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Fasi intervento di consulenza: RICERCA, RESTITUZIONE E ANALISI, SVILUPPO ORGANIZZATIVO

Famiglia di approcci di ricerca partecipativi che, mediante il coinvolgimento attivo di professionisti esterni ed attori organizzativi, mira a sviluppare allo stesso tempo nuove conoscenze e nuove azioni trasformative su un campo di problemi complessi.

Gruppo da strumento di ricerca a soggetto attivo. Ogni gruppo ha un SETTING specifico e diverse metodologie di conduzione: 12-15 persone. Ha l'obiettivo di stimolare la presa di coscienza del gruppo e del suo funzionamento per renderlo autonomo e il più funzionale possibile.

30+ persone. Promuove l'interazione faccia a faccia del gruppo in cui entrano in gioco i diversi livelli organizzativi (tutta la rete) condividendo ognuno il proprio punto di vista.

È un processo di ricerca partecipata in cui l'obiettivo è passare dalla comprensione del problema all'azione attraverso strategie, risorse, monitoraggio.

dei risultati in un'ottica di cambiamento sostenibile Elementi fondamentali di ogni intervento:
  • SISTEMA CLIENTE: committente, destinatario, organizzazione
  • DOMANDA: è importante attivare uno sguardo riflessivo e processi di riconoscimento, esplicitando le rappresentazioni che il gruppo ha dell'organizzazione
  • PROBLEMI: oltre a quello presentato dalla committenza emergeranno altre problematiche non sempre esplicitate; perciò, è importante sapersi stare sul problema individuandone l'urgenza (l'obiettivo è sempre sviluppare la capacità di gestire il problema e non eliminarlo o risolverlo)
  • OGGETTI DI LAVORO: è il problema su cui decido di lavorare
  • FASI DELL'INTERVENTO: sono ricorsive analisi della domanda / del contesto, progettazione, gestione e realizzazione, valutazione
  • RUOLO DEL CONSULENTE/FORMATORE/RICERCATORE: è quello di mantenere la giusta distanza emotiva, avere un atteggiamento
riflessioni sulle sue esperienze, al fine di agire in modo consapevole eintenzionale. Questa capacità di riflessione e formatività è fondamentale per ilprofessionista, in quanto gli consente di valutare criticamente le proprie azioni,di apprendere dagli errori e di adattarsi ai cambiamenti del contesto in cuioperano. Inoltre, la capacità di pensiero riflessivo e formatività permette alprofessionista di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle propriecompetenze, favorendo così la crescita personale e professionale.

può organizzare, formulare e riformulare in un progetto L'APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO prevede un duplice meccanismo di apprendimento:

  1. Single loop learning: apprendimento solitamente sollecitato dal verificarsi di un errore. Apprendimento che corregge, ad esempio, le strategie e le procedure operative, ma che non comporta una revisione delle premesse di fondo sottostanti (es. cornici cognitive che prestrutturano la conoscenza e l'azione organizzativa)
  2. Double loop learning: tale apprendimento comporta una revisione delle premesse di fondo. Ad esempio, non assume le norme operative e gli obiettivi come dati scontati, ma li sottopone ad analisi e a riflessione

18/10/2022

Apprendimento come processo sociale nel contesto organizzativo è situato nei contesti lavorativi, non è trasmissibile tra gli allenatori ma è distribuito all'interno di quella comunità organizzativa, è costruito e trasmesso da relazioni sociali. Il dispositivo del gruppo

Diventa il dispositivo chiave per trasmettere l'apprendimento tradotto in artefatti - PRATICA

Quello che le persone fanno non è indipendente dal contesto culturale in cui lo fanno. Una pratica si può definire tale quando l'agire delle persone si ripete all'interno di quel contesto. Un apprendimento organizzativo non può prescindere dal legame/contesto relazionale (punteggiatura relazionale)

Tecniche utilizzate:

  • Il role playing è un'ottima tecnica per accelerare il lavoro sulle pratiche ma il gruppo non sempre è pronto a sostenerlo (perché ha difficoltà a mettersi in gioco, non si sente a suo agio ecc.) e si rischia di andare incontro ad un assetto di gruppo di base. In questa tecnica all'interno del gruppo si mette in atto implicitamente come le persone si rappresentano quella situazione ma esplicitamente osservo come le persone si comportano in quella situazione, smuove di più la dimensione emotiva del gruppo
perciò non è adatta come prima approccio/fase di un progetto in un gruppo che di base presenta delle problematiche perché rischio che le persone siano molto difese e agiscano ulteriormente il conflitto presente. Istruzione al sosia tecnica utilizzata nel progetto Calcio Pro. Il formatore può sostituirsi al sosia nei momenti di stallo e difficoltà, facendo domande mirate per entrare nei panni dell’altro. Viene fatta una fase di sistematizzazione da parte del formatore di tutto il materiale prodotto attraverso una tabella sinottica divisa per gruppi e fasce d’età, e successivamente una fase di rielaborazione/concettualizzazione attraverso un quadro riassuntivo lavorando dalle pratiche all’astrazione dei concetti d’apprendimento (evidenziando i temi ricorrenti, i ruoli, i luoghi, le modalità e gli elementi di processo). Le redini di questo progetto sono nelle mani del formatore, i concetti perciò vanno

