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Interpretare il diritto dell’UE su richiesta dei giudici nazionali tramite il
rinvio pregiudiziale, che consente di chiarire il significato di una norma
prima che essa venga applicata a un caso concreto.
Controllare la legittimità degli atti delle istituzioni europee attraverso il
ricorso per annullamento, presentato da uno Stato membro, da
un’istituzione UE o da un soggetto privato.
Garantire che gli Stati membri rispettino gli obblighi derivanti dal diritto
dell’UE mediante il ricorso per inadempimento, che può essere
avviato dalla Commissione Europea o da un altro Stato membro.
Un esempio pratico di intervento della Corte riguarda il settore del commercio
elettronico e dei diritti dei consumatori: Amazon e altre piattaforme devono
rispettare normative europee specifiche, e in caso di violazione, i consumatori
possono agire in giudizio invocando il diritto dell’UE.
3. Il sistema di giustizia dell’UE e le sue istituzioni
La Corte di Giustizia dell’UE è composta da:
La Corte di Giustizia, formata da un giudice per ogni Stato membro e
da 11 avvocati generali, il cui compito è fornire pareri non vincolanti sulle
cause più rilevanti.
Il Tribunale, che ha competenze in materia di ricorsi presentati da
privati e aziende contro atti delle istituzioni europee.
Recentemente, alcune competenze sono state trasferite dal Tribunale alla Corte
per ridurre il carico di lavoro e garantire maggiore efficienza.
4. La Banca Centrale Europea (BCE) e il sistema monetario dell’UE
La BCE è responsabile della politica monetaria dell’Eurozona e ha il compito di
mantenere la stabilità dei prezzi attraverso il controllo dell’inflazione e la
gestione dei tassi di interesse.
Gli organi principali della BCE sono:
Il Consiglio Direttivo, composto dai governatori delle banche centrali
nazionali degli Stati membri che adottano l’euro.
Il Comitato Esecutivo, che implementa le decisioni della politica
monetaria.
Il Consiglio Generale, che include anche gli Stati membri che non
hanno adottato l’euro.
La BCE può essere chiamata a fornire pareri su politiche economiche e
legislative che riguardano la moneta unica e il sistema finanziario europeo.
5. La Corte dei Conti e il controllo finanziario nell’UE
La Corte dei Conti europea ha il compito di verificare che il bilancio dell’Unione
venga gestito correttamente e che i fondi europei siano spesi in modo efficace
per raggiungere gli obiettivi previsti.
In particolare, la Corte si occupa di:
Controllare che i finanziamenti UE siano utilizzati secondo le normative.
Rilevare eventuali frodi o irregolarità nell’uso dei fondi europei, come nel
caso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dove è
necessario dimostrare che i finanziamenti siano stati spesi correttamente
per ricevere ulteriori risorse.
6. Il Comitato delle Regioni e il Comitato Economico e Sociale
Questi organi consultivi garantiscono il coinvolgimento delle autorità locali e
delle parti sociali nelle decisioni dell’Unione Europea.
Il Comitato delle Regioni rappresenta le amministrazioni locali e
regionali ed è composto da rappresentanti eletti di enti territoriali.
Il Comitato Economico e Sociale è formato da rappresentanti di
organizzazioni sindacali, imprenditoriali e della società civile, e fornisce
pareri sulle proposte legislative dell’UE.
Entrambi i comitati svolgono un ruolo importante nel garantire che le politiche
europee tengano conto delle esigenze locali e delle categorie sociali coinvolte.
1. L'Unione Europea e la tutela giurisdizionale dei diritti
L'Unione Europea presenta un sistema giuridico particolare, caratterizzato
dall’interazione tra il diritto dell’UE e quello degli Stati membri. Tuttavia,
l’ordinamento dell’UE non è completamente autonomo nella tutela
giurisdizionale dei diritti, poiché questi dipendono spesso dagli ordinamenti
nazionali.
Gli Stati membri sono obbligati a prevedere strumenti adeguati per la tutela dei
diritti derivanti dal diritto dell’UE. Questa esigenza è giustificata dal principio di
effettività ed equivalenza, che impone agli Stati di garantire che i diritti
derivanti dal diritto dell’Unione siano tutelati in modo efficace e senza
discriminazioni rispetto ai diritti nazionali.
Ad esempio, il diritto di recesso dai contratti è previsto da norme dell’UE, ma
l’applicazione pratica è demandata agli ordinamenti nazionali. Ciò implica che,
pur esistendo un’autonomia procedurale negli Stati membri, questa è sempre
limitata dal rispetto dei principi fondamentali dell’Unione.
2. Il ruolo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE)
La Corte di Giustizia dell’UE è l’organo incaricato di garantire l’interpretazione
uniforme del diritto dell’Unione in tutti gli Stati membri. Il suo ruolo è
fondamentale per evitare divergenze nell’applicazione delle norme europee nei
diversi ordinamenti nazionali.
La Corte ha diverse funzioni, tra cui:
Interpretare il diritto dell’UE su richiesta dei giudici nazionali tramite il
rinvio pregiudiziale, che consente di chiarire il significato di una norma
prima che essa venga applicata a un caso concreto.
Controllare la legittimità degli atti delle istituzioni europee attraverso il
ricorso per annullamento, presentato da uno Stato membro, da
un’istituzione UE o da un soggetto privato.
Garantire che gli Stati membri rispettino gli obblighi derivanti dal diritto
dell’UE mediante il ricorso per inadempimento, che può essere
avviato dalla Commissione Europea o da un altro Stato membro.
Un esempio pratico di intervento della Corte riguarda il settore del commercio
elettronico e dei diritti dei consumatori: Amazon e altre piattaforme devono
rispettare normative europee specifiche, e in caso di violazione, i consumatori
possono agire in giudizio invocando il diritto dell’UE.
3. Il sistema di giustizia dell’UE e le sue istituzioni
La Corte di Giustizia dell’UE è composta da: