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Sistemi politici
Sistemi politici sono insiemi di regole, disposizioni e meccanismi di cui le società si dotano per garantire la riproduzione di un dato ordine sociale. Questi sistemi vivono nelle istituzioni, che non sempre sono comparabili con quelle occidentali, e sono dotati di grande pervasività, specie in altri ambiti da noi tradizionalmente ben distinti. L'analisi antropologica dei sistemi politici è entrata in piena fase coloniale, a causa delle esigenze dell'amministrazione coloniale.
Evans-Pritchard e Fortes, nel loro libro "African Political Systems" del 1940, raccolgono le ricerche sul campo di vari autori per delineare in modo riassuntivo i vari tipi possibili di società. Uno di questi tipi è rappresentato dalle società acefale, che corrispondono a piccoli gruppi di parentela esogamici che vivono in simbiosi con la foresta, come ad esempio i Pigmei, cacciatori e raccoglitori. In questi gruppi non vi è nessuna traccia di apparato istituzionale, poiché il gruppo coincide con la parentela. In caso di conflitto interno, tutti partecipano.
alla discussione e risoluzione2. (Tribù) - Soc. Segmentarie = corrispondono a società più complesse e più grandi, che vivono di pastorizia e agricoltura in villaggi organizzati attorno a gruppi lignatici (che funzionano da gruppi corporati) per la cui presenza si forma una stratificazione sociale... ma manca ancora una forma istituzionale politica propriamente detta (dal punto di vista occidentale). I gruppi corporati, che insieme formano il clan, sono gruppi i cui membri definiscono se stessi e i loro rapporti con gli altri in base all'appartenenza familiare... quindi è il segmento parentale che determina il comportamento del singolo non solo nella gestione delle risorse familiari e degli accordi matrimoniali, ma anche nel rapporto con gli altri e nella gestione e risoluzione di eventuali conflitti (che vedrebbero coinvolto non il singolo, ma tutto il ramo familiare) = forma di aggregazione complessa ma ordinata. 3. Regni e domini = si hanno quando in società segmentarie un clan emerge e si impone... in questo caso, però,Il capo rimane tale fintanto che garantisce una equa redistribuzione delle risorse e il benessere complessivo della comunità (altrimenti viene tacciato di stregoneria e spodestato).
Questa analisi, che per anni ha fatto scuola, ha problematizzato la questione ma lo ha fatto cercando di capire le regole locali di gestione e mantenimento dell'ordine sociale, concentrando il campo di indagine sulle singole società, isolate da tutto e da tutti. In altre parole, la ricerca ossessiva delle specificità locali ha portato gli antropologi a tralasciare quelle relazioni tra micro e macrocosmo che sono alla base dei processi sociali avvenuti e in atto.
Certo tutto ciò è stato fatto in buona fede, nella convinzione che fosse necessario preservare a memoria futura quelle "autenticità locali" che presto sarebbero svanite sotto la spinta del colonialismo... Max Gluckman = analisi processuale non si limita a documentare le norme sociali bensì osserva l'azione degli individui.
attorisoc all'interno di una analisi "processuale" che guarda su lungo periodo... e vede che in realtà queste soc "primitive, fredde, immobili, in equilibrio" sono in continuo movimento, in quanto continuamente emergono fratture dell'ordine soc \ conflitti che vengono poi risolti con i riti = magnifici mecc di gestione del conflitto. Dagli anni '50 \ '60 emerge quindi la necessità di rifiutare la concezione atomica in favore di una analisi processuale che guardi sia alle dinamiche interne che a quelle esterne es. Balandier, contesto coloniale!Frank = teorico della dipendenza si nota così che queste realtà non più def "primitive" ma "tradizionali" o "in via di sviluppo" sono società cui noi occidentali, per il nostro sviluppo, abbiamo sottratto risorse... e anche se è avvenuta la decolonizzazione, nulla è cambiato in termini di dipendenza.
