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PPT CINQUE: BILINGUISMO
Il fenomeno migratorio è in aumento e i bambini stranieri sono spesso più in ritardo a scuola rispetto
a quelli italiani. Questo perché le barriere orali e scritte aumentano anche con l'aumentare degli
ordini scolastici: determinante è l'età in cui viene acquisito l'italiano.
Problemi:
- Scarsa conoscenza dello sviluppo linguistico nel bilingue
- Uso di criteri individuali dell'insegnante rispetto al tempo necessario per l'acquisizione della
lingua italiana
- Errore nel considerare i soggetti nati in Italia come agevolati (considerare il tempo di
esposizione alla lingua a casa)
- Sanità poco preparata al bilinguismo
- Attribuite inutilmente diagnosi di DSL e DSA
- Uso di test tarati per bambini nativi e non per acquirenti l'italiano
- Indicazioni errate, fonte di deprivazione (es. dire ai genitori stranieri di parlare l'italiano)
Rischi: 6
- Rischio di fare un trattamento logopedico invece che un percorso di potenziamento della
lingua italiana
- Ipovalutazione: difficoltà scolastiche imputate allo status di straniero
- Ipervalutazione: ogni difficoltà viene interpretata come presenza di disturbo
Bilingue: colui che comprende e produce più di una lingua. Possono essere divisi in vari gruppi:
- Bambino figlio di genitori stranieri nato in Italia: può essere di diversi tipi:
o Bilingui simultanei precoci: bambino nato in Italia esposto simultaneamente alla L1
materna e L2 paterna e L3 italiana con l'inserimento al nido (fin da subito).
o Bilingui sequenziali: bambino nato in Italia esposto alla L1 materna, meno alla L2
paterna e a contatto con L3 italiano alla scuola dell'infanzia (dai tre anni)
o Bilingui tardivi: i bambini esposti alla L3 a sei anni con l'inserimento alla scuola
primaria (sono più rari)
- Bambino figlio di genitori stranieri nato all'estero: bilinguismo sequenziale o tardivo a
seconda dell'età di arrivo nel nostro paese. Dipende dalla storia migratoria della famiglia, e
sono spesso presenti situazioni di plurilinguismo complesso.
- Bilinguismo minoritario per l'italiano e maggioritario per l’inglese in ambiente sociale
italiano: bambino italiano esposto sin dal nido a una L2 (in genere l'inglese) affinché sviluppi
competenze in una lingua ritenuta utile per il futuro
Mancato bilinguismo/monolinguismo sottrattivo: si sta sviluppando in questi anni la fobia della
prima lingua, ovvero la forte credenza dei genitori stranieri che ritengono che l'esposizione alla
lingua madre sia nociva all'apprendimento dell'italiano. Si produce così il fenomeno del bilinguismo
sbilanciato a danno della L1 nativa che diventa minoritaria.
Fattori psichici: l'acquisizione della lingua italiana può essere favorita da un investimento positivo
del paese (migrazione da paesi in guerra o poveri) oppure inibito da difficoltà di separazione dal
paese di origine.
Se avviene il fenomeno della adozione il bambino può essere comunque esposto alla L1 tramite la
frequentazione di gruppi.
Multilinguismo e multiculturalità: tenere conto anche della cultura del paese in cui si parla quella
lingua:
- Considerare la diversità pragmatica della comunicazione (es. in alcune culture non si possono
fare domande dirette)
- Considerare la diversità del linguaggio non verbale e della prossemica
- Utilità del mediatore linguistico
- Utilità di corsi di formazione interculturale
Lo sviluppo multilingue è una risorsa aggiuntiva in quanto non sono presenti dati scientifici rispetto
agli aspetti di svantaggio, piuttosto esistono evidenze scientifiche su aspetti negativi del
monolinguismo sottrattivo. Tramite lo sviluppo multilingue:
- Aree cerebrali diverse connesse tra loro vengono attivate nell'esposizione alle lingue
- Le varie lingue vengono rappresentate mentalmente in aree diverse, ma contigue
- Lo sviluppo del lessico e della morfosintassi avviene come sviluppo separato legato agli scopi
della comunicazione
Abbiamo casi diversi in base a: 7
- Bilingui simultanei: le aree celebrali contigue facilitano il passaggio rapido da una lingua
all'altra.
- Bilingui sequenziali: dipende da quando il bambino viene esposto alla lingua:
o 2 anni: sviluppo delle competenze di base
o 3 anni: acquisizione delle competenze morfosintattiche
o 5-7 anni: acquisizione delle competenze accademiche
o Pronuncia paragonabile ad un nativo se si sviluppa entro gli 8 anni di età, buona tra
gli 8 e i 20 anni, accento straniero dopo i vent'anni
Esistono differenze tra chi acquisisce le lingue simultaneamente e chi in tempi sequenziali o tardivi.
Nei bilingui sequenziali e/o tardivi possono essere presenti i ritardi nelle diverse competenze da non
attribuire a disturbi del linguaggio: la fonetica si sviluppa subito ed è simile ai simultanei, ma questo
non significa che se la pronuncia è buona lo devono essere anche tutte le altre componenti.
Indicazioni per i genitori:
- Incoraggiare il bilinguismo precoce per la fascia 0-3 anni
- Incoraggiare un bilinguismo bilanciato per i bilingui sequenziali e tardivi
- Non praticare bilinguismo sottrattivo
Lo sviluppo linguistico dipende da fattori simili nei bambini monolingui e bilingui. I DSL nei bambini
bilingui presentano uguali abilità dei bambini monolingui con analogo disturbo; i bambini con
spettro autistico bilingui hanno un bagaglio lessicale maggiore rispetto ai bambini con spettro di pari
età monolingui. Quindi il bilinguismo non rappresenta un fattore negativo nemmeno per lo sviluppo
atipico e anzi il monolinguismo è un fattore negativo. L’obiettivo è una bilinguismo armonico anche
nei bambini con sviluppo atipico.
