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ACCIAIO DI ARMATURA
Tutte le forniture di cls armato devono essere accompagnate da una copia dell'attestato di qualificazione del produttore, che deve riportare diverse informazioni (data, marchiatura delle barre).
Sono inoltre presenti i seguenti requisiti:
- Attestazione di denuncia dell'attività
- Notifica sul documento di trasporto
- Attestazione dell'esecuzione delle prove di controllo interno
L'attestato deve garantire che le lavorazioni effettuate non hanno compromesso le caratteristiche meccaniche del materiale. Il DL è l'unico responsabile e deve richiedere copia di tale attestato.
Alcune caratteristiche da riportare sull'attestato sono obbligatorie:
- Resistenza nominale a snervamento (450 N/mmq)
- Processo di laminazione (C: freddo; A: caldo, usato in zone più sismiche perché ha duttilità maggiore)
- Trattamento contro il degrado
Attestazione SISMIC: definisce la duttilità del materiale, garantisce determinate caratteristiche.
Il materiale sia nei limiti imposti dalla normativa e dal progetto. Un'altra cosa da controllare è il metodo di prova, se più di un provino non è conforme vanno prelevati altri 10 provini, in presenza del produttore e del DL e si fa una media dei risultati. I provini sono di 1,5 m, vengono spezzati a metà per poterli testare a 2 prove (a trazione e a piegatura). Su ogni spezzone deve essere riportata l'identificazione dell'acciaio.
Piegatura: il mandrino deve essere adeguato al raggio di curvatura dei ferri. Il mandrino deve avere quindi una dimensione minima (5 volte tanto il diametro della barra ad esempio) per poter rilevare la presenza di crick dopo un determinato numero di cicli di piegatura, ad una fissata temperatura.
Prova di distacco ai nodi elettrosaldati: si mette un filo di una rete tra due ganasce e viene applicato un carico a velocità costante e si valuta il carico che porta a rottura, si tratta di una prova a strappo. Se
avvienelo strappo la prova deve essere eseguita con diametri maggiori.
Duttilità=forza di rottura a trazione/forza di snervamento
La duttilità è una delle caratteristiche più importanti dell’acciaio.
Il DL deve controllare la dimensione dei mandrini e che le barre non vengano scaldate, a meno che non sia previsto dal progetto perché il materiale potrebbe perdere in duttilità e diventare fragile. Lo stesso discorso vale per il freddo, che potrebbe infragilire l’acciaio. Un altro aspetto importante è come l’acciaio viene conservato in cantiere perché è corrosibile, deve essere protetto da agenti atmosferici. Più sta fermo più deve essere protetto. Se l’acciaio viene lavorato in cantiere la responsabilità della lavorazione è del DL, non del produttore.
CALCESTRUZZO
Accompagnato da un certificato di qualità.
Se l’impianto di produzione è grosso deve essere richiesto
Un certificato di produzione del calcestruzzo (FPC), rilasciato da un ente. Se il cls è da un impianto non industrializzato la produzione è sotto la responsabilità dell'appaltatore e il DL deve prendere tutti i documenti che certifichino l'esattezza delle prove. Va richiesta anche un'attestazione che attesti la qualità della miscela. In casi eccezionali va richiesta l'attestazione al Ministero delle Infrastrutture.
Impianto di preconfezionamento esterno - documento di trasporto - quantità - ora di carico
Impianto di confezionamento interno - marcatura CE componenti
- CLS a prestazione garantita certificazione del produttore
- A composizione richiesta - mix design definito dal progettista, il controllo deve essere fatto dal DL, deve essere garantito che il cls sia stato prodotto in precise condizioni termoigrometriche, con precise caratteristiche e tempi di maturazione, con precisi rapporti per l'acqua di impasto
5 classi di esposizioni
Classi di contenuti in cloruri info facoltativa ma essenziale se ad esempio mi trovo vicino al mare
Prove su calcestruzzo fresco: dobbiamo registrare per ogni campione, nel giornale dei lavori, il nome del cantiere, la composizione del cls, l'ora di prelievo e la data, la posizione dell'opera. Il prelievo dei cubetti in cls è sotto la responsabilità del DL e il prelievo (da normativa) deve essere fatta dopo 10 minuti dal getto.
