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Annibale Carracci

Una prima formazione avvenne nella bottega di Ludovico, tuttavia le sue prime opere come la:

  • Crocifissione con Santi 1583 (riporta la data sulla tela 1583 quando Annibale aveva 23 anni) è ispirata ad una crocifissione di Bartolomeo Passarotti a Bologna
  • Bartolomeo Passarotti, Crocefissione con S.Paolo, San Francesco d'Assisi e s. Giovanni Evangelista

Nel dipinto di Passarotti è molto evidente un andamento spiraliforme e contorto di san francesco: impostazioni ancora manieristiche. Il dipinto di Annibale rivela invece un'attitudine diversa, una composizione dei personaggi più strutturata e leggibile. In Annibale a destra vediamo un san Giovanni evangelista che gesticola verso il cristo, quindi più ordine e anche una maggior leggibilità delle emozioni.

Dietro abbiamo la skyline bolognese. Insolita e nuova. È uno dei modi in cui i pittori controriformisti hanno per stimolare la partecipazione al sentimento.

sensibile. La luce che illumina la scena proviene da una finestra a sinistra, creando un forte contrasto tra l'illuminazione e le ombre. La figura di san Tommaso d'Aquino è rappresentata in primo piano, inginocchiata davanti al crocifisso. La sua espressione è intensa e concentrata, mentre le sue mani sono giunte in preghiera. Attorno a lui, altri personaggi sono presenti, alcuni inginocchiati e altri in piedi, tutti rivolti verso il crocifisso. La composizione è equilibrata e armoniosa, con una profonda sensazione di spiritualità e devozione. Il dipinto di Santi di Tito rappresenta un importante passo avanti nell'evoluzione dell'arte religiosa, anticipando le tecniche e gli stili che caratterizzeranno il periodo barocco.

luministica. Santi di Tito è importante perché dà una resa del tema della visione. Il tema della visione è un tema che percorre tutto il barocco. Santi di Tito è un grande innovatore ma non lascia segni importanti perché non riesce a produrre a quel livello. Cosa che succede nella storia dell'arte. La differenza con Caravaggio è proprio questa, tiene un tono altissimo, senza timori di fare cose che sono discutibili.

Influenza di Passarotti su Annibale Carracci - Annibale Carracci I mangiafagioli Galleria Colonna Roma 1583-84. C'è il realismo di Passarotti ma ci riporta anche come tematica al mondo dei fratelli Campi. Es. mangiatore di fagioli di Campi. Ma c'è una profonda differenza fra quello del Campi e quello di Annibale. Perché questo di Annibale non ha elementi caricaturali. Quello di Campi è rappresentato sguaiato. Quil'attitudine è diversa. È la raffigurazione di una persona.

Che mangia. È una scena realistica, quasi un'istantanea. Non c'è niente di burlesco o denigratorio. Siamo sorpresi se pensiamo all'occhio dell'epoca che ha sempre visto soggetti con portamento nobile. La resa del cibo è molto realistica. Annibale dimostra di essere un grandissimo studioso della realtà che lo circonda. Ha un approccio alla natura morta che non è da meno di olandesi e fiamminghi. Il bicchiere con del vino è collocato di fronte alla brocca in maniera tale che figura il riflesso e la rifrazione. Vediamo le righe della brocca deformate. È un quadro da tenere presente quando studieremo Caravaggio. Studio e resa della realtà. (Anche le mani sporche). Approccio realistico e sintetico. Ad esempio non c'è un'insistenza, che vediamo nel 500, nella narrazione dei tessuti. È un quadro modernissimo. Annibale si distingue per una grande originalità. Che la dimostra nelle due

Versione della macelleria:
Annibale Carracci, La macelleria (o la bottega del macellaio), 1582-1583, Oxford
B. Passarotti, La macelleria, 1575

Passarotti fa un ritratto di due persone specifiche caratterizzate. Invece Annibale no, ci sono più personaggi impiegati nel lavoro della macelleria. Ci sono acquirenti, una donna e un personaggio sulla sinistra. (Pietro Aretino inveisce contro questo tipo di pittura. Sia contro il soggetto, che contro il realismo.)

Nella macelleria di Annibale sono tutti in posizioni naturali e diverse. In primo piano c'è uno inginocchiato davanti a una capra pronto a sgozzarlo. La posa sembra naturale.

Marco Dente, incisione da Raffaello Il Sacrificio di Noè, British
È la stessa posa del personaggio in primo piano. Agostino si era formato su queste incisioni quindi erano in bottega. Sulla destra c'è un altro personaggio ripreso da Annibale.

Annibale Carracci, Lo straordinario di carne, incisione da Le arti di Bologna.
Personaggio moltosimile alla persona a sinistra. È un personaggio che acquistava la carne per le truppe.

NB: Le Arti di Bologna sono una raccolta di disegni di Annibale Carracci raffigurante i venditori ambulanti e gli artigiani di strada della città natale del pittore. I disegni originali di Annibale sono andati pressoché integralmente perduti eccetto quello relativo allo Spazzacamino (di autografia ampiamente accettata). Il resto della raccolta è noto grazie alle incisioni che ne furono tratte, stampate per la prima volta in un volume edito nel 1646.

