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I MECCANISMI DI SVILUPPO:
Secondo Freud il processo di sviluppo è caratterizzato da una serie di difficoltà.
L'individuo attraversa fasi di disequilibrio nel sistema che richiedono un impegno costante per ristabilire una
relativa calma. (causati principalmente da pensieri emotivamente carichi)
Freud si concentra maggiormente sulla sofferenza psicologica piuttosto che sull'incoerenza logica o sulle
azioni mentali.
Il suo sistema di equilibrio è meno aperto e meno suscettibile alle influenze esterne rispetto a quello di Piaget.
Mentre Piaget descrive il progresso attraverso processi di assimilazione e accomodamento, il sistema di Freud
postula una maggiore resistenza al cambiamento.
Nel suo sistema chiuso, l'energia può cambiare forma, ma non quantità.
Secondo Freud, ci sono diverse fonti di conflitto o turbamento psicologico:
La maturazione fisica: comporta cambiamenti nel cervello, nel sistema ormonale, nel movimento,
● nell'istinto, e così via. Questi cambiamenti evolutivi aprono nuove possibilità ma allo stesso tempo
generano nuovi problemi. Le pulsioni, in particolare, spingono il bambino all'azione, agendo come
motore per il passaggio alle fasi successive.
Le frustrazioni esterne derivano da persone o eventi che impediscono la soddisfazione immediata dei
● bisogni. Ciò provoca un accumulo doloroso di tensione e costringe il bambino a posticipare la
gratificazione o a dirigere altrove l'energia.
I conflitti interiori derivano dalla lotta tra l'Es, l'Io e il Super-io, o più specificamente tra le pulsioni e le
● istanze di rimozione.
Le insicurezze personali si riferiscono alla consapevolezza di non possedere le abilità, le conoscenze, le
● competenze o le esperienze necessarie. Ad esempio, un bambino potrebbe desiderare di essere
accettato da un gruppo di coetanei, ma essere troppo timido per prendere l'iniziativa o troppo goffo per
partecipare ai loro giochi.
L'angoscia è un sentimento spiacevole che emerge quando il bambino anticipa il dolore fisico o
● psicologico, come la perdita di un oggetto amato.
Tutti questi elementi causano un fastidioso stato di tensione che il bambino cerca di correggere, seguendo i
principi del piacere e della realtà.
È compito dell'Io guidare il corso del cambiamento. I sistemi percettivi e cognitivi dell'Io raccolgono le
informazioni rilevanti sulla situazione attuale, richiamano esperienze passate utili e utilizzano meccanismi di
difesa appropriati.
L'Io media la trasformazione istante per istante e gestisce il cambiamento a lungo termine. Con il passare
del tempo, l'Io si rafforza e la personalità si cristallizza e si differenzia ulteriormente in atteggiamenti, interessi
e comportamenti complessi.
Punti di forza e di debolezza della teoria di Freud:
PUNTI DI FORZA:
1. Scoperta dei fenomeni evolutivi centrali
L'influenza della teoria di Freud è presente in molti concetti fondamentali della ricerca evolutiva attuale
(la concezione stadiale dello sviluppo, l'importanza delle prime esperienze, le nozioni di struttura
psichica e di motivazione inconscia).
Inoltre, la teoria ha fornito lo stimolo per studi in molte aree di ricerca ancora oggi di grande interesse
(lo sviluppo morale, la sessualità, l'identità di genere, la relazione genitore-bambino, l'attaccamento,
l'aggressività e l'autoregolazione).
2. Focalizzazione sul pensiero non logico
La teoria psicoanalitica offre un contributo significativo alla ricerca sullo sviluppo cognitivo poiché si
focalizza sulle emozioni e sul pensiero non logico. La maggior parte della ricerca in psicologia cognitiva
degli ultimi trent'anni si è concentrata sulla risoluzione razionale dei problemi e sulla progressione del
pensiero verso modalità più organizzate, efficienti, astratte e oggettive. Tuttavia, questa prospettiva
non è completa poiché gli esseri umani non sono sempre razionali come viene descritto.
CRITICHE:
1. Scarsa verificabilità delle affermazioni centrali concernenti lo sviluppo
La teoria di Freud presenta diverse difficoltà per essere verificata scientificamente.
I suoi metodi di ricerca, come le associazioni libere e l'analisi dei sogni, richiedono che l'osservatore
abbia una formazione psicoanalitica, limitando il numero di persone qualificate a testare la teoria.
Inoltre, tali metodi possono facilmente portare a errori, poiché l'interprete può influenzare le risposte
del paziente e Freud stesso poteva ricordare selettivamente le informazioni che supportavano la sua
teoria.
Le definizioni utilizzate da Freud sono spesso vaghe e imprecise, e molti concetti freudiani hanno una
connessione incerta con il comportamento osservabile. Questo rende difficile valutare la validità delle
interpretazioni freudiane.
2. Eccessiva attenzione sulla sessualità infantile
L'accento di Freud sulla sessualità infantile ha suscitato interesse e controversie nella comunità
scientifica e nel pubblico. Molti psicologi dello sviluppo ritengono che le sue affermazioni
compromettano la credibilità della teoria.
LEZIONE 29=ERIKSON
Erikson condivide i principi fondamentali della teoria di Freud, come le strutture psicologiche, il conscio e
l'inconscio, le pulsioni, gli stadi psicosessuali, il continuum tra normale e anormale e il metodo psicoanalitico.
