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HOMO HABILIS

Homo Habilis o handy-man, visse circa 2 milioni di anni fa in Tanzania, Kenya, Etiopia

e alcune regioni dell’Africa del sud. Aveva iniziato a sviluppare il linguaggio, viveva

nella savana semiarida. Non era cacciatore ma gli utensili lo aiutano a cibarsi di

animali. Leakey

Nel 1961, Mary scoprì, nella gola di Olduvai, alcuni frammenti di cranio e sassi

scheggiati.

Tra le forme africane vi erano infatti quelle popolazioni che successivamente

avrebbero generato l'uomo anatomicamente moderno (H. sapiens), mentre le

popolazioni europee subirono una trasformazione più o meno graduale che sarebbe

terminata nella caratterizzazione delle forme neandertaliana.

HOMO ERGASTER (2-1 milione di anni fa)

«capace di attività lavorativa»,

Uomo si stabilì in molte parti d’Africa, è la specie di

ancoraggio, molto longeva. Simile a noi fisicamente, molto distante dagli altri. Reperto

Turkana Boy,

importante: lo scheletro di un bambino di 10 anni. Industria acheuliana,

scheggiatura raffinata.

HOMO ERECTUS (2 milioni)

Inizialmente in Africa orientale e da qui si diffusero in Africa meridionale e centro-

settentrionale, e contemporaneamente in Asia e in Europa, viveva in gruppi, è noto

per un progressivo e relativamente rapido aumento della capacità cranica.

HOMO ANTECESSOR (1 milione – 800000 anni)

«esploratore» «pioniere»,

Significa o il primo ad abitare nell’ Europa occidentale.

HOMO HEIDELBERGENSIS (600000 – 100000 anni fa)

Aumento della forza fisica, massiccio e muscoloso. La teoria «out for Africa» è la

teoria paleoantropologica secondo la quale la culla della specie sarebbe stata l’Africa

orientale, da cui l’H.ergaster si sarebbe spostato per colonizzare l’Asia e la restante

parte dell’Africa, per poi migrare in due ondate: in Eurasia e verso il Levante.

HOMO NEANDERTHALENSIS (250000 anni)

Viveva in Europa, colonizzò la regione israeliana, Iraq, Russia e Asia occidentale, era

abituato ai climi freddi. È massiccio, con gambe corte, parti poco sporte in fuori,

sempre per il freddo. Ci sono le prime forme di seppellimento dei defunti. L’uomo di

Altamura è stato trovato negli anni 90 in una grotta.

HOMO FLORESIENSIS

Trovato in Indonesia, i resti mostrano una chiara postura eretta, una lavorazione della

pietra, resti di accensione del fuoco e la conoscenza della caccia.

«L’UOMO SAPIENTE»: HOMO SAPIENS

Da 200.000 anni fa ad oggi, a partire dall’Africa orientale. Corporatura tozza, mani

robuste e denti forti, capace di comunicare, è l’unico esponente del genere homo ad

aver colonizzato l’intero globo.

Si è diviso per fasce climatiche in 3 categorie:

1. Europoide: occhio orizzontale, capelli che variano dal riccio al liscio, naso lungo

e sottile, viso non appiattito, mento e mandibola sporgente, pelosità corporea

abbondante. Pigmentazione e la statura media presentano notevoli differenze.

(popolazione asiatica orientale e amerinda precolombiana

2. Mongoloide: ) viso

largo, grande dimensione del cranio e del viso, viso e nasi piatti, le arcate

sopracciliari sono poco o per nulla marcate, l'apertura degli occhi è ridotta ad

una fessura, zigomi alti, scarsa pelosità, capelli neri e spessi, pigmentazione dal

giallo pallido al bruno intenso.

3. Negroide: pelle scura o anche nera, numerose ghiandole sudoripare, capelli

crespi e corti, testa stretta, corta e poco alta con fronte diritta, narici

notevolmente dilatate, labbra spesse, statura elevata, spalle larghe e regione

lombare arcuata.

PALETNOLOGIA

La paletnologia è la scienza che studia la cultura materiale dell’uomo preistorico.

taglienti e abrasive.

L’Homo habilis è il primo che rende le pietre I tipi di lavorazione

della pietra sono detti “industrie”.

Nel paleolitico inferiore c’è l’industria Oldowaiana, usano strumenti come rami,

ciottoli scheggiati con un singolo colpo di una roccia contro l’altra (choppers) o un

colpo per parte (chopping tools), foglie, rocce (basalto quarzo selce, le sanno

riconoscere). Parliamo di Homo habilis o rudolfensis.

Nel paleolitico inferiore c’è l’industria acheuliana con Homo ergaster ed erectus,

usano le amigdale, raffinate su entrambi i lati, usano quarzine, lava vetrosa e selce.

Nel Paleolitico medio c’è l’industria Musteriana, con Homo neanderthalensis e

Homo sapiens. La zona di taglio è maggiore, i bordi sono più raffinati, fanno raschietti,

seghetti, punte…

Nel Paleolitico superiore ci sono più periodi: Aurignaziano con grattatoi chiamati

«carenati» e le lame con margine concavo; Castelperroniano con punte foliate,

Gravettiano con lamine smussate e sostenute da ossa e legno; Solutrenao con lame

raffinate ed eleganti, nel Magdaleniano con piccole frecce e rappresentazioni nelle

caverne.

Si raggiunge un perfezionamento nei vestiti, ripari, utensili, ornamenti, medicina,

nutrizione, nelle pratiche rituali e quasi certamente ciò ha prodotto gerarchie sociali

basate sulle abilità di scheggiatura e sul possesso di manufatti.

