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Il ruolo centrale del giudice nel sistema giuridico

In questo sistema il giudice ha un ruolo centrale, oltre alla giurisprudenza. Il giudice ha quasi potere legislativo.

I due capisaldi di questo sistema sono:

  1. Nel common law vi sono le "rule of law".
    • La "rule of law" ha tre significati:
    • primato della legge sull'arbitrio,
    • uguaglianza dinanzi alla legge, quest'ultima è un vettore di uguaglianza poiché cristallizza una regola inapplicabile in maniera discriminatoria. La regola stabilisce un certo comportamento, applicandosi in via generale. Ciò genera esclusione della giurisdizione amministrativa, perché altrimenti avrebbe privilegiato la tutela della PA,
    • l'idea che in mancanza di una costituzione, i diritti individuali possono essere accertati e individuati dalle corti ordinarie (sempre escludendo le corti amministrative) una sorta di principio di legalità.
  2. Oggi corrisponde ad "stare decisis".
    • Lo vincolo posto al giudice.
per la creazione del diritto, precedente vincolante mavalorizzazione dell'attività del giudice come composizione di interessi da attuare. Il giudice inferiore attendendosi alle decisioni superiori, ponendo il diritto e generando un rapporto piramidale. Il giudice opera comprendendo il caso, avvicinando il precedente e valutando se ci si possa distaccare. Anche nei sistemi di common law le fonti sono organizzate diversamente: tra UK e USA vi sono differenze, con l'esigenza della seconda di divergere dalla prima. La costituzione è rigida e garantita (meccanismi di giustizia costituzionale con cui si assicura la prevalenza della costituzione sulle modifiche non conformi). La legislazione ordinaria è presente e prevalente, ma integrata con il diritto giurisprudenziale (il diritto giurisprudenziale non prevale più). La relazione tra statutory law e judge-made law è una differenza che risulta la medesima che vige nella famiglia continentale, sotto il

profilo dell'operatività concreta, della mentalità del giurista e dell'impostazione strutturale dell'ordinamento rimane una profonda differenza, che si esplica attraverso il riconoscimento alla giurisprudenza del ruolo formale di fonte e della funzione strutturalmente portante del diritto anglosassone.

Civil law

Nei sistemi occidentali si riconosce la prevalenza della legge e della codificazione, che è un momento che interessa dapprima il diritto civile e poi le Costituzioni.

La giurisprudenza è importante, i precedenti lo sono come strumenti interpretativi e fonte di ispirazioni dei giudici (soprattutto la cassazione), ma la decisione di una corte come viterbo se si distacca dalla decisione adottata a Roma, il distacco verrà impugnato e cassato.

Il giudice in questo caso dovrebbe essere la bouche de la loi, solo interprete e applicatore del diritto.

Il fatto di non trovarci in sistemi di common law ha permesso l'elaborazione di un

patrimonio concettuale: distinzione concettuale tra diritto pubblico e diritto privato; la separazione dei poteri dello Stato è stato il risultato di una formazione basata sui dotti e i giuristi, liberale → tale patrimonio generando il sistema giuridico basato sulla tradizione, sull'elaborazione dei giuristi. la fisionomia delle fonti prevede In questi sistemi: → primo momento di

  1. l'affermazione della legge come manifestazione della volontà normativa razionalizzazione, C'è una concezione che si basa diffidenza dall'esecutivo e dagli atti dal giudiziario. sul giudice bouche de la loi, con diffidenza per l'esecutivo, mentre la legge è espressione di rappresentanza limitata. → avvento del principio di legalità, con la subordinazione dei giudici alla legge.
  2. affermazione dello Stato costituzionale di diritto, in cui intervengono le costituzioni: la fonte si impone anche sulla legge. La legge è
dunque legittima solo se conforme alla costituzione, e vengono predisposti strumenti (controllo di costituzionalità delle leggi) per assicurare l'effettività di questo principio. Così, si estende la oltre che del giudice. → ciò giuridicizza la politica, il legislatore diffidenza nei confronti del legislatore è vincolato nella sua azione, vincolato al controllo giurisdizionale. 3. ulteriore riduzione del margine del legislatore nazionale, attenuazione del vincolo costituzionale con l'avvento → vengono riconosciuti dei del primato del diritto UE e la teoria dei controlimiti limiti al potere di revisione costituzionale, diffondendo anche procedimenti speciali (procedimenti aggravati) per la sostanziale sottrazione del potere discrezionale al legislatore, affermando il primato della politica. La riduzione della revisione è possibile quasi in ogni parte della costituzione, ma poi occorre comprendere l'effetto materiale checiò comporterebbe.gerarchia delle fontiIl sistema si regge sulla (nel common law è lo stare decisis), ovviamente con una strutturacomplessa:
  1. Al vertice i principi sistemici intangibili della Costituzione
  2. In secondo luogo la costituzione, le leggi costituzionali (in Italia gli statuti delle regioni a statuto speciale) e direvisione costituzionali
  3. Al di sotto, in alcuni ordinamenti sono presenti le leggi organiche: in Italia non sono presenti, si tratta di leggiche richiedono maggioranze particolarmente qualificate e preposte a certi settori delicati (gli statuti degli entisubstatali e il loro finanziamento, ad esempio)
  4. Dopodiché sono le fonti atipiche per contenuto o per procedura di approvazione che resistono alle modificheesempio la legge che ratifica i trattati in internazionali, la legge di bilancio → nonordinarie (adpossono essere abrogate)
  5. Infine, ci sono fonti legislative e secondarie.
Ma, la giurisprudenza innanzi al ruolo incisivo

