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Impero Ottomano
Il cui centro è la Turchia e si estende anche su Africa e Medio Oriente. (6) Parola chiave: Patria
I popoli esistono e hanno diritto di autodeterminarsi, di avere uno Stato e una propria dimensione libera. I popoli subalterni (ad esempio Belgio, Grecia, Polonia, Italia) cercarono di riscattare la propria identità.
I popoli nazionali vengono percepiti come comunità unite da lingua, tradizioni e da un elemento organico: il sangue, patrimonio genetico condiviso. Inoltre, l'appartenenza ad una nazione è percepita come una scelta e come un dato naturale (Popoli Subalterni).
- Grecia: i greci si rivoltarono contro il dominio turco nel 1821 e ottennero la propria indipendenza nel 1822. La causa greca dà avvio ad un fenomeno di volontarismo internazionale con una declinazione principalmente inglese. Il progetto indipendentista della Grecia vinse perché era considerato anche come uno scontro religioso (greci cristiani vs turchi musulmani).
Infatti i greci avevano il sostegno della Chiesa.
America Latina: Venezuela, Bolivia, Colombia e Perù volevano formare una federazione unitaria delle repubbliche dell'America Latina. Tuttavia, il progetto fallì perché i gruppi sociali che promossero la decolonizzazione erano diseguali.
Belgio: si separò dall'Olanda.
Polonia: un caso di nazione "martirizzata".
Italia: nel 1831 venne fondata la Giovine Italia, finì l'era della Carboneria e cominciò l'era di Mazzini. L'Italia ha un compito universale: liberare i popoli. (La dimensione sacra del patriottismo)
Il mazzinianesimo ha due concetti importanti:
- i popoli sono sacri; la voce del popolo è la voce di Dio; la libertà dei popoli è sacra.
- l'Italia deve portare avanti la missione della "Terza Roma": diffondere la "fiaccola" dei popoli offesi (si combatte per la Polonia, per la Grecia etc.). Anche perdere.
Il proprio voto. Infatti, la storia del suffragio universale maschile è una storia francese, iniziò tutto dalla Francia.
Allo stesso tempo, però, la politica ha senso solo se è fondata dalla ragione. Quindi si crea una sorta di tensione tra il popolo (considerato anche ignorante) e le élites.
- Secondo i liberali, la sovranità appartiene alla ragione.
- Secondo i democratici, bisogna promuovere il ritorno dell'antico regime, modellato sull'aristocrazia e sul denaro. Con questa concezione, il numero di coloro che detengono il diritto di far parte del corpo elettorale si restringe. (Repubblica del 1848)
Soffia "lo spirito del 1848", che è fatto di ottimismo e proiezione verso il futuro.
Durante le prime elezioni del 1848, la domenica di Pasqua (metafora della rinascita), coloro che vengono premiati sono i moderati. I repubblicani sono delusi.
Quando nel dicembre dello stesso anno le elezioni presidenziali vedranno trionfare Bonaparte,
Proudhon dirà che il "popolo ha parlato come un ubriaco". Dopo il colpo di stato del dicembre del 1851, la delusione è vera e propria prostrazione. Nasce, come sostiene Sand, "una sorta di odio doloroso". Si ha l'idea che esistano due popoli: quello delle città e quello delle campagne. Non sono elezioni plebisciti. Scegliere o acconsentire non sono due attività appartenenti allo stesso ordine. (Cesarismo democratico di Napoleone III)
La spinta rivoluzionaria coinvolse anche l'area centro-orientale, che non era stata toccata dall'espansionismo francese. Uno dei colpiti fu l'impero multietnico degli Asburgo. Oltre a Vienna, ci furono rivolte anche a Budapest, Milano, Venezia etc.
Anche la questione italiana si inserì in questo quadro europeo. L'obiettivo era l'indipendenza nazionale. Vennero create le prime costituzioni, come quella del Piemonte. Per ottenere questa, vennero organizzate le cinque giornate di Milano.
ovvero una rivolta che si combatte strada per strada per cacciare lo straniero. Alla fine gli austriaci dovettero abbandonare la città. Tuttavia, torneranno nel momento in cui riusciranno a sconfiggere l'esercito di Carlo Alberto. Nonostante ciò, iniziò a prendere forma un progetto di un'Italia patriottica, il che è anche testimoniato dall'afflusso di volontari nella prima guerra di indipendenza. (Elementi caratterizzanti del 1848, milanese ed europeo) - Patriottismo e costituzionalismo - Spinte liberali e spinte repubblicano-democratiche - Prima componente socialista: rivendicazioni sociali - Movimento urbano - Forte protagonismo studentesco Le due spinte del 1848 sono principalmente la costituzione e la liberazione degli austriaci. La guerra contro l'Austria viene persa, ma la costituzione del Regno di Savoia rimane. Sarà proprio la sconfitta a spingere la monarchia a fondare la propria autorità sulla scelta liberale. (8) IlRisorgimento(IMMAGINE:"la famiglia del plebiscito"): elementi importanti:
- coinvolgimento femminile
- tratto intergenerazionale (4 generazioni)
- statua di Garibaldi a cavallo
Il Risorgimento è stato il processo attraverso il quale l'Italia, da un insieme di statiretti da dinastie straniere o governate da monarchie assolute, è diventato uno stato nazionale retto da una monarchia autocratica, che esercita il potere nei limiti e nei modi espressi dalla costituzione.