È stato descritto come un moralista, un artista e un intellettuale che cerca di affrontare una cultura che ha
perso la capacità di soddisfare le aspirazioni individuali e di realizzare il loro potenziale.
Attraverso lo studio dell'identità e lo sviluppo di nuovi approcci di ricerca, Erikson ha ampliato la teoria
introducendo una serie di otto stadi psicologici* che si estendono lungo l'intero arco della vita.
(vedi lezione 30)
(Freud si concentrava su come le persone imparano a difendersi dalle tensioni spiacevoli, mentre Erikson ha un
approccio più positivo).
Secondo Erikson, il tema centrale della vita è la ricerca dell'identità ovvero la comprensione e l'accettazione
di sé e della società a cui si appartiene.
Lungo tutto il corso della vita ci poniamo la domanda "Chi sono io?" e in ogni fase della vita diamo una risposta
diversa a questa domanda. Se tutto va bene, alla fine di ogni fase il senso di identità viene rafforzato a un nuovo
livello.
Sebbene l'identità possa entrare in crisi durante l'adolescenza, Erikson sostiene che ciò inizia quando il
bambino riconosce per la prima volta la madre e si sente a sua volta riconosciuto, quando la voce materna
pronuncia il suo nome e lo elogia.
Erikson aveva un forte bisogno di riaffermare la propria identità poiché, nel corso della sua vita, aveva spesso
sperimentato un senso di emarginazione, come quando arrivò negli Stati Uniti. Essendo un immigrato, si trovò
costretto a ridefinire completamente la sua identità.
Ha utilizzato per la prima volta l'espressione "crisi di identità" per descrivere i disturbi osservati nei reduci
della Seconda guerra mondiale, ma ha successivamente riscontrato gli stessi problemi in adolescenti disturbati
che erano "in guerra contro la società".
Erikson utilizzò tre diversi approcci per studiare lo sviluppo:
l'osservazione diretta dei bambini;
● il confronto tra diverse culture;
● le psicobiografie.
●
Erikson riteneva necessario studiare l’uomo in azione e non solo l’uomo che riflette sulla realtà.
Le "psicobiografie" rappresentano alcuni dei suoi scritti più interessanti. Si tratta di analisi del processo di
sviluppo psicosociale di personaggi famosi, che mostrano come un individuo possa esprimere la
preoccupazione centrale di una società in un particolare momento storico.
TEORIA STADIALE ERIKSON
Erikson si rese conto dell'importanza di includere una dimensione psicosociale nella teoria di Freud sullo
sviluppo psicosessuale.
Secondo la prospettiva psicosociale, lo sviluppo fisico ha implicazioni sia personali che sociali. La maturazione
introduce nuove possibilità, ma anche maggiori aspettative provenienti dalla società (es. la pressione per
chiedere invece di piangere per ottenere qualcosa). Si parla di "adeguamento" tra il bambino e la cultura in cui
vive.
Erikson descrive i cicli di vita come un ingranaggio perfetto, in cui il desiderio degli adulti di prendersi cura si
intreccia con il bisogno del bambino di ricevere cure. Ogni bambino è parte di una "comunità di cicli di vita",
circondato da persone che attraversano diverse fasi di sviluppo. Nel corso delle generazioni, la cultura si
adegua ai bisogni dei bambini, ma allo stesso tempo i bambini si adattano alla cultura, ad esempio affrontando
l'esperienza scolastica.
Erikson descrive ogni crisi in termini di una dimensione che può avere conseguenze positive o negative.
Se le crisi dell'infanzia non vengono risolte in modo soddisfacente, una persona può continuare a combattere
le stesse battaglie anche in età adulta. Molte persone adulte lottano ancora per sviluppare un senso di identità.
Erikson sostiene ottimisticamente che non è mai troppo tardi per risolvere le crisi e fare progressi nello
sviluppo.
LEZIONE 30=*ERIKSON E GLI STADI DI SVILUPPO (lezione 29)
1. FIDUCIA FONDAMENTALE VS SFIDUCIA (0-1 anni)
Il compito principale nella prima infanzia è sviluppare un equilibrio favorevole tra fiducia e sfiducia. La
fiducia di base è essenziale, creando un senso di fiducia in sé stessi e negli altri.
Un bambino fiducioso si aspetta che le sue necessità vengano soddisfatte e si sente accettato dagli altri.
È importante anche sviluppare una certa sfiducia per riconoscere il pericolo e discriminare tra persone
oneste e disoneste.
Un disequilibrio a favore della fiducia può portare a frustrazione, chiusura, sospetto e insicurezza.
L’esito del superamento di questo stadio porta allo sviluppo della fiducia nel caregiver e in sé stesso,
sulla base della prevedibilità dell’ambiente e alla formazione di una nuova virtù, la speranza.
AUTONOMIA VS VERGOGNA (2-3 anni)
2. Durante questa fase dello sviluppo, il bambino impara a camminare, a parlare e a controllare lo sfintere
anale, acquisendo maggiore indipendenza fisica e psicologica.
Tuttavia, emergono anche nuove vulnerabilità, come l'angoscia di separazione dai genitori, la paura di
perdere il controllo anale e la perdita di autostima a seguito di fallimenti. I genitori giocano un ruolo
importante nel rassicurare e sostenere il bambino.
L'autonomia rappresenta l'aspetto positivo di questa fase, mentre la vergogna e il dubbio sono gli aspetti
negativi. La vergogna si manifesta quando ci si sente esposti e osservati, me