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RELAZIONE DOSE-EFFETTO

Il grafico che ci descrive la relazione dose-effetto di un farmaco è un sigmoide. Dato un sistema di assi cartesiani, sull'asse x rappresentiamo il logaritmo in base 10 della concentrazione di farmaco e sull'asse y la percentuale dell'effetto. La curva arriverà ad un plateau (effetto massimo) per cui anche aumentando la concentrazione, l'effetto non aumenterà ulteriormente. Nel grafico possiamo osservare una parte rettilinea caratterizzata dal parametro EC50, che rappresenta la concentrazione di farmaco che ci dà il 50% dell'effetto massimo. Il valore dell'EC50 ci dà la misura della potenza di un farmaco. Infatti, i due parametri fondamentali nella farmacoterapia che caratterizzano il farmaco sono la potenza e l'efficacia. Potenza ed efficacia sono due parametri indipendenti tra di loro. Ad esempio, un farmaco molto potente necessita di un dosaggio molto basso per avere il suo effetto, tuttavia potrebbe essere un farmaco non molto efficace per cui anche l'effetto sarà limitato.aumentando le dosi, più di un certo effetto non abbiamo. Esempio: Il paracetamolo è un farmaco poco potente ed utilizziamo un dosaggio alto (prendiamo fino a 1 g) ma è molto efficace. Osservando il grafico: →- Tra una concentrazione di 0.01 fino a 0.3 ci troviamo ad una concentrazione troppo bassa perché l'effetto è nullo - Aumentando la concentrazione incomincerà la linearità dose-effetto cioè all'effetto - Si arriverà poi al plateau max del farmaco perché siamo arrivati a saturazione per la teoria occupazionale, in quanto tutti i recettori sono stati occupati. In base alla forma della sigmoide si possono ricavare diverse caratteristiche di potenza ed efficacia di ogni farmaco: - In questo caso, i farmaci A e B hanno lo stesso effetto max ma la curva di B è più spostata a destra, questo significa che B è meno potente di A ma ugualmente efficace. In quest'altro caso, i farmaci A e B non

arrivano allo stesso effetto massimo perché quello di B si verifica prima di quello di A, questo significa che B è meno efficace di A. Un altro parametro da tenere in considerazione è il parametro pre-clinico DL50 (dose letale che porta a morte il 50% degli animali) che ci dà una valutazione della tossicità del farmaco e della sua maneggevolezza. L'indice terapeutico è la distanza in termini di concentrazione che intercorre tra la ED50 e la DL50, cioè il rapporto tra la dose letale nel 50% dei soggetti e la dose efficace nel 50% dei soggetti. Per cui un farmaco è tanto più sicuro quanto più c'è un ampio indice terapeutico, sono molto lontani perché se fossero vicini significherebbe che la dose efficace è troppo vicina rispetto a quella letale.

TIPI DI RECETTORI

Si suddividono in recettori di membrana e recettori intracellulari. I recettori di membrana sono classificati in base al

Il meccanismo di trasduzione del segnale di cui parleremo sono:

  • Recettori accoppiati a proteine G
  • Recettori canale

Ci sono due tipi di classi di canali ionici: voltaggio-dipendente (attivati da alterazioni del voltaggio di membrana per passaggio di cationi o anioni) e ligando-dipendente di cui parleremo noi nel SNA (sono attivati dopo il legame di specifici ligandi o farmaci).

Per i recettori intracellulari vedi fisiologia.

I 4 PRINCIPALI MECCANISMI DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE (vedi fisiologia per approfondire)

CLASSIFICAZIONE IN BASE AL LIGANDO ENDOGENO

  • attivati dall'acetilcolina - Recettori colinergici (sottotipi: muscarinici e nicotinici)
  • attivati dall'adrenalina - Recettori adrenergici (alfa e beta)
  • attivati dalla serotonina - Recettori serotoninergici (5HT1, 5HT2, 5HT3 e altri sottotipi)
  • attivati dall'istamina - Recettori istaminergici (H1, H2, H3)

LEZIONE 8

La proteina G ha la subunità alfa con un segnale inibitorio perché inibisce la sintesi di AMP

ciclicoi → → induce l’apertura dei canali K +(secondo messaggero) stato di rilassamento per cui il potassioiperpolarizza la membrana.

Il sistema adrenergico (simpatico) è costituito da recettori alfa e beta ed i neurotrasmettitori saranno adrenalina e noradrenalina.

Il sistema adrenergico comanda sull’apparato cardiovascolare.

Il sistema colinergico (parasimpatico) agisce sui recettori muscarinici (i nicotinici al momento non ci interessano). I farmaci utilizzati in terapia sfruttano solo i recettori M1, M2, e M3. Questi recettori sono distribuiti su tutti gli organi effettori.

Il sistema colinergico regola il sistema gastrointestinale (digestione, peristalsi, secrezione dei succhi gastrici, sudorazione).

In terapia per i recettori adrenergici si utilizzano solo farmaci che agiscono sul beta-1 e beta-2 perché su beta-3 ci sono solo farmaci sperimentali. Il recettore beta-1 è

Maggiormente espresso a livello cardiaco è l'agonista endogeno del recettore beta-1 (noradrenalina), che provoca un aumento del battito cardiaco. A livello del cuore, oltre al recettore beta-1, è presente anche il recettore muscarinico M2, che invece riduce i parametri cardiaci grazie all'attivazione della proteina G.