Il processo va dal 1815 al 1861. La monarchia combatte contro:
- il nemico esterno: l'Austria. Una prima guerra persa, una seconda vinta grazie all'aiuto della Francia (diede il suo aiuto perché non credeva nell'unità d'Italia) e una terza, insieme alla Prussia, combattuta dopo l'unificazione già avvenuta (1866).
- il nemico interno: le dinastie presenti nella Penisola. Ad esempio il Regno delle due Sicilie e lo Stato della Chiesa.
Delle 4 costituzioni
Esistenti (Piemonte, Borboni a Napoli, granducato di Toscana e Stato della Chiesa) soltanto lo Statuto Albertino sopravvive.
Durante la guerra di indipendenza del Piemonte, esso non combatte solo per sé, ma per l'Italia. Tanto è vero che dagli altri stati vengono battaglioni di volontari (soprattutto dall'Università di Pisa e di Siena). In questa prospettiva, Garibaldi fu il personaggio principale dell'elemento volontaristico.
(Cavour e il progetto unitario)
Il regista dell'intero processo è un uomo politico dalle salde convinzioni liberali, che fa del Parlamento la sua massima risorsa: Cavour.
Cavour è ministro dell'agricoltura nel governo d'Azeglio nel 1848, primo ministro nel 1852 e conosce poco l'Italia. Il suo progetto è di avvicinare la penisola all'Europa.
Patriota ma soprattutto un modernizzatore: nel Piemonte sono presenti le prime ferrovie.
Il suo progetto prevede modernità, monarchia e diplomazia.
Infatti, Cavour riuscì a conquistare sia il consenso della Francia, che li portò all'unificazione sia quello della Gran Bretagna, facendo leva sul loro sentimento antiaustriaco. Fu proprio la Gran Bretagna a portare Cavour al potere, dopo Villafranca. Oltre al progetto di Cavour esiste anche quello di Mazzini (e di Garibaldi) e della Giovine Italia (1831). Bisogna instaurare dal basso (dal popolo), attraverso la rivoluzione, una repubblica democratica. L'obiettivo è costruire un nuovo mondo consacrato da Dio. (IMMAGINE tresette): democratici e moderati avevano due progetti diversi, alternativi e reciprocamente conflittuali. - L'Italia dei moderati si ferma sopra Roma - L'Italia dei democratici va fino alla Sicilia Il metodo: - dei moderati è in accordo con i sovrani, quindi agire attraverso la diplomazia - dei democratici è la propaganda delle idee (Giovine Italia) e di fatto, per sollecitare le energie rivoluzionarie del popolo (Missione)Della Terza Roma). Vincono i moderati. Tuttavia il ruolo più importante, nel Risorgimento, ce lo hanno le forze democratiche. Garibaldi diventa il mito popolare di massa. Dà all'Italia il sud, gli dà l'anima. Anche lui è democratico e repubblicano ma non sarebbe mai sceso a patti con il re. (Cos'era per loro l'Italia?) Banti sostiene che è necessario studiare l'Italia del Risorgimento dai suoi prodotti culturali, quindi dall'immaginario: libri, sentimenti, emozioni, traiettorie di vita. Vanno a teatro, ascoltano storie che incitano all'azione e fanno ribollire il sangue. Il discorso patriottico si afferma sul piano della letteratura e in particolar modo su romanzi, drammi teatrali, poesie etc. In questo modo: - si parla allo scoperto - si assicura la circolazione del pensiero - si crea una simbologia della nazione italiana
(9) Brigantaggio Oltre a Cavour, abbiamo un'opinione pubblica convinta che è necessario
liberare la patria dal nemico esterno e dal nemico interno. L'idea di Italia era un'idea di una minoranza; infatti si opposero:
- i contadini
- il popolo del Sud attraverso la lotta armata (L'inizio del Brigantaggio)
La fase più intensa nel Meridione va dal 1861 al 1865. La reazione anti unitaria prodotta dal sud è anche una reazione anti costituzionale. Il Brigantaggio mette a rischio l'unità del nuovo regno, sembrava qualcosa di pericoloso. Produsse un fenomeno di lotta armata.
Il Brigantaggio è uno strumento della reazione borbonica. I borboni, dopo la sconfitta, si rifugiarono nello Stato Pontificio, sotto la protezione del Papa, nemico giurato dell'unificazione nazionale. A Roma si creò un'alleanza anti liberale e anti nazionale, un'alleanza tra il trono e l'altare. A Roma, i borboni iniziano ad organizzare ed a dare denaro a bande di briganti.