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LE TEORIE ETOLOGICHE E DELL’ATTACCAMENTO

LA TEORIA ETOLOGICA: La teoria etologica studia i comportamenti degli animali. Perchè in un corso di

psicologia si parla di animali? Perchè gli studi etologici sono stati fatti anche per evidenziare delle

somiglianze tra la psiche dell’essere umano e quella dell’animale. Gli studi etologici hanno messo

soprattutto in luce quella parte che spiega il comportamento, in quanto siamo comunque degli esseri

viventi come gli animali e abbiamo come obbiettivo quello di sopravvivere, le basi biologiche. Negli studi

etologici troviamo anche dei concetti importanti anche per lo studio dei comportamenti dei bambini e delle

persone, ovvero quelli che sono chiamati periodi critici, ma ora sono detti periodi sensibili (ne avevamo già

parlato durante la prima lezione). Periodo critico: dentro un certo periodo di vita deve avvenire una certa

esperienza altrimenti sei spacciato, non sviluppi quella abilità, quella capacità, quelle caratteristiche. In

parte veniva detto inizialmente dalle teorie etologiche, sia negli animali sia negli umani c’erano dei periodi

critici in cui era bene fare delle esperienze. Vi ricordate quando abbiamo parlato di Freud? Del

comportamentismo? Lui ci diceva che i limiti interiori della vita son fondamentali, noi abbiamo detto che si,

sono importanti, ma non definiscono cosa mi succederà, lo rendono solo più probabile. Adesso è stata

sostituita da tempo l’idea del periodo sensibile, quindi in un certo periodo della vita è più probabile che si

manifestino certi comportamenti se riesce a vivere certe esperienze, quindi è importante che in

determinati momenti accadano certe cose nella vita, ma non con quel concetto deterministico che si

pensava tanto tempo fa.

CONRAD LAURENCE E L’IMPRINTING: Quando si parla di teorie etologiche, la parola ci deve far agganciare

ad un importante studioso, ovvero Konrad Laurence, che ha ottenuto anche il Nobel per i suoi studi. Se

pensiamo a Laurence ci viene subito in mente l’esperimento con le papere: con Laurence parliamo

dell’imprinting = rapido e innato processo di apprendimento limitato ad un breve periodo di tempo che

produce attaccamento verso il primo oggetto in movimento visto. Quando Conrad aveva 5 anni le anatre

hanno lasciato in lui l’imprinting, dato che uno dei piccoli lo seguiva ovunque. Anche la moglie aveva

un’anatra da cortile, e proprio grazie a questa si accorse che una delle due anatre seguiva meglio l’uomo

che la donna. Così si appassionò all’etologia. Gli altri che studiavano i comportamenti degli animali

mettevano in luce come i comportamenti si innestavano a seguito di determinati stimoli esterni. Ciò

sottolineava l’importanza dell’ambiente, mentre Conrad sottolinea ciò che è biologico, innato, e sostiene

che è bene che inizi in un certo periodo di vita invece che in un altro. Studi successivi hanno evidenziato il

discorso del periodo sensibile e non critico e hanno evidenziato anche che, per quanto si possa

“imprintare” un’oca con uno stimolo molto diverso da quello che viene considerato la mamma nella sua

storia evolutiva, si potrebbe legare successivamente ad altre figure. L’imprinting rimanda al fatto che i

piccoli d’anatra quando si schiude un uovo iniziano a seguire il primo oggetto che vedono (che sia la

mamma anatra o un altro anatroccolo o un essere umano come Conrad) è un meccanismo distintivo

biologico che serve a sopravvivere mantenendo la vicinanza con un essere adulto della propria specie, che

può proteggerli dai predatori. Questa storia è fondamentale per capire la teoria dell’attaccamento di

Bowlby: applica i principi della teoria etologica allo sviluppo umano, sostenendo che l’attaccamento alla

persona che si prende cura dei noi nei primi anni di vita ha importanti conseguenze sul resto della nostra

vita.

Contributi della teoria etologica:

 Aver incrementato il focus sulle basi biologiche ed evoluzionistiche dello sviluppo.

 Utilizzare osservazioni accurate in situazioni naturalistiche.

 Enfasi sui periodi sensibili dello sviluppo.

Critiche alle teorie etologiche:

 I concetti di periodo critico e di periodo sensibile sono ancora troppo rigidi.

 Si dà troppa enfasi alle basi biologiche dello sviluppo.

 Si dà un’attenzione non adeguata alla cognizione.

 La teoria è stata più efficace nel produrre ricerche sugli animali che sugli esseri umani.

TEORIA DELL’ATTACCAMENTO DI Bowlby: Il fondatore di questa teoria è Joe Bowlby, uno psicanalista.

Proprio per il fatto di essere uno psicanalista, possiamo notare nella sua teoria l’influenza di altre teorie

psicoanalitiche, ma con riferimenti a teorie etologiche e evoluzionistiche, perchè si va a sottolineare come

questo legame di attaccamento serve alla sopravvivenza. Come gli etologi sottolineano la parte biologica

legata al comportamento delle anatre, anche con Bowbly l’accento è sullo sviluppo relazionale. La famiglia

costituisce il primo contesto affettivo del bambino e i legami tra genitori e figli sono le prime relazioni che

un bambino sperimenta. Per molti anni, gli studi si sono con centrati sulla figura materna, che resta spesso

il caregiver principale in molte culture, anche se recentemente sono considerati fondamentali anche i

legami di attaccamento con il padre (o con altri adulti significativi), ciò che conta è la qualità del legame che

l'adulto instaura con il bambino. Secondo Bowlby, il bambino e predisposto biologicamente a cercare

prossimità, cure, protezione e sicurezza. Durante i primi due anni di vita, passa dal cercare conforto in

chiunque al riconoscere le persone significative che si prendono cura di lui, per arrivare, dai nove mesi, a

mostrare diffidenza verso persone non familiari e a protestare se si separa dalle figure di attaccamento. In

base all'età, invierà segnali diversi per avvicinare il caregiver, quali piangere, aggrapparsi, seguire, chiamare.