economica!Cambiano le elites ma non gli impianti pol\ soc storicamente imposti = vi sono relazioni di discont e cont es.Camerun \ Francia + studi di Achille Mbembe (Postcolonialismo) sullo Stato fautore di continua predazioneWallerstein = teorico del sistema mondiale viviamo in un contesto in cui ogni angolo di mondo ècollegato all’interno di una grande rete di relazioni, nella quale certe potenze presentano magg capacità dipenetrazione, magg peso, grazie semplicemente a un cronico rapp di disuguaglianza eco\socNon si può più, quindi, guardare ai sistemi pol in sé ma è nec analizzare attentamente anche le relazioni \ irapp di pot \ i processi che vi stanno alla base!!!!Foucault = biopolitica e anatomo politica politica di oggi = governo della popolazione non del popolo= si basa su dati statistici = biopolitica viene governata una massa biologicaAnatomo politica sul modello carcerario del panocticon = strutt circolare in cui il Il testo formattato con i tag html è il seguente:economica!Cambiano le elites ma non gli impianti pol\ soc storicamente imposti = vi sono relazioni di discont e cont es.Camerun \ Francia + studi di Achille Mbembe (Postcolonialismo) sullo Stato fautore di continua predazioneWallerstein = teorico del sistema mondiale viviamo in un contesto in cui ogni angolo di mondo ècollegato all’interno di una grande rete di relazioni, nella quale certe potenze presentano magg capacità dipenetrazione, magg peso, grazie semplicemente a un cronico rapp di disuguaglianza eco\socNon si può più, quindi, guardare ai sistemi pol in sé ma è nec analizzare attentamente anche le relazioni \ irapp di pot \ i processi che vi stanno alla base!!!!Foucault = biopolitica e anatomo politica politica di oggi = governo della popolazione non del popolo= si basa su dati statistici = biopolitica viene governata una massa biologicaAnatomo politica sul modello carcerario del panocticon = strutt circolare in cui il
pot è collocato al centro;la sola idea di poter essere osservati, rende gli attori sociali artefici del proprio assoggettamento
Farmer = la violenza strutturale antropologo e medico – studia AIDS in Haiti e USA + violenza politica= perfeziona la teoria di Galtung sulla violenza strutturale, la quale diversamente dalla violenza diretta, è prod dagli stessi ordini soc (a livello sia locale che globale) i quali a causa di prof disuguaglianze interne generano mecc di oppressione
La violenza strutturale limita la capacità di agire dei sogg soc (agency) ed è la causa magg di soff nel mondo+ rischia di passare inosservata in quanto nessuno ne è veramente fautore…Per questo motivo risulta inadeguato un approccio sistemico… serve un approccio analitico geograficamente ampio e storicamente profondo, che tenga conto dei contesti e delle relazioni a livello micro e macro
PS. Come rimediare alla violenza strutturale? By FarmerServe un impegno pol
attivo da parte dell'antropologia, la quale deve comprendere i meccanismi, denunciarli e intervenire nella pratica laddove possibile. Ho un odio profondo per le cooperative che cercano di "istruire" le persone e cambiarne i comportamenti senza tener conto delle effettive possibilità di azione individuale. Invito a promuovere la capacità di azione individuale, cioè i diritti sociali ed economici, così come i diritti civili e politici. Questo invito è rivolto a qualsiasi angolo del mondo, perché siamo parte di una fitta rete di relazioni che ci riguarda. È in questi termini che oggi si parla di Antropologia Pubblica. METODOLOGIA di sviluppo: - I primi antropologi (nell'800) erano studiosi che lavoravano in biblioteche e archivi e sostanzialmente rielaboravano dati indiretti senza vivere alcuna esperienza diretta con il soggetto analizzato e trattato. Inoltre, lo facevano all'interno del quadro concettuale evoluzionista (nel Regno Unito) o antievoluzionista (in Francia). Utilizzavano un metodo ferocemente