Per ridurre i parametri cardiaci, ad esempio in caso di aritmia, si possono utilizzare sia un beta-bloccante (antagonista endogeno del recettore beta-1) che un farmaco agonista del recettore M2. Tuttavia, nella realtà si utilizzano principalmente i beta-bloccanti perché il recettore beta-1 è molto più espresso sul cuore.

ESEMPIO DI RECETTORE ACCOPPIATO ALLE PROTEINE G S1) Attivazione del recettore adrenergico beta-3 (espresso sul tessuto adiposo) → Il recettore viene attivato dalla noradrenalina e si attiva la proteina Gs, che porta ad un aumento dell'AMP ciclico.

attivazione→proteine chinasi cAMP dipendente attivazione della lipasi, della glicogenosintetasi e dellafosforilasi chinasi.importante conoscere l’esattaÈ posizione dei recettori perché esiste una maggiore distribuzione diparticolari recettori su un organo rispetto ad un altro.

Domanda esame: dove sono localizzati i recettori beta-1? Prevalentemente sul cuore (suicardiomiociti), quindi sono presenti in tutti gli organi ma in maggioranza sul cuore.

Il recettore alfa-1 è fortemente espresso sulla muscolatura liscia vascolare quindi quando si da un→ l’effetto principalefarmaco agonista alfa-1 sarà la contrazione dei vasi sanguigni.

2) Attivazione del recettore adrenergico beta-1→ → →Il recettore viene attivato dall’adrenalina si attiva Gs aumento AMP ciclico legame diretto→c’è l’intervento delle proteine chinasiai canali cationici (non cAMP dipendente) aumento→dell’attività dei

canali del Ca2+ delle cellule muscolari cardiache contrazione cardiaca In questo caso non c'è il meccanismo delle proteine chinasi perché l'effetto sul cuore deve essere immediato. LEZIONE 9 SISTEMA NERVOSO Il SN periferico si divide in: - SN somatico riguarda tutto quello regolato dalla volontà cioè riguarda il movimento della muscolatura scheletrica. - SN autonomo Riguarda la trasmissione dal SNC ai tessuti effettori involontari: muscolatura liscia, cuore e ghiandole esocrine (quindi respirazione, digestione, battito cardiaco, calibro delle arterie, secrezione). Molte patologie e farmaci che abbiamo studiato riguardano un'alterazione di questo sistema di cui noi non abbiamo controllo. SISTEMA SIMPATICO E PARASIMPATICO Il SN autonomo è costituito da una componente simpatica (sistema adrenergico) e parasimpatica (sistema colinergico) che hanno effetti tipicamente contrapposti ed origini differenti delle loro fibre: - Il simpatico

è alla base del cosiddetto comportamento di lotta e fuga.- Il parasimpatico invece controlla il comportamento di riposo e assimilazione durante la digestione.

N.B. simpatico = contrazione Parasimpatico = rilassamento

ANATOMIA DEL SNA

Il SN autonomo differisce da quello somatico perché la struttura dei neuroni è diversa. Nel sistema somatico c’è un solo neurone, il motoneurone, che è una fibra nervosa unica che parte dal midollo all’organospinale fino effettore.

Nel SN autonomo invece ci sono 2 fibre: una fibra pre-gangliare ed una post-gangliare.

Le fibre che partono dal SNC al ganglio si chiamano fibre pre-gangliari, quelle che dal ganglio arrivano all’organo effettore sono le post-gangliari. Quindi il segnale ad un certo punto si ferma in una struttura chiamata ganglio, in modo tale da potenziare il segnale che altrimenti si sarebbe perso a causa del lungo tratto da percorrere. Per cui l’impulso nervoso del SNA non è diretto

Perché non è nemmeno necessario che sia istantaneo come nel somatico. → → SNC ganglio organo effettore

DIFFERENZA TRA SISTEMA SIMPATICO E PARASIMPATICO

Le fibre pre-gangliari parasimpatiche originano nei nuclei dei nervi cranici e del midollo sacrale. Le fibre pre-gangliari simpatiche originano dal midollo toracico e lombare.

TRASMISSIONE

La conduzione dell'impulso nervoso si ha quando la fibra pre-gangliare simpatica e parasimpatica versa acetilcolina (neurotrasmettitore pre-gangliare unico in tutti e due i sistemi simpatico e all'interno e l'acetilcolina si legherà ai parasimpatico) della fessura sinaptica recettori nicotinici. A questo punto iniziano le fibre post-gangliare che sono diverse nei due sistemi:

- le fibre parasimpatiche post-gangliari sono colinergiche quindi utilizzano come neurotrasmettitore l'acetilcolina che agiscono sui recettori muscarinici (accoppiati a proteine G).

- le fibre simpatiche post-gangliari sono

noradrenergiche quindi rilasciano noradrenalina che agisce sui recettori alfa o beta (dopo diventa adrenalina in seguito a metilazione grazie al surrene). L'adrenalina e la noradrenalina hanno diversa affinità tra i recettori alfa e beta. La noradrenalina è più affine ai recettori alfa, l'adrenalina ai recettori beta. L'acetilcolina è il neurotrasmettitore unico pre-gangliare che agisce sul recettore nicotinico. Tutti gli organi del nostro organismo sono innervati contemporaneamente dal sistema simpatico e parasimpatico quindi sono dominati da due impulsi contrapposti in equilibrio che ne mantengono lo stato di salute. Possono esserci degli eventi fisiologici (es. stato di allerta) per cui un sistema può avere il sopravvento temporaneo sull'altro ma dopo si instaura di nuovo l'equilibrio.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
107 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Simo.Grim di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e farmacoterapia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Bucci Mariarosaria.