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TRIGLICERIDI VEGETALI OLIO DI MANDORLE Nome INCI: PRUNUS
AMYGDALUS DULCIS OIL
Si ricava dal seme del “prunus amigdalus”, varietà amara e dolce, ha un colore giallo pallido e
sapore dolciastro.
Molto usato in oleoliti, latti e creme per le sue proprietà emollienti, protettive e lubrificanti.
OLIO DI OLIVA
Si estrae dal frutto della “Olea europeae sativa” per spremitura. Colore verde o verde giallo,
dall’odore caratteristico resta liquido a temperatura ambiente. Il suo uso è soprattutto alimentare
mentre la sua frazione insaponificabile è molto interessante dal punto di vista cosmetico perché
contiene:
Idrocarburi insaturi (squalene per il 95%)
Fitosteroli (b-sitosterolo)
Vitamine liposolubili (A, D, E)
Polifenoli (oleuropeina). –
OLIO DI GERME DI GRANO Nome INCI: TRITICUM VULGARE GERM OIL
Ottenuto per spremitura del seme germinato del “triticum aestivum”.
La sua frazione insaponificabile è costituita da fitosteroli e ergosterolo per cui è molto impiegato in
cosmesi funzionale per il suo apporto eudermico, specie in creme ed oli restitutivi.
–
OLIO DI COCCO Nome INCI: COCOS NUCIFERA OIL
E’ anche detto burro di cocco. Si ottiene dalla pressatura della polpa secca della palma di cocco
“Cocos nucifera”, contenente il 50-60% di olio. E’ ricco di acido laurico, caproico e caprilico.
L'olio di cocco viene estratto dalla polpa del cocco. È una fonte di acidi grassi: contiene acido
laurico, acido caprilico, acido miristico e acido palmitico. Usato tal quale lascia una sensazione di
morbidezza senza alcun effetto grasso sulla pelle. Inoltre è ampiamente usato come fonte per
l’ottenimento dell’acido laurico, utilizzato per la fabbricazione di saponi, saponi da barba,
tensioattivi ed emulsionanti. Gli altri acidi grassi a corta catena sarebbero troppo delipidificanti
–
OLIO DI ARGAN Nome INCI: ARGANIA SPINOSA KERNEL OIL
Argania spinosa, famiglia delle Sapotacee
L'argan è simile all'olivo ed esiste soltanto sulla costa meridionale del Marocco, tra Safi (a nord) e
Goulimime (a sud), in una zona arida, povera e d'estate caldissima.
È una pianta sempreverde, spinosa nelle ramificazioni (da cui il nome della specie), ma capace di
sviluppare tronchi assai grossi che forniscono legname particolarmente pregiato per la sua
compattezza e durezza, commercialmente noto come uno dei tanti cosiddetti "legni di ferro".
L'Argan è conosciuto da secoli dalle popolazioni locali per l'olio che si estrae dai suoi semi,
utilizzato principalmente per uso alimentare, per il suo gradevole sapore e per i suoi principi
nutritivi di alto valore biologico, oltre che per le sue importanti proprietà cosmetiche e
medicamentose, che si conseguono tramite l'uso di unguenti cicatrizzanti.
L'argan è simile all'olivo, ma sono necessari cinquanta chili di bacche per produrre mezzo litro di
olio; una resa bassissima, a fronte di una lavorazione lunga e laboriosa: ecco perché il prezzo sul
mercato (intorno ai 25 euro il litro) è molto più alto di quello dell'olio di oliva. La produzione è
compito prevalentemente femminile: di madre in figlia le donne si tramandano saperi e gesti
antichi.
Con movimenti ripetitivi e rapidissimi e con l'aiuto di un sasso rompono i gusci duri dei noccioli,
estraggono le armelline e poi le tritano. Alla pasta ottenuta aggiungono una piccola quantità di
acqua tiepida per facilitare l'estrazione dell'olio quando la miscela sarà pressata in un piccolo
mulino casalingo fatto di due pietre rotanti. Il colore dell'olio d'argan è dorato intenso, il sapore è
netto, di nocciola, con uno spiccato aroma tostato.
Esso contiene più dell’80% degli acidi grassi insaturi:
Linoleico 34%
Linolenico 0,1%
Oleico 46%
Mentre tra i saturi i componenti maggiori sono palmitico 13% e stearico 5%.
È ricco di tocoferoli, tra cui il g-tocoferolo è quello presente in maggiore quantità, da 700 a 900
mg/kg (olio d'oliva: 320 mg/kg) e di flavonoidi, carotenoidi e xantofille, mentre nella frazione
insaponificabile sono presenti importanti steroli e triterpeni (squalene).
L’utilizzo di questo olio vegetale tal quale per applicazioni topiche, mette in luce importanti
proprietà dermatologiche e funzionali: rapido assorbimento senza lasciare untuosità, sensazione
e setosità. L’effetto idratante di barriera sulla cute, si
sulla pelle di morbidezza, levigatezza
mantiene elevato nel tempo, garantendo beneficio e nutrimento alle pelli disidratate. Le proprietà
emollienti di questo lipide naturale, lo rendono adatto per la prevenzione del rilassamento cutaneo.
I composti ad azione antiossidante di cui è ricco l'olio d’Argan, oltre agli effetti biologici e ai
benefici nutrizionali, gli conferiscono elevata stabilità verso i processi ossidativi e ne spiegano la
migliore conservabilità. L’olio di Argan risulta quindi una preziosa materia prima vegetale per lo
sviluppo di preparazioni cosmetiche da utilizzare per il viso e per il corpo con funzione idratante,
nutriente e anti-ageing.