QUATERNARIO

È il periodo più recente della storia geologica della Terra, iniziò circa 2 milioni di anni

fa. La Commissione Internazionale di Stratigrafia riconosce la suddivisione in 2 epoche:

Olocene Pleistocene.

e È conosciuto per i mutamenti climatici, fasi di espansione e

ritiro dei ghiacci e fasi di abbassamento e sollevamento del livello marino, almeno 7

fasi glaciali, i continenti e i mari assunsero la forma che oggi troviamo. ASPETTI

FLORISTICI: a causa delle glaciazioni la vegetazione si spostò verso sud. ASPETTI

FAUNISTICI: molte estinzioni, tra cui i mammut e l’uomo di Neanderthal. L’UOMO NEL

QUATERNARIO: prima Australopitechi, poi Homo.

CLASSIFICAZIONE

SISTEMATICA: studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro,

analizza e definisce i sistemi viventi.

TASSONOMIA: è un ramo della sistematica, definisce i metodi per ottenere una

classificazione. Le categorie tassonomiche sono dette taxa o taxon, con un nome

inequivocabile.

Tassonomia evolutiva: si basa sul fatto che la diversità attuale è dovuta

o all’evoluzione.

Tassonomia filogenetica (o cladismo): negli organismi sessuati la

o diversificazione durante l’evoluzione è dovuta alla speciazione.

Tassonomia numerica o fenetica: maggiore numero di caratteri, misure

o quantitative della somiglianza tra caratteri, quanto più due specie sono simili,

tanto più è probabile che siano imparentate. La somiglianza tra 2 taxa è dettata

organi omologhi

da uno di questi 2 fattori: (ossia delle strutture ereditate da un

organi analoghi

comune progenitore) (strutture corporee che svolgono la stessa

funzione ma che hanno un’origine evolutiva diversa).

Gruppo tassonomico monofiletico: si può risalire ad una singola specie

o ancestrale che rappresenta il capostipite di tutte le specie di quel gruppo e nel

contempo, di nessuna altra specie che appartenga a quel gruppo.

Gruppo polifiletico: gruppo di taxa di linee filetiche diverse, riunite sulla base di

o caratteri analoghi.

CLASSIFICAZIONE: è l’ordinamento degli organismi, di idee ed oggetti in gruppi

(taxa) sulla base dei loro caratteri comuni ed esclusivi, il risultato finale della

tassonomia.

NOMENCLATURA: stabilisce le regole che servono per assegnare il nome a ciascun

unicità, universalità, stabilità.

gruppo tassonomico, valgono 3 principi:

IDENTIFICAZIONE: consiste nell’inserire uno o più individui in una classificazione già

precostituita.

PARATASSONOMIA: È una classificazione artificiale che viene utilizzata per la

classificazione dei fossili, non è legata a gruppi tassonomici già noti.

FILOGENESI: studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi, specie note sia

vive che estinte.

Ci sono 3 domini, 6 regni: Eubatteri; Archeobatteri; Protisti; Funghi; Piante; Animali.

La specie è l’unica suddivisione naturale del mondo organico, popolazioni

«effettivamente o potenzialmente capaci di riprodursi per incrocio». Ci sono diversi

tipi di specie:

Specie biologica: individui che incrociandosi tra loro generano una prole

o illimitatamente feconda.

Specie morfologica: basato su caratteri morfologici

o Specie tipologica: si basa sull’olotipo, ossia un esemplare che la rappresenta

o Specie cronologica: è basata sul concetto «tempo» ed oggetto di studio della

o paleontologia sistematica e biostratigrafia.

Specie filofenetica: è basata sulla combinazione della metodologia fenetica

o (applica algoritmi di analisi delle similitudini e dei caratteri comuni, così si

analizzano anche gli inanimati) con la teoria evolutiva.

Cronospecie: rappresenta una successione di popolazioni lungo un’unica linea

o filetica

TAFONOMIA

È la «scienza del seppellimento»: studia le modalità di formazione di un resto

fossilizzazione dei resti,

scheletrico recente o meno, è la la storia dei resti, essa

prevede la morta dell’organismo, il seppellimento, la trasformazione dei resti.

Gli organismi sono composti da materiale organico e sostanze minerali, parti molle e

dure, parti mineralizzate e non. La morte può essere interna o esterna.

Il seppellimento è un processo di lenta copertura (sedimentazione) o improvviso

(frana, alluvione…), oppure l'incrostazione (copertura del resto con carbonato di

calcio) e l'inclusione in asfalto o ambra.

Fenomeni che avvengono dopo il seppellimento:

DIAGENESI: serie di processi litogenetici, il fossile si forma in condizioni di

o pressione, temperatura e azione delle acque circolanti particolari.

METASOMATISMO: cambiamento chimico senza variazione di volume,

o deformazioni di tipo plastico senza rotture, formazioni di concrezioni nodulari

calcitiche, la corrosione per mezzo di acqua acidula e alcalina che scioglie

selettivamente gli scheletri, l'impregnazione e l'incrostazione.

BIOSTRATIGRAFIA

È una disciplina che nasce con l’obiettivo di organizzare gli strati geologici in unità

sulla base del contenuto fossilifero nelle rocce sedimentarie. Studia la storia dei resti e

le loro caratteristiche intrinseche, ovvero: necrolisi (decomposizione), disarticolazione,

erosione, trasporto.

BIOZONA: unità principale della biostratigrafia che rappresenta un corpo roccioso

definito o caratterizzato sulla base del suo contenuto fossilifero. Qualora si osserva un

intervallo stratigrafico privo di fossili, si definisce interzona sterile. Tipi di biozona:

Zona di associazione biostratigrafica,

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LisiBisi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Marzulli Michele.