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CONTROLLO SOSTANZIALE
Il controllo sostanziale ha lo scopo di verificare che quanto dichiarato corrisponda con la
realtà. Questo si attua mediante ispezioni e perquisizioni, le quali devono essere autorizzate
o dal capoufficio, nel caso di sfera lavorativa, o dal procuratore della Repubblica se vi è
anche la sfera abitativa, e per gravi motivi se esclusivamente nella dimora del soggetto.
L’esito può essere positivo o negativo.
Se positivo, inizia una fase del contraddittorio, ove il contribuente potrà apportare diverse
osservazioni entro 60 gg. Se queste fossero rifiutate, l’amministrazione finanziaria invierà un
avviso di accertamento, un atto impositivo, esecutivo, sanzionatorio e ricettizio, il quale
contiene:
-Le motivazioni
-La quantificazione della base imponibile e il calcolo dell’aliquota
-Le modalità di pagamento e termine
-L’autorità procedente e l’organo giurisdizionale a cui riferirsi
Detto questo il contribuente ha 4 possibilità:
-Acquiescenza, ovvero il pagamento entro 60 gg con sanzione ridotta
-Ricorso entro 60 gg al giudice tributario
-Accertamento per adesione, ovvero accordo fisco-contribuente (90gg se niova, 30 se da
rifare)
-Rimanere inerte.
-Richiedere l’autotutela amministrativa
Nel caso 2 e 4, avrà luogo la riscossione, la quale per il rdl 639/1910 non necessita
dell’autorizzazione del giudice, ma è in capo esclusivamente all’amministrazione finanziaria.
Questa può essere spontanea o coattiva.
Cosa succede se l’amministrazione preleva di più del dovuto?
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Fonte Genetica di Obbligazioni Tributarie
Quando nasce l’obbligazione tributaria?
Teoria dichiarativa: l’obbligazione nasce dall’insieme di una norma, un fatto e un effetto
Teoria costitutiva: l’obbligazione nasce dall’insieme di una norma, un potere, un fatto e un
effetto
Inserire il potere significa evidenziare la discrezionalità nel diritto tributario. Tuttavia la
discrezionalità di diritto amministrativo è il contemperamento di più interessi giuridici e
pubblici sullo stesso caso. Per una parte dei giuristi, l’amministrazione finanziaria gode di
discrezionalità tecnica, quando la norma sia astratta o presenti clausole elastiche, ma non
discrezionalità nel senso stretto, salvo alcune eccezioni
-Il diritto tributario è un procedimento amministrativo, ovvero una serie di atti preordinata per
un esito attizio? è eventuale, perchè gli atti non sono preordinati, ci sono molti
subprocedimenti
-il diritto tributario è una funzione amministrativa, ovvero un insieme di atti con un fine
pubblico istituzionale? In generale si, nello specifico no, ci sono molti subprocedimenti,
non sono atti preordinati
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ESTINZIONE DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA
ESTINZIONE SATISFATTIVA:
-Compensazione (art.17 dlgs 241/97)
-Confusione
-L’adempimento
ESTINZIONE NON SATISFATTIVA:
-Prescrizione
-Inadempimento per impossibilità sopravvenuta
-Novazione
-Remissione
La prescrizione, ovvero un periodo di tempo ove per non perdere un diritto bisogna
esercitarlo, è della durata di 5 anni per i tributi periodici e di 10 anni per i tributi non periodici.
La decadenza invece, ovvero un periodo ove se si vuole acquisire un diritto bisogna
compiere una determinata azione, ha tempi più brevi, ed è sottoposta a moltissimi regimi
differenziati.
Questi sono due istituti che hanno perso valore per tutti i casi di sospensione, proroga etc.
Applicazione articolo 2953 cc
La novazione invece, è il cambio di prestazione nell’obbligazione. Questa può avvenire
mediante condono fiscale o rottamazione.
-La remissione, ovvero la rinuncia del credito, avviene in caso di conciliazione giudiziale o
transazione fiscale, ove l’operatore sarà condannato solo in caso di dolo, al fine di non
bloccare gli accordi fisco-contribuente per mezzo del timore di essere perseguiti dalla legge.
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CREDITI DEL CONTRIBUENTE VERSO LO STATO
Vi sono diverse possibilità di essere creditori del fisco, e per riscuotere quanto dovuto vi
sono più possibilità.
Partendo dall’estinzione satisfattiva troviamo l’adempimento, il quale può essere d’ufficio o
su istanza di parte. Se di ufficio, l’amministrazione pagherà il debito, se su richiesta vi sono 4
possibilità:
-L’amministrazione riconosce il credito e paga
-L’amministrazione riconosce il credito ma non paga→ricorso a giudice civile
-L’amministrazione non riconosce il credito→impugnazione del diniego(totale o parziale) al
giudice tributario→se condannata e continua a non pagare→giudizio di ottemperanza
-L’amministrazione non risponde, silenzio diniego
Per la compensazione vige il sistema triangolare all’opposto del 241/97
“Quae temporalia ad agendum, perpetua ad excipiendum”
Cass.5069/2016–L’amministrazione può contestare i crediti del contribuente oltre i
termini dell’accertamento, ma non può farlo per i suoi crediti.
