Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 40
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 1 Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Diritto pubblico  Pag. 36
1 su 40
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Forme di governo e il ruolo del parlamento

In Austria, i capi di stato vengono eletti in maniera diretta, nonostante non siano delle forme di governo presidenziale. A differenza della forma di governo presidenziale, quello parlamentare pone la fiducia come elemento base del rapporto fra esecutivo e legislativo. Per operare l'apparato legislativo deve dare in maniera permanente (quindi che può essere revocata) all'esecutivo. Non può esserci un esecutivo non voluto dal parlamento. Ci sono varie forme di parlamentarismi: la volontà di non rendere il parlamento "tiranno" ha fatto sì che ci fossero varie forme. Il parlamento ha assorbito tanto potere che ha pieno potere sull'esecutivo. Nonostante il premier inglese abbia molto più potere rispetto al presidente degli USA, quello inglese è una forma di governo parlamentare. Il parlamento può diventare anche tiranno: Mussolini andò al potere quando il parlamento dominava la scena. Già da quell'epoca il

presidenziale, invece, è rappresentato dagli Stati Uniti d'America. Le caratteristiche principali del sistema presidenziale sono: 1. separazione dei poteri tra il presidente, il Congresso e la Corte Suprema; 2. elezione diretta del presidente da parte dei cittadini; 3. sistema elettorale basato sul voto popolare e sul collegio elettorale; 4. possibilità di avere un presidente di un partito e un Congresso controllato da un altro partito. In conclusione, il sistema parlamentare e il sistema presidenziale sono due forme di governo con caratteristiche diverse che influenzano il funzionamento del potere esecutivo e legislativo.

è bipartitico perché i terzi/quartipartiti capiscono che non vale la pena candidarsi, in quanto non avrebberopossibilità di ricevere la maggioranza (esempio del liberale).

4. se inparlamento si vota contro ciò che viene proposto dal partito, si rischia lamulta. Quello che il parlamento elegge come "premier", è la somma delpartito. Formalmente quello inglese è una forma di governo parlamentare maformalmente è un "premierato". Unica cosa che può contrastare tutto ciò è la"corona", il re e la regina: ma se fossero al potere sicuramente questa nonsarebbe una democrazia. Molti dei poteri formali sono del re, ma sono inmano dell'esecutivo.

5. Il sistema inglese non è esportabile: le tradizioni econsuetudini sono difficilmente esportabili. l'Italia dal 61 è stato un paeseuninominale e liberale, ma nonostante ciò sono susseguiti tantissimi governi.Il governo

inglese ha pregi e difetti: il premier inglese non si può fermare, daciò può venirne fuori una dittatura democratica. Il secondo esempio è la Germania, il cui sistema si basa sulla figura del cancelliere, motivo per il quale si chiama "cancellierato". Quali sono i fattori che l'hanno reso tale?

  1. la sfiducia costruttiva: il parlamento può sfiduciare il cancelliere ma per farlo deve "sostituirlo" con una nuova figura. La difficoltà per il parlamento è stata quella di nominare un nuovo cancelliere.
  2. Il sistema elettorale tedesco deve essere proporzionale, ha da sempre una "clausola di sbarramento" che è fissa al 5% dei voti (i partiti che hanno meno del 5% non partecipano al parlamento), il parlamento è quindi "TRIPARTITICO", non bipartitico. Il 5% è ragionevole come numero: riduce il numero di partiti ma allo stesso tempo non è antidemocratico.
  3. I due partiti estremi
(nazista e fascista) sono stati dichiarati "anticostituzionali" da parte della corte costituzionale, in modo tale da rendere la forma di governo tedesca "tripartitica". La Germania nasce come una democrazia protetta, mentre noi ci basiamo sulla democrazia vera e propria. 4. Durano tanto i cancellieri. La Spagna sta un gradino sotto la Germania: ha la sfiducia costruttiva come in Germania, ha un'elezione proporzionale che ha una clausola molto bassa (in modo tale che vi sia tanta democrazia): la circoscrizione è talmente piccola che da lì si eleggono tre/quattro partiti per i seggi. Più grande è la circoscrizione, più rappresentativo e democratico e più partiti ci sono, avviene il contrario se la circoscrizione è piccola. SEMI-PRESIDENZIALISMO. Il prototipo è la Francia della quinta repubblica: prende un po' dal presidenzialismo e un po' dal parlamentarismo: il capo di governo viene elettodirettamente dal popolo, ma esistono due teste all'interno del governo (capo dello stato e primo ministro). Il primo ministro e il governo DEVONO avere la fiducia del governo. Quando la maggioranza eletta dal parlamento e presidente è uguale e il presidente è socialista, il presidente tende a "sovrastare" il primo ministro. Quando le due maggioranze non corrispondono (presidente: socialista, parlamento: gollista), si ha la coabitazione tra primo ministro e parlamento. Per questo i presidenti del parlamento oggi durano 5 anni (hanno ridotto la durata del mandato), è un sistema che si premura di mettere dei bilanciamenti. L'Italia vive tre grandi periodi: il periodo liberista, il periodo fascista, uno democratico. Tra il fascismo e la democrazia vi fu un periodo in bilico tra il fascismo e il liberismo. PERIODO LIBERALE: Nel 1848 il re del Piemonte e la Sardegna dà la possibilità di creare lo statuto Albertino, quando nel 1861 si ha l'unificazione.(con Cavour), lo Statuto Albertino viene steso a tutto il regno d'Italia. Lo Statuto Albertino si chiamò in questa maniera perché si voleva evidenziare come Carlo Alberto avesse voluto donare ai cittadini un regime, un modo di governare degno dei comuni italiani (comuni che erano protagonisti mondiali). Perché si chiama statuto? 1. Perché durante quel periodo, quando si creavano delle "costituzioni" erano a livello nazionale, non comunale. A livello comunale, era apposito chiamarlo "Statuto". 2. Nel 1789 ci fu la Rivoluzione Francese, di fronte a moti molto simili a quelli francesi, decide di concedere uno statuto per evitare il cambiamento e una rivoluzione nel nostro paese, se si fosse usata la parola costituzione, essa avrebbe dato troppo al popolo. Dopo la creazione delle rivoluzioni (francese, americana), si sono create sempre delle costituzioni. Il re quindi decide di "cedere" lo Statuto dall'alto ai suoi sudditi, in modo