Cono di Abrams
Poco attendibile nel caso di cls molto fluidi, meglio prova di spandimento
Il cono in acciaio viene inumidito per non sottrarre acqua al cls, il cls viene versato in tre strati successivi, viene livellato, vibrato manualmente con almeno 25 colpi. Poi si toglie il cono e si valuta lo slump, il cosiddetto abbassamento, si valuta come avviene (uniforme, simmetrico, se è asimmetrico il comportamento al taglio non è ottimale perché non c'è coesione nella miscela). Se l'abbassamento
È eccessivo e generalizzato, si tratta di un collasso e avviene nel caso di un cls troppo umida o troppo magra. Quindi i risultati della prova ci forniscono le classi di consistenza (S1→ pilastri; S4, S5→ solette). Le tolleranze non sono molto restrittive, ad eccezione della classe S1, che viene utilizzata per elementi verticali. Le NTC prevedono l'obbligo da parte del DL, entro 15 minuti dalla posa dell'imposta, di prelevare i provini. Ogni prelievo è costituito da 2 provini di miscela omogenea. I cubetti hanno il lato di 15 cm. I controlli possono essere di tipo A o di tipo B. Deve essere fatto 1 prelievo per ogni giorno di getto e per ogni tipologia di mix design che arriva in cantiere. La responsabilità del prelievo, di come vengono conservati e maturati i campioni è del DL, non dell'ispettore di cantiere. I casseri possono essere in acciaio, plastica, polistirolo (ma con facce del provino poco omogenee, da rettificare prima della prova). Ognistrato deve essere vibrato con apposito listello. I cubetti vanno lasciati incantiere a maturare. Il campione va sempre etichettato in maniera indelebile (betoniera, quando è stato prelevato). Il tutto deve essere accompagnato da un verbale e deve essere segnato sul giornale dei lavori. I provini vanno conservati da 1 a 3 giorni prima di scasserarli, in vasche. Quando il provino è pronto, il DL lo porta in laboratorio. Si cerca di far prelevare il provino ad un tecnico della centrale di betonaggio piuttosto che ad un operaio.
Prova di compressione
Norma: UNI12390 indica che determinati dati geometrici del provino siano stati rispettati, che non ci siano vuoti dovuti ad errori di vibrazione.
La compressione avviene nella direzione perpendicolare alla direzione di getto e deve essere centrata. Ci si ferma quando si sviluppa la prima fessura e si registra la relativa resistenza. La modalità di rottura fornisce informazioni sulla resistenza del calcestruzzo:
sopra: rotture
fluido.La sigillatura è detta falsa cravatta e viene realizzata con speciali siliconi, per evitare la formazione di nidi dighiaia.I puntelli devono essere posizionati correttamente per resistere alla spinta idrostatica conseguente al gettocon eventuale formazione di spanciamenti e vuoti.Nidi di ghiaia: si creano se il cls viene vibrato male (troppo o troppo poco) o l'ago del vibratore vieneposizionato male.Giunti delle casseforme in evidenza: bisogna stare molto attenti nelle fasi iniziali di getto, se siamo in unpilastro la ripresa di getto può compromettere la resistenza meccanica del pilastro, per cui si richiedenuovamente il getto.Vuoti o bolle: causati da casseratura o vibratura scorrette. Di solito per vibratura eccessiva. A livello diresistenza meccanica può comunque essere accettabileVariazioni di colore: se si usano casseri in legno (abete), con costi inferiori. Il legno ha un comportamentoigrometrico tale per cui tende ad assorbire acqua. Possono
esserci tavole con umidità differente, per cui alcuni strati maturano in modo differente e possono esserci variazioni di colore.
Bisogna controllare di solito la sovrapposizione delle barre d'armatura, il diametro dei ferri, la formatura delle piegature, la lunghezza delle barre.
Particolare attenzione ai nodi strutturali, soprattutto in zona sismica, perché per la gerarchia delle resistenze i nodi sono gli ultimi a rompersi e devono avere la maggiore duttilità.
Vicino al mare le strutture hanno un copriferro maggiore perché l'aggressività è maggiore, ci sono dei cloruri che possono andare ad attaccare le strutture. In caso di uscita dei ferri si interviene con la ricostruzione del copriferro. Molta attenzione al posizionamento dei distanziatori. Il copriferro protegge i ferri e non incide sulla resistenza del cls.
Fase di bagnatura del getto: garantisce l'umidità in fase di maturazione, viene fatta perché le
Le pignatte possono sottrarre acqua compromettendo la maturazione del cls.