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Famiglia: Graminaceae (Poaeceae)
Sicuramente la famiglia più importante da un punto di vista economico, le graminacee hanno anche grande rilevanza fitogeografica, caratterizzando intere formazioni come le savane, le praterie, le steppe. Dal punto di vista agrario è senza dubbio la famiglia più importante. Comprende infatti specie alimentari per l'uomo (il grano, il mais, il riso forniscono l'alimento di base dei popoli di quasi tutto il mondo) specie utilizzate come piante foraggere (Festuca, Avena, Orzo, ecc.) e come piante industriali (fibre tessili, carta, stuoie, zucchero, ecc.). Di questa grande famiglia cosmopolita fanno parte oltre 8.000 specie, diffuse a tutte le latitudini, dal livello del mare alle quote più elevate delle montagne, soprattutto in ambienti con aridità ricorrente, incendi frequenti e pascolo.
Piante nella quasi totalità erbacee, spesso a crescita accestita, con fusti (culmi) articolati, in genere cavi. Nelle specie
Perenni è diffusa la presenza di rizomi sotterranei più o meno modificati. I bambù, che comprendono numerose specie a distribuzione tropicale, sono un esempio di graminacee a portamento arboreo. Subito al di sopra dei nodi, i fusti di graminacee presentano meristemi intercalari che permettono la rapida levata al momento della fioritura e la ricrescita verso l'alto del fusto in seguito ad allettamento. Osservando infatti un culmo di frumento piegato, e poi raddrizzato naturalmente, si vede che il raddrizzamento si compie mediante il piegamento a ginocchio di un nodo (ginocchiatura) nella porzione che sta immediatamente superiore ad esso. Le foglie sono alterne, con lamine lineari che si inseriscono sul fusto per mezzo di guaine in genere aperte che avvolgono l'internodo per lungo tratto. Lamine e guaine sono impregnate di silice e contribuiscono a conferire maggiore robustezza ai culmi, resi fragili dalla presenza dei meristemi intercalari. Nel punto di passaggio
d due fiori, ognuno dei quali è protetto da una brattea detta lemma. Il lemma può essere liscio oportare dei peli, può essere membranaceo o coriaceo, può essere colorato o trasparente. Allabase del lemma si trova una struttura chiamata palea, che può essere simile al lemma o diversa daesso. La palea può essere liscia o portare dei peli, può essere membranaceo o coriaceo, puòessere colorato o trasparente. Tra il lemma e la palea si trova il fiore, che è composto da treparti principali: l'ovario, lo stilo e lo stimma. L'ovario contiene gli ovuli, lo stilo è il canaleattraverso il quale il polline raggiunge gli ovuli e lo stimma è la parte che riceve il polline.più fiori fino a 50. Ogni fiore è tipicamente costituito da due brattee o glumette: una glumetta inferiore o esterna "lemma" ed una superiore o interna "palea". La glumetta inferiore, inserita sulla rachilla, è spesso verdestra e può essere arrotondata o appuntita all'apice e frequentemente è munita di una nervatura mediana e di una resta che può essere terminale, dorsale o basale; è detta mutica quando è priva di resta. La glumetta superiore è portata dal peduncolo fiorale, inserito sulla rachilla; è di solito bicarenata, spesso bifida, racchiude gli altri elementi fiorali con i suoi margini e non di rado è completamente avvolta dalla glumetta inferiore che è di solito più grande.
L'androceo è costituito generalmente da un verticillo di 3 stami (6 stami in due verticilli nella maggior parte delle Bambuseae e nelle Oryzeae); solo di rado uno dei tre stami è
soppresso come in Hierochloe, o ne sono soppressi due cosicché uno solo è funzionante, come in alcune specie di Festuca, mentre ancora più raramente gli stami sono numerosi come in Fariana. Le antere sono dorsifisse e, a maturità, sporgono fuori dalle glumette. Il polline è trinucleato. L'ovario è supero, tricarpellare o bicarpellare per riduzione, uniloculare, con un ovulo; stigmi generalmente in numero di 2 (3 nelle Bambuseae oppure unico per fusione dei due in Zea) sessili, papillosi o più frequentemente piumosi. Le spighette sono generalmente riunite in infiorescenze di vario tipo. Tra le più comuni:- Spiga: spighette sessili inserite su un asse chiamato rachide (Triticum) che può ingrossarsi e diventare carnoso (Zea).
- Racemo: spighette pedicellate inserite sull'asse centrale (Bromus).
- Pannocchia: racemi di spighette inserite sull'asse centrale (Avena).
caratteristico per l'intera famiglia. E' un achenio particolare con il seme intimamente saldato al pericarpo. La sezione trasversale della cariosside di grano, di mais, di orzo, di avena e, con poche varianti, quella di tutte le graminacee, presenta all'esterno il pericarpo costituito da pochi strati di cellule diverse per forma e per grandezza, con pareti generalmente ispessite, suberificate o lignificate, le quali danno con la molitura la "crusca" ed internamente il seme. Il seme è ricco di endosperma amilaceo con un embrione, posto lateralmente, che presenta l'unico cotiledone (scutello) preposto ad assolvere differenti funzioni durante la germinazione.
L'embrione è differenziato in varie parti aventi differenti funzioni:
- Scutello, è il residuo dell'unico cotiledone e funziona da organo assorbente delle sostanze di riserva contenute nell'endosperma durante la germinazione;
- Piumetta, iniziale del fusticino;
- Radichetta,
1) Il coleoriza è la radichetta primaria della pianta, che si sviluppa dalla radice embrionale.