L'esposizione alla L2 può essere di diversi tipi in base a:
- Epoca di esposizione
- Qualità delle lingue a cui si è esposti
- Tempi e forme di esposizione
- Trasferimento tra le lingue (=interferenza linguistica): effetto della L1 sull'acquisizione della
L2
Apprendimento della lettoscrittura nei bambini bilingui dipende da:
- Corrispondenza tra fonema e grafema
- Tipo di bilinguismo: apprendimento uguale ai monolingui nel bilinguismo simultaneo, diverso
nei tardivi per errori di decodifica di parole a bassa frequenza a causa di ridotte conoscenze
lessicali che non consentono l'accesso alla via lessicale
- Capacità di associare fonema al grafema della L1
- Denominazione rapida e vocabolario in L2 italiano sono fattori predittivi positivi per
l'apprendimento della lettura
- La comprensione dipende dalle abilità linguistiche (area di fragilità nei bilingui)
Valutazione del bambino bilingue avviene attraverso lo strumento BaBIL (=bambini bilingui): ovvero
prove da somministrare all'inizio della scuola primaria. Ai genitori viene somministrato il
questionario QUBil per avere informazioni rispetto alla biografia linguistica del bambino e riguardo
alle abilità nella L2. È anche necessario valutare il percorso scolastico nel paese d'origine, per capire
il modello pedagogico e le modalità di valutazione. Tenere in considerazione le differenze della lingua
scritta. Per valutare il bilingue bisogna: 8
- Utilizzare strumenti diversi dal bambino monolingue
- Considerare la biografia linguistica del bambino e dei genitori per definire il contributo della
famiglia nello sviluppo in L1 e L2
- Valutare la storia migratoria per capire i fattori di attenzione e repulsione nei confronti del
paese di accoglienza e lo stress da transculturazione
- Capire il progetto migratorio: esistono più realtà migratorie (alcuni vogliono stare per sempre
altri vogliono tornare nel paese d'origine)
- Indagare lo sviluppo della L1 in quanto il DSL è presente prima nella L1 e poi quelle essenziali
- Per valutare in L1 è necessario un genitore competente, un logopedista che conosce la L1
oppure un mediatore linguistico e culturale
- La valutazione deve essere dinamica: osservare, stimolare, osservare nuovamente
- Valutare la presenza di familiarità per DSL e DSA
- Valutare la presenza di code mixing (=mescolanza tra le due lingue in produzione che è una
strategia comunicativa dell’apprendente della L2) e code switching (=una lingua viene
utilizzata per produrre e una per comprendere, oppure una viene usata per esprimere alcuni
concetti l'altra per altri). Questi fenomeni non sono presenti negli sviluppi atipici.
Tenere conto che il bambino bilingue con bassa esposizione alla L2 migliora proporzionalmente con
l'aumentare dell'esposizione alla lingua. Il bambino con DSL presenza scarse abilità in L1 e non
migliora con l'esposizione alla L2.
Nel rapporto con i genitori non bisogna sostenere la traduzione dei genitori da parte dei figli perché
attiva un rapporto di dipendenza del genitore dal figlio e quindi di sovvertimento gerarchico. Bisogna
prestare attenzione ai contenuti e favorire l'accettazione da parte dei genitori stranieri del
mediatore.
PPT SEI: DISTURBI DEL CONTROLLO SFINTERICO
Il controllo sfinterico dipende da:
- Integrità del sistema nervoso autonomo (=SNA)
- Integrità delle strutture del midollo spinale
- Integrità del sistema nervoso centrale (=SNC)
- Livello cognitivo
Enuresi= emissione involontaria o volontaria di urine in assenza di cause organiche e con modalità
non adeguate all'ambiente, in bambini che dovrebbero avere per età raggiunto il controllo sfinterico.
Nel 75% dei casi è presente un consanguineo che ha avuto il disturbo. L'enuresi si distingue in:
- Diurna
- Notturna
- Forma mista
L’enuresi può essere:
- Primaria: anomalo prolungamento della fisiologica incontinenza infantile ed è una
conseguenza di un ritardo nella maturazione dei meccanismi fisiologici. È più frequente nei
maschi e a rischio di ricadute
- Secondaria: compare dopo un periodo di controllo. È più frequente nelle femmine ed è una
conseguenza di stress o disagi emotivi (nascita fratellino, scuola, separazioni)
L’enuresi può comportare:
- Bassa autostima 9
- Compromissione della vita sociale (gite, dormire fuori casa)
- I genitori possono essere mortificanti e punitivi oppure impotenti
Per quanto riguarda la terapia serve innanzitutto fare una attenta valutazione psicodiagnostica per
poi usare un approccio educativo, una terapia psicologica oppure una farmacoterapia.
Encopresi= è la volontaria o involontaria evacuazione di feci in luoghi inadeguati. Si sviluppa dopo i
quattro anni e non ci devono essere altre conseguenze organiche, come ad esempio il megacolon.
Anche l’encopresi può essere:
- Primaria: inizia circa 4 anni
- Secondaria: tra i 4 e gli 8 anni
La costipazione e incontinenza può essere dovuta a:
- Riempimento: provoca dolori ad