Riconosciuto deve continuarsi a negare il ruolo di fonte? Soprattutto a fronte del potere di alcuni giudici come la Corte Costituzionale, davvero la giurisprudenza non ha alcun ruolo? Ciò anche a fronte della giurisprudenza elaborata per il rapporto tra le fonti o agli strumenti che i giudici hanno (come il rinvio pregiudiziale).

Giustizia costituzionale

La costituzione ha un valore nel nostro ordinamento. Perché si deve parlare nella giustizia costituzionale? Innanzi ad una serie di trasformazioni nel tempo, ci troviamo innanzi ad un ordine delle fonti in cui la costituzione si è trovata al vertice, a prescindere che il sistema sia di civil law piuttosto che di common law.

Se diamo per assodato che la costituzione abbia un primato, è certo che sia stato superato il valore della rigida costituzione come flessibile e come concessione del re, oggi è divenuta impossibilità di cedere alla modifica della costituzione se non mediante procedimenti.

individuati dalla stessa costituzione con nota aggravata.

La costituzione non si modifica quando possiede carattere rigido con lo stesso procedimento della fonte legislativa: garanzia essenziale. Essa è una che ci spiega che la costituzione definisce le regole del gioco, della forma di governo e quelle regole non possono essere appannaggio della maggioranza di turno, piuttosto devono essere vincolate.

Sarebbe inaccettabile la modifica agevole della costituzione quotidianamente, esponendola a modifiche eccessive. La rigidità è il presupposto che ci consente di riconoscere il valore fondante della costituzione, collocandola al disopra delle altre fonti, facendo i conti con dei meccanismi che si sincerano che la costituzione sia prevalente. Far sì che sia prevalente significa riconoscerla come fonte suprema, però si potrebbe riconoscere che il primato della costituzione è leso ogni volta in cui in ordinamento le fonti subordinate introducano significati.

diversi da essa. Cosa succede se il legislatore decide di tornare indietro, ad esempio, abrogando il suffragio universale? In presenza di una costituzione incompatibile con questa disposizione, la disposizione deve essere portata in giudizio costituzionale. Se un giudice dovesse applicare tale norma, potrebbe sollevare la questione di legittimità costituzionale. Ma il contenuto della norma, nonostante il legislatore sappia che quella norma potrebbe porsi in contrasto con la costituzione non tenendone conto, ed essa sarà illegittima. Dunque è necessario preservare la rigidità costituzionale, proprio per mezzo della giustizia costituzionale. Tollerare quelle norme significherebbe rinunciare alla rigidità della costituzione e al suo primato. Ciò ha strutturato un controllo di costituzionalità con binari diversi.

Cos'è la giustizia costituzionale? La giustizia costituzionale nasce in tempi recenti, solo quando è presente una

che abbia un valore→ la costituzione, come presupposto teorico del controllo di costituzionalità. Se ne inizia 1700 a parlare nel , con l’esito delle Rivoluzioni dell’epoca (nasce nello Stato di diritto e acquisisce valore nelloStato costituzionale di diritto). va al vertice dell’ordinamento. La costituzione , non intendendo solo in senso materiale, ma anche una serie di norme poste al vertice anche gerarchicamente parlando, volte a conformare la vita costituzionale, garantendo che ciò che accade corrisponda alla costituzione. Potere costituente vs potere costituito limitati. I poteri costituiti sono poteri perché derivano dall’esercizio di potere costituente (illimitato). I poteri normativi devono mantenersi nel solco del potere costituito, non potendo eccedere la costituzione. La costituzione è i vincoli e limiti una serie d e riconoscendo ciò, è necessario trovare meccanismi che il potere costituitosia esercitato limitatamente alla costituzione, ponendosi la necessità di un sistema di garanzia che lo assicuri. La nascita della funzione di giustizia costituzionale Sistema francese ricercando meccanismi in Anche nella Francia post rivoluzionaria si pone il problema di avere una costituzione, grado di salvaguardarne il primato e il valore centrale (ciò sosteneva l'abate Sieyès) → l'istituzione di giuria costituzionale una che avrebbe dovuto: 1. vegliare sul lascito costituzionale; 2. porre al riparo di ogni funesta passione (non per assecondare la volontà politica, con riflessione matura), gli interventi migliorativi al testo; 3. riempire i vuoti lasciati dalla giurisdizione positiva; le eventuali incertezze presenti. A sua proposta non L'intento ultimo è controllare l'attuazione e la modifica del testo costituzionale, anche se l Ma perché? venne accolta teoria della separazione dei poteri,. L'affermazione dellac'è un risultato cui conduce: il ruolo di potere gi
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A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/02 Diritto privato comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher violalombardi0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sisitemi giuridici comparati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Bassini Marco.