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DISPOSIZIONE SPECIFICA - LA TRUFFA

Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a se' o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è caratterizzante.

Da una sola disposizione sono estraibili una pluralità di norme.

Artifizi o raggiri dipendono dal significato che gli attribuiscono il singolo giudice.

Questa dissociazione tra disposizione e norme è talmente evidente in prospettiva diacronica. Il giudice, staccandosi dalla consolidata più favorevole interpretazione che la disciplina punitiva riceveva al momento del fatto, cambia idea e interpreta estensivamente quella disposizione. Qui la disposizione rimane uguale a prima ma cambia la norma. La norma cresce, ingloba ulteriori sottofattispecie.

Es: impossessamento della cosa mobile altrui (profitto anche morale non solo patrimoniale).

Oppure decresce, perde delle sottofattispecie.

Questa dissociazione tra fattispecie e norma la pratica.

sempre inconsciamente la Corte di giustizia ed è alla base del meccanismo di ingresso delle direttive non trasposte. RICORDA SEMPRE → gli unici atti che il legislatore eurounitario può pronunciare in materia penale sono le DIRETTIVE in materia penale, non sono mai auto-applicative. La direttiva è sempre non applicativa senza l'intervento del Parlamento, non entra nel sistema. MA → (questo è il meccanismo che adotta la Corte): quando la direttiva contiene norme precise e stringenti → cioè quando la regola scritta che l'interprete cava dalla disposizione, si capisce cosa vuole, quella regola salta fuori dal contenitore che si ferma alle porte del sistema e spiega efficacia diretta nel sistema domestico. Facciamo riferimento alle direttive dettagliate, sono come il regolamento, ovvero come atti non sono applicabili ma SE PRECISE SONO DIRETTAMENTE EFFICACI. LA DIRETTIVA SI FERMA DAVANTI AL 117, MA LA REGOLA OVVERO IL

Il contenuto dell'atto è stringente e preciso e spiega l'efficacia diretta. La specificità del diritto penale con il rapporto del diritto europeo (sia autoapplicativo che non autoapplicativo) è che quest'ultimo, a prescindere dall'atto, entra nel sistema e paralizza le regole domestiche se vi sono degli effetti in bonam-partem. Va aggiunta una particolarità, ovvero questa regola vale sia come disposizione come atti di fonte europea (che sono direttamente applicabili) sia per le norme contenute in quelle disposizioni non direttamente applicabili che spiegano l'efficacia diretta e prevalgono sulla disciplina interna solo se producono effetti in bonam-partem. Quindi il gioco delle direttive dettagliate non funziona, a meno che la regola destinata a trovare diretta efficacia nel sistema interno non sia contenuta in una disposizione non autoapplicativa, non produca effetti in bonam-partem e non escluda o non atteni la risposta sanzionatoria.

MECCANISMO OBBLIGO DI INTERPRETAZIONE CONFORME NASCE PER UN GIUDICE CHE SI ADAVANTI A UN DIRITTO EURO-UNITARIO, E DIRITTO CEDU. PRIMA OPERAZIONE CHE ACCOMUNA I DUE DIRITTI. TUTTA NORMATIVA CEDU NON è MAI DIRETTAMENTE APPLICABILE, CI VUOLE SEMPRE L'INTERVENTO DELLA CONSULTA E CONSIDERANDO ANCHE CHE GRAN PARTE DELLA DISCIPLINA EUROUNITARIA SEGUE LA STESSA SORTE→ OVVERO NON è MAI DIRETTAMENTE APPLICABILE SE è IN malam partem è chiaro che un ruolo decisivo del processo di adeguamento del sistema interno a quello sovranazionale è giocato dall'obbligo di interpretazione conforme. PERCHé? perché questo obbligo, apre la strada a fenomeni di impatto indiretta perché a essere direttamente applicato questo obbligo NON è la normativa sovranazionale. La normativa sovranazionale serve solo come parametro interpretativo alla luce del quale orientare la disciplina, regola destinata a trovare unica e diretta applicazione, ovvero

La norma domestica -> essa prima di essere applicata va uniformata al diritto sovranazionale.= in questo caso siamo davanti a meccanismi di influenza indiretta.

ESEMPIO: principio di irretroattività art 25 secondo comma

NORMA DOMESTICA, PRIMA DI POTERE ESSERE APPLICATA, IL GIUDICE è TENUTO AD ADEGUARE IN VIA INTERPRETATIVA ALLA NORMATIVA SOVRANAZIONALE. EUROPEIZZAZIONE DELLA NORMA. INFLUENZA INDIRETTA.

DOMANDA? QUAND'è CHE IL GIUDICE EUROORIENTATO DEVE ALZARE LE MANI? QUANDO LA NORMA INTERNA NON PUò ESSERE ADEGUATA IN VIA INTERPRETATIVA E QUINDI DEVE PASSARE OLTRE IL GIUDICE, DEVE DISAPPLICARE LA NORMATIVA INTERNA O SOLLEVARE LA QUESTIONE DI LEGITTIMITà?

LA DOMANDA è: QUANDO è CHE L'ADEGUAMENTO INTERPRETATIVO NON è CONSENTITO NEL NOSTRO ORDINAMENTO?

LIMITE COSTITUZIONALE→ QUANDO L'ADEGUAMENTO IMPLICA IL SUPERAMENTO DEI LIMITI LOGICI DELL'ENUNCIATO SCRITTO. QUANDO CREI DIRITTO. OPPURE CREI IN NEGATIVO IL DIRITTO

LO ABROGHI IN VIA INTERPRETATIVA). TI ATTRIBUISCI POTERE CHE NON TI COMPETONO. (giudice) esempio europeistico.

