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CODICE PISANELLI

Nel 1865, si raggiunge l'unità d'Italia le due guerre d'indipendenza (manca il lazio che si avrà con la 3 guerra d'indipendenza, il veneto e territori acquisiti con la prima guerra mondiale). Nasce un nuovo stato dagli stati preunitari, e si pone il problema di quale diritto applicare. L'unità è un processo realizzato dal regno del piemonte, quindi potrebbe essere imposto il suo diritto, ma non sembra una soluzione corretta: l'italia è l'unione di più stati, che avevano legislazioni simili alla piemontese, ma non erano uguali (es: in piemonte usavano la pena di morte e in toscana e altre regioni meridionali no, che quindi hanno difficoltà nell'assumere le loro leggi), quindi l'idea viene scartata. Pensano di lasciare le vecchie legislazioni in ogni regione come prima, ma se l'italia è un'unione politica, devono avere un'unica legislazione → bisogna

Fare un codice penale unitario tramite la codificazione del diritto. Inizia una lunga attività di legislazione penale, e si pone un problema: non è facile perché all'inizio viene detto al parlamento del regno di nominare una commissione per ogni codice, ma iniziano delle discussioni che non portano a nulla. Il governo a un certo punto decide che per arrivare alla promulgazione di codici il parlamento è inefficiente, e per risolvere il problema fanno una proposta al parlamento: una legge delega. Il parlamento delega il governo per fare i codici (quindi gli dicono di delegarli) indicando cosa devono fare, poi il governo proporrà il testo al parlamento e lo votano. Il governo prende 4-5 giuristi e scrivono il codice, che viene poi votato. Il parlamento quindi ammette di non essere in grado di fare le leggi, e così viene meno la separazione dei poteri. Questo diventa una consuetudine, la legge delega nasce come una cosa eccezionale ma diventa una

regola. Nel 1863 il ministro della giustizia Pisanelli presenta al senato il progetto del codice civile, diviso in 3 libri, ognuno con una piccola introduzione:

  1. le persone
  2. beni e proprietà
  3. il resto

Lui pensava che il progetto sarebbe stato approvato dalle camere in poco tempo, ma dopo una lunga discussione si giunge a lasciar decidere il potere esecutivo, perché era diventato troppo difficile far decidere le due camere; il testo inoltre non metteva d'accordo tutti, suscitava delle ostilità in senato a causa dell'abolizione dell'autorizzazione maritale, l'alleggerimento della patria potestà e l'esclusione della reciprocità dei diritti privati individuali nei rapporti internazionali. Dopo varie discussioni, il ministro Vacca nel 1865 presenta una nuova legge che autorizzava il governo a pubblicare e rendere esecutivi i codici civili, e in questo modo il codice entra in vigore il primo gennaio del '66.

Libro primo:

innanzitutto,

si riconoscevano i diritti civili attribuiti alle persone fisiche anche alle persone giuridiche sia private che pubbliche, e qualsiasi cittadino straniero in Italia avrebbe avuto diritti del cittadino italiano, senza clausola di reciprocità: cioè gli italiani non avrebbero dovuto per forza godere dei diritti civili nel paese da cui proveniva lo straniero). Era un codice molto evoluto, è creato da giuristi che vengono da tutta Italia, il codice successivo sarà quello fascista (che ovviamente era diverso e non aveva diritti uguali per tutti). Il matrimonio viene introdotto il matrimonio civile. Questo va contro la Chiesa cattolica, infatti il Papa non voleva che i cattolici partecipassero al nuovo stato, dice ai credenti di non collaborare perché lo stato vuole essere laico; stato e chiesa sono due entità separate. Viene respinta l'idea di dare una scelta tra matrimonio religioso e civile, prevale matrimonio è un contratto civile, quindi.tutta la disciplina del matrimonio è dentro il codice civile. viene concesso ai religiosi di sposarsi in chiesa e ufficializzare poi in comune, ma il matrimonio non ha effetti civili se fatto solo in chiesa, la celebrazione si fa in comune. i figli maschi sotto i 25 e le figlie femmine sotto i 21 dovevano ancora richiedere il consenso per sposarsi. il divorzio non esiste, e dicono sia perché per la chiesa che è contraria sarebbe troppo sconvolgente —> ma hanno appena detto che il matrimonio religioso non è valido, quindi non gli interessa la chiesa. in realtà sono degli uomini che fanno il codice, la famiglia è il nucleo fondante, i cittadini devono essere formati dentro una famiglia unita e quindi non bisogna sfasciare le famiglie a tutti i costi. il matrimonio non si può sciogliere, ma ci si può separare. è la separazione del codice civile e non del diritto canonico, è disciplinata nel codice civile. la separazionepuò essere consensuale o non consensuale. Se è consensuale, si parla di separazione di letto e di mensa, ovvero i coniugi non vivono insieme e non mangiano insieme, non hanno una vita affettiva e quotidiana insieme. Invece, se la separazione è non consensuale, può essere richiesta in tribunale con motivi sensati, come quelli che negli altri codici consentono il divorzio: - Il tradimento: se uno dei coniugi tradisce l'altro, l'uomo può sempre chiedere la separazione se riesce a dimostrarlo, mentre la donna deve avere prove dell'amante e del pubblico scandalo, quindi deve essere nel tetto coniugale (codice napoleonico). - Pene per reati infamanti e gravi: se il marito è condannato per prostituzione o se uno dei coniugi commette reati sessuali o gravi come omicidi, reati che gettano infamia su chi li commette. - Casi di sevizie da un coniuge all'altro: le violenze morali e fisiche. Inoltre, quando le donne si sposano, i mariti hanno l'autorizzazione maritale, ovvero hanno il potere decisionale su molte questioni che riguardano la donna.è sul modello francese quindi la donna non ha piena capacità di agire ma se ha un'attività commerciale da sola deve essere pienamente capace di agire. il marito può autorizzarla in anticipo a compiere una serie di atti specifici con un atto giuridico, quindi quando dovrà fare un atto giuridico potrà mostrare quel foglio e basta, oppure se un marito diventa pazzo di mente, se il marito sparisce ed è disperso o assente, il vincolo esiste ancora, e le donne devono essere nella condizione di compiere tutti gli atti giuridici. quando i due si separano, la donna recupera pienamente qualsiasi capacità giuridica. questo dura fino al 1919 quando viene abolito con la legge morelli.