QUINDI sembra una scena di genere. Ma sotto c'è una formazione accurata su esempi alti dell'arte del primo '500. Nella macelleria di Passarotti non vediamo questa apertura compositiva con un trave in alto. Apertura che ha origine nella fiandre portata a poi a Firenze. Questo tipo di pittura è stata definita Pittura burlesca. C'è una nobilitazione del soggetto che deriva dalla scelta di queste

fonti.- Bartolomeo Passarotti ritratto di un macellaio, del suo assistente e dei clienti è di tutt'altra natura rispetto a quelli di Annibale.- Annibale Carracci. Il bottigliere 1583 (il ragazzo che beve) I bottiglieri erano coloro che si occupavano delle cantine degli aristocratici. Sta controllando la pulizia del bicchiere. È una posa difficile. Nel bicchiere vediamo riflessa una finestra. Raffaello fu il primo ad avere questo tipo di attenzione per il riflesso. E lo fa con i pomelli di sedie dei ritratti di papi. Es. Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi 1518 Gli esordi di Annibale sono all'interno di questa cultura realistica. È una pittura che sembra più un esercizio per sé che un'opera da vendere. Sembra un pittore che si pone degli obiettivi da risolvere e raggiungere. Tratta soggetti palesemente difficili da vendere. LUDOVICO Ludovico Carracci, nel frattempo, produce moltissimo per una committenza

Tradizionale e quindi affronta soggetti religiosi. - Ludovico Carracci, annunciazione, 1585 Bologna Pinacoteca Nazionale

Soggetto canonico dal 400 in avanti. Che si adattava a cappelle ma anche a devozione privata, cappelle private o arredo pittorico di stanze. Con un soggetto così banale e "abusato" Ludovico fa una cosa nuova: la vergine non è rappresentata bionda, come esemplare di bellezza ideale. È rappresentata come una bambina, una donna comune del popolo. Dietro si intravede un letto. È un interno, una camera da letto. Ambientazione strana, di solito era in uno spazio fra l'interno e l'esterno come un porticato. Irrompe da una finestra la colomba dello spirito santo. L'angelo sembra tangibile e reale tanto quanto la vergine. Ma non è sconvolto dalla presenza della Regina dei Cieli. Riprende il pavimento dell'Annunciazione di Cestello di Sandro Botticelli. Nella storia dell'arte per capire come si sviluppa la

Per la produzione artistica bisogna avere un repertorio di immagini ampissimo. In Botticelli, l'angelo è arrivato da poco e in velocità, è inginocchiato perché riconosce che lei è la regina dei cieli. Nella pittura del 400 e del primo 500 nel soggetto dell'annunciazione ci sono una serie di elementi, simboli e allegorie che descrivono la vergine. Ma anche una serie di gesti precisi che ritornano, codificati. La religiosità di Ludovico invece è semplice. Non parla ai sofisticati fiorentini del 400. Vuole parlare ad un popolo nel modo più immediato possibile. Sicuramente l'impressione è che stia osservando l'accettazione della vergine. È una fede totale assoluta, non mette in discussione nulla. La vergine fiorentina di Botticelli è bellissima, aristocratica, e non è sicura, si ritrae.

Il dipinto venne commissionato per un piccolo ambiente collegato alla chiesa di San Giorgio in Poggiale.

utilizzato per l'educazione dottrinale dei giovani, citato nei documenti come "stanza degli incontri". Questa specifica destinazione spiega i caratteri di quest'opera, in cui al racconto evangelico si intreccia un preciso intento didattico. Ludovico Carracci, uno dei protagonisti di quella riforma pittorica che a fine Cinquecento mise fine al sofisticato stile manierista, si dimostra così in sintonia con le indicazioni che il cardinale Paleotti aveva raccolto nel suo "Discorso intorno alle immagini sacre e profane" del 1582: in linea con i dettami della Controriforma elaborati dopo il Concilio di Trento, raccomandava agli artisti di realizzare opere che fossero comprensibili a tutti. Per questa pala d'altare, eseguita nel 1584, Ludovico utilizza una rigorosa prospettiva centrale, con le linee del pavimento a griglia in cotto e pietra grigia che convergono verso un unico punto di fuga, ricostruendo quella che poteva essere la stanza di una.qualsiasi adolescente in una casa popolare di fine Cinquecento. I modesti arredi sono quelli più diffusi nelle case bolognesi dell'epoca, come lo scarno armadietto a due ante che si intravede in fondo nella penombra, il letto sulla destra. Maria, vestita con un accollato ed umile abito di fine '500, ornato solamente dalla cintura, è impegnata nella lettura di un piccolo libro di preghiere, quando viene interrotta dall'angelo che le consegna un giglio. Alle loro spalle una folata di vento apre la finestra, dalla quale entra la colomba dello Spirito Santo. Qui il sacro non è più l'evento straordinario rappresentato nella pittura manierista, ma diviene esperienza tangibile e familiare, tanto vicina che sul fondo, oltre la finestra appare, sbiadita ma rassicurante, la città di Bologna con le sue due torri. Il dipinto è essenziale. Significativo è anche il modo di rappresentare il racconto dei vangeli, con la Vergine ein quel momento giocavano nella piazza del paese. I loro volti erano sereni e luminosi, e i loro occhi brillavano di una luce divina. Le loro ali bianche e leggere si muovevano delicatamente, come se fossero fatte di piume di uccello. I due angeli sembravano essere in perfetta armonia, come se fossero una sola anima divisa in due corpi. La loro presenza portava una sensazione di pace e serenità a tutti coloro che li osservavano. Era come se il cielo stesso si fosse abbassato sulla terra per portare un messaggio di speranza e amore.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
224 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trixie20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Sicca Cinzia M..