restituitinell'immediato al termine dell'incontro per poi essere ripresi la voltasuccessiva altrimenti il gruppo rischia di affaticarsi e perdere il filo delprogetto. Questa tecnica lavora più sul ruolo, in cui racconta ciò che fal'altro ma allo stesso tempo racconta qualcosa anche di se stesso, lavoradi più su una situazione interattiva, si differenzia perché sto svolgendo unlavoro più di tipo cognitivo, mette in luce il pensato, ciò che una personasi rappresenta del suo ruolo- La visione di video e filmati- Il caso o auto caso (ancora più efficace)Tenere sempre a mente i vari tempi del progetto: progettazione, esercitazionee rielaborazioneIl role playing e l'istruzione al sosia sono tecniche formative di tipo analogico, incui costruiamo delle situazioni come se fosse "la e allora" ma nel "qui ed ora" chehanno il vantaggio di portare situazione verisimili ma distanti.ETNOGRAFIA IN AZIONE

– Dott. Mattia Belluzzi

Etnografia: scrittura di un popolo, delle sue culture e delle sue pratiche

La ricerca etnografica è una tecnica di ricerca qualitativa che nasce come metodo di ricerca da una domanda reale (studio delle colonie Inglesi), ed è utile per entrare nei contesti per poi programmare degli interventi.

Fare etnografia:

  • Cosa studio/osservo? Persone (azioni, parole, dinamiche) - Spazi, artefatti, oggetti inanimati - Scene, interazioni, conversazioni - Dimensione, struttura, significati, rappresentazioni
  • Come lo studio/osservo? Osservazione partecipata - Interviste (spesso chiacchierate e che attivano il livello manifesto VS interviste IPA che attivano i vissuti) - Tecniche auto-etnografiche - Registrazioni audio/video - Analisi documentale - Shadowing = focus di attenzione è la pratica quotidiana di un singolo individuo, il suo vivere e lavorare in un ambiente sociale e istituzionale complesso

Come costruisco e comunico i risultati?

  • Connettere
  • dati e cornici/riferimenti teorici

    Tassonomie e thick description (classificazione e densa descrizione dati)

    Restituzione/i all'organizzazione

    Eventuale pubblicazione/divulgazione ricerca

    25/10/2022

    GRUPPI

    Assunti di base:

    1. ATTACCO-FUGA percezione dicotomica e polarizzata degli altri tra "amici" e "nemici", Pregiudizi e stereotipi che connotano la visione della realtà in modo ristretto, Comportamento paranoide o bisogno di fuggire

    2. DIPENDENZA Vi è l'aspettativa che i bisogni del gruppo siano soddisfatti da un soggetto esterno o altro, Si instaura un sistema di delega disfunzionale con una rinuncia all'esercizio attivo del proprio ruolo.

    3. ACCOPPIAMENTO Investimento di energia emozionale nell'anticipare eventi futuri favorevoli, Ignorati i problemi del presente e gli accadimenti del passato che possono orientare le scelte future, Aspettativa condivisa di un futuro utopico e clima tendenzialmente ottimista

    favorevole.Tipi di gruppi:
    • Primari e secondari
    • Formali e informali
    • Di base e di lavoro
    Variabili:
    • Strutturali
    OBBIETTIVO (SMART = semplice, misurabile, legato all'azione, risultato, tempi), METODO (ordina lavoro di gruppo, norme), RUOLI (aspettative condivise)
    • Processuali
    LEADERSHIP (equilibrio tra bisogni dell'individuo e del gruppo), COMUNICAZIONE (finalizzata, pragmatica, trasparente, situazionale), CLIMA, SVILUPPO (sistema di competenze del gruppo e crescita individuale) 08/11/2022 RIUNIONE La riunione può essere considerata come uno strumento di lavoro.
    • Vi possono prender parte persone che appartengono a diversi gruppi di lavoro
    • Con delle proprie regole di funzionamento, valori e significati
    • Finalizzata alla produzione
    • Il processo produttivo è influenzato dalla qualità delle relazioni interpersonali e dai bisogni dei partecipanti
    Aspetti fondamentali per un buon funzionamento:
    • EFFICACIA Esplicitazione e convergenza su obiettivo e

    metodo - Chiarezza e negoziazione di materiali e strumenti - Gestione dei tempi adeguata al metodo, all'obiettivo e al risultato atteso, al tipo di riunione. - Gestione delle risorse, delle diverse fasi di lavoro, dei differenti ruoli - RELAZIONI Offrire possibilità di parola all'altro. - Rispettare i turni di intervento, le pause, i momenti di silenzio. - Ascoltare e raccogliere i punti di vista dell'altro. - Contenere le sovrapposizioni. - Non alimentare polemiche, soprattutto se portano lontano dagli obiettivi del gruppo. - Rilanciare, porre domande. - Chiudere una fase di discussione, validare una decisione.

    CONDUZIONE: Vede sempre tre momenti

    PRIM

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemi.cito97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e tecniche d’intervento in Psicologia di comunità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof D'angelo Chiara.