La patria potestà c'è fino ai 21 anni sia per i maschi che per le femmine, spetta a entrambi i genitori ma è il padre di famiglia che deve mantenere ed educare i figli, ha dei poteri correttivi ma non può

Causare danni fisici. Può chiedere l'intervento del tribunale per allontanare il figlio dalla famiglia, è vietato l'incarceramento, può andare in una casa educativa tipo orfanotrofi o altre strutture dello stato per minori che non possono stare nella famiglia, perché il padre deve poter gestire la famiglia con una certa autorità. Il regno d'Italia era monarchico costituzionale, dice cosa simile a Napoleone che era monarchia assoluta. Inoltre, era possibile nominare un tutore del figlio o un curatore dei beni nel caso il padre abusasse del suo potere, e ricadeva sui parenti più stretti o un pubblico ministero.

Comunione dei beni: se non si dice niente al sindaco scatta la separazione dei beni, quindi ognuno ha le sue cose. Se si ha la comunione dei beni sono coproprietari, l'uomo può gestire tutti i beni senza chiedere alla moglie, ma la moglie deve chiedere il permesso per gestire e amministrare i beni. Scompare la dote.

→ non devono dare beni per forza ma possono dare intestazioni. la figlia fino al matrimonio non possiede niente, ma se si sposa è possibile che il padre le intesti un bene che lei si possa portare dietro, diventando proprietaria. le donne entrano a far parte della successione. Secondo libro: si ha più influenza dal codice napoleonico rispetto al primo libro. la proprietà feudale viene abolita già negli stati unitari e viene confermata, l'unico tipo di proprietà è il diritto di disporre e godere dei beni in maniera assoluta, ma non può fare tutto quello che vuole: deve rispettare le leggi, deve rispettare gli altri, e il terreno può essere espropriato per ragioni di pubbliche amministrazioni. La proprietà ecclesiastica è diversa: lo stato della chiesa viene incluso negli stati d'Italia, lo stato italiano si prende i beni che prima erano della chiesa. Questi beni non possono essere trasferiti o alienati senza.Il permesso del governo, quindi entrano nel "de magno pubblico". Proprietà intellettuale: proprietà intellettuale di chi scrive qualcosa e lo pubblica, sono i nostri diritti degli autori. Libro terzo (modi di acquistare e trasmettere proprietà e altri diritti sulle cose) ➔ la prima parte riguarda la successione: si aveva la successione testamentaria e legittima. La successione legittima prevedeva che chi moriva senza figli aveva come successori i genitori e i fratelli nati da stessi genitori, che potevano ottenere fino a un terzo dell'eredità, e tutti gli altri parenti erano esclusi; i fratelli con solo un genitore comune potevano ottenere la metà della quota degli altri. I figli naturali, nati da persone non sposate ma legalmente riconosciuti, erano compresi tra gli eredi legittimi e prevalgono sugli altri, ma ricevono una quota pari alla metà di quella dei figli legittimi. I figli possono anche non essere riconosciuti, magari.perché si dubita che sia proprio, quindi il figlio resta illegittimo e non riceverà eredità; mentre era erede legittimo anche se figlio illegittimo quando veniva riconosciuto. tuttavia il figlio anche se illegittimo per la successione ha diritto a essere mantenuto dal padre. la successione testamentaria invece faceva ricorso anche al testamento olografo, senza notaio ma redatta personalmente, ma comunque una parte doveva andare ai discendenti, per avere una trasmissione di una determinata parte di eredità per forza alla famiglia. viene anche abolita la diseredazione. se le quote fisse venivano violate, e danneggio uno dei due figli, il testamento è valido ma il danneggiato deve impugnare la sentenza; anche nel caso il testamentario faccia una donazione si può impugnare, quindi se non si vuole lasciare eredità ai figli bisogna spendere i soldi. nei contratti non cambia molto rispetto al francese: il contratto è il modo in cui sicontratto si perfeziona con la consegna della cosa, mentre se la cosa è immobile il contratto si perfeziona con la stipula di un atto pubblico e la trascrizione nei registri immobiliari. In entrambi i casi, una volta perfezionato il contratto, il compratore diventa proprietario della cosa.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
61 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher liz2207 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Rondini Paolo.