eindiscriminatamente comparativo, cercando fen simili indiversi contesti, al fine di comprendere in quale fase evolutiva quegli stessi contesti si trovassero= tentativo di individuare "leggi universali dello sviluppo" scuola francese = posizione diversa, metodo uguale, ossia cerca fond comuni tramite comp. Antrop. quali Tylor + Boas + Malinowski iniziano però a provare una certa disaffezione per questometodo tutto imperniato attorno alla ricerca dell'origine delle pratiche cult \ del loro stadio evolutivo,perché non tiene conto del contesto cult in cui queste stesse vengono messe in atto né tanto meno cercadi chiarirne il significato rb. Evoluzionisti = pseudoscienze = critica pesante!!!! reclamano a gran voce un metodo più scientifico + ricerca sul campo (vd Malinowski)= osservazione partecipanteSecondo loro gli antrop devono lavorare sul campo, cioè più che affidarsi a fonti indirette e incerte,devono fare esp dellavita sociale dell'uomo in comunità; il nuovo metodo proposto si basa sull'osservazione diretta della realtà empirica, affiancata dal tentativo di comprendere il punto di vista del nativo nonché la natura sistemica della società perché è nella relazione con gli altri fatti sociali che un dato evento acquista valore e significato... e in relazione al tutto che un evento assume una determinata funzione. Sempre in questi anni nasce e si afferma il genere della monografia etnografica, frutto di esperienze prolungate in vari contesti culturali, uno stile di scrittura improntato alla descrizione neutra di ciò che è stato osservato (3° persona plurale = generalizzante), il narratore antropologo cerca di eclissarsi per lasciare di fronte all'lettore il nudo fatto e porre il focus su ciò che in quella determinata società è garante di ordine ed equilibrio... ATTENZIONE! così vengono create rappresentazioni specifiche di queste società, viste come entità ferme, congelate.determinate= visione omogeneizzante che non tiene conto delle dinamiche interne \ esterne 1 Succ antrop quali Asad + Fabian + Said criticano questo metodo, mettendo in luce come l'incontro fra antrop e nativi sia di per sé pervaso da infl socio-cult… esso avviene all'interno di un rapp di dominio coloniale che non rende del tutto libera l'azione dei nativi + l'antrop si interfaccia solo con pers vicini all'amm coloniale e solo con uomini, non con tutta la soc interessata 2 Inoltre il presente etnografico colloca le soc studiate in tempi altri (allocronismo) annullando del tutto la loro dinamicità storica e la loro coevità. 3 Infine, si denuncia come nella storia della lett occ scientifica si rintracciano soprattutto stereotipi, i quali informano più sui canoni cult dell'osservatore che su quelli del sogg osservato! E ciò perché è imposs parlare di soc altre in maniera del tutto ogg, la loroosservazione avvienesempre al'interno di dinamiche di pot ed è sempre cult connotata, influenzata, orientata...+ vengono utilizzati strum interpr del proprio contesto socio-cult!
Per la prima volta il concetto di cultura viene usato per prod non solo riflessione sulle altre soc ma anche autoriflessione, cioè viene adottato anche per quelle soc che pensavano di essersi evolute oltre lo stadio dell'infl cult (grazie al progr scientifico) logica cult VS logica scientif = ridef dell'Occidente
Geertz = nuova stagione dell'Antrop = svolta autoriflessiva
L'antropologo deve ricercare il signif delle pratiche cult per gli attori soc, cioè deve comprendere come questi costruiscano la realtà attraverso le loro interpretazioni di essa e le loro azioni. La cult è un doc agito, una rete di signif scritta tramite le azioni i signif cult non vanno spiegati ma compresi + non esistono leggi assolute, l'antropologia è
Una scienza interpretativa è un tentativo di comprensione e ricerca di nuove strategie retoriche per la scrittura etnografica, perché non è più concepibile la metaf visuali.