2) Lo scutello è una struttura presente nella radice embrionale, che funge da organo di assorbimento dei nutrienti.
3) La piumetta è la parte superiore della radice embrionale.
4) Coleoptile o coleoriza, che corrispondono rispettivamente alla parte guainante della piumetta edella radichetta primaria.
5) L'epiplasto, cioè una sorta di squama in posizione opposta allo scutello, ritenuta da alcuni come un secondo cotiledone rudimentale.
6) Il mesocotile, cioè un asse estremamente corto che unisce la piumetta alla radichetta.
Famiglia: Graminaceae. Genere: Avena. Specie: Avena Sativa. Tribù: Avenae (XII tribù).
È una specie largamente coltivata sia per la produzione del foraggio che delle cariossidi. Presenta culmi robusti e ligula sviluppatissima, mentre le auricole mancano. La pannocchia è più o meno aperta, con numerose spighette, ciascuna munita di due o più raramente tre fiori. Questi presentano glume sub-eguali fra di loro e rispetto le glumette oppure più lunghe, uni-multinervie; glumetta inferiore arrotondata sul dorso, bifida, con resta dorsale contorta o ginocchiata.
ovario villosissimo, cariossidicon un solco ventrale e vestite, ad eccezione della var. nuda. La fecondazione è autogama.
Famiglia: Graminaceae. Genere: Triticum. Tribù: Hordeae (XV tribù).
Comprende specie erbacee annuali con infiorescenza a spiga di spighette 1-6 flore, applicate contro larachide con una faccia laterale e solitarie sopra ogni dente della stessa. Ogni spighetta presenta due glume coriacee, ventricose, carenate almeno nella metà superiore, obliquamente troncate, dentate o aristate all'apice, glumetta inferiore ovale o lanceolata, dentata o aristata, la superiore bidentata, bicarenata e cigliata sulle carene.
Le specie del genere Triticum possono essere suddivise in tre gruppi in base al numero cromosomico.
Grani diploidi: n° cromosomico n=7 e 2n=14. A questo gruppo appartiene il Triticum monococcum L. (Monococco o Farro piccolo).
Grani tetraploidi: n° cromosomico n=14, 2n=28. Comprende: T. dicoccum Schr., (farro), T. durum Desf. (grano duro),
T. turgidum L. (grano turgido), T. polonicum L. (grano polonico). Grani esaploidi: n° cromosomico n=21 e 2n=42. Comprende il Triticum spelta L. (spelta) e il T. aestivum L. (grano tenero).
Famiglia: Graminaceae. Genere: Triticum. Specie: Triticum Dicoccum. Tribù: Hordeae.
Si distingue per le spighette uniflore contenenti una cariosside vestita, e per la disposizione embriciata delle spighette sull'asse della spiga che è compressa ed ha l'asse fragile. Le spighette contengono ciascuna due o raramente tre cariossidi triangolari. Le glume terminano a punta acuta.
Famiglia: Graminaceae. Genere: Triticum. Specie: Triticum Durum. Tribù: Hordeae.
Comparve in Egitto verso il 300 a.C. e sostituì il farro; probabilmente è derivato da quest'ultima specie per accumulo di mutazioni. Il T. durum si distingue per la cariosside tre volte più lunga che larga, a sezione triangolare, appuntita alle estremità e con frattura vitrea, tranne che in.
condizioni climatiche avverse (bianconatura). Le spighette presentano un numero vario di fiori (2-6), le glumette inferiori presentano reste molto lunghe, in alcuni casi di colore bruno ed appressate alla spiga. Il culmo è più consistente di quello del grano tenero ed ha l'ultimo internodo, o almeno la seconda metà di questo, pieno di midollo.
Famiglia: Graminaceae. Genere: Triticum. Specie: Triticum Spelta. Tribù: Hordeae.
È la forma più antica dei grani esaploidi. Presenta una spiga con asse fragile, quadrangolare, spighette distanziate biflore e cariossidi vestite. Le glume sono troncate e terminano con un mucrone in corrispondenza della nervatura.
Famiglia: Graminaceae. Genere: Triticum. Specie: Triticum Aestivum. Tribù: Hordeae.
È una specie coltivata in moltissime varietà ottenute con la secolare selezione, per mutazione, o per mezzo della ibridazione e selezione in appositi Istituti. Queste ultime cultivar vengono chiamate
"razzeelette" e godono di pregi particolari quali ad esempio, la precocità, la produttività, la resistenza alle malattie crittogamiche, ecc.
Le glume sono più corte delle glumette, carenate solo nella parte superiore e di vario colore nelle diverse varietà. I fiori, 2-6 per ogni spighetta, presentano la costituzione tipica della famiglia. La glumetta inferiore o "lemma" può essere mutica o aristata: grani assolutamente mutici sono eccezionali, perciò con il termine di mutici si indicano anche le varietà che hanno reste molto ridotte. Quando sono presenti, le reste generalmente non sono scure, non sono molto lunghe (non superano in lunghezza l'intera spiga) e sono divaricate. La cariosside ha frattura farinosa, non è acuminata ed è a sezione circolare.
Famiglia: Graminaceae. Genere: Secale. Specie: Secale Cereale. Tribù: Hordeae.
Coltivata per usi alimentari. Il culmo è molto lungo (fino a 2
metri) sottile, ma flessibile elastico eresistente all'allettamento. Le foglie sono di colore verde glauco: la lamina è più corta e più stretta delgran