Il caregiver sensibile riconosce questi comporta menti del bambino e vi risponde in modo appropriato,

coerente, prevedibile e tempestivo, inoltre, è disponibile emotivamente, consola il bambino al bisogno, lo

sostiene nelle interazioni sociali, lo aiuta nella regolazione emotiva.

Cosa intendiamo per attaccamento? È un legame, una relazione di lunga durata particolarmente

significativa dal punto di vista emotivo con una persona specifica che generalmente ricambia i sentimenti.

Si tratta di un legame tra due individui (in particolare, tra bambino e cargiver) che per costruirsi necessita di

tempo, proprio perchè duraturo nel tempo ed basato sulla reciprocità. Quindi come io bambino mi lego a te

adulto, accade anche il viceversa. Se il bambino si attacca l’adulto accudisce. Quali sono le caratteristiche?

• È selettivo, perchè questo legame così speciale non si stabilisce con chiunque ma con delle persone

particolari. Quelle chiamate cargiver (colui che dà la cura)

• Implica la ricerca di vicinanza fisica: È necessario che venga ricercata questa vicinanza fisica, come

le papere che si avvicinano all’adulto come se si sentisse sicuro per difendersi dai predatori, anche i

comportamenti del bambino che manifesta servono per star vicino all’adulto che si prende cura di

lui, stessa cosa che succede nel mondo animale con i predatori. Il bambino non deve essere difeso

dai “predatori” come quelli nel mondo animale, ma con altre situazioni.

• Fornisce benessere e sicurezza attraverso la vicinanza

• Se interrotto, implica l’angoscia da separazione

• Fornisce una base sicura dalla quale il bambino può allontanarsi per esplorare il mondo e farvi

ritorno.

La ricerca di vicinanza fisica è il fulcro della relazione di attaccamento del bambino piccolo.

Successivamente la negoziazione della distanza è l’elemento fondamentale delle relazioni di attaccamento.

La vicinanza e l’esplorazione come due poli di questa relazione. Secondo Bowlby, una relazione di

attaccamento funziona come un sistema di controllo (come un termostato). Quando la condizione è

realizzata, l’attaccamento è in stato quiescente: il bambino gioca e esplora l’ambiente, quando la

condizione è minacciata (assenza della madre, si avvicina l’estraneo) si attiva la reazione di attaccamento.

Questo attaccamento ha due funzioni:

• Funzione biologia → Protezione

• Funzione psicologica → Sicurezza

Per Bowlby il bisogno di attaccamento è un bisogno primario: garantisce la sopravvivenza. È una novità

importantissima introdotta da Bowlby e che un po’ recupera la teoria etologica. Gli animali cercano la

vicinanza con l’adulto della propria specie, mentre bambini cercano la vicinanza per sentirsi protetti e sicuri

con la propria mamma, ciò è un bisogno primario tanto quanto quello di mangiare e bere, sopratutto nei

bambini.

Il legame di attaccamento con la madre è di natura diadica e bidirezionale:

1. C’è una predisposizione biologica del piccolo verso chi si prende cura di lui, assicurandogli la

sopravvivenza

2. C’è una predisposizione biologica degli adulti a trovare attraenti i cuccioli (tendendo ad avvicinarsi a

loro)

Il bambino manifesta comportamenti di attaccamento che sono presenti fin dalla nascita, ma che

cambiano con l’età con l’incremento delle competenze cognitive e comportamentali (piangere, attaccarsi,

seguire, chiamare). Possono dipendere dalle condizioni del bambino (stanchezza, fame, malattia), dalla

situazione (ambiente familiare o non)

La sensibilità materna si riferisce alla capacità di cogliere i segnali emotivi del bambino di rispondervi in

modo pronto, empatico ed adeguato, riconoscendolo come agente mentale (mindmindedness). Quanto più

la mamma risponde in maniera sensibili e ai suoi richiami, quanto più il bambino riescono a capire cosa

ottengono dal pianto e dall’interazione con l’adulto. Se l’adulto reagisce in maniera

diversa il bambino comprende la sua reazione e a cosa porta.

La predisposizione biologica testa tondeggiante rispetto all’adulto. Siamo

predisposti all’attrazione verso un bambino rispetto ad un adulto, è una

predisposizione, ciò che si va studiare nell’adulto nell’attaccamento è la sua

SENSIBILITÀ.

 Baby schema

NB: I bambini piccoli appena nati vengono messi subito in braccio al

genitore anche per una questione di termoregolazione: appena nati

essi non riescono ancora a regolare la temperatura corporea, quindi

vengono messi vicino alla madre anche per questo. La spiegazione

legata alla Teoria dello sviluppo cognitivo: Per formare legami di

attaccamento, serve distinguere tra madre e estraneo, e capire che le

persone esistono indip

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher erreenne di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Ciucci Enrica.
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