SENTENZA MARIA COPINO → è un esempio non possibile perché è analogico al diritto europeo. Una maestra che viene condannata di abuso di mezzi di corruzione. Il giudice sente i bimbi come testimoni, e il giudice fiorentino si accorge che il nostro codice di procedura penale, le disposizioni processuali penali prevede un esame protetto solo in caso di abuso sessuale. Si trova nell'impossibilità di disporre l'esame protetto nei minori previsto, ovvero prevede quando vede che l'Europa prevede una tutela più accurata → sistematicamente degli esami protetti. Il giudice di Firenze dice che deve adeguare il codice di p.p. alla normativa di europea, ovvero introdurre un'ipotesi di esame protetto che non è previsto dal nostro codice. Non lo PUO' FARE. Sarebbe una analogia in malam partem (abuso sessuale e abuso mezzi di corruzione).

Tutte queste sono OPERAZIONI CREATIVE CHE IL GIUDICE CONTINENTALE NON PUO' FARE. Rinvia la questione alla Corte costituzionale. SOTTO DOMANDA: UN'INTERPRETAZIONE CONFORME AL DIRITTO EUROPEO DEVE SEMPRE UN'INTERPRETAZIONE PIU' FAVOREVOLE IN BONAM PARTEM O PUO' ESSERE ANCHE MALAM PARTEM? VI SONO ULTERIORI DIVIETI? NO, NON CI SONO. PERCHÉ UN'INTERPRETAZIONE CONFORME AL DIRITTO INTERNAZIONALE SE FORMALMENTE LEGITTIMA PUO' ANCHE DIVENTARE IN MALAM PARTEM. NOVITÀ DEL 2006 IN ITALIA → INTERPRETAZIONE ALLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI ANALOGICA CONFORME IN MALAM PARTEM. HANNO INTRODOTTO LA LEGITTIMA DIFESA DOMICILIARE. Se si ha un'arma legittimamente detenuta, può agire contro l'intruso sia che sia in pericolo la vita della persona sia anche per difendere il patrimonio. Si può ferire l'intruso, anche se l'intruso non ha posto in pericolo la vita del soggetto. La norma diceva questo ovvero presunzione di.

proporzionalità assoluta. CHE È SUCCESSO? la giurisprudenza attraverso l'interpretazione conforme all'art 2 della corte europea dei diritti umani, ovvero dice che si può sopprimere la vita solo nei casi in cui sia strettamente necessario, a difendere LA PERSONA dalla violenza. Attraverso l'interpretazione conforme dell'articolo 3 che è sfociata nella sostanziale abrogazione, un'interpretazione analogica al contrario → illegittima. Ha neutralizzato la presunzione di proporzionalità, quindi la legittima difesa domiciliare. QUINDI È UN'INTERPRETAZIONE CONFORME ANALOGICA IN MALAM PARTEM. Ovvero è andata contro chi ha ecceduto i limiti della legittima difesa.

LEGALITÀ PENALE CONTINENTALE

Premessa: la materia penale per dettato costituzionale è riservato al Parlamento, il Parlamento deve scrivere in modo chiaro le norme, in modo più preciso e dettagliato possibile

in modo che l'interprete abbia un minor margine possibile di manovra, che non è ridotta all'osso e l'interprete deve stare dentro il campo semantico dei segni linguistici utilizzati dall'enunciato. Non può creare diritto nuovo, ma può estendere ma non in maniera analogica, ovvero al di là del significato letterale del testo scritto.

Questa presenza, che è fondamentale che è la riserva di legge esprime questa dimensione istituzionale, ovvero questa necessità di separare i poteri in materia penale.

Si attribuisce il monopolio della materia penale al Parlamento perché è l'organo che rappresenta tutti, e sul piano umanistico c'è ovvero si aggiunge la tutela delle libere scelte d'azione, ovvero questi sotto-principi della legalità penale (la precisione, il divieto di analogia, la irretroattività sfavorevole) sono accomunati dallo SCOPO DI tutelare la libera scelta d'azione.

ovvero di evitare punizioni a sorpresa. Il cittadino deve sapere prima discegliere (principio di irretroattività) e non al momento della sentenza (divieto di analogia) l'esatto confine tra lecito e illecito (principio di precisione) per evitare la punizione, oppure SCEGLIERE L'ILLECITO. QUESTA È UNA "CIFRA" IDENTITARIA DELLA LEGALITÀ PENALE CONTINENTALE, cioè abbiamo la dimensione istituzionale e oggettiva, ma la cifra è quella INDIVIDUALE. → un presidio riguarda il cittadino potenziale reo. REOCENTRICO → DIFFERENZA con la LEGALITÀ PENALE EUROPEA → costruita dalla CEDU. Difetta della riserva di legge, perché non c'è nulla da riservare lì, il giudice falegge. Come mai? perché non c'è l'esigenza di evitare interferenze, invasione di campo del giudice in materia penale. Non c'è una dimensione istituzionale separatisca, abbiamo una dimensione individualistica.

Unica dimensione vivente in ambito europeo. Non c'è il bisogno di distinguere tra le varie interpretazioni perché tanto il giudice fa legge, il testo scritto può essere anche impreciso perché c'è il giudice fonte che lo integra, ma c'è un'istanza della prevedibilità della punizione → il cittadino deve poter prevedere, ovvero deve essere messo nelle condizioni di poter prevedere che al quel fatto che sta per realizzare consegue una pena. → ragionevole prevedibilità della punizione.

CON LA SENTENZA CONTRADA:

La corte europea ha lasciato intendere che il diritto alla ragionevole prevedibilità della pena può dirsi rispettato solo laddove l'ordinamento scritto e vivente mette in condizioni il cittadino potenziale reo di conoscere la specifica pene che verrà irrogata.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
72 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michiloveshim di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale europeo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Valentini Vico.