Prescrizione ha una durata di due anni
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AUTOTUTELA AMMINISTRATIVA
L’autotutela amministrativa è il principio per il quale la PA può ritirare, sospendere o
correggere un proprio atto.
Si applica al diritto tributario? Si, in alcuni casi è obbligatoria (10-quater SC), in altri
facoltativa (10-quinquies SC)
Un esempio lo abbiamo analizzato in caso di pagamento di un tributo basato su una legge
anticostituzionale. Se il tributo è già pagato non troviamo rimedi, se è ancora da versare vi è
l'autotutela obbligatoria e se si è in giudizio l’autotutela è facoltativa.
Anche qui, la responsabilità per il funzionario che esercita l’autotutela è SOLAMENTE
per dolo
Sentenza 181/2017, l’amministrazione finanziaria non è obbligata a rispondere alle
richieste di autotutela
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INTERPELLO TRIBUTARIO
L’interpello tributario è un parere preventivo vincolante richiesto dal contribuente
all’amministrazione finanziaria su un caso specifico e concreto ove vige l’incertezza. Questa
richiesta, essendo gratuita, è sottoposta a due vagli, quello esterno e uno interno.
Gli interpelli possono essere non statutari:
-ruling internazionale→per applicazione norme internazionali
-grandi investimenti >20 milioni di euro
o statutari:
-Probatorio, ovvero chiedere se sussistano le condizioni per aderire a un certo regime fiscale
-antiabuso, per verificare se un comportamento sia definito abusivo o meno
-Disapplicativo, per richiedere la disapplicazione di una singola norma con scopo antielusivo
-Ordinatorio→per risolvere obiettiva incertezza sull’applicazione di una norma
-Qualificatorio→Per chiedere la sussunzione di un caso, ovvero l’individuazione nella legge
del fatto concreto
Se entro 90 giorni o 120 giorni l’amministrazione non risponde, è valida l’interpretazione del
contribuente
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Gli obblighi strumentali prodromici sono comportamenti che si devono tenere al fine di
agevolare il pagamento e l’eventuale controllo fiscale. Tra questi troviamo la tenuta della
contabilità e l’emissione di fattura
Gli obblighi sono di comunicazione dei dati necessari o di dati funzionali al controllo
Concordato preventivo biennale: La possibilità che dà il fisco ai medi-piccoli imprenditori di
pagare per due anni sempre lo stesso ammontare di imposte a meno che i loro ricavi non
crescano del 50% o diminuiscano del 20%
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DICHIARAZIONE TRIBUTARIA
La dichiarazione tributaria è un atto giuridico, unilaterale, recettizio, dichiarativo e in parte
negoziale. Questa contiene la quantificazione del presupposto e l’applicazione dell’aliquota.
Esonerato è chi ha un reddito con sostituzione a titolo di imposta, chi ha un reddito annuo
sotto i 7500 euro come chi ha proventi solo da una prima casa non di lusso.
Nella parte negoziale è possibile modificare/rettificare la dichiarazione:
Se a favore, vi saranno tempi lunghi per risarcimento
Se a sfavore, oltre il pagamento ci saranno delle sanzioni
In sede di giudizio il contribuente può fare valere irregolarità anche se scaduto
termine di rettifica, secondo il principio “quae temporalia ad agendum perpetua
excipiendum”
Dopo 90 gg dichiarazione è considerata omessa
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AVVISO DI ACCERTAMENTO
Esistono due tipi di accertamenti: di rettifica se la dichiarazione è stata presentata, o
d’ufficio se questa è stata omessa
Un’ altra distinzione è tra accertamento globale, integrativo e parziale.
L’accertamento globale va a richiedere tutte le informazioni e i documenti sui redditi del
contribuente, l’accertamento integrale ha lo scopo di aggiungere al globale altra
documentazione sopravvenuta, entro un termine di decadenza, la quale deve essere
motivata e indicata precisamente. Infine l’accertamento parziale è una verifica automatica
dopo le segnalazioni dell’anagrafe tributaria o della guardia di finanza su singoli redditi.
Il problema causato è stato il sovrapporsi di questo controllo a quello globale, violando il
divieto di “ne bis in idem", aggiunto all’art.9-bis dello SC, comportando che vi sia un
solo accertamento per ogni periodo di imposta.
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L’avviso di accertamento è diviso per metodi o contenuti, i quali possono essere per i redditi
delle persone fisiche ed enti non commerciali, e per i redditi di impresa e professione.
Per i primi, questi possono essere sintetici o analitici.
I sintetici verificano il reddito nella sua interezza, senza concentrarsi su una singola fonte, e
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