Curiosità L'albero di Argan rappresenta uno degli alberi più vecchi sulla terra, pare sia comparso
80 milioni di anni fa nel Marocco meridionale. Il primo documento scritto risale al 1219 ed è
contenuto nelle opere del medico arabo Ibn Al Baytar. Gli alberi di Argan piacciono molto anche
alle capre marocchine e nonostante siano protetti da spine, permettono a questi animali di
arrampicarsi anche sui rami più sottili per brucare le foglie più tenere e gustose.
BURRO DI KARITE’ – INCI NAME: BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER
Si estrae dal seme delle bacche del “Karitè”, saponacea ad alto fusto. Il burro è di colore bianco,
quello puro, giallo-verdastro, quello grezzo. In Africa il suo uso è alimentare, ma anche come
unguento protettivo dei raggi solari e per la cura dei reumatismi e dei dolori.
Il suo uso in cosmetica è molteplice:
• Il pigmento di Karitè ottenuto triturando la corteccia dal seme, può essere usato come corpo
colorante in emulsioni decorative.
• L’insaponificabile ed il burro possono essere utilizzati in numerose strutture formulative
funzionali.
Composizione della frazione glicerica: acido palmitico, stearico, oleico, linoleico.
Ricorda è un trigliceride solido perciò si chiama burro, ma la sua composizione è come quella degli
oli.
Frazione insaponificabile (cinnamati, lupeolo, a e bamirina), Vitamine A, B, E, F.
– –
OLIO DI JOJOBA CERA LIQUIDA VEGETALE NOME INCI: SIMMONDSIA
CHINENSIS SEED OIL
E’ estratto dai semi della Simmondsia chinensis e la sua composizione è una miscela di esteri a
lunga catena (40 e 42 C) ed una frazione proteica ricca in lisina, alanina, treonina, valina
(componenti dell’NMF).
L’impiego dell’olio di jojoba risale alla tradizione popolare indiana che lo usavano per curare ferite,
piaghe per proteggere la pelle dalle scottature. Ha notevoli proprietà lenitive ed emollienti per cui
trova impiego in creme idratanti per il viso e per il corpo.
–
CERA CANDELILLA CERA SLIDA VEGETALE
Ottenuta da varie specie di euforbiacee, viene coltivata in Messico e nel Texas. Queste piante
"hanno sviluppato una tattica intelligente contro il caldo del loro habitat originario: i rami grigio-
verdi, che crescono senza ramificazioni, così come le rare foglie, sono rivestiti da una cera dura, che
protegge dall'evaporazione e dagli agenti atmosferici: la cera Candelilla”.
E’ utile
Si presenta dura, traslucida di colore giallo-bruno. nella preparazione di sticks, rossi per
labbra, unguenti, lucidalabbra.
CERA CARNAUBA
E' senza dubbio la cera vegetale più importante dal '500 in poi. Viene estratta da una palma tipica
del Brasile (Copernicia baileyana Leon - Copernicia cerifera Mart.: Palma con tronco singolo,
eretto, alto 10-12 m, coperto dai resti delle guaine fogliari.
Di colore bianco grigiastro, è la cera più dura e brillante, da una pellicola aderente ed elastica. Si
scioglie in parecchi solventi, resiste bene all'umidità ed è difficilmente saponificabile. Contiene
poca cera e molte sostanze caricanti quali stearina e paraffina.
CERA D’API – CERA SOLIDA ANIMALE
E’ la secrezione della “Apis Mellifica”, estratta dal favo per immersione con H2O calda. La cera
galleggia sull’acqua e viene raccolta.
Dopo pressatura, la massa cerosa è purificata con solventi. E’ di colore giallo-bruno ed è una massa
solida plastica.
Si usa per creme, in rossetti. E’ innocua, solo il tipo vergine per il suo contenuto pollinico, può dar
luogo a sensibilizzazioni allergiche.
–
LANOLINA CERA STEROLICA ANIMALE
La lanolina si accumula sul vello della pecora (mantello di lana), dopo essere stata secreta dalle
ghiandole sebacee dell'animale. Le sue funzioni risiedono prevalentemente nella protezione
dell’animale da intemperie e disidratazione
La lanolina tal quale viene sottoposta alle seguenti reazioni:
Arricchimento in frazione sterolica:
Per aumentare l’idrofilia della lanolina vengono aggiunte % di colesterolo o miscele di alcoli
lanolici (2.5-5%)
–OH
Arricchimento in radicali –OH
Attraverso una reazione di idrossilazione sono aggiunti gruppi alla struttura base della lanolina
dandole maggiori proprietà.
Frazionamento per estrazione con solventi
In questo modo viene separata la frazione fluida da quella solida (lanolina cerosa). La composizione
è simile , ma la fluida è più maneggevole nell’uso perché meno appiccicosa, più leggera.
Un processo fondamentale della lanochimica è la saponificazione, cioè l’idrolisi degli esteri, poi
sugli alcoli e sugli acidi ottenuti vengono effettuate le seguenti reazioni:
Tensioattivazione
Quando all’alcol grasso (per es. il laurico) degli alchilsolfosuccinati vengono sostituiti gli alcoli di
lanolina, si ottiene il lanolinsolfosuccinato molto delicato sulla pelle ed avente un potere
emulsionante O/A
Etossilazione
Trattando gli alcoli della lanolina liberi con 50-75 moli di ossido di etilene si ottienela lanolina
etossilata, sostanza altamente idrofila con buone proprietà emulsionanti O/A e solubilizzanti.
Acetilazione
Trattando gli alcoli di lanolina con acido acetico si ottengono gli esteri acetici, cioè una massa
lipidica utile come lubrificante.
Idrogenazione
Se gli acidi ed alcoli di lanolina sono sottoposti ad idrogenazione, diminuisce il rischio di
irrancidimento ed aumenta la po