli culturali
- animalità-istinto-pericolosità (donna come strega-ammaliatrice)
- controllo sociale
- controllo sulla riproduzione 8
Generi-spazi
- La cucina ha denotazione femminile
- Giochi infantili definiscono i generi sin da piccoli, dalle categorizzazioni ai colori
scelti per differenziare giochi maschili e femminili
- Apprendistato: imparare a cucinare è un tratto principalmente femminile, per la
concezione che una donna che sappia cucinare è una buona moglie
- Uomo in cucina: è un evento eccezionale o di eccezionalità, come per esempio
l’uomo, al barbecue, caso in cui la figura di uomo si addice alla mansione da
svolgere
MECCANISMI DI COSTRUZIONE DI GENERE
⇕ ⇕
Dispositivi Caratteristiche M-F
Formali-informali
● Espliciti-impliciti
● Agiscono bio-psico-social-culturalmente
● Agiscono spesso attraverso stereotipi (modelli rigidi)
● Dispositivi agiscono sulla mente e sulla pratica, sui
● comportamenti-emozioni-idee-ruoli, nonostante siano/sarebbero indipendenti
dai meccanismi
Sono gerarchie che culturalmente possono essere cambiate
● CIBI MASCHILI CIBI FEMMINILI
ES: carne, sangue ES: insalata
Virilità Semplice
Forza, supremazia Gestione da parte dell’uomo
Azione-attività Modello estetico
Piacere non controllato Controllato
Cibo non sano Cibo sano
CIBO, PUBBLICITÁ, RAPPORTO UOMO-DONNA
⇓
Si basa spesso su stereotipi sessuali, razziali e di genere
⇓
La donna al giorno d’oggi ha un’immagine più accattivante spesso legata ai fornelli,
differentemente dall’uomo, il cui ruolo in cucina è spesso un’eccezione, non quotidiano. 9
Stereotipi di genere hanno la possibilità di diventare violenza di genere, a causa
dell’aggressività trasmessa, a volte anche con un senso di possesso sul sesso femminile.
Per comunicare differentemente, tramite il cibo, sarebbe utile superare gli stereotipi, la
mercificazione del corpo e il controllo possessivo di esso.
Intreccio Uomo-Donna
- genere-copro-salute-politica
- medicina-genere-alimentazione
- alimentazione agisce diversamente tra uomo e donna (socialmente e
nutrizionalmente)
- diverse abitudini alimentari = diversa salute/malattia
- diversità è da poco indagata
CIBO-IDENTITÁ-PROCESSI MIGRATORI
In Italia (2018):
≈ 6 milioni di stranieri (8,5%) MAGGIORANZA: Romania
In Friuli-Venezia Giulia
≈ stranieri 8,8% Pordenone provincia maggiormente interessata
Modelli relazione-integrazione-inclusione
1. ASSIMILAZIONE: adozione da parte del migrante della cultura e modelli della
società ospitante (+ assimilazione = + integrato)
2. FUSIONE-MELTING POT: società omogenea, fusione delle due culture interessate
3. PLURALISTA/MULTICULTURALE: annesso il diverso-tollerato
4. MODELLO INTERCULTURALE: l’alterità-diversità è riconosciuta e aggiunta come
valore-risorsa; è un arricchimento reciproco, nonostante la diversità permanga.
INCLUSIONE = trasformare cultura tramite processo di scambio e comunicazione
CENTRO STORICO come IDENTITÁ
Centro storico cittadino identità retorica - politica
→
Esempio: Monfalcone
Monfalcone rappresenta chiaramente il concetto del connubio tra etnicità e cibo come
identità, ma anche come rapporto con la comunità d’accoglienza.
Il cibo può aiutare positivamente all’integrazione, dato che la comunità ci si impersonifica,
basti pensare a tutti gli stereotipi legati al cibo. 10
CONSUMATORI
Consumare i propri piatti tipici anche in diversi Paesi
● Produrre-comprare-preparare
● Cosa comporta la negoziazione, dal punto di vista dell’identità
●
CONSUMO
Scandisce i comportamenti; spazi-tempi; calendari
● Dimensione “corporea”
● Esperienza sensoriale
● Negoziazioni e trasformazioni individuali/collettive
● Costruzioni familiari e dinamiche di convivenza
● Esperienza “sentirsi a casa”
●
SENSI e CORPO
Esperienza migratoria cambiamento è esperienza sensoriale (nuovi habitus)
● ⇔
Legame fra naturalizzato e nuovo
● Strategie che “restituiscono” unitarietà alla propria esperienza di vita e al contempo
● che prevedono cambiamenti funzionali
Utilizzo dell'olfatto come senso per la percezione del cibo
L’olfatto lega odori e identità, come nel caso delle spezie per il Bangladesh, o del pesce
fritto per le Filippine, o ancora dell’aglio e cipolla per gli italiani che emigravano in U.S.A.
nei ‘60.
L’olfatto quindi, ma anche il gusto, definisce gli stereotipi e la categorizzazione con
accezione per lo più negativa.
Percezione
La percezione è soggettiva ma viene fortemente influenzata dalla cultura quindi dai
rispettivi modelli culturali, in questo caso modelli alimentari (gusto/disgusto).
Secondo David Le Breton, antropologo francese, “venire al mondo” significa acquisire uno
stile di visione, gustare, odorare tipici della comunità d'appartenenza, e nel mondo
esistono diversi universi sensoriali.
Sempre da “Antrop