Tale che i moti non arrivassero ad una rivoluzione. Lo statuto marca quella che è la forma di stato "liberale": diritti (pochi, dallo stato), libertà dagli arresti, la proprietà ma non i diritti di carattere collettivo (diritto allo sciopero, alla parola...). Lo statuto non prevedeva una corte costituzionale a garantirne la costituzionalità. Sono pochi diritti, che sono diritti base. La forma di governo dello statuto in linea teorica era una forma di governo che dava il potere esecutivo al re, legislativo al parlamento. Il re poteva rievocare i suoi ministri. Da questa prassi, gli eventi porta il re a rievocare una forma di governo a cui deve essere data la fiducia. Da qui la forma di governo diventa di tipo parlamentare, con un ruolo del sovrano mai del tutto simbolico: nel governo siedono persone che sovrastano il re in quanto importanza. Tutta questa costituzione si basava su un diritto di voto mono classe: nel 1908 solo 1% aveva il suffragio universale,

nel 1916 tutti tranne le donne. Il fascismo si instaura in un periodo in cui i diritti erano pochi e mal organizzati: tutto l'impianto del diritto privato era fortemente improntato sul punto di vista maschile (le donne erano troppo passionali, non potevano andare in politica). I diritti erano pochi e nemmeno rispettati. Dopo l'instaurazione del regno italiano, ci furono molti problemi non tanto in carattere giuridico, ma a livello penale: nel regno di Piemonte la pena di morte era ancora in uso, mentre in Toscana no. La Toscana decide di entrare in Italia solo e soltanto se in Piemonte avessero tolto la pena capitale: per questo, nel 1889 nasce il codice Zanardelli. Quando tutti i codici e statuti cominciano ad unirsi, si ha un declino. Da questo momento si può indicare la fase "fascista". In Italia si instaura formalmente su fasi legali, il 28 ottobre del 1922 si verifica la marcia su Roma, fatta non per migliorare una situazione politica ed economica orribile dopo il

Primo scontro mondiale, ma è composta da persone che entrano in luoghi statali con la violenza. A questo punto il re decide di dare a Mussolini il governo in mano. Ma perché davanti alla marcia non si nomina lo stato di assedio?

1. Il re sapeva già da prima della marcia, aveva già instaurato i soldati ai limiti della città ma Mussolini aveva promesso al re che

2. Il fascismo in realtà nasce più come "socialismo" che come il fascismo che conosciamo oggi: Mussolini dirigeva il "Popolo d'Italia", un giornale prettamente di sinistra. Nel parlamento il capo dello stato aveva dato l'incarico a Mussolini, nonostante fossero pochissimi i seggi dati: aveva pochissimi voti. Mussolini, una volta ricevuto l'incarico va in parlamento e si guadagna la fiducia: i suoi erano solo 35 su 200 e passa. Con il discorso del "vivacco", arriva in parlamento e dice "io avrei potuto prendervi a manganellate ma non l'ho fatto".

Da questo discorso fatto ai parlamentari, si concentra su un tema caldo: la religione. Mussolini dichiara apertura a tutte le religioni, fa capire che per lui il discorso religioso non sarà mai un tabù: appoggia il partito democratico cristiano. Dopo questi due eventi riesce ad ottenere un grande appoggio da parte di tutti i parlamentari: dai socialisti a religiosi. Ma come ha fatto a ricevere appoggi da loro? 1. per la questione religiosa: fu Mussolini a creare lo stato vaticano, con i patti lateranensi. 2. i cristiani posero come momento di scambio a Mussolini il sistema proporzionale, in modo tale che anche il partito democratico popolare avessero dei voti. Nasce quindi il potere di Mussolini ma già nel 1923 nascono due campanelli d'allarme: innanzitutto nasce la milizia volontaria fascista, le cosiddette camice nere; inoltre approva la legge Acerbo che introduce il premio di maggioranza (legge elettorale che assegnava i 2/3 dei seggi a chi aveva ottenuto il maggior numero di voti).

25% dei voti). Giacomo Matteotti disse che il sistema che si stava per approvare non era demo

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
40 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliarenierr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Galliani Davide.